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In nomine Domini, amen. A restaiolo lis. vi. Al marmuto sol.............. timone sol. xxv. In remora col filio Orselli sol. xxx. Alo ispornaio sol. xxxx. In sorti dr. iiii. In sorti dr. iii. Conciatura dr. i. In canapi ii dr. xvii. In sinopita dr. i. Serratura di timone sol. iiii e dr. vii. Al restaiolo sol. xx. In timone lis. v. Alo ispornaio sol. xx. A Gherardo Ciguli taule sol. xl. Alo ispornaio sol. xx. Ad Amico sol. xx. Iscaricatura dr. xii. Intra guardatura e discaricatura dr. xvii. A Bonacio sol. xx. Serratura di matieia dr. xxviiii. A Ramondino filio Orsi sol. xv e dr. viii di subielli. In corbella dr. ii. Intra marcho e sorti e serra dr. xv. Serratura di corae dr. i. In legname da colonne dr. xiii. Ad Amico sol. xxv. In coppi dr. ii. Adesatura di serra dr. iii. Ad Amico sol. v. Nelo lecio sol. x. Talliatura, dolatura e aducitura dr. xxi. Inn aguti dr. iii. Anrigo fece dare alo restaiolo sol. xx. Intra Oghicione e Pisanello lis. iii. Inn amschere dr. xx. Serratura di timone a Pilotto dr. xxxiiii. In vino dr. iiii. Pisone di boteghe dr. xxxxi. In sorti dr. v. Inn aguti ispannali dr. xii. In vino dr. v. Aductura di remora dr. iiii. A maestro di mannaia dr. vi. A Gualandello dr. vi. A Oghicione sol. xx. A Pilotto sol. iii e dr. v. serratura e dela pianeta dr. xviiii. Dispennatura di timone dr. iiii. In pece sol. xxvii e dr. v. Alo ispornaio sol. xx. A Gualao sol. xx. A Gualan dello dr. viii. Disscaricatura di quatrati dr. xii. In vino dr. ... In trivelle dr. ....... dr. ... A Martino testore dr. v. . . . . . . xxx. A polamari serratura di ....... dr. .... In sorti dr. iiii. dr. vii. In pali dr. vi. Iscaricatura di quatrati dr. xii. In pechi dr. xii. dr. xii. A Mo... dr. ... Aductura di remora dr. v. A manoale dr. vi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . sol. v. Salvamento di taule. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.........Bentivengna iii staia ...............ano. Buone(n)sengnia vi st(aia) d(i) grano . . . . . . . . ...... ii sta(ia) d(i) grano . . . . . . . . . . . ........ Leonardo i staio e mezzo ad staio senese. Martino Tenni iiii sta(ia) alo staio picculo. ii staia. Mateo filiolo ...... vi staia. Martino Donatucii viii staia ad staio picculo. Finello uno mezo staio ad staio senese. Guinisci (e) Guido vilii staia d(i) grano ad staio senese. Bencivenne filius Buiazzi xxi staio di gra(no) ad lici(gnianese). Martino de Salarsiccia vi staia ad licignianese. Rainaldo xii staia (e) le due parti del'altro. Accurso xii staia (e) le due parti del'altro. Ala Turricella. Buonaguida ii staia de grano. Martino Gianni viiii staia. Michele iii staia ad staio senese. Gratiolo v staia ad staio ferrato. Pero Musinghi ii staia alo staio di Licigniano. Guido dela Bursella v staia di grano. Rinieri lo nepote i staio alo staio picculo. Ad Monti. Rainaldo viii staia alo ferrato de grano e viii alo picculo di grano. Orlando xii staia di grano alo picculo. Rinucio da Monti due mogia. Ad Kachiano. Rinieri marito de Ambrese xxx staia de grano. Martino delo Toso iiii staia di grano Buonense(n)gnia iii staia. Martinozzo iii staia. Nobile uxor Adami iii staia. Orlando xxii staia di grano, le xx ad staio senese (e) le due alo picculo. Ubertello (e) Bricculo viiii staia di grano. Martino Brunelli xiiii staia. Macerone xiiii staia alo picculo e due alo licignianese. Nero filius Mazzi v staia. P(re)sbiter de S(an)c(t)o Marcellino iiii staia di grano. In Larginino. Orlando xii staia di grano. Mancino xiiii staia. Martino delo Toso vi staia. Aghina vi staia (e) uno alo senese. Salvetto Bucchacini xi st[a]ia alo lici(gnianese). (e) xxiii (e) mezzo alo picculo staio. Tebaldo xxxii staia di grano alo picculo e uno alo senese.
In no(min)e D(omi)ni, amen. Ego Roncione (e) Bentiguarda filii .....ducci sì denm(o) uno pecctio d(i) t(er)ra p(er) nome di ca(n)bio a Stefano cellaraio ricevente p(ro) abbadia, la quale t(er)ra èt posta a Loto, unde abbatia habet d(e) o(mn)i latere. Unde io sì confesso per me (e) per Bed ntiguar/a/da hce noi avemo ricevuto uno pectio di terra la quale èt posta nel piano di Bus...o.
Decima et pensione(m) de Arlotho. Alpicione dr. xxviiii (e) del due anni l'uno una spalla (e) una callina, (e) omni anno m(ezzo) staio de orzeo, e ki fuori. In casa del Castellani om(n)i anno uno staio de orzeo (e) una spalla, e ki fuori, l'uno anno s. ii (et) alio dr. xiiii. In casa Marcori dr. iiii. In casa Bernuci dr. ii. In casa Paliei dr. xii (e) del due anni l'uno unaspalla. Casa Signoretti dr. iiii. Li Fontanesi dr. iiii. Casa del Maitani dr. iiii. In casa Descio dinaio i. Casa de Sa(n)c(t)oreciani dr. iiii, e ki fuori, (e) del quattuor anni l'uno una quartina de castanee. Quelli di casa Benzi<chi> Guidori una spalla. Casa del filioli Bia(m)cori una spalla. Lo Cilampo una spalla. Casa del Braichi una spalla. Casa Guidotti una spalla. Questa cosa sì è de S(an)c(t)o Marcello. Adamino et Chiavello iuraver(unt) de pensionibus Arloti. Li Maci dr. iii. Kiandolfino dr. iii. Sinibaldo e Kerardino dr. iii. Martino una spalla e uno dinario. Li Buotani dr. ii. Genneri Masaioli in uno anno dr. vi et alio iiii (et) dimidi(um). Arrigucio Cedarne dr. ii. Filio Rodolfi dr. iii. Pandolfo con suoi consorti dr. iii e filii Tegrimi dr. i. Li Botaciatiki (e) suoi c(on)sorti l'uno anno due spalle (et) alio una, (e) om(n)i anno dr. xii. <Vesciocto dr. vii.> Tedesca dr. vii (e) mezzo. Vergognoso dr. iii.... ....nome dr. iii <(e) del trie anni l'uno dr. iiii.> Surrexio dr. iii e del tri anni l'uno dr. iiii. Bellotto dr. iii e del tre anni l'uno dr. iiii. Casa Martin[i] Tieti decima. Finochio colo nipote medietate decima. Castagniolo similit(er) decima. Lo filio Carandini similit(er). Bonagente similit(er). Nichola cum suo consorte similit(er). Stabiletto similit(er). Filio Kerardini Centi tuta decima. Ropiliano tutta decima. Filii Kerardini Martinuci tutta decima. Gianello Salvori tutta. Casa Ranuci Berni tutta. Tomarello tutta decima. Casa del Biamco tutta decima. <Cotto filio Donnine tutta.> Casa Tegrimi Bonaci tutta. Casa de· Rosso Boni ke tiene Inkelgoto /e/ filio Donnine tutta decima.
MCCxi. Aldobrandino Petri (e) Buonessegnia Falkoni no dio(no) dare katuno i(n) tuto lib. lii p(er) livre diciotto d'imperiali mezani, a rrascio(ne) di tre(n)ta e cinque meno terza, ke de(m)mo loro tredici dì anzi k. luglio; (e) diono pagare <per 1/2 giugnio> tredici dì anzi k. luglio; se più stanno, a iiii d. lib. il mese quanto fosse nostra volo(n)tade. Tt. Alb(er)to Baldovini (e) Quitieri Alberti di Porte del Duomo.
It. die dare Buonessegnia s. xii p(e)r u· massamutino.
Buonessegnia Falkoni ci à dato lib. xl: rekò Iakopo a termine. It. die avire lìb. iiii (e) s. ii: leva(m)mo di rascio(ne) Buonessegnie ove dovea avire p(er) ser Kalkagnio vi dì anzi k. luglio.
It. diè lib. iii meno d. xii p(er) <li pa(n)ni> per Tornaq(ui)ci, ke i pagò nei pa(n)ni suoi. It. <die> ci diè Buoni(n)ko(n)tro da pPopio s. xl di ssua mano tre dì anzi k. luglio. It. ci diè Aldobra(n)dino lib. iii m(eno) d. xii: rekò Giannozo.
A mesere Ka(n)ciellieri p(re)sta(m)mo s. ii i(n) sua mano: a(nnoverò) B....., po(nemmo) sotto sua rascio(ne) ove die avire.
A Manetto Passari(m)petto p(re)sta(m)mo s. xx in sua mano, <Tegiaio> Aldobra(ndino).
It. ci diè s. xx: levammo di ssua rascione ove die avire per Buonaquida Forestani.
MCCxi. Iakopo f. del Baro(ne) degli Aquerelli (e) Simo(ne) suo fratello no dio(no) dare katuno lib. lii per livre diciotto d'i(m)p(eriali) mezani ke de(m)mo loro <p(er) 1/2 giugnio> tredici dì anzi k. luglio; (è) a tre(n)ta (e) ci(n)que m(eno) terza, (e) dene pagare <p(er) 1/2 giugnio> tredici dì a(n)zi k. luglio, e se più sta(n)no, a iii d. lib. il mese qua(n)to fosse nosstra volo(n)tade. Tt. Alb(er)to Baldovini (e) Gaglietta del Pekora (e) Buo(n)tale(n)to Macketi e Rugieri figliastro Buo(n)fanti(n)i di Buorgo Sa· Lore(n)zi.
It. ci diè Buoni(n)kontro f. del Barone degli Aquerelli lib. xiiii (e) s. xi: rekò Ka(m)bio e Tornaq(ui)ci v dì a(n)zi k. agosto/sto/. It. ci diè Arrigetto Arrigoni lib. v p(er) Buoni(n)ko(n)tro: rekò Tegiaio a questo termine. It. Iacopo ci à dato lib. xv, ke (n)ne ebe Ricovero ko(m)pa(n)gnio Pieri Rossi da Sa(n) Fire(n)zo le sei lib. (e) Buonacfede Varliani li cie(n)to s. (e)-l Tessta di Kodarimessa le quattro lib. due dì i(n)tra(n)te agossto p(er) noi, (e) diede p(e)r noi a Ca(m)bio Mora(n)di lib. x (e) s. iii dì dodici <i(n)tra(n)te> a(n)zi kl. ottobre. It. ci diede Iacopo s. Cvi: rekò Iacopo ci(n)que dì a(n)zi k. ottobre. It. diemo avire s. xl p(er) Dato Qu........ i(n)tra(n)te ottobre. It. ci diè Iakopo s. xxx: .... Aldobra(n)dino......
MCCxi. Buonagiu(n)ta da sSomaia die dare lib.xxiii (e) s. xviii p(er) livre ve(n)titré e 1/2 ke i p(re)sta(m)mo i die a(n)zi kl. luglio: po(nemmo) ke die aire; (e) dene pagare i(n) k. agossto; se più sta(n)no, a iiii d. lib. il mese qua(n)to fosse nostra volo(n)tade, e s'ei no· pagasse, sì no p(ro)mise di pagare Buonone f. Farolfi da Duomo p(ro)de (e) kapitale qua(n)t'elli sstesero. Tt. P(re)itorso d'Oltrarno (e) lLutieri f. Galgani Balsimi (e)d Ugolino f. Sassolini da cKapiano. It. Buor..etto del G...eccio ci diè lib. xxiii (e) s. xviii: po(nemmo).
MCCxi. Ristoro f. Pieri buorsaio (e) Iakopino f. Sigoli no dio(no) dare katuno i(n) tuto lib. viii (e) s. x (e) d. viii p(er) livre otto ke i de(m)mo dodici dì anzi k. giugnio; (è) a sedici d. l., (e) dio(no) pagare xii dì a(n)zi k. agosto, (e) se più sta(n)no, a iiii d. lib. il mese qua(n)to fosse nostra volo(n)tade. Tt. Alberto Baldovini (e) Konsiglio dei Kastagniaci.
It. die dare p(er) pr(od)e s. xviiii (e) d. iiii.
Ristoro ci à dato di sua mano s. xl: rekò Tegiaio <tre> due dì i(n)tra(n)te <no> decie(m)bre. It. diè p(er) noi a Dellato f. <...> del Buono lib. vii (e) s. x, xii dì anzi k. aprilis.
MCCxi. Banzara del Garbo no die dare lib. xv p(er) nuovi ke de(m)mo a Bartolo ispezia/a/le, ke li de(m)mo, a d. xiiii, dodeci dì a(n)zi kl. luglio; (e) dino pagare i(n) k. luglio; se più ssta(n)no, a d. iiii l. un mese, (e) dal mese a d. v, qua(n)to fosse nosstra volo(n)tà; s'elli no(n) pagasse, sì no p(ro)mise di pagare Buo(n)venuto f. del Romeo del Garbo p(ro)de (e) kapitale qua(n)t'elle isstessero. Tt. Alb(er)to Baldovini (e) Bonackorso f. del Villano da Sa· Mikele Berteldi. It. die dare Ba(n)zara d. xxviii p(er) lo prode dela ssua parte. It. li re(n)de(m)o d. xvi. It. die dare Be(n)venuto s. iii ......
Ba(n)zara ci à dato lib. iiii (e) s. xiii (e) d. viii: recò il Teckiaio le quattro livre da Gerardo del Papa tre dì a(n)zi k. agosto.
It. diè p(er) noi a Todino Allero(n)i lib. iii quatro dì a(n)zi k. agosto. It. <d> ci diè Benvenutto f. del Romeo del Garbo lib.vii (e) s.xvi: rekò Iakopo da Quido..... Rustikuci p(er) 1/2 sete(m)bre.
MCCxi, xi dì a(n)zi k. luglio. Buonackorso Manfreduci da sSan Martino del Ve[s]ckovo no die dare lib. xl (e) s. xi p(er) Domeniko da sSa(n) Fire(n)zo: po(nemmo) ke die avire; (e) dene pagare i(n) kl. setembre; se più sta(n)no, a iiii d. lib. il mese qua(n)to fosse nostra volo(n)tade; (e) s'ei no· pagasse, sì no p(ro)mise di pagare Dietaiuti del Ba(n)zara p(ro)de (e) kapitale qua(n)t'elli stesero. Tt. Alberto Baldovini (e) Varliano di Kodarimessa (e) Bunaffé suo kompangnio.
Buonackorso ci à ddato lib. xl (e) s. xi: ave(m)mone b(olognini), (e) àcci pagato il p(ro)de.
<Gerardo f. Buonackorsi da Mo(n)teloro die dare s. xx (e) d. x p(er) Buoglione f. Traversi, ke i dovea dare Traverso i(n) libro veckio>.
Appollonio Tribaldi no die dare s. viii, ke li li p(re)sta(m)mo: disse ke i dava al fa(n)ciello Aldobra(n)dini fabro p(er) grano.
It. die dare s. xxxv (e) 1/2 p(er) u· rromeo, ke i ne de(m)mo tornesi: disse ke li li dava di pa(n)no linio.
It. die avire s. xxi m(eno) d. i p(er) Servodeo osste Maineti del Mediko. It. die avire s.v (e), ke diede ad Arnolfino........ Ataviano del'Acierbo. It. ci diè Appollonio s. xvii ...... di sua mano.
- i(n)tra(n)te deciembre . . . . . . no a lui d. . . . . . s. xxxv . . . . . . i(n)na(n)zi quattro p(er)gamene.
It. ci diè Mainetto Tornaq(ui)ci lib. xii, ke le ne ritene(m)mo p(er) la ma(m)ma Sinibaldi Rinucietti i(n) quaderno nuovo, a termine. It <die avire> ci diè Buonaq(ui)da dela Gina per Mainetto Tornaq(ui)ci lib. viii, ke li li davava(mo) p(er) Beni(n)te(n)di Pizikelli di rascio(ne) Buonaiuti Rikardini, xii dì intrante luglio. It. <di> ci diè Buonaq(ui)da da sSa· rRomedio s. xl p(er) Mainetto Tornaq(ui)ci: levammo di rascio(ne) Beni(n)te(n)di f. Pizikelli.
Be(n)cive(n)ni Marci da sSa(n) Fire(n)zo no die dare lib. iii per l. tre (e) s. tre di bolo(n)g(nini): a(nnoverò) To[...]...... a Buonamente f. Guazzi ........ p(er) lui. It. die dare lib. viiii: p(re)sta(m)molelli a(nnoverò) Aldobra(ndino) i(n) sua mano. It. die dare s. .... . . . . . . . . . . . . . . l. iiii (e) s. viii: leva(m)mo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- otto dì i(n)tra(n)te luglio; se più sta(n)no, a iiii d. lib. il mese qua(n)to fosse nosstra volo(n)tade. Tt. Alb(er)to Baldovini (e) rRistoro Kafferelli (e) Compagnino <Uki> fratello dei Tebalduci. Buonaq(u)ida Be(n)civenni ci à datos. lii (e) d. iiii: po(nemmo) ke die dare qui dina[n]zi. It. die avire s. xxxiiii p(e)r lo Kacia f. Arri(n)gieri di Buorgo Sa(n)t'Apostoli: leva(mmo) di ssua rascio(ne).
Buonaguida Be(n)cive(n)ni ci à dato lib. xxxvii a t(er)mine. (e) It. ci diè Kierito f. Arrihi Malverni s. C, disse ke i ci dava per Buonaquida Be(n)cive(n)ni, a ttermine. It. ci diè Buonaq(ui)da f. Bencivenni lib. xv m(eno) d. iiii: ebele la ma(m)ma/mma/ Sinibaldi Rinucietti p(er) Sinibaldo; iera iskritta i(n) quaderno nuovo; disse ke lle fecie dare i(n) sula tavola del Fornaio f. del Rosso del Fornaio, ke li a/a/ve a p(re)si Kanollo (e)d Ubaldino. It. ci diè Ispinello kasciaiuolo p(er) Buonaquida f. Be(n)cive(n)ni del cKierito lib. xi (e) s. xviii. It. die dare p(er) noi a· rRisalito f. Turpini i(n) sula tavola . . . viiii dì intrante luglio. (e) It. diede p(er) noi . . . . . . . . . .adi lib. viii. It. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
In nomine Domini, ame(n). Sa(n) Brocolo.
MCCxi. Orla(n)dino galigaio da Sa(n)ta Trinita no die dare lib. xxvi per metzo magio p(er) buolo(n)gnini ke <...>i de(m)mo a Bolongna p(er) lo mercato Sa(n) Brocoli; se più ssta(n)no, a iiii d. lib. il mese, (e) s'elli non pagasse sì (n)no promise di pagare A(n)giolino Bottu(n)gnini galigaio. Tt. Co(m)pa(n)gnio Avanelle (e) Bellacalza. It. die avire s. xliii p(er) Mikele f. Galleti: leva(m)mo di rascio(ne) delo Scili(n)quato Maineti.
Orla(n)dino ci ave dato lib. vii (e) s. viiii: ebele <Quittone> Manetto f. Quidi dell'Avogado p(er) Aldobrandino Mackari; portolle(n)de Quitto(n)cino f. Gianni ..riffo kon a(n)ke d. <..> tredici dì a(n)zi k. giu(n)g(nio). It. ci diè Orla(n)dino lib. vi (e) s. iiii: rekolle Iakopo a quessto termine. It. Orla(n)dino ci à dato lib. iiii (e) s. xvi, ke i diede ad Arrigo f. Rutgieri delo 'Nge(m)mato, pagavalli p(er) Quaskonett'Ortolani, xi dì a(n)zi k. giu(n)nio. It. diede p(er) noi a Buonaquida dela Gattaia s. xlvii, ke li li davavamo di rasione Rinieri Orla(n)dini, x dì a(n)zi k. giu(n)nio. It. diede p(er) noi a Uquiccione f. Kasstellani s.l vi dì a(n)zi k. giu(n)nio. It. ci diè di ssua mano Orla(n)dino s. xi: a(nnoverò) kon Gia(n)nozo.
MCCxi. Angiolino galigaio <dib> no die dare lib. xl p(er) bulongnini ke i de(m)mo a Bolo(n)gna p(er) lo mercato Sa(n) Brocoli, e de pagare p(er) metzo matgio; se più ssta(n)no, a iiii d., (e) s'elli non pagasse, sì (n)no promise di pagare Orla(n)dino galigaio p(ro)de (e) capitale quant'elli isstessero. Tt. Matzi(n)go (e) Manetto del Bitzoco (e) Bernardo Bertti.
A(n)giolino ci à dato lib. xi di ssua ma(no) quatro dì a(n)zi k. giugnio. It. ci diè Benivieni galigaio p(er) Angiolino lib. iii (e) s. x: rekò Albizo d'Afferra petzaio di Lu(n)garno a questo termine. It. ci diè Orla(n)dino lib. x: rekò Ka(m)bio dalo Scotto pezzaio lib. tre (e) da Iakopo del Campo lib. quatro m(eno) s. tre, (e) le tre l. (e) tre s. diede Orlandino di ssua mano a quessto termine di ssopra. It. ci diè A(n)giolino di ssua mano s. Cx u(n) die a(n)zi k. giugnio,(e)d à pagato il p(ro)de.
It. ci diè Orla(n)dino lib. iii (e) s. xvi p(er) Iakopo u(n) die a(n)zi k. giugnio. It. ci diè Orla(n)dino lib. liii (e) d. iii: rekò Ka(m)bio da Bernardolo pezaio tre dì i(n)tra(n)te giugnio. It. ci diè <Iakopo> Orla(n)dino di ssua mano s. xl: a(nnoverò) kon Arnolfino i die a(n)zi metzo giugnio. It. diede Orla(n)dino s. iii, ed à pagato i(n) quiderdone dela ssu parte: a(nnoverò) Aldobra(ndino) p(er) 1/2 giugnio.
MCCxi. Guillielmo f. Gia(n)ni Guada(n)gnuoli no die dare lib. xvi (e) s. xi p(er) buolo(n)gnini ke i de(m)mo a Bolo(n)gna p(er) lo mercato Sa(n) Brocoli, (e) de pagare i(n) k. giu(n)nio; se più ssta(n)no, a iiii d. lib. il messe.
Iakopo Parisci ci à dato lib. xiii: ave(m)mone da Gaglietta del Pekora tre l. (e) nove s.; rekò Albizo a termine. It. ci diè Iako[po] di ssua mano lib. iii (e) s. xi: rekò Renaldo (e) Gia(n)ni.
MCCxi. Diede Bilocotzi no die dare lib. viiii (e) s. xiii (e) d. iiii p(er) bolo(n)gnini ke i de(m)mo a Bolo(n)gna p(er) lo mercato San Brocoli, (e) de pagare <in k. giun>nio p(er) 1/2 matgio; se più sstanno, a iiii d.
Mainetto Tornaq(ui)ci ci à dato lib. viiii (e) s. xiii (e) d. iiii: pagolli p(er) noi a Vinediko P(re)itazi, ke li li davava(m)o per Dello f. Mainetti delo Sscili(n)quato kon a[n]cke d. di rascio(ne) <Orla(n)dini f.> Rinieri f. Orla(n)dini di Lungarno.
Ristoro Kafferrelli no die dare s. x, ke li li p(re)sta(m)mo p(er) ispesa: a(nnoverò) Ristoro i(n) sua mano. It. i(n) mano Ristori s. xx; a(nnoverò) .. E posta i(n) quaderno nuovo sotto sua rascio(ne).
A 'ldobra(n)dino Kapi p(re)sta(m)mo s. x: a(nnoverò) Aldobra(ndino); disse ke i dav'a ser Nikape. Po(nemmo) sotto rascio(ne) Kapi ove die avire.
Gerardo dell'Asino no die dare s. viii bolo(ngnini), ke i p(re)sta(m)mo.
Po(nemmo) sotto sua rascio(ne) ove die avire Be(n)tivegnia.
<Ube(r)tino del Ripaio die dare lib. xxxvii (e) s. xvii (e) d. v p(er) questa rascio(ne) di dietro ke dicie di sopra Uquicio(ne) Burneti, ke sso.....o, le sei l. (e) u(n)dici s. m(eno) d. quattro di p(ro)de; sodammoli p(er) 1/2 nove(m)bre>.
MCCxi. Donato f. Ciatferi (e) Quido dela Spada no dio(no) dare katuno i(n) tutto lib. Cvii (e) s. vii (e) d. viii p(er) bulo(n)gnini ke i de(m)mo i(n) Bolo(n)gna p(er) lo mercato Sa(n) Brocoli, (e) de pagare i(n) k. giunnio; se più sstanno, a iiii d. lib. il mese.
Buonackolto Sali(n)torri ci à dato lib. xviii m(eno) d. xxvi: ebene mesere Aldobra(n)dino f. Rinieri Foresi lib. quatordecip(er) Simo(ne) Gia(n)rolandi, (e)-l kompimento rekò Albizo tre dì i(n)tra(n)te giugni[o], ke ne portò le quatordici l. Rinieri f. Martinelli orciolaio. It. ci diè Rinieri Rinuci lib. xviii m(eno) d. xxv: ave(m)mone da cKorbizo dela P(re)ssa s. cientodiecie; rekò Iakopo, (e)-l ko(m)pimento rekò Gia(n)nozo a questo termine. It. diede p(er) noi a tTorsello Giu(n)gni lib. xviii: paga(m)mo p(er) Kapo ti(n)tore viii dì i(n)tra(n)te giu(n)gnio. It. ci diede Donato lib. viiii (e) s. x: rekolle Albizzo a quessto termine. It ci diè Ciaffero di ssua mano lib. xviii (e) s. xii, xi dì i(n)tra(n)te giugnio. It. <diede> die avire lib. xviii m(eno) d. xxvi, ke i ci diè Arrigo dell'Erro, leva(m)mo di ssua rascio(ne) ove dovea avire, a termine. It. die avire s. xl p(er) Ka..ro orrafo: levammo di rascio(ne) Quarnelleti f. Grigori vi dì i(n)tra(n)te luglio. It. diè p(er) noi al'Ackolto f. Ugeti da sSan Firenço lib. iiii: pagolli Donato f. Ciafferi viiii dì i(n)tra(n)te luglio. It. ci diè Donato s. xxxii (e)-l p(ro)de dela sua parte: a(nnoverò) ko(n) Tornaq(ui)ci viiii dì in(t)ran(t)e luglio.
Serr Ackorri f. Pa(n)kosole no die dare lib. vi di bolo(n)gni[ni], ke li li p(re)stoa Arnolfino a Bolo(n)gnia p(er) Sa(n) Broko lo.
It. ci diè ser <Daniello> Ackorri s. Cviiii di pisani; rascion[am]mo i bolo(n)gnini s. due l.
MCCxi. Albertino Paganelli no die dare lib. xlii (e) s. viiii meno d. ii p(er) rasio(ne) ke fue p(er) Sa(n) Brocoli, ke i diede Arnolfino a Bolo(n)gna, (e)-l co(m)pime(n)to de dare a Mainetto (e) de pagare p(er) Sa(n) Pietro. Re(n)de(m)mo ad Alb(er)tino Paganelli s. Cviiii (e) d. viii: po(nemmo) ove die avire Quidalotto.
Alb(er)tino Paganelli, di giu(n)nio, ci à dato lib. vii (e) d. xxxiiii: rekò Tornaq(ui)ci dal Vezoso dei Baro(n)cielli i(n) k. sete(m)bre. It. die avire s. viiii p(er) Taone, ke i ne sko(n)ta(m)mo p(er) d. ke i davava Quitto(ne) del Ko(m)pa(n)gnio iiii [dì] a(n)zi k. .....
It. die avire s. xlii (e) d. vii p(er) Ispinello di Kallemala quatro dì a(n)zi k. luglio. (E) It. ci diè Taone lib. vii (e) s. xv: rekò Albizzo da Rinuccino f. <Arrihi> Alamanni Anselmini viii dì i(n)tra(n)te luglio. <(E) It. ci diè Dietesalvi f. Rodolfi di Porte Sa(n) Bra(n)kazo lib. iii (e) s. viiii meno d. i: ebele Ugolino di Kosa del'Abraccia del Gatto a quessto termine. It. die per noi <<a Baldovino>> a Be(n)civenni f. Grispi(n)gniani lib. x, pagava(mo) p(er) Baldovino suo fratello, tre dì a(n)zi k. agosto>.
It. die avire lib. xii (e) s. iii (e) d. viiii p(er) Quidaloto di ssua rascio(ne) ove die avire. Taone ci à dato s. iiii (e) d. ii (e)d à pagato il q(ui)derdone. It. ci diè Davidolo lib. iii (e) s. xi: disse ke ne pagava p(er) Taone s. ve(n)ti; leva(m)mo di ssua rascio(ne) ove die avire.
It. ci diè Taone lib. iiii: rekò Arnolfino da rRinucino Simioni viiii dì i(n)tra(n)te agosto.
It. ci diè Mainetto Tornaq(ui)ci s. Cv (e) d. ii: pagolli p(er) noi a Buonaquida Be(n)cive(n)ni, disse ke i re(n)dea dela rascio(ne) ove l'avea soprapagato Alb(er)tino, xviii dì i(n)tra(n)te agosto.
It. ci diè Kapitanio s. Cv m(eno) d. i: ebeli Bonaquida Be(n)cive(n)ni xi [dì] a(n)zi k. sette(m)bre.
Mainetto die dare lib. vii (e) d. xiii p(er) lo storame(n)to di Sa(n) Brokolo. <De(m)mo a Mainet> Maineto ci à dato s. xlviii (e) d. ii: po(nemmo) <ke die avire> ke die dare tre p(er)ga[mene] i(n)na[n]zi.
It. die avire lib. iii (e) s. xv p(er) rascio(ne) ke ssoda(m)mo, ke ci a/a/vea soprapagato i(n) libro veckio. It.die avire s. xxii m(eno) d. i <p(er) ra> p(er) la rascio(ne) dele cie(n)to ci(n)qua(n)ta l. ke ssoda(m)mo.
<Mainetto Tornaq(ui)ci no die dare lib. vii (e) d. xiii p(er) rascio(ne) di Sa(n) Brocoli. ke. . . . . . . . . . . >.
<lt. die avire lib. vii (e) s. xiii p(er) Rikovero ......to: leva(m)mo di ssua rascio(ne) ove dovea avire ...... medaglie>.
Risstoro del'Arlotto no die dare s. xviii (e) d. ii.. p(er) rasio(ne) di Sa(n) Brocoli: risstora(m)mone a Mainetto s. ci(n)que.
Risstoro ci à ddato s. xx bolo(n)g(nini).
Guidalotto Russtikelli da Somaia no die dare lib. xiii (e) s. VI p(er) Attaviano Becki, ke i ci dava p(er) Uquiccione GODINI.
Donosdeo Be(n)gnioli ci à ddato lib. v... (e) s. xii [?] (e) d. ...: ebeli Albizo.
It. Quidalotto die avire lib. xiii: leva(m)mo di sua rascio(ne) ......... ....mo UGETTI da Bunackorri nepote Ugetti Gia(n)nibuoni; PO(NEMMO); rekò RICIARDO [?] s. xxxiiii (e) d. x.
Burnetto Godini ci die dare s. xliiii [?] p(er) la parte Baldovillani del p(ro)de. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Kavalka(n)te f. Kavalka(n)ti no die dare lib. xli (e) s. xiii (e) d. ii p(er) lib. quara(n)ta sei di bolo(n)gnini ke diede Arnolfino p(er) lui a bBonizo Malte(m)po p(er) lo kavallo a ve(n)ti ci(n)que d. l.
It. ci diè Iakopo SIMONI lib. xli (e) s. xiii (e) d. ii: pagolli p(er) noi a Mainetto Tornaq(ui)ci; davava(n)lili nela rascio(ne) dele cie(n)to ci(n)qua(n)ta l. dello..o.
MCCxi. Lutieri Kalka(n)gni no die dare lib. xliiii (e) s. xi p(er) livre quara(n)ta ......... due m(eno) d. diciotto di nuovi k'ebbe i(n) Pisa a qui(n)dici d. l. xi dì i(n)tra(n)te giugnio, (e) dene pagare xi dì i(n)tra(n)te luglio; se più sta(n)no, a iiii d. lib.; disse ke ssono tra ilui (e) KARDINALE. It. DIE DARE Kardinale lib. xxiiii (e) d. xxx p(er) la rascio(ne) RINUCINI f. MACENE, KE SODA(M)MO XIII D I(N)TRA(N)TE NOVE(M)BRE.
Lutieri ci à dato di ssua ma(no) lib. ii (e) s. x (e) 1/2 tredici dì i(n)tra(n)te luglio.
It. ci DIEDE Kardinale lib. li (e) s. xv (e) d. v: po(nemmo).
It. lib. ci(n)qua(n)ta di nuovi, ke diede (per) noi A QUARNERI f. GUAZZi di Porte Sa(n) Pietro, ke LI fecie dare A BERNARDO ba(n)kiere di Pisa xiii dì i(n)tra(n)te NOVE(M)BRE. It. ci diè Luffieri (e) Kardinale lib. xv (e) s. xvi (e) d. viii i(n)na(n)zi viiii p(er)game(ne).
Al Pacie f. .......EVINO AVEMO P(RE)STATO lib. IIII M(ENO) d. XXVIII, ke li li diede Main(etto) Tornaquici, ke i ci dava p(er) l'Acbraccia del Gatto. It. die dare d. xxviii, KE I DE(M)MO I(N) SUA MANO: DISSE KE i pagava nei pa(n)ni suoi alla.......
Pacie ci à dato lib. iiii: leva(m)mo di ssua rascio(ne) ove die avire p(er) Alb(er)to Rosso.
I(n) nomine D(omi)ni, ame(n). Arnolfino porta seco ala Badia lib. Ciii (e) s. xv di veronesi, ke i tolle(m)mo da Qualterotto. It. porta lib. xxxi di veronesi ...... It. porta s. xx di bolo(n)gnini p(er)r ispesa. MO(N)TANO I veronesi lib. lxxviii. . . . . It. die dare lib. viiii m(eno) s. iiii, KE LE DE(M)MO p(er) lui a Quaskone f. Rineri Ub(er)tini p(er) LO storame(n)to dei veronesi: po(nemmo) ke die avire. It. p(er) Paganello del Garbo lib. lxxxx (e) d. xxv. It. p(er) lo Bene P(re)itasini lib. xlviii (e) s. xvii (e) d. iii. It. Buonessegnia DE L'ANQUILLAIA lib. xlv (e) s. iiii (e) d. I [?]. It. P(ER) SER [?] ARRIGO Rinieri Mediki lib. lxxxxiiii (e) s. v (e) j-. It. p(er) Rugieri figliastro Buo(n)fa(n)tini lib. lxviiii (e) s. xiii (e) d. iiii. It. p(er) Arrigo f. Rinieri Mediki lib. LIII (e) s. II. It. die dare p(er) lo p(ro)de lib. xiiii (e) s. iii. It. p(er) Be(n)cive(n)ni ko(m)pagnio Quarnieri s. xlvi. MO(N)TA i(n) tutto lib. Diiii (e) s. viii (e) d. iii. It. rave(m)mo tra i pagatori p(er) quelli lib. .... (e) s. xii. Lutieri f. RUFFOLI no die dare lib. iiii p(er) Be(n)ci DI BUORGO, ke i ci dava p(er) nuovi: po(nemmo) KE DIE AVIRE ....
It. diè p(er) noi a Ka(m)bio f. Minerbetti lib. iiii.
ALBERTO f Ubertini no die dare s. xxii (e) d. iiii p(er) due massamutini.
<de(m)mo a> Ub(er)tino ci à dato s. xxii (e) d. iiii: po(nemmo) SOTTO SUA RASCIO(NE) ove die; sì ci avea soprapagato i(n)na(n)zi tre p(er)gamene.
MCCxi. B. Ridolfo f. Qualfredi del'A(n)quillaia no die dare lib. xxxvii (e) s. xiii (e) d. vi per lib. tre(n)taci(n)que di nuovi, ke i diede Aldobra(n)dino i(n) Pisa a diciotto d. lib., ke li li diede x dì a(n)zi k. giu(n)nio, (e) de pagare x dì a(n)zi k. lullio; se più ssta(n)no, a iiii d. lib. qua(n)to fosse nostra volo(n)tade, (e) s'ELLI NO(N) pagasse, sì (n)no p(ro)mise di pagare Iacopo Rickardini di PORTE del Duomo p(ro)de (e) capitale qua(n)t'elli isstessero. Tt. Kierito f. Gerardi Tornaquici (e) Bar...lo del'Isstorna. It. die dare xi... p(er) rascio(ne) K'AVAVAMO soprapagato Fierletto suo fratello.
Donato f. Guidi Fa(n)cielli ci à dato lib. xxii (e) s. x UNO DIE a(n)zi kl. lulio: ave(m)moli da Alberto Ubertini; po(nemmo). It. ci diè il Fornaio f. del Rosso del Fornaio lib. viii (e) d. xxii: rekò Ka(m)bio a questo termine. It. ci diè Gaglieta del Pekora lib. vii (e) s. xliii, ke i ne SKOI(N)TA(M)MO s. diecie ke i davava(mo) p(er) Ko(n)siglio co(m)pagnio Dietiquardi di Borgo Sa· Lore(n)zi, (e) le sei l. tre s. diè p(er) noi ad AMIZO del Seckato, (e) ve(n)ti UNO s. a(n)noverò Redita p(er) lui. It. diede Redita d. viii.
Ko(m)pagnio Soldi no die dare s. xxxviiii 1/2 p(er) Uquicio[ne] f. Burnetti Godini p(er) rascio(ne) ke ssoda(m)mo i(n) libro veckio i(n) kal. luglio.
It. die dare d. xxx p(er) Baldovillano di ssotto. It. die dare s. vi p(er) quiderdone.
Ko(m)pagnio ci à dato s. xlviii: leva(m)mo di ssua rascio(ne) ove die avire p(er) k. marzo.
Baldovillano ke sta i(n) kasa Burneti Godini no die dare s. xxv (e) 1/2 p(er) Uquicio(ne) f. Burneti Godini p(er) rascio(ne) ke ssoda(m)mo i(n) libro veckio, ke...... Ko(m)pagnio Soldi. Baldovillano ci à dato s. xxiii: rekò Aldobra(n)dino. It. ci diè Ko(m)pagnio Soldi d. xxx: po(nemmo) ove die dare di sopra.
MCCxi. Die dare p(er) p(ro)de d. xxi. Iakopo f. Quidi LU(N)GI NO DIE DARE lib. XII (e) s. XVIIII p(er) <...> lib. dodici di nuovi ke i de(m)mo A DICIENNOVE d. L. OTTO D a(n)zi k. giugnio: po(nemmo); dene pagare otto di a(n)zi kl. LULIO; SE PIù sta(n)no, sì no p(ro)mise di dare p(er) pena d. IIII DEL'UNA [?] livra I(N)FINO I(N) DUE mesi, (e) DAI DUE mesi i(n)na(n)zi A VI d. L. qua(n)to fosse nosstra volo(n)tade; (e) s'ei NO PAGASSE, sì no P(RO)MISE di pagare Albizo ...... Ma(n)ni p(ro)de (e) kapitale qua(n)t'elli sstesero. Tt. Isscili(n)quato Mainetti (e) Quernieri f. Quidi Quernieri.
BERNARDO MIADONNE Diane ci à dato p(er) Iacopo lib. xiii (e) d. xx: EBBELI Buonaguida Be(n)cive(n)ni <PO(NEMMO) OVE DIE DARE> p(er) Guidotto Rustikuci.
Quilglielmo fratello Rinucini Simioni die dare lib. iii p(er) bolo(n)gnini, (e) dino pagare v dì a(n)zi kl. agossto; se più ssta(n)no, a d. iiii l.; s'ei no· pagasse, S NO P(RO)MISE di pagare Rinuccino p(ro)de (e) kapitale.
Ba(n)dino ci à dato liiii s. p(er) Quillielmo: po(nemmo). It. CI à DATO xx [?] s. del p(ro)de.
Kirispino ATTIGLIA(N)TI no die dare s. C p(er) la rascione del libro veckio ke soprapaga(m)mo ad Attiglia(n)te.
Attiglia(n)te ci à ddato <s.> lib. iii (e) d. xxi, ke ....... issterlino (e) altro ka(m)bio Attiglia(n)te ci à dato s. xxxviii (e) d. III: LEVA(M)MO DI SSUA rascio(ne) ove dovea avire.
Ba(n)dino ........ Ataviani die dare liiii s. p(er) Quillielmo fratello Rinucini.
Ba(n)dino ci à dato s. liiii: rekoa Arnolfino.
Attaviano Becki no die dare s.l p(er) la sua parte dela rascio(ne) di dietro VI [?] p(er)game[ne] ke dicie di sopra Uquicio(ne) f. Burnetti Godini.
Ataviano ci à dato s. xx di ssua mano. It. ci diè Ataviano s. xxx di ssua mano, (e)-l p(ro)de p(er) decie(m)bre.
In no(m)i(n)e D(omi)ni, amen. A l'onore di Dio (e) del'eclesia S(an)c(t)e Marie di Vulterra (e) del vescovo Pagano, (e) salve le sue rasgioni (e) le buone usate secundo ke l'ebe lo vescovo Ugo (e) <da llui arietro> l'altri vescovi {ke fuero dina(n)zi da llui} antica mente.
Tutti quell'omini ke a questo breve iurano si iurano di guardare (e) di salvare tutti quell'omini ke in questa compagnia sara(n)no p(er) temporale, nominata mente loro p(er)sone (e) loro avere, se no(n) fusse p(er) sé difendendo, (e) non essare in co(n)sillio né in facto né in ordinam(en)to cun alcuna p(er)sona ke ricevano danno (n)é in avere né in p(er)sona. Se no(n) fusse p(er) richiamo d'avere ke l'un omo dovesse dare al'altro (e) no li li desse p(er) vendita ke facessero int(er) loro di lor mercantia u p(er) offensione ke facesse l'uno al'altro (e) no· li li volesse m(en)dare, sì no(n) siano tenuti ke no(n) si possano richiamare {a corte} s'el volessero.
{It. sì iurano quelli k'erano dela conpagnia (e) d'Ald(obrandino) Orrabile (e) di Ald(obrandino) (e) di Maffeo Ugorazi, und'erano carte p(er) mano di <iudice> notaio, quella co(m)pagnia disfare [?], si come [?] tutte l'altre compagnie ke fatte fussero poscia ke-l comune si racordoe, ala volta di poscia u di prima, salva la compagnia del comune}.
It. sì iurano quelli k'erano de <Ald(obrandino)> la compagnia d'Ald(obrandino) (e) di Maffeo Ugorazi (e) di Alb(er)tuccio de la Galigaia cula lor parte, (e) quelli k'erano de la co(m)pa(n)gna d'Ald(obrandino) Orrabile (e) del filioli Bruccardi cula lor parte, le quali erano facte p(r)ima ke-l comune si raccordasse, di tornare in un solo [?] comune (e) ad un comune iurare, (e) quelle seram(en)ta di quelle co(m)pa(n)gne siano tutte cassate.
It. sì iurano, se neun omo di Montieli poscia ke Ald(obrandino) Orrabile (e) Maffeo Ugorazi fuero consuli, ala volta di poscia k'el fuero co(n)suli, à facto veruna co(m)pagna u p(er) seram(en)to <u per seram(en)to> u p(er) p(ro)missione u p(er) carte u p(er) altra qualunque misura, siano tenuti di <manifestarlo ad Ald(obrandino) Ugorazi (e) sere Oseppo consuli di Monteli (e)> di disfarla sanza tinore (e) iurare nella co(m)pagnia del comune <(e) manifestarlo al co(n)sillio (e) al camarlingo del comune, e-l consuli siano tenuti di farne quello {ke-l} co(n)sillio lo ne 'mporrae u tutto u la magior parte>.
It. sì iurano ke di qui ad kl. ian(uarii) (e) da kl. ian(uarii) ad <XV> xiii anni no(n) farà co(m)pagna (e) n(on) sarà i(n) neuna co(m)pag(n)a, né no(n) darae né adiuto né co(n)sillio ke co(m)pagna si faccia i(n) Montieli cu(n) neun omo di Mo(n)tieli né ke in Mo(n)tieli abiti, scettata la co(m)pagna del comune, p(er) quel k'el dovesse essar tenuto p(er) seram(en)to o p(er) ricolta o p(er) p(ro)missione o p(er) neuna somete(n)te cosa o soffismo p(er)k'el debia aitare l'un l'altro; né no(n) farà né no(n) sarà i(n) neuna co(m)pagna cun omo ud omini di for di Mo(n)tieli ke co(n)tra-l comune di Mo(n)tieli debia essere né co(n)tra omo di Mo(n)teli p(er) neune i(n)gegne, esettato ke sia licito a catauno di poter far co(m)pagnia di merca(n)tia (e) di fatto d'arg(e)ntiera sanza frode (e) sanza malitia.
It. iurano ke s'a neun omo de la co(m)pagnia fusse facto torto, l'uno a l'altro dela co(m)pagnia d'aitare (e) di co(n)silliare rasgionevole m(en)te se ne lo 'nchiere p(er) seram(en)to.
It., se neun omo ke no(n) fusse della co(m)pagnia, u di Mo(n)tieli u di for di Mo(n)tieli, volesse fare torto ud iniuria a cului dela co(m)pagnia, d'aitare (e) di co(n)silliare cului dela co(m)pagnia p(er) rasgione a bona fede sanza frode, (e) se torto il volesser fatto, d'aitar lui p(er) forzia ad iusta la sua possa s'elli ne '(n)chiere p(er) seram(en)to lo si(n)gnore u consuli ke fusser p(er) temporale u sara(n)no dela co(m)pagnia. In cotal misura, ke quelli cui-l fatto fusse ke avarae inkesto u-l signore u' co(n)suli ke p(er) temporale sarae u sara(n)no, il signore u co(n)suli da inde infra tertio die debia inkiedare ad Mo(n)tieli, (e) ad l'omo di fuor di Mo(n)tieri infra octo die, p(er) lettere u p(er) messo, a dispendio di cului cui-l fatto fusse. (E) se q(ue)lli ke fusse inkesto no(n) satisfacesse da inde infra terzo die k'elli ava- rae risposto, il signore u co(n)suli ke sarano p(er) temporale si debia far consillio, (e) facto il co(n)sillio, da inde ad xxx dies sia tenuto il signore u co(n)suli ke sara(n)no di fare q(ue)llo ke-l suo co(n)sillio avarae inposto, {u tuto u la magior parte}, a bona fede senza frode, se no rimanesse p(er) paravola di cului cui-l fatto fusse.
{It., se verun omo dela co(m)pagnia avesse a dare altrui dela co(m)pa(n)gnia alcuno avere (e) no· li li desse (e) la corte no(n) trovasse und'elli desse tenuta de le sue cose a cului ke l'avere avesse a ricevare uvero unde li li facesse pagare, il co(n)suli u signore ke fusse siano tenuti p(er) seram(en)to, poscia ke ne sara(n)no inkesti p(er) seram(en)to da cului ke l'avere avesse a ricevare, di coma(n)dare a cului ke l'àe a dare p(er) seram(en)to ke-l paghi a certo termine, se no· rimanesse p(er) paravola di cului cui-l fatto fusse}.
It. sì iurano tutte le credenze le quali kelli p(er) temp(or)ale sara(n)no signori u co(n)suli de la co(m)pa(n)gnia manifestara(n)no a loro, tutte tener credenza, (e) no· le manifestarae sanza paravola del signore u co(n)suli ke sara(n)no p(er) te(m)porale.
It. sì iurano di tutto-l debito ke-l signore u co(n)suli ke sara(n)no p(er) te(m)porale fara(n)no p(er) lo fatto de la co(m)pagnia cu(n) consillio del consillieri loro ke sara(n)no chiamati dela co(m)pagnia, u che facessero p(er) loro p(er) mellioram(en)to de la co(m)pagnia, pagarne la <lor> sua parte secu(n)do ke-l fusse imposta p(er) coloro ke fussero kiamati sup(r)a ciò, a quel t(er)mini ke dati fussero a loro, se no rimanessero p(er) paravola del signore u co(n)suli ke fussero de la co(m)pagnia; e-l signori siano tenuti di far iurare a tre omini ke-l ponano al mellio ke Dio lo darae a co(n)gnoscere a bona fede sanza frode, (e) questo debiano aver fatto il co(n)suli p(er) tutto-l mese di nove(m)bre, se no rimanesse p(er) t(er)mine mutando ke ne lo desse il lor (con)sillio.
It. iurano qua(n)te (e) quali comandam(en)ta u scoma(n)dam(en)ta li signori u co(n)suli ke p(er) te(m)porale sara(n)no de la co(m)pagnia facessero a loro u facessero fare p(er) lor certo messo, tutte obs(er)vare (e) adimpiere a bona fede sanza frode, se no· rimanesse p(er) lor paravola u di lor certo messo u p(er) t(er)mine muta(n)do.
It. iurano ke qua(n)do il consuli u signori ke sara(n)no p(er) temporale dela co(m)pagnia domandara(n)no a lloro co(n)sillio p(er) lo fatto de la co(m)pagnia, di dare il melliore e-l più utile ke Dio lo darae a co(n)gnoscere ad bona fede senza frode sup(r)a quello und'elli doma(n)dara(n)no a loro co(n)sillio.
{It. quelli ke sara(n)no (con)suli u signori p(er) te(m)porale sì iurano tutte quelle cose ke infra la lor signoria verrano ale lor mani di quel dela co(m)pagnia di rendare (e) renu(n)tiare i(n) mano del camarlengo ke alor sarae }
It. sì iurano q(ue)lli ke p(er) te(m)p(or)ale sara(n)no co(n)suli u signore u camarlengo de la co(m)pa(n)gnia di portala ad bona fede senza frode.
It. sì iurano q(ue)lli ke p(er) te(m)p(or)ale sara(n)no signore u co(n)suli u camarlenghi de la co(m)pagnia del comune di Mo(n)tieli q(ue)llo ke verrae a lor mano di quel del comune, di spendarlo p(er) utilità del comune a bona fede senza frode. (E) iurano rendare rasgione a quelli ke sara(n)no kiamati signori u co(n)suli (e) camarlenghi tre dì anzi kl. ian(uarii), (e) se neuna cosa lo fusse sup(er)chiata di rendarla loro i(n) mezo ian(uario).
It. iurano li regitori u co(n)suli ke sara(n)no {p(er) te(m)porale} infra-l mese di nove(m)bre di chiamare tre omini de la co(m)pagnia, un di Burgo, un dal'Ispogio, un dalo Spedale, quali vegiano utili sup(r)a ciò, (e) far lor iurare ke debiano kiamare due co(n)suli ud un signore (e) un camarlengo li melliori (e) più utili ke Dio lo darae a cognoscere, (e) debiano chiamare iii co(n)sillieri di quelli della co(m)pagnia li melliori ke Dio lo darae a co(n)gnoscere p(er) lo fatto de la co(m)pagnia. (E) da questo p(ro)ximo kl. ian(uarii) ke viene i(n)na(n)zi no· debia essar chiamato signore né co(n)solo né camarlengo <né co(n)sillieri> neun di quelli ke avessero avuta q(ue)sta balia del comune da i(n)de a due anni k'elli esciara(n)no de la balia, né no la debiano ricevare, (e) se fusse kiamato no vallia.
It. lo signore (e) li co(n)suli ke sara(n)no electi nuovi debiano essar tenuti d'osservare tutte q(ue)lle cose ke-l vechi lo 'nporra(n)no col lor co(n)sillio p(er) utilità de la co(m)pagnia intro ala vilia di kl. ian(uarii), (e) li co(n)suli vechi siano tenuti di dare p(er) tutto dece(m)bre tuti-l fei ke sono scripti nel co(n)stituto.
It. li vechi co(n)suli e-l nuovi siano tenuti di far fare queste seram(en)ta a tuti l'omini di Montieli ala lor possa a bona fé sanza frode.
It. Io signore o co(n)suli ke p(er) te(m)p(or)ale sara(n)no debiano essar tenuti (e) siano tenuti di kiamare tre omini de la co(m)pa(n)gnia del co(m)mune, boni (e) leali ala lor conoscenzia, cui ellino facciano iurare di riveder lo co(n)stituto (e) d'amendarlo a bona fede senza frode ad honore (e) utilità de tutto-l comune; escettato ke no(n) possano menovare il t(er)mine de la co(m)pagnia del comune, né ordinare ke altra co(m)pagna debia essar facta a Mo(n)tieli né di fuor di Monteli ke debia essare i(n)contra la co(m)pagna del comune di Mo(n)teli, {sì com'è detto di sup(r)a}.
It. iurano li co(n)suli u signori ke sara(n)no p(er) te(m)p(or)ale di fare legere q(ue)sto co(n)stituto tre volte l'anno, (e) debiano li signori u co(n)suli ke fussero alora comandare p(er) seram(en)to a color ke fussero kiamati ke lla debiano ricevare s'elli la possono ricevare senza p(er)iurio.
It. qualu(n)qu'omo {à iurato <poscia ke> da kesto kl. genaio ke vene sarae due anni} u iurae da q(ue)sto kl. ian(uarii) i(n)na(n)zi ke no(n) possa ricevare la sig(n)oria u co(n)sulato u Cama(r)le(n)gato di q(ue)sta co(m)pagnia, si sia tenuto p(er) seram(en)to di pagare C s. ai signore u co(n)suli ke fusser p(er) te(m)p(or)ale; (e) s'elli no· li pagassero, il sig(n)ore u co(n)suli ke fussero sì-l ne debiano inkiedare ke-i paghino, (e) se p(er) la lor inkesta nol pagassero, si ne debiano essare cu(n) lor co(n)sillio (e) farne q(ue)llo ke-l co(n)sillio lo ne '(m)porae u tuto u la magior parte.
It. sì iurano di rinovare q(ue)ste seram(en)ta ogne a(n)no se no(n) rimanesse p(er) voluntade del signore u co(n)suli k'alora fussero {<chiamati>} col lor co(n)siliio, u qua(n)to a loro piacesse d'alongare u menovare t(er)mine cui lor co(n)sillio, (e) li sig(n)ori u co(n)suli ke alor fossero sì lo debiano comandare p(er) seram(en)to ke le debiano rinovare.
It. sì iurano di tenere q(ue)sta co(m)pagnia di ki a kl. ian(uarii) (e) da kl. ian(uarii) ad x<v>iii anni (e) ta(n)to piua q(u)anto s'acordassero il sig(n)ori col lor co(n)sillieri.
It. diono avere due co(n)suli {ud u(n) signore} xx i. p(er) lo feo l'anno (e) iii l. un camarlengo (e) xl s. cataun del co(n)sillieri (e) xl s. ad un balitore, (e) possano dare xl s. ad uno scrivano ke scriva le lor rasgioni (e) faccia le lor lettare de la co(m)pagnia p(er) anno.
It. iurano qua(n)do il signore u co(n)suli ke sara(n)no p(er) te(m)p(or)ale fara(n)no sonare ad parlam(en)to u mandara(n)no p(er) lo lor co(n)sillio, el vi andara(n)no (e) no(n) si ne movara(n)no diffintanto ke-l parlam(en)to no(n) fusse co(m)piuto u fatto-l co(n)sillio sanza p(ar)avola del regitori.
It. a qualunq(ue) omo fie coma[n]dato p(er) seram(en)to (e) no· lo s(er)varae, sia tenuto di pagare al signore u co(n)suli lx s., (e) poscia no(n) siano <tenuti> renduti, anzi li spendarae il signore nel fatto de la co(m)pagnia; e s'elli nol pagasero, il co(n)suli u sig(n)ore sì ne-l diebiano inkiedare ke-l paghi, (e) se p(er) la loro inkesta nol pagassero sì ne diebiano essar col lor co(n)sillio (e) farne q(ue)llo ke-l co(n)sillio lo ne 'mporae {u tuto u la magior parte}.
It., se ferisse l'un l'altro u manomettesse se no· p(er) sé difendendo, sia tenuto di pagare lx s. al signore u co(n)suli ke fussero, (e) se nol pagasse siano tenuti il signore u co(n)suli ke sara(n)no inkiedarlo ke-l paghi, (e) se no(n) pagasse sì ne debiano essare col lor co(n)sillio (e) farne quello ke-l co(n)sillio lo ne 'mporae {u tuto u la magior parte}.
{<It. sì iurano, se verun omo dela co(m)pa(n)gnia guaitasse l'un l'altro di ferite studevolem(en)te p(er) tollareli la p(er)sona p(er) odio k'elii avesse avuto cu· llui (e) elli-l ferisse, sia tenuto di dare al signore u co(n)suli ke fusse p(er) te(m)porale pena di mille soldi; (e) se nol desse, il signore cu(n) coloro de la co(m)pagnia sì-l debia danegiare dele sue cose di mille soldi, (e) se non trovasse unde-l dannegiasse sì-l debia sbandire for de la terra diffino al suo t(er)mine, (e) poscia nol debia ribandire s'ei no(n) pagasse il mille soldi ud elli none fusse a comandam(en)to del signore cul suo co(n)sillio tutto u la magior parte, salva la pena ke si contiene di supra per lo fatto de le meschie; (e) questi mille soldi debia spendare lo signore u co(n)suli nel fatto de la co(m)pagnia u di farne quello ke-l co(n)sillio lo ne 'nporrae tutto u la magior parte>}.
It. sì iurano di quelle cose ke-i signori u co(n)suli son tenuti di fare p(er) seram(en)to d'aitareli a fare a bona fede sanza frode, (e) d'aitareli a co(n)s(er)vare lo suo seram(en)to.
It. sì ponemo ke sia tenuto da tutte le fosse del mo(n)te di Mo(n)tieli, exceptato il canale del piano e-l canale del bosco, ke de le quat(r)o volte (e) da me in sune sì debiano dare due corbelli, (e) dale quatro volte i(n) giuso si debiano dare un corbello p(er) lo fatto del comune, (e) questi siano tenuti di tollare u di far tollare.
It., se verun omo de la co(m)pagnia u di fuor de la co(m)pagnia andarae per messagaria p(er) lo fatto de la co(m)pagnia, si debia avere ogne die ii s. p(er) feo, (e) pagare le victure (e) le dispese ke facesse p(er) la co(m)pagnia.
It. li co(n)suli u cama(r)lengo no· possano donare di quello del comune {sup(r)a xx s. p(er) a(n)no} se nol facessero p(er) co(n)sillio dei suoi co(n)sillieri u di tutti u dela maior parte.
It. tutti q(ue)ll'omini ke a questo breve iurano (e) non à iura- to al fillioli del Pa(n)nochia si siano tenuti a loro p(er) lo fatto de la co(m)pagnia k'elli àno cu(n) noi di ki al termine ke posto ène, sì come si contiene nela loro carta k'elli àno dela co(m)pagnia cu(n) noi.
It. iurano no(n) dare lo sop(r)apiù de l'ariento ala curte del vescovo vult(er)rano.
It., se neuno di q(ue)lli dela co(m)pagnia murisse senza rede (e) elli facesse iudicio ala curte del vescovo volt(er)rano, { v. s. u da inde sune}, ala morte sua tutto l'altro si debia avere q(ue)lla p(er)sona a cui elli-l iudicasse, (e) se-l vescovo u suo messo li li volesse tollare u disforzare si iurano d'aitarne cului a cui fosse disforzato ad iusta la sua possa.
It., se-l vescovo u suo messo disforzasse q(ue)lla p(er)sona a cui il iudicio fusse fatto di q(ue)lla cosa ke iudicata-l fusse, di no· rico(m)parare q(ue)lla cosa dala curte i(n) ne· una guisa, (e) di no· racattarla se non ad uopo di cului a cui iudicata fusse, no(n) dandone verun p(re)zo ala curte nè veruna cosa.
It. iurano neuno furto k'elii sapesse ke fusse di Mo(n)tieli u de la curte, da k'elli i· sapesse, no(n) co(m)parare né far co(m)parare, (e) neun furto k'elli sapesse ke fusse di fuor di Mo(n)tieli u di for di sua corte no(n) co(m)parare né far co(m)parare sanza paravola {del signore u co(n)suli} di questa compa(n)gnia.
It. iurano, se ellino p(er) veru(n) te(m)porale manumettesse al signore {u co(n)suli} de la co(m)pagnia se no(n) fusse p(er) sé difendendo (e) n(on) fusse p(er) p(ropr)io facto del <comu> signore <(e) n(on)> {ma p(er) facto} del comune, di dare a llui x l., se no· rimanesse p(er) sua paravola, (e) poscia k'elli l'avesse date il signore no· li li debia rendare, anzi le debia spendare nel fatto del comune, (e) se non avesse unde le dare u no· le desse, lo signore (e) l'altri dela co(m)pagnia siano tenuti di da(n)negiare cului ke la manomessa avesse fatta di x l. s'elli potessero.
It. iurano, se-l signore u co(n)suli ke fusser p(er) te(m)porale di q(ue)sta co(m)pagnia ricevessero ne la lor signoria u p(er) la lor signoria da(n)no i(n) avere ud in lor cose dala curte u da suo messo, essar tenuti di ris[ti]tuire a llui ud a lloro il da(n)no ke avesser ricevuto. A cotal guisa, ke-l signore si debia chiamare tre omini de la co(m)pagnia sanza malitia, (e) quelli si debiano da inde ad viii die avere extimato quel danno (e) dettovi supra;
(e) da inde ad due mesi poscia k'elli v'avesser detto sì debbiano essare tenuto il signore (e) quelli dela co(m)pagnia di ristituire quel danno a ddetto di q(ue)lli tre omini ke l'avessero chiamato, se no· rimanesse per paravola di cului ke-l danno avesse ricevuto.
It. dicemo (e) ponemo ke del pane del forno de lo staio no· si debiano {dare} sup(r)a tre dinari u pane ke vallia tre dinari.
It. sì iura il signore u co(n)suli ke sara(n)no p(er) te(m)porale, da inde ad u(n) mese poscia k'avarae ricevuta la signoria u co(n)sulato di p(ro)vedere supra-l fatti de la terra cul suo (con)sillio (e) ordinare (e) ponerli nel melliore stato ke Dio li darae a cognoscere (e) elli potarae cul suo consillio a bona fede sanza frode, {se no· rimanesse p(er) paravola del suo (con)sillio u tutti u la magior parte}.
Anno D(omi)ni MoCCoxviiii, die vii idus iunii ind(ictione) viia.
Orla(n)do dice p(er) lo so saram(en)to, qua(n)do il pate morio, ch'elli aveva xx staia di g(ra)no (e) xvi d'orço (e) iii di fave.
Ite(m) aveva xv pecho(r)e tra lui (e) il socio, (e) uno bue so p(ro)pio (e) una somaia (e) iii botti (e) una tina (e) due arche (e) una maida (e) ii ceste (e) una sapa (e) una va(n)ga (e) uno bomero.
Ite(m) ave ora xx staia gra(n)i (e) xii staia d'orço (e) xxvii staia spilde (e) vi staia fave (e) due fascia di lino min(us) iiii ma(n)ne (e) due staia di semellino.
Ite(m) aveva uno peço di t(er)ra a Cuna a strada, il kasalino <(e) una vigna che (com)p(rò) da Michele> (e) uno altro peco ch'è <(com)prò> dal forno.
Ite(m) uno peço di t(er)ra ch'è i(n) Po(n)çano.
Ite(m) uno peço al Kagio.
Ite(m) la t(er)ra che (com)prò da Grifolo, che l'à cu(m) filio Bertoldi i(n) iiii luogora.
Ite(m) nela kosta a Lukano i(n) ii luogora.
Ite(m) uno peço dale Fra(n)ce.
Ite(m) una coltrice (e) uno coscino, uno cop(er)toio (e) uno lençuolo.
Ristoro diè vii. min(us) iiii s. (e) iiii d. deli dinari del bue, (e) sì li à Spinello.
Ite(m) li dinari dele tegole.
Messere Rugiri (e) Frederigo (e) Arigo ànno tolto i· tenuta una vigna ch'è via di so(t)to (e) di sopra est via, dal'uno lato est e· prete (e) dal'atro est Aldobrandino Galigiani.
Ite(m) ànno tolto una peça di terra la quale [es]t posta in Calcinaia, che di sopera est Fidança (e) dal'atro lato /(è)/ est Martino da Monti (e) dal'at[r]o lato (è) Fidança e di soto Atavante (e)' filioli Guito[n]cini da Colle.
Ite(m) ànno tolto <p> una peça di terra la quale è data Alpericio, che di soto (e) di sopra /(è)/ est messere Rainieri dell'Och[...], che dal'uno latoro est Martino da Monti (e) dal'atoro lato est via.
Ite(m) ànno tolto uno bosco mandria el quale è di sopra Galgano (e) Biro Balsafolle (e) dal'atro lato è Fidança (e) dal'atro lato el santo.
Ite(m) ànno tolto i· Tavernolone una peça di terra cha di soffo est Martino da Mo[n]ti (e) di sopra est via e da lato via (e) dal'atro lato è Martino da Monti.
Ite(m) ali Piane una peça di terra la quale est via di soto (e) <dis> mesere Atavante (e) di sop(r)a est via (e) da lato Piero Balsafolle (e) dal'atro lato messere Atavante.
Ite[m] neli Costi una peça di te(r)ra che di sopra est Aldobrando (e) di sotto est via, dal'un lato /(e)/ est filioli Gera[r]dini da Mo[n]ttechi.
Ite(m) ali Vitrocelle una peça di terra ch'è di sott/u/o Aldobrando (e) di sopra Aldobrando (e) da lato est Piro Basavolle (e) dal'atro lato Atavante.
Testimonio Boni[n]segna filioli liti (e) Gunta fi[li]olo Rafali (e) Gunta filiolo Iovanni.
Aricorditi, s(er) Iacopo, del p(r)ivilegio dell'opra lo q(u)ale ave Piovano sindico del monesteri di S(an)c(t)o Savino, di farlo rinovellare; altram(en)te arrechandelo a Pisa. Et del facto del molino di Sassari posto in loco d(i)c(t)o Tanage in iudicato di Torri. Et p(ro)curate di inpetrare lect(er)e che si mandino al vesco di Castre in Tu(r)ri. Et anco procurate havere una lect(er)a di scomunicagio(n)e chiunqua tiene li beni dell'opra occupati, se none li rende. Et che si ma(n)di chomandando a(l)l'arcivesco di Torri che debia iscomunicare gna domenicha chiunqua tenesse li beni dell'opra occupati. Et debialo dire dina(n)si alo populo suo: u aqua, u salto, u t(er)re, u possessione. Et del facto di Gostantinopuli p(ro)curate anco seco(n)do che dice lo p(r)ivileo del papa. Et etiamdio del facto di Suri. Et di Trypoli. Et p(ro)curate anco che da quinci i(n)na(n)ti li op(er)arii S(an)c(t)e Marie che sono u che fino siano liberi ab om(n)i s(er)vitio di comuno, et di pagare data uvero di prestansa. Et anco p(ro)curate che mess(er) lo papa chonfermi tucti li beni che ll'opra aguale ave u di quinci inna(n)ti arà.
Boni(n)sengna da Cellole v s.
Guido Pieri l s.
Burnecto Bolgarello xii d.
Loctere(n)go Gia(n)ni xii s. (e) vi d.
Guido Artino (e) Gianello xxv s.
Guido Aldobra(n)dino fratello Ranieri xxx d.
Ba(n)dino Tatarino (e) Toscanello Andrie e Bene(n)casa da Pietralata xxv s.
De p(o)p(u)lo abbaçie S(an)c(t)i Donati. De iii lib. (et) xi s. (et) vi d. p(ro) centinaio. Bene(n)casa Gullielmini xxvi d.
Aldobra(n)dino picçichalolo xii s. (e) vii d.
Chorbolecto da Broilo xvi d. (e) meço.
Rosso Mariani xxxiiii d.
Barile Agostoli xx s. (e) v d.
Giova(n)ni fabbro (e) Nicchola da Chisure iii lib. m(eno) iii s
Giallone da Richasole iiii lib. (e) vi s.
Giova(n)ni Boni(n)sengna iiii s. m(eno) iiii d.
Piero Dietifece xvi d. (e) meço.
Mariano Pieri xliii d.
Guido Citti xlv s. e v d.
Burnecto Gherardini xxvi d.
Martino Guiducci xxiiii d.
Orla(n)do del Piano dela Fonte xx s. (e) iii d.
Ricchoma(n)no da Mo(n)te Lischaio iiii lib. (e) xiiii s.
Maffeo (e) Cristofano Ischecelli da Rapolano iii lib. (e) vi s. (e) iii d.
Maffeo (e) Ranieri da Rapolano xi s. (e) vi d.
Orla(n)do Ardiccione xxv s. m(eno) iiii d.
Piero Alb(er)ti viiii s. (e) iiii d.
Bie(n)cive(n)ne Cacciati xlviii s.
Aldobra(n)dino Pi(n)çano iii lib. (e) xiii s.
Maffeo Perucçi viiii s. (e) vi d.
Maestro Domenicho xliii s.
Aiuto Ricci xxviiii s. (e) iiii d.
Maccha Becchi vii s. (e) ii d.
Lonardo Paganucci xliii s.
Buonamiebo Giova(n)ni iii lib. e ii s.
Aldobra(n)dino Fiore(n)çetti xliii d.
Paganello Picchoni xliiii d.
Inco(n)tro Giova(n)nelli xvii d.
Do(n)na Ghisla da Mo(n)teliscaio iii lib. (e) ii s.
Ald(obrandino) da Cerreto viii s. (e) vii d.
Tieço Martini xxvi d.
Vita Acconi xxvi d. De p(o)p(u)lo S(an)c(t)i Antonii. De l s. p(ro) ce(n)tinario.
Romeo Guidi xiiii s. (e) vi d.
Griffolo Pelavaccha vi d.
Arrighecto (e) Bie(n)cive(n)ne iiii lib. m(eno) iii s.
Bonome Rustichello xxviii s. (e) vi d.
Aldobra(n)dino del Giudice x s. m(eno) iii d.
Raniere (e) Ranuccio vi s.
Piero Teçi da Mo(n)tagutolo xii s. (e) vi d.
Chia(n)tisiana Chorboli iiii s.
Riccha Burnelli vi d.
Adalasia Boni(n)sengna viiii d.
Renaldo Ami xxx s.
Ugolino Giova(n)ni xi s.
Grimaldo Acchorsi v s. m(eno) ii d.
Ia(n)ni Ubertino v s.
Ristoro Meli v s.
Fiore Singnorelli v s.
Milliore Guidi v s.
Bie(n)vollia vi d.
Ricchardino Rodolfi xlv s. (e) vi d. p(er) co(n)pim(en)to.
Spiliato Aldobra(n)dini vi s.
Maestro Folcho xx s.
Madonna Ghisla xxxj s. m(eno) iiii d. p(er) co(n)pim(en)to.
Forçore da Trebbio iii lib. (e) xv s. p(er) la meità d'una vi(n)gna.
Benvenuto Chalvi lvj s. (e) vi d.
Acchorso Martinuccii xliiii s. m(eno) iii d. p(er) co(n)pim(en)- to.
Fratelano Guidi xii d.
Renalduccio filio Micciarelli vi lib. (e) xi s. (e) vi d.
Renaldo Micciarelli viiii lib. m(eno) iii s. (e) vi d.
Orla(n)do Gru(n)gni xii d.
Bulliecto Garardino xxviii s. (e) vi d. p(er) rimane(n)te.
Castellano Caulino vi s.
Boni(n)sengna da Re(n)cine iii lib. (e) vii s. (e) vi d.
Chiaricça Chiaravalle ii s.
Iacomo Buiamo(n)te xxii s. (e) vi d.
Ventura Boni(n)se(n)gne ii s.
Aldobra(n)dino del maestro Toso xii d.
Inorata Querçone vi s.
Martino Alb(er)tino xv s.
Raniere Orla(n)dino xii s.
Scotto Alb(er)ti iii lib. (e) iii s. (e) vi d.
Verçilia Giraldi vi s.
Cho(n)pa(n)gno Taviano vii s. (e) vi d.
Dietisalvi Rocçi xvii d.
Ranieri Giova(n)ni xi s. (e) iiii d.
Giova(n)ni Paneetvino xxii s. (e) iii d.
Bastardo Ta(n)credi xliii d.
Baldovinecto Rodevaccha iiii s. (e) iiii d.
Burnecto Galli xi s. m(eno) iiii d.
Baro(n)cio Baro(n)celli iiil s. (e) iiii d.
Buonaiuto Giova(n)ni vii s. (e) ii d.
Donna Maria Martini xvi s. (e) vi d.
Donna Befania viii s. (e) ii d.
Donna Subilia Burnecti xxvi d.
Mutolo Teci xxii s. (e) iii d.
Donna Imeldina da Mo(n)teliscaio xxviiii s. m(eno) iiii d.
Orla(n)do Arrighecti (e) le nipoti da Mo(n)teliscaio xi lib. (e) viiii s. m(eno) ii d.
Bonone Dietaiuti xxvi d.
Piccholo Bastardi xxviii s. (e) viii d.
Vigoroso Tranappi da Mo(n)taia viii lib. (e) v d.
Bie(n)cive(n)ne chiavaio xliii d.
Piero Gianni xliii d.
Guido (e) Simione viiii lib. (e) vi s.
Buonamicho Burnecti vii s. (e) ii d.
Ranieri da Chisure xiiii s.
Guido Guidi xliii d.
Orso Giova(n)nelli xxxvi s. m(eno) iii d.
Aldobra(n)dino del Preite vii s. (e) ii d.
Buo(n)singnore Gia(n)ni xiiii s. (e) iiii d.
Bulliecto da Sa(n)to Felici vii s. (e) ii d.
Aldobrandino A[n]selmini da Sa(n) Giusto vii s. (e) ii d.
Orla(n)descha Orla(n)di xliii d.
Bie(n)cive(n)ne Ricci xliii d.
Ranieri Giova(n)ni dala Pieve a Sa(n) Felici xviii s.
Garardo Carmi(n)gnani xxviii s.
Martino Greppoli xvii d.
Giova(n)ni Ugolini d'Arcena xviii s. (e) iiii d.
Buo(n)filliolo da Mocina xiiii s. (e) iiii d.
Arrighecto Ce(n)nai da Dofana viiii s.
Sentore Ma(n)ni iii lib. (e) xi s. (e) vi d.
Martino da Sa(n) Giusto l s. (e) ii d.
La(n)berto Perucçi xi s. (e) vi d.
Buo(n)die Aimeline vi s. m(eno) iii d.
Amato fabbro da Mo(n)telucho vii s. (e) ii d.
Maestro Alisandro da Riguma(n)gno xxv s.
De p(o)p(u)lo S(an)c(t)i Stefani. De l s. p(ro) ce(n)tinaio, t(em)p(o)r(e) Gherardi Rangon(i)
Bie(n)cive(n)ne Chariocti viiii s. (e) vi d.
Missere Griffolino da Mo(n)tap(er)to v s.
Vitali calçolaio xi s. (e) vi d.
Rodolfo che stette cho· Squarcialupo li s.
Massaio Rustichelli xl s.
Dainello Palonbi xii d.
H(e)r(e)de Orla(n)di Cappellani xlv s.
Maggiolina ma(m)ma Luminiera xlii d.
Buonachatto asinaio iii s.
Saracino Macçoni xxx d.
Bellegrossa Macçoni xii s. (e) vi d.
Buo(n)filliolo de· Rosso (e) Parte suo filliolo vi lib. (e) ii d.
Raniere Repe[n]te vi s.
Donna Bernardescha (e) Tribaldo (e) Ardima(n)no xi lib. (e) xiii s.
Guido Livricci xxxiii s. (e) vi d.
Dietisalvi Righucci xlvi s. m(eno) iii d.
Gennaio Gherardini da P(er)cena xv s.
Filippo Gia(n)nina xiiii s. m(eno) i d.
Donna Nastasia xv s.
Petro Dadre xliii s. (e) i d.
Usi(n)bardo [e] Gia(n)ni filioli Ranaldi da Frassi xxvii s. (e) vii d.
Vita Brunelli da Vi(n)gnale iii lib. (e) xlii d.
Giova(n)ni Vita da Vignale xxvii s. (e) iii d.
Vita Acçi da Vignale x s.
Giova(n)ni Brunecti dala Leccia vi d.
Cittadino nipote Martini vi d.
Buona Fighinese xiii d.
Mabilia Neri ii s.
Rustichello de Chapraia v s.
Giova(n)ni Petrucci da Selvole xviii d.
Tedora Fra(n)ceschi vuli s. m(eno) iii d.
Cho(n)pa(n)gno [fratello] Giova(n)ni dela Rossa xv s.
Luetieri del Corto xxii lib. (e) viiii s. (e) iii d.
Mado(n)na Cho(n)tessa filiola che fue del Co(n)te Ranieri Orla(n)di vii lib. m(eno) xviii d.
Benedecto dal Chotone x s.
Renaldo Bartalomei iii lib. (e) xiii s. m(eno) iii d.
Ve(n)tura Gullielmini fratello di Pietro messo xxxiiii s. (e) vi d.
Palmiere chorregiaio xv s.
Buo(n)fa(n)cello vetturale C s. (e) xxx d.
Maestro Bene(n)chasa Choneti xliii s. (e) ii d.
Rugerocto Martini Gra[n]vilani xv s.AlMama(n)no da Re(n)cine vi s.
Buo(n)singnore Pieri xxviii s. (e) vi d.
Buonaiuto Pieri viii s.
Paganello Perucçi da Tabbiano vi s. (e) iii d.
Aldobra(n)dino Maggioli da Mo(n)alto xvi s. (e) vi d.
Belloste chognato che fue Cha(n)bio xii d.
Guido Aldobra(n)dino da Paterno xii s.
Doviçia suoro Tedescha Salvoli iiii s.
Alb(er)tino Giova(n)ni da Chachiano vi s.
Forçore dale Sti(n)che xii s.
Miscianello Martini da Misciano xi s.
Bie(n)cive(n)ne achoraio xii d.
Brunecto da Dievole vii s. (e) vi d.
Ranieri Guidi Muciachi xv d.
Buo(n)filliolo Orlandi da Fonterudoli xxxv s.
Dietaiuti Chapucci xxiii s. (e) vi d.
Ranieri Buonachorsi (e) A(n)gioliere da Mo(n)teregioni xiii s. (e) i d.
Garardo (e) Tebaldo Stiefani xxvii s.
Giova(n)ni (e) Gia(n)ni da Churina xx s.
Giova(n)ni Çurli xxiii s. m(eno) ii d.
Adalascia mollie Maffei v s.
Morello maestro xv s.
Donna Benasia ii s.
Aldobra(n)dino Artinisi da Strove l s.
Buonalbergo Buoni da Strove l s.
Bartalomeo Ricchardini da Strove iiii lib. (e) v s. (e) vi d.
Buonaguida Ranieri xii d.
Buo(n)singnore Ranieri vi d.
Ranuccio Smicche(n)te xxxii s. m(eno) iiii d.
Incresciuta Casicci vii s. (e) vi d.
Filii Guidi d[el]a Fiore xlviii s.
Martino Celati xl s.
Bocchuccio Celati viiii s.
Forte Po[n]çecti xii d.
Alb(er)tino Giova(n)ni dal Mo(n)te S(an)c(t)e Marie viii s. (e) vi d.
Bulliecto Martinelli xv s.
Dima(n)data Buchi iiii s.
Giova(n)ni Sordo iii s. (e) vi d.
Bartalomeo notaio iii s.
Dietaiuti Ba(n)dini xiii s. (e) vi d.
Dietifece (e) Bonone Martini Churi xx s.
Brunecta Martini Churi iiii s.
Sabbatino Ricchardi iii lib. (e) xv s. (e) iii d.
Giova(n)ni Paccie(n)ghi xxx d.
Sisto medicho xxx s. (e) iiii d.
Gherardino Sisti xii s. m(eno) iii d.
Ranieri Sisti xi s.
Aiuto asinaio xii s. m(eno) iii d.
Giova(n)ni Bene(n)chase v s.
Aldobra(n)dino Magioli x s. (e) vi d.
Rustichuccio da Sant'A(n)tolino xii d.
Dietisalvi Sacchi dala Leccia xxx d.
Martino Salvanelli xxx s.
Guillia Guaitoni mollie Bifolcho xiii s. (e) vi d.
Viviana mollie Guaitoni xii s. m(eno) ii d.; die(n)ne pagare
la meità Bifolcho p(er) la mollie.
Orla(n)do Perucçi da Bossi xvii s. (e) v d.
Bie(n)venuto Brunacci da Querciagrossa che sta co· Rosso Gaçani xxx d.
Tebaldo Gia(n)ni Paccinelli iii s. (e) vi d.
Ubaldino Guido Picchoni xxviii s.
Pagano Aveduti l s.
Aldobra(n)dino Buonasera da Barbaione xxxvi s.
Rubba Marti(n)gnone da Cholle (e) Boni(n)sengna Buonacorsi p(ro) eo viii s. (e) iiii d.
Michele balitore <a> da Uiano à dato a Ricoma(n)no chamarli[n]go tra grano (e) orço (e) denari ta(n)to che mo(n)ta C s. m(eno) xii d.
It. dide uno marone (e) ma(n)telo p(er) viii s. dela presa di prima.
Uguicione balitore de Raciano dide a Ricoma(n)no chamarli[n]go xxx s. (e) vii d. dela presa ve<gi>ch[i]a.
Ricoma(n)n' à p(r)estato a Sume(ne)to uno as<i>bergo, a Sumeneto.
It. a Boni[n]segna uno asbergo (e) ga[m]biere.
It. Orla(n)dino uno coreto (e) chapello.
It. Tignoso Baldovini i coreto.
It. Usepo del Nero uno chapello.
It. dedi al socero del fi. Çebidei xxxvii s. p(er) la Nera.
Cha(m)bio notaio à d'avere da· cama(rlin)go x s. di C s. [...].
In no(m)i(n)e D(omi)ni, am(en). Istud e(st) datium q(uod) n(on) e(st) collectu(m) a Cruce Traballiis sup(r)a, (et) fuit positu(m) t(em)p(o)r(e) d(omi)ni Bernardini Pii, d(e) liii lib. p(er) C.
De lib(ra) p(o)p(u)li S(an)c(t)i (Cr isto)fori ex parte eccl(es)ie d(i)c(t)e.
De p(o)p(u)lo S(an)c(t)i Cristofani ex parte eccl(es)ie.
Melanese Falchi xxxv lib. m(eno) xxxviii d.
Ristoro Ta(n)credi iiii s.
Miniato che stecte co(n) Boni(n)sengna xl s.
Alb(er)to Chastelnuovo xxxii s.
Ugolino Qui(n)tavalle CCvii lib. p(er) co(n)pime(n)to.
D(omi)no arciachono di Duomo xxxi lib. (e) xiii s. (e) vii d.
Sinibaldo Donosdei xvi lib. (e) xxxiiii d.
Bartalo Agustini (e) Grugamo(n)te iiii lib. (e) xiii s. m(eno) iiii d. per co(n)pim(en)to.
Damiano chorreggiaio xiiii s. (e) vi d.
Kiarito formaio xviiii s. (e) ii d.
Ba(n)dino Bene(n)chasa da Re(n)cine iiii s.
Vivolo fanciello di missere Ub(er)to Guido Giuliani iiii lib. (e) viii s.
Lacçaro vi s. m(eno) iiii d.
Filippo Cristofani d'Arecço iiii lib.
Bie(n)ve(n)gna Borgese d'Arecço iiii lib.
Cholisiano scriptore iii lib. (e) viii s.
Roçolino Roiçi d'Arecço iiii lib.
Burnaccio Martini da Mugniano iiii lib.
Giova(n)ni chastaldo da Sa(n) Cristofano vi s. m(eno) iiii d.
Orla(n)do medicho liii lib. (e) x d.
Donna Scotta filia Pieri Nicchole iiii lib.
Biencive(n)ne (e) Accorso da Mo(n)tecercone viiii lib. (e) viiii s. m(eno) iiii d.
Petro cognato Rokisiani xiiii s. m(eno) iiii d.
Orla(n)do del Grillo xii lib.
Ser Gottifredi (e) Arrigo Alprecti iii lib. m(eno) xxx d.
Garlectiere d'Armaiolo xviii lib.
Guido da Supera viii lib.
Ari(n)ghieri Morlani lvi s.
Le rede Peruti iii lib. m(eno) xii d. p(er) co(n)pimento.
Citto Pieri xiiii lib.
Ristoro Burnacci iiii lib. (e) vii s. (e) ii d.
Dietisalvi Marcialla xvi s.
Rodolfo soio fratello xl s.
Rustichello Pieri da Solacço v s. m(eno) ii d.
Giova(n)ni Rustichelli da Valcortese iii lib. (e) vi s.
Renaldo da Sovi(n)gnano l s. m(eno) liii d.
Fra(n)ciescho Machari xvi s.
Buonaiuto Pieri da Mo(n)tefra(n)chi xxx s.
Paganello Garardi Go(n)çi xviii s. m(eno) iiii d.
Ca(n)bio Perucçi (e) Aldobra(n)dino soio fratello vii lib. (e) viii s.
Iacomo Inghileschi iiii s.
Piero Usebbi xxxi s. (e) vii d.
Guicciardo Todini xvi s.
Giova(n)nello del Caccia xl s.
Bie(n)cive(n)ne Giova(n)ni Fabrucci xiii s. m(eno) li d.
Rustichello Durelli dala Torricella iii lib.
Giova(n)ni Brache da Sa(n) Giorgio a Popegiano iiii s.
Cho(n)pa(n)gno Renaldi dala Torricella iiii lib. Buo(n)filiolo Arnolfini p(ro) eo.
Iachomo Guiduccino d'Arecco iiii lib.
Orla(n)do Buonacolti vi lib. (e) xii s.
Dono Pieri Lecchafilo xi s. (e) iii d.
Orla(n)do Ugo vignaio Ugo Griffoli xvi s.
Saracino Giova(n)ni dala Torricella viii s.
Magrino dala Pieve Asciata xxii s. m(eno) iiii d.
Maestro Marnuo iiii s.
Orla(n)dino Grimaldi da Mo(n)tevarchi iiii lib.
Drudolo Guictoni da Montevarchi iiii lib.
Amolo Giova(n)ni da Mo(n)teguarchi iiii lib.
Bonone Tebaldi da Chaiano xxii s. m(eno) iiii d.
Buonamicho Rodolfini dala Pieve Asciata xlviii s.
Guido Pilicia da Sa(n) Piero a Vanano xx s.
Bie(n)cive(n)ne Ubertelli da Romoli x s. (e) v d.
Mainecto Pieri da Mo(n)telucho v s. m(eno) ii d.
Salvadore Massai da Rapolano iii lib. (e) v s.
Me(n)cholino da Rapolano xvi s.
Giova(n)ni Teçi xxviiii d.
Berta Me(n)chucci xii s.
Guido Perucçi da Rapolano xl s.
Vigoroso Martini (e) Nero soio fratre xx s.
Buo(n)filliolo notaio di sere Graçiano xl s.
Ruberto Gherardini dala Badia Arde(n)ghi xx s.
Ranieri Giova(n)ni Giolecte x d.
Ranuccio Giova(n)nucçi da Mo(n)teguarchi xvi s.
Kianti notaio iiii lib. (e) viii s.
Buonavia Galganecti Cx s. (e) i d.
Buonavia Servodiei Massalene vii lib. m(eno) iiii s.
Acçolino da Mo(n)tagutolo viiii lib. (e) vii s. (e) iii d.
Nicchola barbiere xvi s.
Sanna dal Pian/a/ Alb(er)to xviii s.
Maestro Bie(n)civenne xviiii s. (e) vi d.
Iacomo del maestro Bie(n)cive(n)ne xxxvi s.
Paganuccio Guidi da Re(n)tessa iiii s.
Bie(n)venuto Bocchacciani xiiii lib. (e) viii s.
Buonagraçia Arnolfini xxiiii s.
Buo(n)filliolo Arnolfini xx s.
Martino Gualtieri vi s. m(eno) iiii d.
Serotino x d.
Martino da Maggiano x d.
Baro(n)cello Grigsi iiii lib. (e) xiiii d.
Negoça(n)te vi s. (e) iii d.
Borgo(n)gnone da Rapale iiii s.
Buonacho(r)so Çoppo iiii s.
Renaldo barbiere iiii s.
Bonacto da Rapolano e Orla(n)dino soio fratello iiii lib.
Raullo d'Inghilterra iii s. (e) iii d.
Filii Rapolani viii s.
Singnorino da Stielle vi s. (e) vii d.
Ari(n)ghieri Altima(n)ni viii s.
Chericho Pieri xl s.
Piero Martini da Selvole v s. m(eno) ii d.
Giova(n)ni Berti v s. m(eno) ii d.
Aldobra(n)dino da Sa(n) Gimignano iii s. (e) iii d.
Rustichello Guidecto xi s. (e) iii d.
Aldobra(n)dino Teci iiii s.
Piero Ve(n)tri da Starda xxxi s. (e) ii d.
Buonamato Ugolini da Serato iii lib. (e) x d.
Buonacolto Richovarati x d.
Salvecto da Valchortese iiii s.
Dietaiuti gienero Alb(er)tini vi s. m(eno) iiii d.
Arnolfino Burnecti dala Torricella xxviiii d.
Rustichello dala Pieve Asciata iii lib.
Martino Meraldi xxiiii s. (e) ii d.
Dietisalvi delo Strenna da Serravalle xx lib. m(eno) xxxi d.
Uguiccione Lo(n)bardo x d.
Martino Bie(n)cive(n)ne da Ema iiii s.
Giova(n)ni Charnevita xlvi s. (e) vi d.
Ugolino Arnolfini xx s.
Marrachone Arnolfini xxi s. m(eno) ii d.
Ugecto Menceli da Sesta xxxvi s.
Talento Incresciuti dala Volpaia xiiii s. m(eno) iiii d.
Guido Acçi da Ve(n)tena viii s.
Cacciato Fuggie xiii s. m(eno) ii d.
Martino Giova(n)nucçi x d.
Bie(n)cive(n)ne da Civitamura iiii s.
Charlo Broli x d.
Gratiano Arrighecti iiii s.
Ponço Perini iiii lib.
Parabuoi Perini vii lib.
Rosso Bellini xi s. (e) vii d.
Bernardino Bocci d'Armaiolo x s. m(eno) iiii d.
Stefano Ugolini da Mo(n)torgiale xx d.
Stefano da Sa(n) Pietro a Vanano iiii s.
Bia(n)cho barbiere xiiii s. (e) iiii d.
Gionta d'Armaiolo xviii s. m(eno) iiii d.
Gionta Giova(n)ni da Mo(n)tevarchi xxii s. (e) iiii d.
Giova(n)ni Artino xxxviiii d.
Garofano balitore viii s.
Iachomo Manelli da Broilo xviiii s. (e) iii d.
Garardo coppo xxviiii d.
Giova(n)ni Picchone iiii s.
Filii Renaldi Orla(n)dinelli xiiii s. m(eno) iiii d.
Guido da Chacchiano x s. m(eno) iii d.
Nottivollio da Sesta xxiiii s.
Spinello (e) Maffeo da Sesta (e) Ugetto vi lib. (e) v s. m(eno) ii d.
Iperacço Ugolini iiii s.
Bellino Guidi da Sa(n) Giova(n)ni a Cerreto xlviii s.
Alb(er)tino Rigoli da Cha(n)pi xxiiii s.
Aldobra(n)dino Giordani da Sesta xxxii s.
Ranuccio Bra(n)di da Monisterio xxxii s.
Ventura del Preite x s. m(eno) iiii d.
Gratiano calçolaio xl s.
Bie(n)venuto Orselli da Chasale xx s. (e) vi d.
Bernardino Cilicci xx s.
Burnaccio Tingnosi xxxii s.
Burnaccio Crescie(n)çi xxxii s.
Garardino Gennai lvi s.
Giova(n)ni Chaffarelli vi s. m(eno) iiii d.
Buonasera Ro(n)gnoso da Mo(n)telucho lvi s.
Buo(n)singnore Fabrucci da Sa(n) Pietro a Vanano iiii lib. (e) iiii s.
Ruggiere Guidi dal Poggio S(an)c(t)e Cecilie xxxvi s.
Gilio Lonardi di Valdarno xlviii s.
Ugolino Raniere da Opine xii s.
Siginolfo Luctere(n)ghi xvi s.
Cho(n)pa(n)gno Factibuono xxxviii s. (e) v d.
Alb(er)tino fratello Co(n)pa(n)gni xi s. (e) iii d.
Rustichello Rodolfini da Cerreto viii s.
Aldobra(n)dino Durelli xxxviiii d.
Maffeo Pasquali da Valchorte[se] viii s.
Gia(n)ni da Chisure xviii s. m(eno) iiii d.
Cho(n)pa(n)gno Chardinale xx s.
Bie(n)venuta Orla(n)dini vi s. (e) v d.
Aldobra(n)dino Menchone Cxiii s. m(eno) ii d.
Alb(er)to Pieri Todi viii s.
Guido Martini da Dievole v s. m(eno) ii d.
Torritano iiii s.
Aldobra(n)dino Rodolfini da Sa(n) Filici xxxii s.
Benedecto Guidi da Mo(n)tego(n)çi iiii lib.
Milliore Giova(n)nucci da Mo(n)tego(n)çi xii s.
Bientivengna Volentiere da Selvole xii s.
Alb(er)to da Fichine x d.
Domenico Garardini x d.
Giolecta x d.
Giordani Ubertelli x d.
Giova(n)nella Aldobra(n)dino x d.
Ranieri Tosi da Chastello in Villa iiii s.
Alb(er)to Citti da Valchortese xxxii s.
Sobilia Giova(n)ni iiii s.
Burnaccio maestro dala Pieve Asciata xx s.
Alberto Rustichelli da Valchortese vi s. (e) v d.
Lonardo da Mo(n)te Grosoli xviiii s. (e) iii d.
Berta Priscianelli xx s.
Do(n)na Benvenuta uxor che fue Perucçi viiii lib. m(eno) xviiii d.
S(omma) viclxx lib. (e) vi s. (e) iii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Cristofani ex latere Talomei Iacobi. De quattuo[r] lib. p(ro) ce(n)tinario.
Andrea (e) Lucchese lxvii lib. (e) iiii s.
Madonna Mirada la filliola che fue Ugieri Longo viiii lib. (e) xx d.
Missere Forçore (e) Buonave(n)tura Acçi Fabbri iiii lib. p(er) lo daçio di Subilia Pa(n)dolfi.
Pogiese (e) Chastellano (e) Aldobra(n)dino tingnitore loro çio xviii lib.
Guarnieri Bertoldi lii lib.
Ricchardino che fue da Massa C s. (e) xxviiii d.
Aldobra(n)dino da Selvole xviiii lib. (e) iiii s.
Aldobra(n)dino te(n)gnitore babo di Iacomo Romano x lib. m(eno) v s.
Ald(obrandino) not. da Cholle vii lib. (e) viii s.
Caroccio vinaiolo C s.
Be(n)ço te(n)gnitore Cx s. m(eno) iiii d.
Buo(n)tale(n)to fabbro da Civitella iiii lib.
Accorso marito dell'Albanella viiii lib.
Vivolo Pelacane xli s.
Lonardo Pelacane viiii s. m(eno) ii d.
Ugecto che sta in chasa Aldobra(n)dino Gallerani xviii s. m(eno) iii d.
Ba(n)dino (e) Ventura xlviii s.
Buo[n]singnore vinaiolo vi s. (e) v d.
Ugolino fan[c]ello di Ranieri Folchachieri viiii s. (e) v d.
Giova(n)ni f....li che stae nel pogio di Malavolta xx d.
Berta che stae co(n) Ventura Ma(n)tellato xv s. (e) iii d.
Gullielmo che stae in chasa d'Arrigo Palmieri delo Stre(n)na xx d.
Piero dele Cite che stae con Bie(n)civenne Guidi Nicchola xlviii s.
Marcello tegnitore viii s.
Diema(n)te mollie d'Ardovino xxx s (e) v d.
Saracino dela Rossa che stae in chasa di missere Riccho xvi s. m(eno) ii d.
Iachomo del Boccha da Chuna che stae a Terçole xl s.
Aldobra(n)dino Guidalocto da Chaliano viii lib.
Giova(n)ni Bruni da lLarniano viii s.
Alb(er)icho da Palliaio da San Felici vi lib.
Buonaparte Guidi da Mo(n)tego(n)çi iiii lib.
Marchofeto Marchofi xxxvi s.
Iachomo Sinibaldi da Petroia xl s.
Iachomo da Mo(n)tego(n)çi iiii lib.
Guicciardo Iachini da Linari iiii lib.
Uguiccione Be(n)çi x d.
Orla(n)do da Radi di Greti filio Burnacci xx d.
Aiuto Guidi del maestro da Chastillione xx s.
Gionta Ari(n)ghieri da Mo(n)tagutolo Giuseppi xvi s.
Perino Giova(n)ni dala Torricella viii s.
Alberto Giova(n)ni da Sa(n)t'A(n)tolino xx d.
S(omma) CClxxvi l. (e) xiii s. (e) iii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Antonii. Dele quattro l. p(er) ce(n)tinaio.
Romeo Guidi xxiii s. (e) ii d.
Palaio xliii s. (e) ii d.
Moccholello p(er) la sua parte xxiii s. (e) i d.
Arrigetto (e) Bie(n)civenne soio filio vi lib. (e) xxxviiii d.
Bonone Rustichelli xlv s. m(eno) ii d.
Ranieri Ranucci x s. m(eno) iiii d.
Accorso Orla(n)di xii s.
Chiantisana Corboli vi s. (e) vi d.
Grimaldi Accorso vii s. (e) vii d.
Maria Bernardi xiiii s. m(eno) ii d.
Gia(n)ni Ubertelli viiii s.
Ristoro Melliorati (e) donna Berta madre sua viii s.
Fiore Singnorelli viii s.
Giova(n)ni Pennati viii s.
Aldobra(n)dino Chalvi xxvii s. (e) i d.
Bentivollio x d.
Spilliato Aldobra(n)dini x s. m(eno) iiii d.
Maestro Folcho xxxii s.
Bie(n)venuto Calvi iii lib. (e) xiii s. (e) v d.
Fratellano Guidi xx d.
Orla(n)do Grimi xx d.
Castellano Chavoli x s. m(eno) iiii d.
Cariça xxxviiii d.
Perino del Piovano xlviii s.
Iacomo Buiamo(n)ti xxxvi s.
Ventura Boni(n)se(n)gne iii s. (e) iii d.
Beldie Brunacci xiiii s. m(eno) ii d.
Martina Alb(er)ti xxiiii s.
Ranieri Orla(n)di xxii s. (e) iiii d.
Verçilia Garardi x s. m(eno) iiii d.
Co(n)pa(n)gno Attaviani xii s.
Boni(n)sengna Ricci viii s.
Lutteri(n)go Gia(n)ni Pelacane xx s.
Lucchese filio Singnorelli xx d.
Bentivollio Galiocti xii s.
Gullielmo Ranuccini xv d.
Ricca(r)dino Rodolfi Pelac(ane) lv s. (e) ii d.
Mado(n)na Ghisla uxo(r) Gratiadio d(e) Trebbio vj l. p(ro) vinea di Forçore.
Bullietto Gara(r)dini iiij l. (e) xiiij s. m(eno) iiij d.
Scotto Alb(er)ti C s. (e) xx d.
S(omma) xxxv l. (e) x s. (e) iiii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Petri ad Uvile. Dele quattro l. p(er) ce(n)tinaio.
Arrigho Assaliti iii lib. (e) vi s. (e) v d.
Aldobra(n)dino Assaliti xvi lib. (e) viiii s. m(eno) li d.
Gia(n)nino forniere x d.
Orma(n)no Fra(n)ceschi xxxiii s. (e) iiii d.
Angiliere del Toppaio xxxvi s. m(eno) ii d.
Filio Altima(n)ni Toppai xxviiii d.
Acçolino Vale(n)tini vi s. (e) v d.
Bienvenuto Ciecharelli xxxii s.
Griffolo Orla(n)dini dal Mo(n)te S(an)c(t)e Marie xx d.
Ulivieri forniere iiii lib. (e) xv s. m(eno) i d.
Guido Perecti xxiiii s.
Iacomo Perecti iii lib. (e) viiii s. m(eno) ii d.
Rustichino Lo(n)bardo viii lib. (e) x d.
Bacharino Bellini Damello xxxviiii d.
Ugo Volpoli da Sa(n)ta Maria Novella xii s.
Petro Brama(n)çoni da Po(n)ti(n)gnano xl s.
Iacomo Ranucci d'Asta xxiii s.
Martino Alb(er)tinelli da Broilo viiii s. meno ii d.
Rusticho Gia(n)ni e Piero fratres ei(us) de Oleno xxxii s.
Guido da Sa(n) Giusto xx d.
Buonamicho Rustichelli dal Pino vi s. (e) v d.
Guerruiti Alb(er)ichi da Mo(n)te Castelli xxviiii d.
Bandino Giova(n)nucçi (e) Maffeo fr(atr)e ei(us) x s. m(eno) iiii d.
Andrea Giova(n)nucçi da Mo(n)teliscaio viii s.
Dietiguario Orla(n)dini mole(n)daio iii lib. (e) xiiii s. (e) v d.
Vitali Giova(n)ni del Donichato Clxxxv lib. (e) iiii s.
Guerriera Verçilie vi s. (e) v d.
Aldobra(n)dino Ba(n)dini liii lib. (e) xiii s. m(eno) ii d.
Gia(n)ni Ba(n)dini lx lib. (e) xxxiiii d.
Bene(n)casa Ba(n)dini xlviii lib. (e) xxxviii d.
Maestro Alb(er)tino Lullioli xxxiiii s. (e) v d.
Tieço Marchi da Selvole xx d.
Buonaffé Marchi da Selvole xiii s. m(eno) ii d.
Imelda ma(m)ma d'Ugolino Ge(n)tili xxx s. (e) v d.
Orla(n)do Orla(n)ducci chalçolaio x s. m(eno) iiii d.
Dainese Rustichelli da Sa(n) Giusto iiii s.
Iacomo barbiere lvi s.
Ugolino viro Toscanelle x d.
Chaffarello Odi (e) Arrigo fratre ei(us) de Selvole xxii s. m(eno) iiii d.
Buonacholto fratre Guido Rosso de Vertine xii s.
Preite chalçolaio xx d.
Mascharino Niccholu(c)çe de Selvole xx s.
Giova(n)ni pechoraio da Chamilliano Ciiii s.
Maffeo Pacci da Lestino nipote Paganelli Cvi s. (e) ii d.
Befania uxor Luctieri da Selvole x d.
Ischifata La(n)berti da Monisterio <....> xxviiii d.
Piero Ra(n)pa da Cie(r)reto x d.
Dagondano Aldobra(n)dini Cxiiii s. m(eno) ii d.
Ugolino Giova(n)nucçi gienero Dago(n)dani xiii lib. (e) vi s. (e) v d.
Poggiese Barocci da Querciegrossa xxii lib. (e) v s. m(eno) ii d.
Bie(n)cive(n)ne Aldobra(n)dini fratre Pogiese da Querciegrossa xlviii s.
Maestro Orla(n)do Patri viii s.
Sop(er)chia Orla(n)dini da Misciano xii s.
Saracino Ugolini iii lib. (e) v. s. m(eno) ii d.
Ub(er)to Ugolino xxvi lib. m(eno) xviiii d.
Donna Maria uxor quo[n]da(m) Ugolini lv s. (e) v d.
Giova(n)ni Ugolini iii lib. (e) xliii d.
Ugolino Ta(n)credi x lib. (e) xvi s.
Alb(er)tino pesciaiolo iiii s.
Ugolino Giova(n)nucçi viii s.
Bie(n)venuta filia Ranieri vi lib. (e) vii s. m(eno) i d.
Maestro Piero da Cerreto iiii lib. (e) xviiii d.
Donna Bienvenuta Guidi Corbiçi vi lib. (e) xii s.
Guinicço Bassafolle iiii lib.
Ventura Brama(n)çone che dimora a Massa iii lib. (e) iiii s.
Bene(n)chasa Vernacci da Tornano xx d.
Lonardo Cherchi che fue da Rose(n)nano che dimora a Vescona xli s. m(eno) ii d.
Gia(n)ni Pieri Tucci da Vescona xxxii s.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Donati ex parte Renaldi Ranieri. Dele quattro l. p(er) ce(n)tinaio.
Arrigo Ri(n)precti cu(m) filia Pelegrini lxvi lib.
Ioh(ann)i barbiere lvii s. (e) vii d.
Bernardo barbiere viii s. p(er) diece l.
Manovello Giova(n)ni Ugolini da Strove iiii lib.
Bie(n)cive(n)ne Valdarnese xlviii s.
Piero fabbro iii lib. (e) iii s. (e) iii d.
Buo(n)singnore da Mo(n)terone. xvi s.
Piero da Mo(n)terone viiii s. (e) viii d.
Piero scudaio xxiiii lib. (e) xii s.
Maestro Iacomo medico xx d.
Giova(n)ni scrivano di casa Rodolfi xvi s.
Filii Aldobra(n)dini Mardolini iiii lib.
Chuonio Castellani xxxiii s. m(eno) ii d.
Renaldo Ranieri lxviiii lib. (e) xii s. m(eno) iiii d.
Ranieri Renaldi xxv s. §Doni[s]deo di casa Iacomo Ubaldini xiii s. (e) viii d. §Donisdeo Ginatelli iiii lib. §Palmiere orafo xii lib. §Beri(n)ghieri Lecchaçaffo xxiiii s. (e) x d. §Fra(n)ciescho Vi(n)ce(n)ti xxii lib. (e) v s. (e) viii d. §Giovachi[n]o Buo(n)singnori i medallia. §Aldobra(n)dinuço picçichaiolo iiii lib. (e) iii d. §Pupilla Paffuccie xxiiii s. §Filio Guidi de Abbadia xii s. §Ugolino da buctiga B(er)nardo v s. (e) viii d. §Inghilberto (e) Arrigo xl lib. §Graçiadio Aconi xxxii s. §Alchieri Orla(n)dini xliiii s. §Ubaldino calçolaio xvii s. (e) viii d. §Ulivieri da Spuleto viiii lib. (e) iiii s. §Dietaviva Ponçi (e) i fratelli viiii lib. §Martino Pelacane iiii s. §Guarnellocto Pelacane xxx d. §Vencieguerra cola mate xxiiii s. §Falchone da Livernano iiii lib. §Buonamicho Pelacane xxviii s. §Conpa(n)gno Pelacane iii s. (e) iii d. §Martinucço Giova(n)nuçi da Sa(n) Fedele xxvii s. (e) iii d. §Folb(er)tino iii lib. (e) xii s. §Ranuccio forniere iii lib. (e) xx d. §Bruno dal Mo(n)te S(an)c(t)e Marie xliji s. (e) iii d. §Arrigo de Toscana x d. §Bie(n)cive(n)ne Alama(n)ni xxi s. (e) viii d. §Altovese di casa Ri(n)precti xviiii d. §Guiscardo vinaiolo xlviii s. §Be(n)venuta di chasa Ri(n)precti xx d. §Giulecta da decta casa xx d. §Diana de dicta chasa xx d. §Rosso da decta casa xx d. §Galiana v s. m(eno) ii d.
Raniere barbiere lvi s.
Martino asinaio xvi s.
Aldobra(n)dino iiii lib.
Ioh(ann)i Drudole x d.
Aldobra(n)dino da Valcortese viii s.
Buonasera di chasa Aldobra(n)dini iiii s.
Aldobra(n)dino da Pieve Asciata xxviii s.
Letiçia mollie che fue Giova(n)ni xxxvii s. m(eno) ii d.
Ioh(anni) Sa(n)po(n)gnoli x d.
Brucciardo vinaiolo viii s.
Ranieri da Stecchio xv s. (e) iii d.
Orla(n)do Arrighetti viiii lib. (e) viii s. m(eno) i d., (e) di chesti die dare el Forte Mo(n)tanini xlviii s.
Rodolfino Pelacane xlii s. (e) v d.
Orla(n)do da Mo(n)taia xlvi s. (e) v d.
Buo(n)singnore da Villole viii s.
Bie(n)venuto di casa di Riccio xxviiii d.
Orla(n)do Gualb(er)cioni iii lib. (e) iiii s. (e) v d.
Preite barbiere iiii s.
Aldobra(n)dino Belmo(n)ti xxviiii s. m(eno) ii d.
Imelda di Termine xx d.
Tedescho di Termine x d.
Tedescha Tedeschi v s. m(eno) ii d.
Sobilia di chasa Perucçi xvi s.
Ugolino Chasta(n)gne xx d.
Dietisalvi (e) Dietiguardi xxxvi s.
Avenante di chasa Ri(n)precti xvii s. (e) viii d.
Ricchobaldo Va(n)ghaldi iii lib. (e) xx d.
Borgo(n)gnone (e) Boni(n)contro di chasa Ricchi xiii s. (e) viii d.
Lucia Ulivieri x d.
Maria di chasa Ricchobaldi xx d.
Buo(n)filliolo di chasa Gratiani xx d.
Maestro Giova(n)ni v s. (e) vi d.
Buonafemmina di Termine vi s. (e) v d.
Asb(er)gho viiii s. (e) viii d.
Bonicça di Termine x d.
Cha(n)bio x d.
AIb(er)to Martinucci xx d.
Giucho di chasa Ri(n)pretti xx s. (e) x d.
Ranieri Buo(n)co(n)pa(n)gni iii lib. (e) xxviiii d.
Peronecta mollie Renaldi iiii s.
Gherardo da Mo(n)terone vj s. (e) v d.
Fiorita di T(er)mine x d.
Gherardo Orla(n)dini xxxii s.
Maestro Nero di Termine xxxviiii s. m(eno) ii d.
Appollane iiii s.
Bonicho Sagine da Mo(n)teguarchi iiii lib.
Bie(n)venuta di chasa Ranucci iiii s.
Buonagio(n)ta vinaiolo viii s.
Chiaro di T(er)mine xx d., (e) di chesti avemo avuti xvi d. d'una va(n)ga che ve(n)demo.
Chapo(n)saccho xx d.
Maestro Giova(n)ni x d.
Cresciembene x d.
Martino di chasa Guidi vii s. (e) iii d.
Riccio di chasa Buo(n)fillioli xxx d.
Lucia Rodolfini xviiii s. (e) iii d.
Preçiosa Rodolfi xx d.
Verçilia di chasa Beriçelli iiii s.
Tedora Dietavive viii s.
Buo(n)filliolo di chasa Ranucci xxviiii d.
Alb(er)tino Pieri xxxiii s. (e) viii d.
Orla(n)do Buo(n)singnori iiii s.
Piero Malereni xxxii s.
Ca(n)bio (e) Mangiere Arlocti iiii lib.
Gallerano di chasa di Piero iiii s.
Mingarda di chasa Martini xx d.
Alb(er)to di chasa Martini xvi s.
Maestro Martino di chasa Miniesci xxvi s. (e) v d.
Maria di chasa Miniesci x d.
Boni(n)sengna de Fabbricha xx d.
Gherardo Ventura xxviii s.
Mingarda di chasa Gherardi x d.
Ioh(ann)i Vicini iiii s.
Buonachacto corregiaio viii s.
Orla(n)do di Bernardo da Pa(n)çano xx d.
Chiaravante Ugolini xx d.
Ioh(ann)i Fortinelli vi s.
Burnaccio Brucoli xxiiii s. (e) iii d.
Ioh(ann)i da Rapale iii lib. (e) xv s. (e) iii d.
Tingnosa Becchafarina iii s. (e) iii d.
Mingarda di chasa Ioh(ann)i x d.
Alb(er)tino (e) Ioh(ann)i xvi s.
Osanna di chasa Alb(er)ti x d.
Milliore (e) Citta xx d.
Sop(er)chia Burnecti x d.
Iacomo Gia(n)n xxviii s. (e) x d.
Scotta di chasa Dietaviva xx d.
Dono pingnolaio xxiiii s.
Ambruosio xx d.
Berta Ambruosi xii s.
Iacomo Guardaluscio xxj s. m(eno) ii d.
Benvenuta di chasa Iacomi viii s.
Lieta di chasa Iacomi iii s. (e) iii d.
Bene(n)te(n)de Pelacane xxviii s.
Sobilia Uguiccioni xx d.
Ranieri Bene(n)e(n)te(n)di xx d.
Bucciaio Bucelli xi s. (e) iii d.
Maffeo de Chacchiaio di chasa Bene(n)te(n)de vi s. (e) v d.
Buonadota da Sa[n]to Sano che sta in chasa Dietavive iiii lib.
Palmiere che sta da Sa(n)to Sano che sta in chasa Dietavive iiii lib. (e) ii s. (e) vi d.
Guido Gullielmini viiii s. (e) viii d.
Battalliere chalçolaio xxxvii s. m(eno) ii d.
Quercietano del maestro Renaldo viii lib.
La(n)berto di chasa Quercietani x lib. (e) xi s. (e) iii d.
Buonadota Tardi lvi s.
Filii Attava(n)ti vi lib. (e) xx d.
Mare(m)mano barbiere xxxiiii s. (e) v d.
Buonaguida Ruvinelli iiii s.
Cittadino di casa Ge(n)nai iiii s.
La mollie Offreducci li s.
Buonagraçia (e) Iacomo cola suoro iii lib. (e) viiii s.
Salvaggio viii s.
Maria di chasa Salvagi iiii s.
Santio Ioh(anni) xvii s. (e) viii d.
Maestro Gherardo borsaio di chasa Iacomo Ri(n)bocti viii s.
Saracino Martini messo x d.
Chocho Ioh(ann)i de Mo(n)tevarchi xxiiii s.
Riccius Guiducci da Mo(n)te Bonichi xiii s. (e) iii d.
Ugieri Ugholi Maimorsi xl s.
Bie(n)cive(n)ne che stette co(n) Ioh(ann)ello chalçolaio viiii s. (e) viii d.
Gherarduccio fratello Dietisalvi che stette in Mo(n)tepulciano iiii lib. Ugolino Magio p(ro) eo.
Dietisalvi fratello Gherarducci iiii lib. Ugolino Ma(n)ci(n)o.
Angiliere Rustichucci da Grata iiii lib. Donosdeo Ginatelli.
Bie(n)cive(n)ne Ti(n)gnosi ce stette co(n) Froderigo Ri(n)pretti xxi s. (e) viii d.
Guido Ti(n)gnosi de Tornella che stete con Ugolino Q(ui)ntavalle viiii s. (e) viii d.
Andrea Lisandri dala Badia iiii lib. Ald(obrandino) Malpollone p(ro) eo.
Ranuccio maestro dei Pa(n)nocchi iiii lib. Ald(obrandino) Malpollone p(ro) eo.
Rodolfo che sta in chasa Ioh(ann)i Macça xi s. (e) iii d.
Salvi del Bruno di Fiore(n)ça iiii lib. La(n)bertino Guidi del Bue p(ro) eo.
Ventura Maragocçe de Selve viiii s. (e) viii d.
Filie di Mainecto delo Scolaio di Chiuslino cola mollie lxxx lib.
Dietisalvi Brunecti da Querciegrossa v s. (e) viii d.
Orla(n)do Rodolfini d'Arecço iiii lib. Guido Gualtieri (e) Bie(n)cive(n)ne Pelacane p(ro) eo.
Salvestro (e) Alb(er)to soio da Chastillione di Vai d'Orcia viii lib. Ald(obrandino) da Romea p(ro) eo.
Guido Cacciati di T(er)mine xx d.
Buo(n)cristiano di Poggieboniçi xx d.
Iacob(us) Buo(n)co(n)pa(n)gni qui fuit da Mo(n)te Guarchi viii s.
Maffeo Ioh(ann)is Mansi di Trequa(n)da xvi s.
S(omma) CCCCClxxxi l. (e) xiii s. (e) vii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Gilii. Dele quattro 18 p(er) ce(n)tinaio.
Gualtieri da Broilo (e) la suoro di Giova(n)ni Macça xxiiii s.
Arrighecto Chorbiçi x d.
Bonicho da Mo(n)te Bonichi e-l filio che sta co(n) Nichola xxviiii d.
Buonasera Ulivieri x s. (e) v d.
Martino Scotte xii s.
Ugolino Guacçarorn i medallia
Rub(er)to Terre(n)tese v s. m(eno) ii d., (e) di chesti avemo xxii d.
Alb(er)tino d'Albona xxviiii d.
Bene(n)casa Pieri da Radda v s. (e) vii d. (e) una medallia.
Bernardino Iachomi Beriçelli xvii s. (e) vii d.
Piero Guidi x d.
Talento mariscalcho iiii s.
Sarafino Ma(n)getti xxviiii d.
Angiliere Valdisera xxviiii d.
Ugolino Ulivieri iii s. (e) iii d.
Ugolino Ricchardi iiii s.
Aldobra(n)dino Guidi vi s. (e) v d.
Ricevuto Bernardi viiii s. (e) vii d.
Ridolfo Iacomi xviiii d.
Cristofano Martini iiii s.
Dietiguardi Giova(n)ni x d.
Ranieri Celati viii s.
Ioh(ann)i fabbro x d.
Giova(n)ni Chaffoli x d.
Buonachosa guainaio s.
Bernardino da Chieci xviiii d. (e) meço
Aldobra(n)dino Bene(n)te(n)di xiiii s. (e) v d.
Bie(n)cive(n)ne Brunacci v s. (e) vii d. (e) meço.
Melliorato Ioh(ann)i xii s.
Buonagionta Perini viii s.
Forte Iacomi xviiii d. (e) meço.
Belione vecturale coi filioli xii lib. (e) iiii s., (e) di chesti avemo iii lib. (e) xii d. da Buo(n)filiolo p(er) la sua parte.
Dietaiuti Torsegli viii s.
Chastellano Petri de Radi v s. m(eno) ii d.
Buo(n)filliolo Oddi xli s. (e) vii d. (e) meço, (e) di chesti avemo xiii s. m(eno) ii d.
Domenicho Perucçi cho(n) Giova(n)ni soio gienero viii s.
Bene(n)te(n)de del Basta xviiii s. (e) iii d.
Buonafé Ranucci xvj s.
Buonamicho da Cholle xvi s.
Piero Ranucci xiiii s. (e) v d.; ave(n)ne viiii s. m(eno) i d.; (e) di chesti n'avemo iii s. (e) vi d.
Buonamicho asinaio viii s.
Bene(n)chasa Tedisi xvi s.
Martino Terre(n)tese viii s., (e) di chesti avemo xii d. It. xii d.
Aiuto Pirocti xx s.
Guido da Mo(n)te Fichalii xviiii d. (e) mecço.
Orla(n)do da Chaliano xx s.; ave(n)ne xvii s.; (e) i tre s. i die dare il comune, che sono scripti nel quaterno d'Aldobra(n)dino Vi(n)ce(n)ti.
Ioh(ann)i d'Armaiolo xxviiii d.
Buoni(n)cho(n)tro Pagani xxviiii d.
Ioh(ann)i da Chaliano viiii s. (e) vii d. (e) meço, (e) di chesti avemo vi s.
Bene(n)tende Tardoli xii s. m(eno) ii d.
Barone Domenichi x d.
Lonardo Bacialieri vii lib. (e) v s. (e) vii d. e meço, (e) di chesti avemo vi lib. (e) xiiii s. (e) i d. (e) It. iiii d.
Martino Aldobra(n)dino xii s.
Bie(n)cive(n)ne cognato di Sinalgaida viii s.
Rodolfo Donçelli viiii s. (e) vii d. (e) meço; ave(n)ne iiii s.
Arrigo Sordo x d.
Viviani Giova(n)ni xvii s. m(eno) ii d.
Gararduccio Garardi filliastro di Micchele v s. m(eno) ii d.
Pelachane Fiore(n)tine xxviiii d.
Stefano da Chieci cho(n) Tramo(n)tano soio filio xxv s. (e) vii d. (e) meço, (e) di chesti avemo da Tramo(n)tano viiii s. (e) iiii d.
Amadore giollare xxviiii s. m(eno) ii d.
Nepoleone dipe(n)tore xliiii s., (e) di chesti avemo x s.
Aiuto Bie(n)cive(n)ne iiii s.
Ioh(ann)i Cristiani vi lib.; ave(n)ne xliiii s. (e) v d.
Chorbiço scudaio x d.
Talomeo da Valcortese (e) i fratelli iiii s.
Armaiolo Petri viii s.
Riccio Orsi viii s. m(eno) iiii d. (e) mecço.
Bie(n)civenne Guacçecti x d.
Lucchese Rub(er)ti xxxiiii s. (e) v d.; ave(n)ne xxi s. m(eno) iii d.
Saracino del Preite vi s. (e) v d.
Aldobra(n)dino Giova(n)ni Ricci viiii s. (e) vii d. (e) meço.
Palmiere Domenichi xviiii s. (e) iii d.
Iuliana uxor Orla(n)dini xxviiii d.
Berta Alb(er)tucci iiii s.
Benesia uxor Benecti vi s. (e) v d.
Giova(n)ni chericho viii s.
Nastasia che sta in domo Dietisalvi dipe(n)tore xxxviii s. (e) v d.
Berta Ranieri Buo(n)siri cu(m) filii iiii lib. (e) iiii s., (e) di chesti avemo xxvii s. m(eno) iiii d. i q(uali) diè Mugnaio notaio marito d[el]a filiola.
Nera Giova(n)ni vi s. (e) v d.
Staggiese dela Guerriera xvi lib.
Buonamicho (e) Buonadota da Chieci xiiii lib. (e) viiii s. (e) iii d., (e) di chesti avemo da Giova(n)ni filio di Buonadota xxiiii s. (e) iii d. (e) It. avemo da Giova(n)ni Buonadote xl s. It. avemo da Giova(n)ni xliiii s. m(eno) iii d.
Saccho di chasa Alb(er)ti da Pacina lv s. (e) iii d.
Renaldecto gienero Dati viii s.
Guido Andrie xvi s.
Buonadota Rustichelli fratello di Bene(n)chasa Sinalgaida xx s.
Mane(n)te Melliorecti fratello di Martino dall'Archo Malavolte iiii s.
Rodolfino Vivoli viiii s. (e) vii d. (e) mecço.
Maestro Citto xxxiii s. m(eno) ii d.; ave(n)ne xvi s. (e) v d. i q(uali) pagò Pogiarello so filio.
Fida(n)ça Ugolini che sta con A(n)giliere Solaficha xii s.
Buo(n)co(n)pa(n)gno Landi iiii s.
Filii Giova(n)ni da Passignano x d.
Guido da Chaliano (e) Diviçia sua mollie xxiiii s.
Raimo(n)do balestriere xxviiii d.
Sobilia Martini Chodale(n)ta xlviii s., (e) di chesti avemo da Subilia xliii s. (e) iiii d.
Ventura Beri(n)gocci cognato Alb(er)ti Lucie xxi s. m(eno) ii d.
Martino Gherardini iiii s.
Benenchasa Ranaldi xxx s. (e) v d.
Guido Perucçi iiii lib.
Ristoro Guidi xxviiii d.
Bernardo Gara[r]dini xxiiii s.
Assalto che sta longo Dietisalvi dipe(n)tore xvi s.
Buonacorso gienero Fra(n)chetti xviiii d.
Griffo vetturale C s. (e) xviiii d. (e) meço.
Buonaguida Bernardi xx s.
Cittadino B(er)nardi xx s.
Bernardo Grasso iiii lib. Lore(n)ço vetturale p(ro) eo.
Bie(n)venuto Renaldi da Busalla xvi s.
Gararduccio (e) Braccio d'Arecço viii lib. Buonagio(n)ta Buo(n)nomi p(er) loro.
Domenicho d'A(n)bra che sta nelo spedale iiii s.
Buoni(n)chontro Bonichucci da Me(n)çano xxiiii lib.
Venuto Giova(n)netti dale Tacciole xli s. (e) vii d. (e) meço.
Accorso Aldobra(n)dini da Guiliano iiii s.
Renaldo Mellioretti fratello di Martino dal'Archo Malavolte xl s.
Bie(n)cive(n)ne cognato di Nicchola xviiii d. (e) meço.
Aldobra(n)dino Corbici viii s.
Buonavollia Rugieri che stette co(n) Bernarduccio viii s.
Ca(n)puccio Choli xxxii s.
Salvetto gienero di Cha(n)puccio xii s.
Piero Cristiani Buoni da Cholle di Val d'Elsa viiii s. (e) vii d. (e) meço.
Bernardino Giova(n)ni da Me(n)çano iiii lib. Bonafida(n)ça Bonicucci p(ro) eo.
Orla(n)do dela Rossa iii lib. (e) iiii s.
Folcho Fiorecti da Mo(n)tego(n)çi iiii s.
Buonachorso Ma(n)ellato che usa a Pisa xxiiii s.
Romelo Menaciecho iiii s.
Picino da Livernano iiii s.
Maffeo B(er)nardini da Me(n)çano iiii lib. Buonafida(n)ça Bonicucci p(ro) eo.
Aldobra(n)dino Pieri da Mo(n)tagutolo (e) da Me(n)çano iiii lib. Buonafidança p(ro) eo.
Buonafida(n)ça Bonichucci xi s. (e) viii d.
P(ro)ve(n)çano fratello di Bene(n)casa Sinalgaida xl s.
Benno vetturale, (e) sta nela Corte novella, xi s. (e) iii d.
Gue(r)rino cognato del Cabro xx s.
Buonafé calçolaio xxv d. p(er) rimane(n)te di daçio.
Il chomune di casa Rustichetti (e) di casa Giordani vi d. S(omma) CCvi lib. (e) vii s. (e) iii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Andree. Dele quattro l. p(er) ce(n)tinaio.
Buonave(n)tura Palmiere del celliere di Bartalomeo carnaiolo vi s. (e) v d.
Andrea chalçolaio x s. (e) v d.
Palmiere Accorsi viiii s. (e) viii d. (e) meço.
Martino Bocchabella xvii lib. (e) xxxviii d. (e) mecço.
Giova(n)ni Guidi viii s.
Argum(en)to mugnaio v s. m(eno) ii d.
Rugerino affossatore xl s.
Buo(n)cristiano (e) Ve(n)g[n]e(n)te (e) Ventura xl s.
Bene(n)casa Gaifaffi viii lib. (e) xxviiii d.
Bernardo di Mo(n)telucho Berarde[n]go vi s. m(eno) iiii d. (e) meço.
Maestro Ciabro xvi s.
Marchovaldo Guidi da Misciano xxvii s. (e) ii d. (e) mecço.
Paganello da Rosaio che sta in chasa di Iacomo Grillato l s. (e) v d.
Ranieri Guidi da Guilliano xxi s. (e) iiii d.
Ristoro Buonamichi da Guilliano iiii s.
Alb(er)tino da lLornano xxx s. (e) iiii d. (e) mecço p(er) rimane(n)te.
Ubaldino forniere iiii s.
Raniere Ta(n)credi lvi s. p(er) rimane(n)te di daçio.
Luctere(n)gho dela Passarina iiii s.
Ardima(n)no Fiore(n)tino iiii s.
Piero Imillie xviiii d. (e) meço.
Buonagraçia mollie che fue del maestro Andrea xvi s.
Guido Pelagocti xiii s. m(eno) ii d.
Guido (e) Grigorio dela Druda iiii lib. (e) xvi s.
Mado(n)na Albaverde mollie che fue d'Orla(n)do Peri xliiii s.
Rustichello marito di donna Suffia xxi s. m(eno) ii d.
Forese notaio C s. (e) xxviiii d.
Mo(n)ta(n)chollo Villani Arrigucci xxi lib. (e) x s. m(eno) i d.
Gherone xvi lib. p(er) rimane(n)te di daçio.
Viviani Ve(n)ci vii lib. (e) xxviii d. (e) meço p(er) rimane(n)te di daçio.
Bernardino Ve(n)ci xi lib. m(eno) viiii d. (e) meço.
Boni(n)sengna (e) Acçone vecturale x l.
Berardo fa(n)cello di Renaldo Nucchieri xii s.
Rustichella fancella di Mo(n)ta(n)collo Villan[i] Arigucci vi s. (e) v d.
Guido da Radda viij s.
Lupo Co(n)tadini xx lib. m(eno) xviiii d.
Cittadino Magrini viii s.
Bene (e) Saracino Martini viii lib.
Pilliucço Gualcherini iiii lib.
Aldobra(n)dino (e) Renaldo Bene(n)case (e) Bene(n)casa lor babbo xxxii s., (e) di chesti avemo xvi s. p(er) la parte d'Aldobra(n)dino.
Guacçecto Macçuoli xxvi s. m(eno) iii d.
Buo(n)filliolo Guerrucçi xxxii s.
Buonamicho barbiere xxii s. (e) v d.
Guido Salamoni xviiii d. (e) meço.
Dietaviva (e) Guido Perucçi da Topena vii lib. (e) iiii s.
P(rove[n]çano fratello Orla(n)di da Stielle xii lib. (e) iiii s.
Benecto fratello del preite di Sa(n)t'A(n)drea xviiii d. (e) meço.
Bene(n)casa Dietiguardi Peri xviii s. (e) v d.
Rosso Ranucci xi lib. m(eno) ii d. (e) meço p(er) rimane(n)te.
Amma(n)nato Aghine xxii s. m(eno) ii d. p(er) rimane(n)te di daçio.
Accorso Filippi da Valcortese viii s.
giova(n)ni lavoratore dala Volta a S(an)c(t)o P(ro)spero xiii s. (e) vii d. (e) meço.
stefano Rugieri mugnaio di Guido Boccacci viii s.
Alb(er)tino Lucchese xviiii d. (e) meço.
Bandino Gia(n)ni iiii s.
Ansaldo da Sa(n)t'A(n)drea x d.
Saracino Morandi xvi s.
Pietro d'Inperiera ii s. p(er) rimane(n)te di daçio.
Renaldo Nichole (e) Gilio soio fratello xi lib.
Gilio Nicchole xii s.
Alb(er)to Guidi di casa del maestro Giovani viii s.
Attaviani vinaiolo xxxviiii s. (e) ii d. (e) meço.
Bartalomeo Giova(n)ni xxiiii s.
Gottifredi dela Nera xvii d. p(er) rimane(n)te di daçio.
Perfecto (e) Ca(n)bio Adami xvi s.
Piero Luctieri che sta coi selvolesi xviiii d. (e) meço.
Martino Marti(n)gnoni xxviiii d.
Folchecto Andriocti che sta in chasa dei filii Giova(n)ni dala Grassa x s. (e) v d.
Perucçino che ffue fratello di Magiolo viii s.
Buo(n)fillio forniere iiii s.
Aldobra(n)dino Paci viii s.
Bernardo vecturale gienero Bene(n)casa xx s.
Aldobra(n)dus Ve(n)ture de Topina di casa Domenichi Scotti xxviiii d.
Gue(r)ruço scudiere che fue d'Ugolino Beri(n)ghieri xxxviii d. (e) mecço.
Guido Giova(n)ni Teci xxviiii s. m(eno) ii d.
Mancinello carnaiolo xviiii lib. (e) v d. p(er) rimane(n)te di daçio.
Buoni(n)cho(n)tro da Poggieboniçi xl s.
Riccio dala Chavina xxv s. m(eno) ii d.
Alb(er)tino Lo(n)bardo xxxviii d. (e) meço.
Buonaòicho Ti(n)gnosi da Colle iiii lib.
Contadino Aldobra(n)dini Co(n)tadini xxv s. (e) vii d. (e) meço.
Giova(n)ni Rami da Massa che riviene cu(m) Grigorio dela Cruda xiii s. m(eno) ii d.
Giova(n)ni Alb(er)tinelli zii lib.
Malliacocço da Chastillione (e) Talome[o] (e) Castellano soi fillioli vi lib. (e) xvii s. (e) i medallia p(er) rimane(n)te di daçio.
Amacca vitello che stava in casa dei fillioli Guidi Nicchole xviiii d. (e) meço.
Rustichello vecturale cognato Passalacqua xlviii s.
Iacomo Grillato xx s.
Maestro Melone xviiii d. (e) meço.
Bonacto Fiore(n)tino iiii s.
Be(n)ci Fiore(n)tino xxxviii d. (e) meço.
Maffeo chericho xx s.
Palacço del co(n)te Aldobra(n)dino xl lib.
Guido Rodolfini da Fo(n)terutoli xxv s. (e) iiii d. p(er) rimane(n)te di daçio.
Ventura Arrighecti iiii s. p(er) rimane(n)te.
Guida Iachomo Fucci iiii s.
Richovaro Guarnieri xxviiii s. m(eno) ii d.
Filia Ve(n)ci mollie Ranieri del Guerra viii lib.
Arrigo Rodolfini di chasa dei Selvolesi xxii s. (e) vi d.
Paganello Ranuccini da Mo(n)tecchio che dimora nel podere dei filii Bruni xiii s. m(eno) ii d.
Fra(n)cho Rosso da Poggio Boniçi che stava col preite di Sa· lLore(n)ço xii d. p(er) rimane(n)te.
D(omi)no Ugolino da Mo(n)tap(er)to lxxii lib.
Maffeo Rustichelli dala Pieve a Sa· Leonino che stava cu(m) Saracino picçichaiolo vi s. (e) v d.
Giova(n)ni da Farneta fa(n)cello d'Ugolino Beri(n)ghieri viii s.
Buonacorso Ardiccione dall'abadia a Mo(n)te Murli iiii lib.
Guido Giova(n)ni Teci xiii s. m(eno) ii d.
Ranieri fratello Giova(n)ni d'Orbino xvi s.
Giova(n)ni dela Villana d'Argiano vi s. p(er) rimane(n)te.
Piero (e) Bie(n)cive(n)ne Vivoli del Donicato iiii s. p(er) rimane(n)te del daçio di Bie(n)cive(n)ne.
Iacomo Giorgi da Mo(n)tego(n)çi iiii s.
Buoname(n)te (e) Guido filioli d'A(n)drea xviiii d. (e) meço.
Paganello Giova(n)ni da Foiano xxviiii d.
Gualcherinaço Gualcherini viii s.
Imillia mollie Grigori dela Cruda xxxiiii d.
Mingarda mollie che fue di Rugerino x d.
Guido Iachomi Fini da lLuccha iiii s.
Forçore Orla(n)di da Chastillione fratello di Martino bastiere xi s. (e) ii d. (e) meço.
Acchorso del Grillo da Quarto iiii s.
Renaldo Guidi Piccholi da Monisterio Berardengo iiii lib., che s'allivrò puoi che chesto daçio fue posto.
S(omma) CCCCviiii lib. (e) vii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Stefani. De iiii l. p(ro) ce(n)tinario.
Ub(er)tino Pieri xliiii s.
Bie(n)cive(n)ne Chariocti xv s. (e) ii d. (e) mecço.
Vitali calçolaio xviii s. (e) v d.
Ridolfo che stette cho(n) Bartalomeo Uguiccione Peri iiii lib. (e) xx d.
Massaio Rustichelli iii lib. (e) iiii s.
Dainello Palo(n)bi xviiii d. (e) meço.
Li filioli Orla(n)di Chapellani iiii l. (e) xvi s.
Acçolino dala Leccia xxviiii d.
Gerardo dala Leccia xxiiii s.
Maggiolina ma(m)ma Luminiere v s. (e) viii d.
Finellda (e) i fillioli xx s.
Fantino Bernardi Macçoni xviiii lib. (e) viii s. (e) iii d.
Buonachatto asinaio xxxviiii d.
Bellagrossa Macçoni xx s.
Buo(n)filio de· rRosso vi lib. (e) xiiii s.
Ranieri Repe(n)te x s. m(eno) iiii d. (e) meço.
Do(n)na Berardescha (e) Tribaldo xviii lib. (e) xiii s. m(eno) ii d.
Gia(n)ni fabbro xxxvii s. m(eno) ii d.
Bie(n)cive(n)ne del Mossa (e) Buo(n)co(n)pa(n)gno Palaçuolo xxxviiii s. m(eno) iii d.
Guido Livricci da Chastello dela Selva liiii s. m(eno) iiii d. (e) meço.
Dietisalvi Righucci iii lib. (e) viii s. (e) v d.
Gennaio Gherardini da Perciena xxxiiii s.
Filippo Gianine xxii s. (e) iii d.
Do(n)na Nastasia xxiiii s.
Petro Dadre iii lib. (e) viiii s. (e) i d.
Usinbardo (e) Gia(n)ni filii Ranaldi da Frassi xliiii s. (e) i d.
Vita Brunelli da Vignale C s. (e) xx d.
Giova(n)ninecta da Vignalle xliii s. (e) iiii d.
Vitali Acçi xvi s.
Giova(n)ni Brunecti dala Leccia x d.
Cittadino nipote Martini x d.
Buona Fighinesse xxi d. (e) meço.
Mabilia Neri xxxviiii d.
Rustichello da Capraia viii s.
Giova(n)ni Petrucci da Selvole xxviiii d.
Conpa(n)gno fratello Giova(n)ni dela Rossa xxiii s. (e) vii d.
Alb(er)tinello Albertini xvi s.
Luctieri del Chorto xxxvi lib. m(eno) ii s.
Mado(n)na Adaliccha mollie che fue di missere Boni(n)se(n)gna da Sa(n) Gimignano xviiii l. (e) xv s. (e) ii d.
Mado(n)na Co(n)tessa filia che fue del Co(n)te xi lib. (e) xviiii d.
Ranieri Guidi del Burcio xxvi s. (e) v d. (e) mecço.
Donna Ricchadonna suciera di Simone da Querciegrossa xlvi s. (e) i d.
Benedecto dal Chotone xvi s.
Renaldo Bartalomei p(er) la sua parte d(e) la livra d(e)l pate iii lib. (e) iii s. (e) vi d.
Li beni di Chavasenno liii s. (e) iiii d.
Renaldo Bartalomei iii lib. (e) vi s. (e) i d.
Ventura Gullielmini xxxviiii s. m(eno) ii d.
Palmiere correggiaio xl s.
Buo(n)fa(n)cello vecturale viii lib. (e) iiii s.
Duracço da Lornano xvi s. (e) vi d.
Bene(n)chasa Cho(n)netti iii lib. (e) viiii s.
Ruggerocto Martini Gra[n]villani xxiiii s.
Alama(n)no da Re(n)cine x s. m(eno) iiii d.
Vicino Talloni xviiii d. (e) meço.
Buo(n)singnore Pieri xlv s. (e) vii d. (e) mecço.
Buonave(n)tura Pieri xiii s. m(eno) ii d.
Buonaiuto Pieri v s. m(eno) ii d.
Rustichello Giova(n)ni x s. (e) v d.
Luctere(n)go Tebaldi viii s.
Paganello Perucçi da Tabbiano x s. (e) v d.
Tebaldo Guiduccini da Vallerano xxxi d.
Aldobra(n)dino Magioli da Mo(n)talto xxxii s.
Belloste gienero Paganelli xxviiii d. (e) mecço.
Guido Aldobra(n)dini da Paterno xviiii s. (e) iii d.
Buona Bosetti viii s.
Diviçia suoro Tedeschi Salvoli vi s. (e) v d.
Forçore Be(n)çi dale Sti[n]che xviiii (e) iii d.
Missianello Martini da Misciano xviii s. (e) v d.
Bie(n)cive(n)ne Alb(er)tini a[c]horaio xviiii d. (e) mecço.
Brunecto da Dievole xii s.
Ranieri Guidi Mu[cia]chi ii s.
Richovaro pectinaio viii s.
Buo(n)filliolo Orla(n)di da Fonterutoli lvi s.
Dietaiuti Charucci xxxvii s. (e) vii d. (e) meço.
Ranieri Buonachorsi [e]d Angioliere da Mo(n)te Regioni xxi s.
Gerardo (e) Tebaldo Istiefani xliii s. (e) iii d.
Rugieri Balducci da Querciegrossa xx s.
Giova(n)ni (e) Gia(n)ni da Churina xxxii s.
Giova(n)ni Çurli Ciii s. (e) iii d.
Giova(n)ni vinaiolo xxi s. m(eno) ii d.
Adalasia mollie Maffei viii s.
Maestro Morello lvii s. (e) vii d. (e) meço.
Chastellano Rustichelli iiii lib.
Orla(n)dino Rubaldi da Stecchio C s. m(eno) iiii d.
Donna Benasia iii s. (e) iii d.
Belriso mollie di Buccio che sta a Strove xxxiii s. m(eno) ii d.
Aldobra(n)dino Artinisi da Strove iiii lib.
Buonalbergo Buoni da Strove iiii lib.
Bartalomeo Ricchardini da Strove vi lib. (e) xvii s. m(eno) iii d.
Buonaguida Ranieri xviiii d. (e) mecço.
Buo(n)singnore Ranieri x d.
Ranuccio Ismicche(n)te l s. (e) viii d. (e) mecço.
Incresciuta Chosicci xii s.
Guido dela Fiore iii lib. (e) x s. (e) v d.
Martino Celati iii lib. (e) iiii s.
Bucchuccio Celati xiiii s. (e) v d.
Forte Po(n)çecti xviiii d. (e) meço.
Graçiano (e) Buonachorso Marrabucci iiii lib. (e) vii s. (e) iii d.
Bullietto Martinelli xxiiii s.
Aldobra(n)dino Giova(n)ni dal Mo(n)te S(an)c(t)a Maria xiii s. (e) vii d. (e) mecço.
Dima(n)data Bucchi vi s. (e) v d.
Giova(n)ni Sordo v s. (e) vii d. (e) mecço.
Bartalomeo notaio viii s.
Dietaiuti Ba(n)dini xxi s. (e) vii d. (e) meço.
Uguiccione Rustichelli iiii lib.
Dietifece (e) Bonone Martini Curri xxxn s.
Brunecta Martini Churi vi s. (e) v d.
Sabbatino Richardini vi lib. (e) v d.
Giova(n)ni Paccie(n)ghi iiij s.
Sisto medicho xlviii s. (e) vii d.
Garardino Sisti xviiii s. m(eno) ii d.
Ranieri Sisti iii lib. (e) iiii s.
Aiuto asinaio xx s. m(eno) v d.
Giova(n)ni Bene(n)chase viii s.
Aldobra(n)dino Maggioli xvii s. m(eno) ii d.
Rustichello da Sa(n)t'A(n)tolino xviiii d. (e) meco.
Buo(n)gia(n)ni Brunecti dala Leccia v s. m(eno) ii d.
Dietisalvi Sacchi dala Leccia iiii s.
Orla(n)do Salvanelli dale Chaggiole xxvii s.
Bernardo Giova(n)ni Guerinusa iiii lib. m(eno) v s.
Merchata(n)te Guationi xxi s. (e) vii d. (e) meço.
Viv[i]ana [mollie] Guationi x s. m(eno) ii d.
Orla(n)do Perucçi da Bossi xxviii s.
Mainecto Pieri da Mo(n)telucho v s. m(eno) ii d.
Niccholao Palmieri Sinibaldi da Vite(r)bo iiii lib. Vesco(n)te Foschi p(ro) eo.
Martino Monaldi da Topina iiii lib. Paganello Brunacci p(ro) eo.
Buo(n)nstiano chiavaio iiii s.
Tebaldo Giova(n)ni Paccinelli v s. (e) vii d. (e) meco.
Ubaldino Guidi Piccholi xlv s. m(eno) ii d.
Pagano Aveduti uli lib.
Aldobra(n)dino Buonasera da Barbaione liii s. m(eno) ii d.
Gualtieri Tollesano da Sa(n)t'A(n)gelo in Colle xx s.
Ruba Martini da Cholle iiii lib. Boni(n)se(n)gna Sarasioli dal Sasso p(ro) eo.
Lietolo Ugolini da Murli viiii s. (e) vii d. (e) meço.
Dietisalvi nipote del preite da Vicho xxxii s.
Boni(n)sengna Bernardi da Fonterutoli xx s.
Alb(er)tino Lonbardo xvi s.
Buoncristiano da Vallialla xxv s. (e) iii d.
S(omma) CCCxxviiii lib. (e) iii s. (e) vi d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Vince(n)ti. Dele quatro l. p(er) ce(n)tinaio.
Dietaviva Gueriti x lib. (e) viii s.
Romea (e) Borgese xxxviiii d.
Buonaventura Tassinelli x lib.
Giova(n)ni del Fro(n)te xxxiiii lib. (e) iiii s. (e) i d.
Terrascona da Mo(n)eregioni iiii lib. (e) xvi s.
Ugolino Buonachorsi xiiii s. m(eno) iiii d.
Ugolino dela Le(n)bolata xxviii lib.
Guido mattonaio iiii lib.
Maffeo chalçolaio viii s.
Dietisalvi che stette cu(m) Guido mattonaio iiii s.
Giova(n)ni Iscialenghi xvi s.
Martello Ugolini iii lib. (e) iiii s.
Churrado Tedescho xlviii s.
Marcholfo picçichaiolo xvi s.
Bene(n)chasa Pieri liii s. m(eno) ii d.
Ventura nipote Bene(n)chasa xxxvi s.
Bentivollio Quarti viiii lib. (e) xii s.
Maria Perucçi Gugoni xxviiii d.
Tordo Buonacho[r]so iii lib. (e) xv s. (e) iii d.
Guido Leucci iiii lib.
Gullielmo dela Vernaccia à co(n)piere viii s. (e) v d.
Iacomo Bassamo(n)ti xxxvi s.
Maria Moscioni xxvi s. m(eno) iiii d.
Tebaldo Moscioni xxvi s. m(eno) iiii d.
Ventura Moscioni xx s.
Baroncio di chasa Buonave(n)tura v s. m(eno) ii d.
Soperchia da Vignale xx d.
Cho(n)pa(n)gno da Fulino xxiiii s.
Petruccio (e) i filioli iiii lib. (e) viii s.
Bartalomeo Pasquali xv s. (e) iii d.
Guido Rumachi iiii lib. (e) v s. m(eno) ii d.
Acchorso x d.
Martino Stradelle v s. m(eno) ii d.
Arrigho Cho(n)tesse xxxviiii d.
Benvenuto (e) i fratelli iii lib. (e) vi s. (e) iii d.
Martino Pepi xxvi s. m(eno) iiii d.
Accorso da Cholle xxxii s.
Martino di Chapraia xvi s.
Simone Isciatini iiii s.
Senese xx s.
Petro Viviani vi s. (e) v d.
Verde (e) Buona xvii s. m(eno) ii d.
Martinello dala Porta iii d.
Bernardesca x d.
Venuta La(n)bertucci xxviiii d.
Ventura Giova(n)ni Forasiepe viii lib.
Gallo x s. m(eno) ii d.
Leonese da piè del Palascio xviii s. m(eno) iiii d.
Bene(n)te(n)de barbiere iiii s.
Avenante Ru(n)çinelii xxxvi s.
Adalascia Boscholi xxxviiii d.
Madonna Agniesa xliii lib.
Palliaio xxxii s.
Burnaccio di Val di Paterno xii s.
Guido del Palasio Cxx lib.
Miscietto Leucci xvi s.
Mainecto Cristiani xvi s.
Agustino chalçolaio xxiiii s.
Giova(n)necto mugnaio vi s. (e) v d.
Ranuccio Rodolfini iiii lib. Baro(n)cio Chotto p(ro) eo.
Buonave(n)tura Guidi medicho xvi lib.
Guido Pieri di Val d'Arno xxxii s.
Aldobra(n)dino Vitali xx s.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Petri in Chamollia. Dele quattro l. p(er) ce(n)tinaio.
Passarino Boschetti da Pa(n)çano viii s.
Aldobra(n)dino Bie(n)cive(n)ne da Paterno vi s. (e) v d.
P(ro)vençano Giova(n)ni da Sa(n) Giova(n)ni ad Asso xx s.
Vicino Fantino da Trebbio xvii s. m(eno) ii d.
Ranieri Bartalomeo xi s. (e) iii d.
Martino Giova(n)nello da Quarto xiii s. m(eno) ii d.
Guictone Pelliccione xvi s.
Ranieri filio Curradi Tedescho xxiii lib. (e) xii s.
Sta(n)chollo Ugolini da Porghiano xxviii s.
Petro Paganucci xxvi s. (e) v d.
Viviano Ugolino xxvii s. (e) iii d.
Buonaguida da Mo(n)tecellese xv s. (e) iii d.
Usanna che sta dipo Sa(n) Pietro v s. m(eno) ii d.
Buonaguida Ciuffa vii lib. m(eno) xviiii d.
Bartalomeo dela Buona e-l nipote xxiii lib. (e) viii s.
Buonamicho Saracini xxvii s. (e) iii d.
Pedone Orla(n)dini da Schopeto iiii s.
Gia(n)ni da Mo(n)talto iiii s.
Buoni(n)cho(n)tro Martino da Ripa xlii s. m(eno) iiii d.
Chalçaiolo da Sant'A(n)tolino xxvii s. (e) iii d.
Berta Predati x d.
Burnecto delo Scotto vii s. m(eno) iiii d.
Burnaccio fabbro da Pa(n)çano xxvii s. (e) iii d.
Arrigo Pactarino xxiiii s.
Guido Macçaio iii lib. (e) viiii d.
Buonachorso Boni(n)se(n)gna viii lib.
Mingarda suocera Ambrosino xii s.
Bene(n)chasa Ciabatte viii lib. (e) viii s.
Gra(n)villano Peroni vii lib. (e) xii s.
Martinello da Porghiano xxxii s.
Alb(er)tineIlo calçolaio xii s.
Fiorecta da Gena x d.
Milliore filia Martini da Vignale viii s.
Marchisiana Tedescha x d.
Falcho filio Giova(n)ni da Fontebecci iiii lib. (e) iiii s. (e) v d.
Guido filio Giova(n)ni da Fontebecci iiii lib. (e) xiiii s. (e) vd.Martello d'Armaiolo xiiii s.
Giova(n)ni da Fontebecci iiii lib. (e) v s. m(eno) ii d.
Aldobra(n)dino genero Battalieri vi lib. (e) viii s.
Buo(n)co(n)pa(n)gno filio Bernardino da Fulino viii s.
Orla(n)do Macçacchare xxxviiii d.
Guido Viviani viii s. m(eno) iiii d.
Bernardo Ranuccini da Richusola xxiii s. (e) iii d.
Rodolfo Lucie x d.
Orla(n)do Ranuccini da Chisure xxiiii s.
Beliocto (e) lo Spiliato xxxv lib. (e) v s. m(eno) iii d.
Pensato del Bello xxv s. m(eno) iii d.
Aldobra(n)dino Martinelli lv s. (e) v d.
Guerriera filia del Bruno iiii s.
Guido Pieri che sta da Mo(n)teguataia xviii s. m(eno) iiii d.
Aldobra(n)dino (e) Bilincione xxiii lib. (e) x s. m(eno) i d.
Iacomo filio Amma(n)nati iii lib. (e) xii s. m(eno) ii d.
Buo(n)cristiano filio Orla(n)dini da Trebio xx d.
Bientivollio Aldobra(n)duccio xlviii s.
Adalasia Charboni xxii d.
Gionta fabbro da Trebbio iiii lib. (e) iiii s.
Garardo Andria Damelli iiii s.
Ca(n)bio Buo(n)fillioli xlvi s. m(eno) ii d.
Alisa(n)dro che sta in chasa Arnolfino Nepoleone xviiii d.
Cha(n)bio Miliole x s. m(eno) iiii d.
Façio Tribaldi xviii s. m(eno) iiii d.
Lonardo filio Giova(n)ni da Saltennano xvi s.
Benvenuta Renaldo barbiere viii s.
Buo(n)filliolo Agostoli da Marciano x s. (e) v d.
Madonna Drudiçia xiii lib. (e) iiii s.
Inp(ro)ficato da Luccha viii s.
Crescio Fornieri xxviiii d.
Guido Tinchanello viii lib.
Valientre che stava cho· rRanieri da Travale xxviiii s. m(eno) ii d.
Orgollioso Bullietti xvi s.
Arnigiana Rugieri xvi s. (e) iii d.
Aldobra(n)dino Mi(n)garde xxv s. m(eno) ii d.
Berta Brunecti xvj s.
Piero Scoltane xx d.
Ranieri (e) i fratelli x lib. (e) xiii s. m(eno) i d.
Martino Adalascia xx d.
Accorsetto Andria da Re(n)cine xviiii s. (e) iii d.
Palliaio da Rencine xxxviiii d.
Giova(n)ni gienero Rustichelli da Chiarena xi s. (e) iii d.
Perucço Buonamichi d'Arbia viii s.
Toschanello Alberto xx s. (e) v d.
Bie(n)cive(n)ne Dailapi xxxviii s. (e) v d.
Arrigo di Cholo(n)gnia xvi s.
Ugolino Moino v s. m(eno) ii d.
Amata filia Rustichelli Pulce iiii s.
Stefano da Tabbiano lvi s.
Buonasera da Tabbiano xlviii s.
Currado Bia(n)cho iiii s.
Buonachorso filio Giova(n)ni xvii s. m(eno) ii d.
Martino filio Cacciati v s. m(eno) ii d.
Ranieri da Mo(n)tap(er)to xvii lib. m(eno) x d.
Buonasera Rustichucci da Vicho iii lib. (e) xx d.
Iachomo Singnorello vi lib. (e) xv s. (e) iii d.
Chorbaccio Guidi xlv s. m(eno) ii d.
Piero Damiani xvii s. (e) vi d.
Orla(n)dino pignolaio vii s. (e) iii d.
Gherardo filio del Piccholo xx d.
Andria Tieçi da Pe(r)nina xxvi s. (e) v d.
Buono d'Altimilia xxxviiii d.
Bene(n)chasa Bre(n)ci xxxviiii d.
Gerardo Morelli iii s. (e) iii d.
Aldobra(n)dino Malabiscia da Porghiano xx s.
Adalardo da Pe(n)gna iii lib. (e) vi s. (e) v d.
Adalascia Musucci xv s. (e) iii d.
Aiuto Alb(er)ti xvi s.
Maranuto Ranucci xii lib. m(eno) iii s.
Richovaro Bie(n)cive(n)ne da Lornano x s. m(eno) iiii d.
Bernardo Dietisalvi v s. m(eno) ii d.
Chema(n)data da Lornano x s. m(eno) iiii d.
Piero Giova(n)ni da Spoleto x d.
Giova(n)ni Alb(er)ti da Cersa xxii s. m(eno) iiii d.
Piero nipote d'Aiuto del Grillo viii s.
Aldobra(n)dino Giova(n)ni Renaldi iiii s.
Aiuto del Grillo xiiii s. (e) v d.
Parisci Sinibaldi xl s.
Descha che fue mollie Guidi Marchi x d.
Giova(n)ni Lama(n)dine da Mo(n)ticellese xvii s. m(eno) ii d.
Stellachiara vi s. (e) v d.
Guineldolo Tederighi viii s.
Ucellina Buonagionta x d.
Pochobella x s. m(eno) iiii d.
Pietro d'Ughecti xviiii lib. (e) vi s. (e) i d.
Rugerocto Ughecti xviiii lib. (e) viiii s.
Ferraguido Ughecti xxjj lib. (e) xv d.
Benenchasa Marchioli viii lib. (e) xvi s.
Benvenuta mollie Buoni(n)cho(n)tro da Strove xxxii s.
Alb(er)to filio del maestro Gratiano xiiii lib. (e) xiiii s. m(eno) iiii d.
Ub(er)to Ranieri del Guerra lviiii lib. (e) viii s.
Scotta (e) Orrabile filia Martini Marmorio iii lib. (e) xv s. (e) iii d.
Ranieri Arrighi Adelmi liii lib. (e) iii s. m(eno) ii d.
Baro(n)cello Adelmi xx lib. (e) iii s. m(eno) ii d.
Tieço dele Chalvane x s.
H(e)r(e)des Ranieri da Travale Clvi lib. (e) I d.
Ranieri del Guerra xxviii lib. (e) xvi s. m(eno) ii d.
Scotta Acçuoli xxxvi s.
Uno ca(n)po di mado(n)na Scotta mollie che fue di Chapitano posto a Vicho xlviii s.
Arnolfino Nepoleone xxxii lib. (e) x s.
Bernardo Pasquali da Richusole xvi s.
Lucia filia Giuliano da Richusole xvii s. (e) iii d.
La(n)berto (e) Niccholecto xxxii s.
Gottifredi marischalcho xii s.
Buo(n)co(n)te Bartalomeo del Guerra xxxvii lib. (e) xii s. (e) iii d.
Lo filiano Monaldi xx lib. (e) viii s. (e) iiii d.
Lo scolaio Monaldi liii s. (e) iiii d.
Finona Palo(n)bi iiii s.
Richovaro Ughi da Lornano xxii s. m(eno) iiii d.
Martinello Guiducci da Porghiano xvi s.
Giova(n)necto Baralei xxviiii d.
Gio(n)ta Martini da Marciano viii s.
Guido Latini da Cha(n)pi viii s.
Micchele Barigiani viii s.
Imillia relicta maestro Burço vii s. (e) iii d.
Viviani Perucçi Balonelli da Marmoraia lii s.
Burnaccio Alb(er)tini di Val di Pesa xiiii s. (e) v d.
Cho(n)tadino da Giaçano iiii s.
Buo(n)cristiano Alb(er)tino da San Donato iiii s.
Graçiano Chalifi xx s. Çappino da Trebio p(ro) eo.
Orla(n)do filio Aldobra(n)dini da Mo(n)cione iiii lib.
Aldobra(n)dino filio Magetti viii s.
Donna Buonaventura Muscha x d.
Buonacholto Ugolino da Sa(n) Donato iiii s.
Donçello Ubaldini iiii s.
S(omma) viii xli lib. (e) viiii s. m(eno) iii d.
P(o)p(u)lo S(an)c(t)i Bartalomei. Dele quattro l. p(ro) ce(n)tinaio.
Chonte Ubertini xxxv d.
Micchele Diema(n)te xxvi s. m(eno) iiii d.
Mariscotto del Piano dela Porta iii lib. (e) viii s.
Maestro Ba(n)dino iiii s.
Viano chalçolaio xxviiii s. (e) vii d.
Inco(n)tro del Piano dela Porta vi s. (e) v d.
Fra(n)cescho (e) Fida(n)ça li s. (e) iii d.
Buonamicho fabbro iii lib. (e) vii s. (e) iii d.
Dietifeci fabbro xvi s. (e) iiii d.
Gierbino iiii s.
Aldobrandino dal Santo xxxvi s.
Falchone vinaiolo xliiii s.
Ubaldino da Ga(n)gala(n)da xx d.
Tedescha Viviani da Churna xxxviiii d.
Orla(n)do dell'Olmo xxx s. e v d.
Bartalomeo Arrigho xxxvii s. (e) iii d.
Aliocto Chapitani xlvi s.
Ma(n)gno chalçolaio xiiii s.
Uguiccione Mogioli x s. (e) v d.
Maffeo da Livernano iii lib. (e) xv s. (e) vi d.
Guido Roviccia xxi s. m(eno) ii d.
Pegolocto (e) Riccado(n)na vj s. (e) v d.
Garardu(s) d(e) Liv(er)nano x s. m(inus) iiij d.
Buoso da Mo(n)tecellesi xxi s. m(eno) ii d.
Bene(n)te(n)de lavoratore lv s. (e) iii d.
Simone Orla(n)dini xlviii s.
Marti del Ma(n)cino xiiii s. (e) v d.
Buonacholto da Strove xviiii lib. m(eno) iiii s.
Cacciato da lLornano iii lib. (e) x d.
Parte del Piano Alb(er)ti iiii s.
Burnaccio del Castaldo vi s. (e) v d.
Innorata mollie Ardima(n)ni xxviiii s. m(eno) ii d.
Ugetto (e) Berta iii s. (e) iii d.
Diviçia che sta in chasa Bonone xxviiii d.
Bencive(n)ne fratello Biri(n)gnone xxviiii d.
Guido Go(n)ghi xxxii s.
Filii Forteguerre Bracciali xx s.
Filii Aldobra(n)dini sevaioli xlvi lib. m(eno) vi d.
Arrighetto Ugolini xii lib. m(eno) xxxviiii d.
Maestro Gualtieri lii s. (e) vi d.
Ugolino del Chaldo xx s.
Guido fratello del maestro Buono xii s.
Ub(er)tino Lo(n)bardo viii s.
Ricchado(n)na (e) filio suo xliiii s. (e) iii d.
Boni(n)se(n)gna da V[il]lanova iii lib. (e) viiii s. m(eno) ii d.
Giova(n)ni Pieri da Villanova vi lib. m(eno) xxxviii d.
Maestro Iachomo da Livernano Ciiii s.
Maestro Accorso da Livernano xviiii s. m(eno) ii d.
Bie(n)cive(n)ne Talliaferro v s. (e) vi d.
Bene(n)chasa del Techiaio iii lib. (e) viiii s. m(eno) ii d.
Milliore (e) Andrea iiii lib. (e) x d.
Buo(n)die da Richusola xxii s. m(eno) iiii d.
Grigorio Malala(n)çia vi s. m(eno) iiii d.
Ricevuto del co(n)tado di Fiore(n)ça ii s. (e) iii d.
Bie(n)cive(n)ne che stava fuore di Porta xxvi s. (e) v d.
Rodolfo choltellaio iiii s.
Piciarino da Sa(n)to Leonino iii s. (e) iii d.
Guido gienero Scotti xxviiii d.
Boni(n)se(n)gna Tre(n)tachoste xx d.
Riccardo da Morte(n)nano v s. m(eno) ii d.
Filii Avenante viii s.
Ranuccio Chastellani l s. m(eno) iiii d.
Martino Paltone dala Vallecchie iiii lib. m(eno) iiii s.
Boni(n)sengna Buo(n)singnore vi s. (e) v d.
Berta Gratiani (e) i filioli da Fichareto xxiiii s.
Aldobra(n)dino Talliaferro xx d.
Buonaguida Giuli (e) Giu(n)ta xxx s. m(eno) iiii d.
Beccho che fue da Trebbio xxxii s.
Alb(er)tino da Rapolano iiii lib. m(eno) xviiii d.
Dietisalvi Bie(n)cive(n)ne da Lornano xiiii s. (e) v d.
Berghina che sta in chasa Rodolfini xx d.
Aldobra(n)dino Versavino C s. (e) x d.
Renaldo Giova(n)ni Brobbioso xlviii s.
Milliore (e) Paganello xxiiii s. (e) v d.
Gualcherino dala Badia a Ruota xxxvi s.
Berghina Buonagionta xx d.
Guarduccio suo filiolo xviii s. m(eno) iiii d.
Giova(n)ni che sta in chasa Bartalomeo xxviiii d.
Gualfreduccio Ugolini da Que(n)gna iii lib. m(eno) iiii s.
Buoni(n)cho(n)tro Bernardini Buonasera xlii s. (e) v d.
I fratelli di B........a Cho..i Tileri xvi s.
Usinbardo delo Spedale x d.
Buonacolto Dietisalvi da Magiano xlviii s.
Boncio Perini da Santo Giusto a Re(n)te(n)nano viii s.
Madonna Se(n)bra xiiii s. (e) i d.
Guido delo Spedale v s. m(eno) ii d.
Ferruccio che stava fuore di Porta xxviiii s. m(eno) ii d.
Buoni(n)cho(n)tro da Livernano x s. m(eno) iiii d.
Achorso Querrucçi da Sa(n)ta Petronilla xx d.
Buonaiuto da Sa(n)ta Petronilla iiii s.
Fra(n)chassino Gierbini xxviiii s. m(eno) ii d.
Baldrigo da Sa(n)ta Petronilla iiii s.
Martino Bunichucci lv s. (e) iii d.
Rustichello da Chiarena iiii s.
Ranuccio Tichi xii s.
Piero Giorgi iiii lib. (e) xiiii s. (e) v d.
Ardima(n)no da Sa(n)ta Petronilla xx s.
Dietisalvi Scotti (e) Palmerio xx s.
La(n)bertino Sterpucci xlviii s.
Gullielmo del Chorpo Santo x s. m(eno) iiii d.
Bocchetto (e) i fillioli viii lib. m(eno) lvii d.
Gereto da Tabiano iiii lib.
Giuliano Albertini vi lib.
Gerardo Sterpucci xii lib.
Ranuccino Orla(n)ini xvj s.
Baracchia da Basciano lvi s.
Paganello Galincione iii lib. (e) viii s.
Inco(n)tro che fue dala Leccia iii s. (e) iiii d.
P(er)fecto Arrighecti x s. m(eno) iiii d.
Alb(er)tino dala Leccia xxxii s.
Grigorio Grifoli da Fulino iii lib. (e) vii s. (e) iii d.
Pietro da Sa(n)t'A(n)tolino xxviiii d.
Garardino Pie(n)ipe(n)ne xvii d.
Aldobra(n)dus da Chasta(n)gno iiii lib. m(eno) xxxviiii d.
Aldobra(n)dino Magalocti iii lib. (e) iiii s.
Dolcetto Tingnosi da Lornano xli s. (e) vii d.
Dietisalvi Aldobra(n)dini Nevaldi xliiii s.
Avena(n)te da Sa(n)ta Petronilla xiii s. m(eno) ii d.
Traferecto da Porghiano iiii lib. (e) xvii s. m(eno) ii d.
Buo(n)singnore dela Borghese viii d.
Piero da Marciano xli s. (e) viii d.
Lietolo Bernardini da Mo(n)tecellesi xlii s. (e) vi d.
Lavelino da Mo(n)tecellesi xlii s. m(eno) iiii d.
Iacomo Bernardini da Basciano xl s.
Sinibaldo Martini da Querciegrossa xiii s. m(eno) ii d.
Querciolo Fucci da Chamilliano xvi s.
Aldobra(n)dino (e) Giova(n)ni Arrighetti vi lib. m(eno) iiii s.
Giova(n)ni Arrighecti lii s.
Guido Chapaccia xviii s.
Buonafemina dal Santo x d.
Guido Gharardi da Upine xii s.
Lore(n)ço da Opine viii s.
Spinello Martini xx d.
Bonella Querra xx s.
Maffeo Sani iiii lib.
Palmiere Pieri Villani xii s.
Tederigo Ugolini balestriere xx d.
Talomeo Giova(n)ni dela Ciola xxviiii d.
Filii Beri(n)ghieri viii lib. me(no) vii d., (e) di chesti d. die pagare mado(n)na P(re)tiosa p(er) la sua p(ar)te iii lib. (e) vij s. (e) iii d.
Tedescho filio Gullielmi iiii s.
Piero d(e)l Biondo ij s.
Ite(m) diede Palmieri liii li. (e) x s. p(er) la gonela Marme.
Ite(m) diede i(n) j sottano xviii s.
Ite(m) j pario di chalzari vi s.
Ite(m) Palmieri porttoa ala molle Sasetti uno iscaciale d'ariento che costoa iii li. (e) v s.
Ite(m) le portoa una benda che costa xvi s.
<Ite(m) i(n)n uno pario di chalzari viii s.>
Ite(m) uno iscagiale d'ariento che costa xxxvi s.
Ite(m) diedi ad u· messo ke ve(n)ne p(er) Dietifeci d. xii.
Ite(m) diedi p(er) lo ko(n)fesame(n)to di Dietifeci s. ii.
Ite ded[i] p(er) lo puronu[n]çiame(n)to s. ii dei fruti.
Ite(m) de(m)mo ad u· messo s. ii, ke ve(n)ne a dare i fruti Dietifecie.
Filii Ricci Gotolini, Bonamicho Ursulini, filii Beri(n)geri Marcuci, <Ild(ibrandino) Ardi(n)gelli> Rigett(us) Rigetti, Pesa, Bonacorsino Bonagu(n)te, Uffreducci[o], filiolo Altaguerre, Paganell(us) filiolo Detifeci, Ventura veturale, Meliando, mesere Vesco(n)te, Galgano, Boni(n)co(n)trino, Baldigrett(us), mesere Orlando.
Dal Po(n)te ferus: Ild(ibrandino) Guidi Lanb(er)ti, Gualdino, d(omi)no Dando, Bonagu(n)ta Ma(n)telline, mesere Be(r)na[r]dino Sassi, Arnolfuccio Sassi, Gerardo Sassi, mesere Gradalone, mesere Berardone, Albizo Guidi, Belforte Riccoma(n)ni, Albizo Guicciardini, Guarnellotto, Isquarcialupo, Rainaldo da Casallia, d(omi)no Ugolini Magalotti, d(omi)no Calcina da Cosona, il filiolo Barocci da Cosona, filii d(e) Ricci Gotulini, Ristoro d(e)l Caciato; xx.
Sa(n)c(t)i Matei: Baldigretto, mesere Aldello, mesere Lutieri, Guido Aldi, Guido Melliorelli, Mateo d(e)· Ricco, Galgano d(e) Biero, Gualchieri Bruni, Ild(ibrandino) Coni, Ild(ibrandino) Baccinelli, Iachomo Cici, Petro da Mo(n)taione, Niccolaio notaio, mesere Tederigo, mesere Ranuccio, Brichinzone; xvi.
Sigieri Sco[n]ve(n)gne, Riccoma(n)no Moro(n)ti, Lanb(er)to Bonacorsi, Guido Bonifatii, Pantaleo (e) Maurino, Angiolello Ild(ibrandini), Michele Borghi, Arnolfo d(e)l Vaii, Rainaldo Aiuti, Forciore d(e)l Pellaio, Bonacorso Lutieri, Bonoditto Mo..all(i), Salvuccio, mesere Ta(n)credi, mesere Leo, lo Scotto Rigetti, filiolo mesere Boni(n)co(n)tro, Rigetto Rigetti Gualteri, mesere Arrigo Cinerchi, Guicciardi[no] f. Arigi Cinerchi, Palmeruzu Paganelli, mesere Bernardino da Mo(n)tagutulu, mesere Rugerotto, Rainieri Beri(n)geri, Ma(n)geri, Cheroccio, Ufreduccio (e) fratelli, Sanguigno d(e) Mo(n)teti(n)gnosi, Ild(ibrandino) Patumi, Boni(n)seg(n)a Pactumi, Iacomo Guelfi, Sa(n)gui(n)gno d(e) Ga(n)bassi, Diri(n)done (e) fratello, Luccio Orlandini, mesere Vesco(n)te, Guido Gaitani, Baro(n)cett(us), Sassetto, Gualceri Grigori, Bonagu(n)ta Palabechi, Pantaleo Billilei, Deotisalvi Mancini; xlii.
S(an)c(t)i Ioha(n)nis: Paganello Udolini, Matheo d(e)l Fogitto, Bonome d(e)l Fogitto, sere Andreas notaio, Beninato d(e)llo Strena, Paganello Bracerii, Sinibaldo Azi, Paltone Melliora(n)ze, Sinibaldo Domeniche, Iachomo Iachomi, Riccardino Pet(r)i, Fidanza Insegne, La(n)b(er)to Batognani, mesere Brucciardo, mesere Atavante, mesere Frederigo, mesere Seracino, Galganetto d(e)lo Scotto, mesere Orlando Guidi, Michiele Anbrogi, Iachomo d(e)lo Sbrigato, Ventura veturale; xxii.
Questa sì è tenuta data a Dietiguardi calç(olai)o contra Mannucio filiu(s) Bochelati d'uno peço di terra posta a Santo Pietro nel colto Giannelli: dall'uno lato si è-l Fede, dal'altro lato si è via, dal'alt(r)o lato si è Bonamicho, dal'altro lato si è-l Fede medesimo.
Ite d'un'altra peça posta nela villa medesimo di Santo Pietro: dall'uno lato si è Dietiguardi dala Strada, dal'altro si è Dietiguardi maestro (e) B[o]namicho, dall'altro lato si è el Buono Dolceti.
Ite d'un altro peço di vigna: dall'uno lato si è Dietiguardi maestro (e) <dal'altro lato> dale due latora sì è-l Fede.
Ite d'uno altro peço di vigna: dal'uno lato si è Bonam[i]cho, dale due latora si è-l Fede.
Ite d'una casa (e) d'uno chiuso posta al Cerreto: dall'uno lato si è el santo, dal'altro lato si è Bonamicho, dal'altro lato si è-l Fede, dal'altro lato si è Dietiguardi maestro.
<Ite d'uno peço di terra.>
Ite deli fruti che so sopra la terra posta al[e] Canp[o]ra: dall'uno lato si è-l santo, dale due latora si è Dietiguardi maestro.
Bruna l'amicha Guidi tavernai xii d.
Deçalvi Gualdrade xii d.
Don'Albese xii d.
La molie Pauli Baldesani xii d.
La molie Rustichelli veturale xii d.
Orla(n)dino fornaio xii d.
La mollie di Bonacorso del Coiao xii d.
Dona Belgiorno mollie Deça[l]vi xii d.
La mollie Baroni fornaio xii d.
La filiula Brunicardi calço[la]io xii d.
Dona Belcolore dele Fosse xii d.
Be[n]venuta l'amica Aççi xii d.
La filiula del Volpe xii d.
La filiula Be(n)cive(n)ni Gera[r]di xii d.
Michele Tignameççe xii d.
La Tignosa Pauli xii d.
Burneta Saselli xii d.
La Richa molie Martini xii d.
Rica[r]ducio xii d.
Maria Boccetti xii d.
Ite(m) abeo a recepere x lib. di grugo, e quali cho[m]peroa Galigaio.
Ite(m) de dare Galigaio i modio di grano a rasieri p(er) se[m]e, p(er) lo quale riceve(t)te iiii l., te(r)mine i. kl. agusto.
Ite(m) prestoa Achopo a Tale[n]to x l.; à Parte; prestati foerunt p(er) kl. giunio, cho[m]pitati le vii l. dela botiga.
Ite(m) fata rasione Achoppo e Pantaleio cho Ranieri maiestro che chosta la schala i· soma tra onia chosa xxiii s.
Questo si ène el ficto el quale noi recolliemo en Quarata (e) en Galogniano.
Gionta de Ragneri viij st. fr(umenti) alo staio dal ficto.
Gratia dela Legiera viiij st. de gr(ano) (e) ij coppe.
Tobaldo del Neiro v st. de gr(ano).
Maffeo de Bandolino xv sta. de gr(ano).
Burnecto de Detaiuti viiij sta. de gr(ano).
Masaia de Bene(n)tende j sta. de gr(ano).
Savia del Mancino vij sta. de gr(ano) vendareccio.
Burnecto de Spilliagrano xiij st.
Ugolino de Orasai x sta. de gr(ano).
Burello vij sta.
Beneviani (e) Ubertino viiij st. (e) una coppa.
Gionta Cainardo iiij st. vendareccio.
Giova(n)ni dela Recevuta ij sta. ve(n)dareccio.
Gualtieri vj sta. al ficto.
Benencasa d'Andreia vj sta.
Vigoroso vij sta.
Recovaro de Bernarduccio xvj st.
Filioli de Burnecto de Piero xv st.
Maffeio de Rosa iiij sta. vendareccie.
Druda de Tieço j sta. (e) iii coppe.
Monaco j sta.
Orlandino de Palo iiij sta. (e) mecço.
Gronduccio d'Adacto iii sta. vendareccie.
Gratia de Ragnialdo xij sta. al ficto.
Bruno dela Savia v sta.
Seroteno xv sta. vendareccio.
Anco p(er) lo molino lx sta. ve(n)dareccio.
Anco Seroteno xviij sta.
Ubaldino de Mansucia xviij sta.
Albergo (e) Piero xv sta. vendar(eccio).
Barvatolo (e) Detesalvi xv sta. al ficto.
Gilia de Ca(n)celliari vij sta. (e) mecço.
Gionta de Pestorina x sta.
Martino de Rigolo xv sta.
Bonaveire de Giravalle x sta. (e) mecço.
Benvenuto de Suriana v sta.
Burello iij sta. vendareccio.
Guido Parabuai x sta.
Martuccio x sta.
Anco Martuccio j sta. ve(n)dareccio.
Befolco lx sta. ve(n)dareccio p(er) lo molino.
Filioli de Rogieri xj sta. al ficto.
Madonna Gineta ij sta. (e) ij coppe.
...ccia iiij d. censo.
Umeni de Quarata dela terra de Scopeto ij s. censo.
Gratia da Galogniano (e) Leolo ij. s. censo.
La mollie de Maffeio de Menco iiij sta.
Castoria (e) le srockie iiij sta.
Questo sì ène el ficto el quale noi recollimo em Fontiano.
Menestra xxii sta. d(e) grano al ficto.
Bene (e) Gionta (e) Dondeo viii sta. d(e) grano al ficto.
Bastardo de Bonano vij sta. d(e) <g(rano)> meçarecio al ficto.
Restoro d(e) Barfalo (et) frat(er) ei(us) v sta. d(e) g(rano) (e) iiii d(e) panico al ficto.
Vivolo (e) Ioh(anne)s xxvi sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Viva (e) Basta xiiii sta. meçarecio (e) xviii d.
Piero (e) Gionta xiiii sta. d(e) meçarecio al ficto (e) xx d.
Guido d(e) Burcessa iiii sta. d(e) meçarecio al ficto.
Salimbene d(e)la Milliore iii sta. d(e) meçarecio al ficto.
Rosello iii sta. meçarecio al ficto.
Guidotto i sta. d(e) panico ve(ndarecio).
Benceve(n)ne ii sta. (e) meço (e) meçarecio al ficto.
Detaviva d(e) Girardo xiiii sta. meçarecio al ficto.
Nero ii sta. (e) meço (e) meçarecio al ficto.
Bangnino (e) Guido ii sta. d(e) meçarecio al ficto.
P(r)ete Benguarnito i sta. meçarecio al ficto.
Pace i sta. meçarecio al ficto.
Fragnelana i sta. d(e) g(rano) (e) p(anico) al [ficto]
Orasai v sta. d(e) g(rano).
Brunus (et) Ca(m)pit(us) i sta. d(e) g(rano) (e) p(anico), uno terço meno, al [ficto].
Restaurus (et) Munaldus iiii sta. d(e) g(rano) al [ficto].
Brun(u)s fili(us) oli(m) Raineri . . . . . . . . sta. meçarecio.
Ranucius iii sta. d(e) g(rano) al [ficto].
Recordatus v sta. d(e) g(rano) (e) p(anico) al [ficto].
Bonus ii sta. d(e) g(rano) (e) p(anico) al [ficto].
Questo sì ène el ficto el quale no' recolliemo i(n) Rugitino.
P(rete) Donato iiii sta. d(e) g(rano) (e) panico ve(ndarecio).
Marco vi sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Ranucino iii sta. g(rano) ve(ndarecio).
Sali(m)bene iiii sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Ventura d(e) Masaiulo vi sta. d(e) g(rano) (e) panico ve(ndarecio).
Homodedeo vi sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Masaia vi sta. meçarecio ve(ndarecio).
Restoro iii sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Brunacio ii sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Bene d(e) Frasia i sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Gionta d(e) Maria vi sta. mecarecio ve(ndarecio).
Ranucio viiii sta. d(e) g(rano) meçarecio ve(ndarecio).
Bello i sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Mo(n)tagnolo i sta. d(e) g(rano ve(ndarecio).
Benee(n)casa xx sta. meçarecio ve(ndarecio).
Neppolleone ii sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
P(re)te Pedone ii sta. d(e) g(rano) (e) iii d(e) panico ve(ndarecio)
Bonave(re) vii sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Scabatone v sta. d(e) g(rano) ve(ndarecio).
Orlando (e) Riccoma(n)no xi sta. d(e) g(rano) (e) ii d(e) panico ve(ndarecio).
+ Die S(an)c(t)e Marie de secte[m]bre anno D(omi)i m(i)ll(esim)o CCXLIIII, indict(ione) I. Sia manifesto a nnoi (e) al più dele p(er)sone che nel tempo di Buanaco[r]so de Palude li Pisani andaro cu(m) galee c(ent)u e V e vac(checte) C a Portovener[e e] stettervi p(er) die XV e guastaro tucto e avarebberlo p(re)so non fusse lo conte Pandalo che n(on) volse ch'era traitore dela corona. E poi n'andanmo nel porto di Genova cu(m) CIII galee di Pisa e C vacchecte e avare(n)mola co(m)baduta no(n) fuss[e] che-l te(m)po no stropiò. D[omi]n[u]s Dodus fecit puplicare hoc opus.
Chesta è la livra dal Chastellamo(n)tone.
Piero da Percena fratello Vive(n)çi xxxiii d.
Iachomo (e) Brartalo(n)meo (e) Achorsetto da Bibiano xi s. (e) una medalgla.
Bene(n)chasa da Sa(n)cta Noce(n)ça v s. (e) vi d.
Ranuccino dala Tore xxvii d. (e) meço.
Buonafé da Mo(n)taperto v d. (e) meço.
Do(n)niscia dala Tore v s. (e) viii d. (e) meço.
Biencive(n)ne da Larniano iiii s. (e) iii d. (e) meço.
Aldobra(n)dino Guido Simoni xvii d.
Ciurlo (e) Aço (e) Giova(n)ni (e) Ranucio da Chisure xviii s. (e) iiii d.
Domenicho Marcheselli da Chalcena viii s. (e) iii d.
Giova(n)ni Pieri da Chisure xi d. (e) meço.
Vale(n)tino (e) Me(n)chucio da Chalcena xv s.
Orla(n)do Giova(n)ni da Chisure xxviii d.
Orla(n)do Buscheti iiii d. (e) meço.
Giova(n)ni Citti dala Pieve a Sprena xi d.
Nero (e) Guido da Mucilglano iii s.
Peruço (e) Richole da Mo(n)tecerchone iiii s. (e) vii d.
Villano d'Avena xv s. m(eno) i d.
Rustichello Pieri d'Avena xi d.
Arigheto maestro da Guistrighona iiii d.
Orla(n)do Turchi xxvii d. (e) meço.
Ranieri Amati iii s. m(eno) i d.
Chorbolino dal Mo(n)te iiii s. (e) una medalgla.
Gualfreducio da Mo(n)taghutolo xvi d. (e) meço.
Cittone Pieri d'Avena vii d. (e) meço.
Giova(n)ni Me(n)chuci d'Avena xxvii d. (e) meço.
Guido Chafarelli d'Avena v s. (e) iii d.
Villano Bonichi d'Avena xi s. (e) v d.
Ari(n)ghieri Bruni dal Mo(n)te Sa(n)cte Marie xli d. (e) meço.
Orla(n)do Citti dal Mo(n)te v s. m(eno) ii d.
Tederigho Maffei dal Mo(n)te v s. (e) viii d. (e) meço.
Melio Maffei dal Mo(n)te v s. (e) iii d.
Achorso Bonaciuoli dal Mo(n)te vii s. (e) iiii d.
Gualcherino Pieri da Chisure iii s.
Ugholino Giova(n)ni d'Avena iiil s. m(eno) iii d.
Ranieri Pietri da Re(n)cine xiiii s. (e) iiil d. (e) meço.
Arigheto Istefanuci da Chofreno xiiii d.
Manaseo da Chofreno xli d. (e) meço.
Giova(n)ni da Chofreno xxvii d. (e) meço.
Ranieri Nuci da Chofreno xx d.
Dietaviva Giova(n)ni da Muodine vi s.
Ranucio Cha(n)nuci xxvii d. (e) meço.
Ba(n)dino Pieri da Chisure xv d.
Martino da Chofreno xvii s. (e) vii d.
Iova(n)ni maestro iii s.
Fra[n]cescho fabro dala Tore iii s. m(eno) i d.
Orla(n)do dala Tore xiiii s.
Asai dala Tore xi d.
Toresciano dala Tore iiii s. (e) vii d.
Sinibaldo dala Tore iii s. (e) i d. (e) meço.
Tedescho Vicini v d. (e) meço.
Paghanucio Ghuglelmi iiii s. (e) vi d.
Martino Gherarduci iiii d. (e) meço.
Vitali Giova(n)ni Alboli iiii d. (e) meço.
Açone da Salte(n)nano viii s.
Orla(n)do Burnetti da Sa(n)ta Noce(n)ça v s. (e) iii d.
Vale(n)tino Pieri da Nucinilla ii s. (e) una medalgla.
Berta (e) Albericho Bosta iiii d. (e) meço.
Renaldo Rugieri da Sa(n)t'Archa(n)gnolo xli d. (e) meço.
Orla(n)do Leuci à dati a ser Guiduccino p(er) Renaldo iii s. (e) vi d.
Burneto Ghuglelmi da Buoncho(n)ve(n)to xxxiiii d. (e) meço.
Iachomo (e) Piero (e) Salomone da Chisure viii s.
Uguicione Pieri da Sa(n)ta Noce(n)ça vi s.
Giova(n)ni (e) Alberto Pepi da Chisure viii s.
lachomo Pieri da Sa(n)ta Noce(n)ça vi s.
<Iova(n)ni (e) Martino (e) Ranucio da Cha(m)pora xlv d.>
Giova(n)ni d'Uvile vii s. m(eno) i d.
Ugholino Rugieri da Mo(n)tecerchone xv s. m(eno) ii d.
Alberto Aldobra(n)dini d'Arbiuolo vii s. m(eno) i d.
Giova(n)neto maestro da Percena v s. (e) vii d.
Richoma(n)no Ge(n)tile da Percena iii s. (e) vi d.
Ghuglelmo Guidi da Percena viii s.
Giova(n)ni Percenelli da Percena xviiii d.
Ranucio Citti da Saltenano iiii s. (e) iiii d.
Bruno Ischarselli da Mo(n)aghutolo xii d.
<Rodol> Peruço Roci da Mo(n)taghutolo x s.
Pero Alberti da Mucuglano xxi d.
Giova(n)ni maestro da Seravalle viiii d.
Piero pi(n)gnolaio da Orgiale xiii s.
Picho Bechi da Cha(m)pi iiii s. (e) i d.
Giova(n)ni da Muodine ii s.
Giova(n)ni (e) Guido La[m]berti da Sa· Martino i· Graina xliiii d.
Aldobra(n)dino da Mo(n)tecerchone vi s. m(eno) iii d.
Bernardo Bonasera xxii d.
Bonasera babo del deto Bernardo xvii d.
Giova(n)ni Guidi Inte(n)di da Po(n)çano iiii s. (e) ii d.
Biencive(n)ne (e) Ofreducio dal Pino oltre Serra vi s.
Aço Istratumi iii s. (e) vi d.
Orla(n)do da Sa(n) Gimi(n)gnano iiii s. (e) vii d.
Domenicho (e) Ro(n)çinello (e) Martinello da Mucilgiano viiii s. (e) i d.
Piero Açi da Bulciano v s. m(eno) iiii d.
Grighorio Açi da Bulciano vi s. (e) iiii d.
Aldobra(n)dino da Mo(n)tecerchone iii s. (e) vi d.
Talo(n)meo (e) Orla(n)do (e) Bene(n)chasa da Usinina xi s. (e) iii d. Talomeo à dati xxxxi d. D'Orla/l/ndo avemo xvii d. (e) ite xii d.
Buonavolgla (e)-l fratello da Usinina vi s. m(eno) ii d.
Maffeo Paghanin/o/i da Lici(n)gnano iiii s. (e) iii d.
Savorino Vitali da Mo(n)taperto iii s. (e) iii d.
Buonamicho Graçiani da Charnano xxviii d.
Guido gienaro Pieri Açi xiiii d.
Guido Rici da Chasale iiii s. (e) vii d.
Ramo(n)dino Pieri da Villanuova xl d.
Lore(n)ço La[m]berti v s. m(eno) iiii d.
<Guido del Biancho da Valcortese v s. m(eno) iiii d.>
Guido Andria da Mo(n)tarone viii d.
Gherardo Bartalo(n)meo da Chosona xxviii d.
Istefano Buovoli da Usinina vi s.
Bartalo(n)meo da Suvi(n)gnano vi s.
Ventura Doni dal Borgho ad Arbia xxvi s. m(eno) ii d.
Dono Ranieri da Fo(n)tanella viiii d.
Buoni[n]se(n)gna Bartali da Po(n)çano xiiii d.
Filipo e Giova(n)ni Ghati da Monaciano viii s.
<Petro Citti da Chuna vi s.; di hesti dinari avemo v s. (e) xii d.>
Martino Rodolfini xxviii d.
Arigho (e) Giova(n)ni Pieri da Usinina x s.
Graçiano Orla(n)do da Chofreno xi s. (e) v d.
Giova(n)ni Pieri da Chofreno vii s.
Orla(n)do dal Mo(n)te a Folonicha xiiii s. (e) vi d.
Ramo Ubertelli dala Tore viii d.
Stefano Chafarelli da Mo(n)taghutolo iii s. (e) vi d.
Ardimanno da Sa· Mamilglano iiii s. (e) vii d.
Feranello Gherarduci xvii d.
Angiolello (e)d Arigho che sta al'Isola x s.
Martino Bruni da Bulci[a]no riholta p(er) <la molie Pieri Açi da Bulciano p(er) x s.> Grigorio Açi da Bulci[a]no v s.
Burneto Istiefani dalo Spedale Navilie iii s.
Buonsingnore Martini Ugholini xxii s.
Giova(n)ni Papa dalo Spedale xv d.
Dietaviva (e) Biencive(n)ne da Chalvosa iiii s. (e) ii d.
Piero d'Asai da Muodine viiii d.
Prove(n)çano Vale(n)tini xi d.
Piero (e) Imilgla xx d.
Bandino Giova(n)ni Re(n)çi xi d.
Buonfilgluolo Orla(n)di xvii d.
Saracino Andrie da Pechorile v s. (e) v d.
Guido Mingharde xxviii d.
Buonachorso Martini iii s.
Giova(n)nuço Rofoli da Pechorile xxxiii d.
Dietisalvi Bernardi ii d.
Iachomo Pieri da Bulciano iiii s. (e) ii d.
Vale(n)tino Simoni v s. (e) iiii d.
Dietisalvi Ghuglelmi v d.
Iachomo Martinelli da Bulciano xxii d.
Martino Bruni xi s. (e) v d.
Bernardo Giova(n)ni Bruni iiii s. m(eno) i d.
Buonaiuto da Strove vi s. m(eno) iii d.
Bartalo(n)meo Pedarelli vi s.
Genma, Giova(n)ni (e) Ranucio Martini viiii s. (e) ii d.
<Tiename(n)te mu(n)gnaio xxiii s. (e) iiii d.>
Bienvenuto Braci xxii d.
Achorso Guardavilla iii d.
Bienvenuto Bernardi v d.
Piero Sachi viiii d.
Beri(n)ghieri (e) Aldobra(n)dino Arnolfini da Po(n)gna x s. (e) vi d.
Martino Rustichelli vi s.
Bartalo(n)meo Guidi di Val di Po(n)gna vii s.
Viviano Pieri da Bulciano vii s. m(eno) viiii d.
Gionta Ugholini di Val di Po(n)gna viii s. (e) i d. à 'voti Ugolino vii s. i· sue mani.
Richo Açuoli xvii d.
Maffeo Bernardini da Bulciano viiii s. (e) ii d.
Diviçia (e) Giova(n)ni filius xxxiii d.
Berta Tre(n)te vi s. m(eno) iii d.
Giova(n)nni di Berta xx d.
Piero di Giova(n)ni xxviii d.
Mi[n]gharda Guidi (e) filius xxii d.
Grighorio Aldobra(n)di di Val di Po(n)gna xxiiii d.
Aghostino Giova(n)ni da Po(n)gna xxviii d.
Buonacholto Ma(n)çuoli vi s. m(eno) iii d.
Piero Palmiere xvi s. (e) viii d.
Ranieri (e) Buonsingnore Guidi vi s.
Picholo Vivoli vi s.
Gueriero Balduci v d.
Iova(n)ni Buscheti v d.
Rustichello Pelose xi d.
Artufo (e)-l pate iii s. (e) i d.
Donato Domenichi vi s. m(eno) iii d.
Orla(n)do Aldobra(n)dini da Po(n)gna xi s. (e) v d.
Vitali Bullia iii s. (e) vi d.
Buoncho(m)pa(n)gno Martini xxviii d.
Biencive(n)ni Guidi Pelaci xxviii d.
Aldobra(n)dino Pelasi viiii d.
Aldobra(n)dino Istiefani xiiii d.
Simone Istiefani (e) Ranucio vi s.
Guittone Ugholini da Bascano xvi d.
Giovanni Martini iii s. m(eno) ii d.
Donato Istiefani xx d.
Achorso Chresci xxxiii d.
Grighorio da· Renacio iiii s. (e) ii d.
Filipo Biencive(n)ne Istoralda(n)no da Po(n)gna vii s.
Nero Açolini viii s.
Petro Monchi viii d.
Buoni(n)sengna Ole(n)de da Bulciano vi d.
Biencive(n)ne La(m)bera viiii d.
Magiano Masuci da Magiano iii s. (e) vi d.
Achorso Rusticheli xii d.
Biencive(n)ne Orla(n)di da Magiano vi s.
Vitali Teste dal Pino xiiii d.
Orlando Teste dal P[i]no xviiii d.
Paghanucio Duraçi da Percena viii s.
Ugho fratelo del maestro Fra[n]cesco xiii s. (e) iii d.
Guido Burneti da Valchortese iiii s.
Achorso Briçi da Sa(n) Giusto a Re(n)tenano vii s.
Giova(n)ni Ruberti da Sa(n)t'A(n)gnolo Nichole xi s. (e) v d.
Lore(n)ço Bartalo(n)mei da Sa(n)t'A(n)gnolo Nichole xi s. (e) v d.
Ugho Magioli d'Arno vii s.
Renaldo Giova(n)ni da Rapolano iii s. (e) i d.
Domenicho d'Arno xiiii s. (e) ii d.
Ulivello d'Achorto viii d.
Iachomo (e) Palmiere da Chisure (e) Ranieri soio nepote iiii s. (e) ii d.
Chiarito iii s. (e) i d.
Cho(m)pa(n)gno Giova(n)ni da Giuomoli (e) i fratelli xxiii d.
Dietisalvi (e) Ugholino Guischardi da Valchortese vi d.
Ugholino Burneti da Vilanuova x d.
Iachomo Ugholini vii s.
Bucio maestro da Magiano iii s. (e) v d.
Pace Rubei ii d.
Filipo Giova(n)nuçi ili s.
Giova(n)ni Martin[u]ci xvii d.
Uguicione Maçochi da Magiano v d.
Vitali Maçochi da Magiano xxxiii d.
<Vitali Giova(n)ni Bianchi dal Pino p(er) ...... Di hesti d. à dati xviiii d.>
Maineto Arigheti xxviii d.
Ranieri Marçi de' Ranieri Chapo(n)sachi xxii d.
Guido Inte(n)de da Po(n)çano iiii s. m(eno) i d.
Ranieri Guidi Chavali xliiii d.
Salvucio Alberti da Mucilgiano vi s.
Cha(m)bio portatore xi d.
Orla(n)dino Bischardo da Magiano iii d.
Buongiani dal Mo(n)te Sa(n) Savini xxviii d.
Puglese (e) Giova(n)ni (e) Piero da Qui(n)ciano xii s. m(eno) i d.
Achorso Petri da Po(n)gna iii s.
Uguicione da Vicho di Marema xi s. (e) v d.
Ranucio Açolini (e) Giova(n)ni filius viii d.
A(n)selmo Berardi da Sa(n) Giova(n)ni ad Arcena xlii d.
Ugholino Giova(n)ni dal Bosco da Ripalta iii s.
Piero Teci da Mucilgiano xxxiii d.
Paulo Guidi da Muciglano xxxiii d.
Lo Scoto da Licignano.
Ugolino Teci.
Chesto (è)-l daçio ch'è a choliare dai foretani dei l d. p(er) centinaio dela lib. di Chalçolaria, und'è cholitore Aringieri Buonifaçi (e) Biencivene Baroci.
Aldobrandino Aldobrandini Ranuci Piçini vi s. (e) iii d. p(er) cl l.
Iachomo Buonchonpagni dale Sere xviii d. meço p(er) xxxvii l.
Il maiestro Martino che sta a Siano v s. (e) iii d. p(er) cxxv l.
Il maiestro Giovani da Graina viii d. p(er) xvii.
Quincianelo Martineli da Qui(n)ciano xiii d. p(er) liii.
Aringieri Bene[n]chase dai Pogo Sante Cicilie xx d. p(er) xli.
Rainieri Pieri Burle da Sant'Agnoio i. Chole xi d. meço p(er) xxiii i.
Tieço da Montarone x s. m(eno) iiii d. p(er) ccxxxiii.
Aldobrandino Giovani da Grepo iiii s. (e) iiii d. meço p(er) cv l.
Gilio del Basta da Rapolano v s. m(eno) ii d. p(er) cxv i.
Mafeo Arloti da Rapolano iiii s. (e) iii d. p(er) ciii.
Acholto da Rofeno i d. p(er) c l.
Grigorio nipote del deto Acholto xx d. p(er) xli.
Martino Stiefani di Val di Pogne vi s. (e) iiii d. p(er) cliii.
Beneto chalçolaio di Val di Pogne xxvii d. p(er) liiii l.
Rainieri Giovani da Sant'Agnolo a Tresa xl d. p(er) lxxx i.
Giovani Sobilie del deto luogo l d. p(er) c l.
Iachomo Saracini del deto luogo l d. p(er) c l.
Biencivene (e) Burneto Strinati da Muciliano xlii d. meço p(er) lxxxv l.
Bandino Ranuci Anselmi da Melanino xli d. p(er) lxxxii l.
Rainieri Giovani Beneti da Licignano vii s. (e) viii d. meço p(er) clxxxv i.
Dorigo Giovani del deto luogo vii s. (e) i d. per clxx i.
Tomolino Tomoli da Chalcena xlii d. p(er) lxxxiiii l.
Mafeo Pieri da Chalcena xxvii d. meco p(er) lv l.
Provençano Renaidi da Chaluosina xv d. p(er) xxx l.
Giovani fabro da Montarone xxii d. meço p(er) xliiii i.
Beneto Tebaldi del deto luogo l d. p(er) c i.
Burnacio Pavoli del deto luogo v s. (e) vii d. p(er) cxxxiiii l.
Dietaviva Pieri da Vilanuova xi d. p(er) xxiii.
Ruberto Gisepi da Rofeno vii s. m(eno) ii d. p(er) cxliii.
Garardo Adamini da Veschona xxvii d. p(er) liiii l.
Guido Berte da Saltenano vii d. meço p(er) xv l.
Agostino (e) Buonsignore frateli d'Alberto da Lunina xxxv d. p(er) lxx l.
Guido da Valerano xv d. p(er) xxx l.
Martino (e) Biencivene Pieri da Sa· Martino i· Graina v d. p(er) x l.
Giovani Marçolini da Montagutolo xiii d. meço p(er) xxviii.
Berardo Bercho i d. p(er) xl s.
Aldobrandino Vitali da Magano xvi d. p(er) xxxiii.
Istiefano Nichole da Lunina xxvi d. p(er) liii.
Rainieri Chaciati da Lunina xxvi d. p(er) liii.
Buonchonpagno Renaldi da Guistrigona xxv d. p(er) li.
Richomano Grifolini da Veschona i d. p(er) c l.
Ugolino Neri dal'Isola xxvi d. p(er) liii.
Guido Graciani da Monte Bulciani i d. p(er) c l.
Michele (e) Buondono (e) Biencivene da Prisiano v d. p(er) x l.
Chieroviso Pieri xii d. meço p(er) xxv i.
Orlando (e) Citadino Pelati dala Pieve a Pacina xx d. p(er) xl l.
Martinelo da Qui(n)ciano xv d. p(er) xxx l.
Buonsignore Garardi da Chastelo in Vila xxv d. p(er) l l.
Piero Giovani del deto luogo xxv d. p(er) l l.
Rugieri d'Armaiuolo xxx d. meço p(er) lxi l.
Vegia Gulielmi da Funino i d. p(er) c l.
Iscalengo Grigori del deto luogo l d. p(er) c l.
Rodolfo Giovaneli Citi da Qui[n]ciano x d. meço p(er) xxi l.
Perucio Bonci da Guist[r]igona i d. p(er) c l.
Burnacio Aldobra[n]dini Pogiareli da Montechiaro l d. p(er) c l.
Provençano Pepolini d'Armaiuolo xv d. p(er) xxx l.
Pasquali Giovani da Percena xxvi d. p(er) liii.
Bartalomeo Amichi da Percena xxvi d. p(er) liii.
Porchaio da Montagutolo Gisepi l d. p(er) c l.
Martino Rafaneli da Pogna l d. p(er) c l.
Grigorio Biencivene di Val di Pogne vi d. per xiii.
Burnacio Guidi Amichi da Leunina l d. p(er) c l.
Domenicho Siginolfi ii d. meço p(er) c s.
Salveto (e) Biencivene Peruçi da Paterna xxv d. p(er) rimane[n]te di c l.
Burnacio (e) Ulivieri dale Chagiuole di Radi di Greti l d. p(er) c l.
Aldobrandino (e) Lorenço dei deto luogo xxx d. p(er) lx l.
Rainieri Ugolini da Pari i d. p(er) c l.
Domenicho Bernardi da M[uo]dine v d. p(er) x l.
Arigo Pepuci da Saltenano v s. p(er) cxx l.
Tederigo Greti xii d. meço p(er) xxv l.
Chesto (è)-l daçio dei vinteci[n]q(ue) d. che si pose dipo i ci[n]q(uanta) dela lib. di chalçolaria deli foretani, (e)d ène cholitore Aringieri Buonifaci (e) Biencivene Baroci.
Aldobrandino Aldobrandini Ranuci Piçini die dare iii s. (e) i d. meço p(er) ci li.
Iachomo Buoncbonpagni dale Sere viii d. p(er) xxxii l.
Il maiestro Martino che sta a Siano xxxi d. meço p(er) cxxv l.
Il maiestro Giovani da Graina iiii d. p(er) xvi l.
Quincianelo Martineli da Quinciano viiii d. meço p(er) xxxviii l.
Giovani da Montarone vi d. meço p(er) xxv l.
Quircio (e) Amicho xii d. meço p(er) l l.
Aringieri Buonifaçi dal Pogio Sante Cicilie x d. p(er) xl l.
Rainieri Pieri Burle da Sant'Agnolo in Chole vi d. p(er) xxiii l.
Tieço da Montarone v l. m(eno) ii d. p(er) ccxxxii l.
Aldobrandino Giovani da Grepo xvi d. meço p(er) rimane[n]te di cv l.
Gilio dei Basta da Rapolano xxviiii d. p(er) cxv l.
Mafeo Arioti da Rapolano xxvi d. p(er) cii l.
Acholto da Rofeno xxv d. p(er) c l.
Grigorio nipote del deto Acholto x d. p(er) xl l.
Martino Stiefani di Val di Pogne iii s. (e) ii d. p(er) clii l.
Beneto chalcolaio di Val di Pogne xiii d. meço p(er) liiii l.
Rainieri Giovani da Sant'Agnoio a Tresa xx d. p(er) lxxx l.
Giovani Sobilie del deto luogo xxv d. p(er) c l.
Iachomo Saracini del deto luogo xxv d. p(er) c l.
Biencivene (e) Burneto Strinati da Muciliano xxi d. (e) meço p(er) lxxxv l.
Marcho Giovani da Melanino xiii d. meço p(er) liiii l.
Bandino Ranuci Anselmi del deto luogo xx d. meço p(er) lxxxii l.
Rainieri Giovani Beneti da Licignano iiii s. m(eno) i d. meço p(er) clxxxv l.
Dorigo Giovani da Licignano xlii d. meço p(er) clxxii l.
Tomolino Tomoli da Chalcena xxi d. p(er) lxxxiiii l.
Mafeo Pieri da Chalcena xiiii d. [p(er)] iv l.
Provençano Renaldi da Chaluosina vii d. meço p(er) xxx l.
Giovani fabro da Montarone xi d. p(er) xliiii l.
Beneto Tebaldi del deto luogo xxv d. p(er) c l.
Brunacio Pavoli del deto luogo xxxiii d. meço p(er) cxxxiiii l.
Dietaviva Pieri da Vila Nuova v d. meço p(er) xxii l.
Ruberto Gisepi da Rofeno xxxv d. p(er) cxi l.
Garardo Adamini da Veschona xiii d. meço p(er) liiii l.
Guido Berti da Saltenano iiii d. p(er) xv l.
Orlando dela Martinosa xiii d. meço p(er) liiii l.
Agostino (e) Buoni[n]segna fratelo d'Alberto da Lunina xvii d. meço p(er) lxx l.
Guido da Valerano vii d. meço p(er) xxx l.
Martino (e) Biencivene Pieri da Sa· Martino i· Graina ii d. meço p(er) x l.
Giovani Marçolini da Montagutolo vii d. p(er) xxvii l.
Berardo Bercho j medalia p(er) xl s.
Aldobra[n]dino Vitali da Magano viii d. p(er) xxxii l.
Istiefano Nichole da Lunina xiii d. p(er) lii l.
Rainieri Chaciati da Lunina xiii d. p(er) lii l.
Buonchonpagno Renaldi da Guistrigona xii d. meço p(er) l l.
Orlando Abateli da Muciliano xx d. p(er) lxxx l.
Richomano Grifolini da Veschona xxv d. p(er) c l.
Vilano Neri dal'Isoia xx d. p(er) lxxx l.
Burneto (e) Amicho da Muciliano xiii d. p(er) lii l.
Guido Graciani da Monte Bulciano xxv d. p(er) c l.
Nichola (e) Buondono (e) Biencivene da Prisiano ii d. (e) meço p(er) x l.
Renaldo Fra[n]cesco iiii d. (e) meço p(er) xvii l.
Chieroviso Pieri vi d. (e) meço p(er) xiv l.
Renaldo (e) Citadino Pelati dala Pieve a Pacina x d. p(er) xl l.
Martinelo da Qui[n]ciano vii d. (e) meço p(er) xxx l.
Buonsignore Renaldi da Chastelo in Vila xii d. (e) meço p(er) l l.
Piero Giovani del deto luogo xii d. (e) meço p(er) l l.
Rugieri d'Armaiuolo xv d. (e) meço p(er) lxi l.
Vegia Gulielmi da Funino xxv d. p(er) c l.
Iscalengo Grigori dei deto luogo xxv d. p(er) c l.
Rodolfo Giovaneli Citi da Qui[n]ciano v d. (e) meço p(er) xxi l.
Peruco Bonci da Guistrigona xxv d. p(er) c l.
Provençano Pepolini d'Armaiuolo vii d. (e) meço p(er) xxx l.
Pasquali Giovani da Percena xiii d. p(er) lii l.
Bartalomeo Amichi da Percena xiii d. p(er) lii l.
Porchaio da Montagutolo Gisepi xxv d. p(er) c l.
Martino Rafaneli da Pogne xxv d. p(er) c l.
Grigorio (e) Biencivene di Val di Pogne iii d. p(er) xii l.
Guido (e) Oriandino d'Avana xii d. (e) meço p(er) l l.
Brunacio Guidi Amichi da Lunina xxv d. p(er) c l.
Giovani Cefi da Barbaione xxxii d. (e) meço p(er) cxxx l.
Domenicho Siginolfi i d. p(er) xx s.
Saiveto (e) Biencivene Peruci xii d. (e) meço p(er) rimane[n]te di c l.
Buoni[njsegna Guiducini xxv d. p(er) c l.
Burnacio Ulivieri dale Chaguole di Radi xxv d. p(er) c l.
Aldobrandino (e) Lorenço da Muodine xv d. p(er) lx l.
Rainieri Ugolini da Monte Pisini xxv d. p(er) c l.
Domenicho Bernardi da Muodine ii d. (e) meço p(er) x l.
Arigo Peruci da Saltenano ii s. (e) vi d. p(er) cxx l.
Tederigo Greti vi d. meço p(er) xxv l.
Pensiones quas hab(ere) d(e)bem(us). Bonense(n)gna da Bivilliano d. xii. Li Schifardi d. vi. Casa Baroncini dal Castello coi co(n)sorti d. viii. Il filliuholo Ra(n)dumi d. iii. Renieri dal Pino s. ii. Casa Pilozzi d. xx. <lo> Kasa Orlandinuzzi d. iiii. Casa dei Toressi d. ii (e) mezo. Martino da cCellole d. xii. Ponzetto una gallina (e) uno pane. Martino dal Santo d. ii. Casa Ughetti dal Melo d. ii. Casa Baro(n)celli d. ii. Alb(er)tinello coi co(n)sorti un paio di polli. Orla(n)do un pollo. Casa Andrucci d. iiii. Ugolino dala Collina d. iiii (e) un paio di polli di state (e) un paio di capponi p(er) Natale. Gianni dela Riccia d. v. Casa Pieri Gole un paio di polli di state (e) un paio di galline p(er) Natale (e) un pane (e) uno staio d'anona. Martino dale Barucciole d. v. Guillielmo dala Collina uno danaio (e) uno staio d'anona. Lo piovan da Vallia d. viiii in u(n) lato (e) d. iiii inn un altro. Gozzafava un cappone. L'abate dala Fonte da Vallia d. xii. Casa del Tassa da Guilliano un d. Casa Martini dala Fratta d. iii. Casa Ubaldini Malferai d. v (e) t(er)ratico. Bruccianichi d. xi (e) un paio di polcini. Giugno d. ii. Casa Boccasci(m)mie d. vi. Casa Mazzapane d. iiii. Bellozzo d. viii. Martino Ferretti d. viiii. Niccola d. iii. Casa Tramazzi d. iii. Casa Bocci d. ii. Casa Guateri d. vii. P(rei)te da Sa(n) Niccolò d. iii. Filliuholo Truffetti d. vi(e) un paio di capponi. Petri Aldobrandi d. iii. Casa Gia(n)ni da pPrata d. vi. Benvenne d. iii (e) una gallina. Sinibaldo uno paio di capponi. P(er) la cosa del Maccione dei tre anni l'uno un cappone (e) un d. (e) uno staio di vino. Quelli dala Paurana d. vi(e) uno staio di vino, l'altr/a/'anno una gallina (e) d. v (e) un paio di polcini (e) una op(er)a. Lo piovano da sSan Giovanni una gallina (e) d. ii. Casa Brunellini da Fortuni d. vii (e) un cappone (e) un paio di galline co(n) suoi c(on)sorti, (e) elli d. ii. Saccuccio da cColdaia d. vi sanza manica(re). E i Moggietti d. x sa(n)za manicare. Casa del Borghese un danaio. Bonavia da lLezzano d. iii. Filliuholi Baro(n)cioli d. vii (e) un paio di galline. Ghino d. ii (e) un cappone (e) iii op(er)e. Diotisalvi d. ii (e) uno staio d'anona dei tre anni. Guido Bonoli d. ii (e) una gallina d'in terzo anno. Casa Gianni Teci d. viiii (e) una pollastra. (e) q(ue)lli stessi casa Gia(n)ni d. v (e) una gallina (e) d'in t(er)zo t(e)rzo a(n)no d. iii (e) una gallina. Casa Tedaldini d. vii (e) un paio di galline (e) un polcino di state, l'altr'anno una gallina (e) un paio di polcini (e) d. vii (e) op(er)e xviii. Casa Segnorelli da Torre Vecchia d. iii (e) una gallina d'in terzo in t(er)zo a(n)no (e) op(er)e iii. Casa Buki un pan in desco, una torta (e) iii pani. Guido dala Strada d. v. Borghetto d. xii (e) uno staio di vino. Bellincione da Castelveckio co(n) suoi co(n)sorti d. xii. Pandolfolo da Carza d. x. Lo Nero co(n) suo co(n)sorti d. xii. Gia(n)ni da Castelveckio un paio di capponi. Casa Rodolfoli da Carza d. viiii (e) una gall[i]na <gal> cu(m) suoi co(n)sorti (e) op(er)e viiii. Bonavia da Carza d. xvii. Ventura co(n) suoi co(n)sorti un paio di galline. Benci d. x p(er) la cosa Gherardini da Beriani. Bastone d. viii. Spugnolico (e) Righetto <l'uno anno tre> polli <(e) l'altro> due. Bonaffo co(n) suoi co(n)sorti un pai[o] di galline (e) iii capponi (e) p(er) Sa(n) Bartoli due paia di capponi cu(m) suoi co(n)sorti. Casa Renuccini /da/ da Monte Caroso d. xiiii. Casa Pieri Guillie d. vi(e) una gallina iii iii a(n)no. Casa Francie so d. iii. Casa del Fabbro co(n) suoi co(n)sorti d. xi. Quei dela Porta d. xii co(n) suoi co(n)sorti. Casa Soffiardi d. vi. Casa Mazzerri d. vi(e) una gallina co(n) suoi co(n)sorti d'i(n) t(e)rzo anno. Guido Guiducciolini d. xii (e) un mazzo di cavoli co(n) suo co(n)sorti. Filliuholo Fra(n)ciae coi co(n)sorte un paio di galline p(er) casa Alberighi. Gianni dala Fonte d. vi(e) un paio di pollastri. Filii Martini un paio di pollastri. Carfignano una gallina (e) d. iii in t(er)zo anno Lo spedale da Talliaferro un cappone (e) uno staio di vino in quarto anno (e) un danaio. L'abate da Santa Rip(ar)ata d. iiii p(er) la casa da S(an)c(t)/a/'Andrea a Vezzano. Perutzo da Carzuola due paia di polli di state (e) un paio di galline p(er) Natale (e) d. vi (e) t(er)ratico dela t(er)ra ke ttiene da noi (e) aitorio in t(er)zo anno xx ot xxx s. (e) un mogio di grano facto a staio diricto p(er) la co(m)p(er)a di Malacresta Spugnolico da casa Vitali die dare iii paia di buoni kapponi per Natale.
A voi ser Guido padre mio sine peccato io Guiducio vi ma(n)do sal(utem) cu(m) desiderio revide(n)di. Coi[n]to vi sia ched io no(n) sono potuto a(n)dare a stare co(n) ser p(re)ite Ve(n)tura i(m)peroe ched io abbo avuto gra(n)de male nela gola (e) nela gabba; (e)d elli vi trovoe molto disfornito di biada (e) di massarisie. Da ched io fusse guarito dela gola io v'a(n)droe a stare co· llui. Uno p(re)ite da Pistoia è venuto a stare co(n) ser p(re)ite Guido, ed este buono iscritore. Io li mossai lo salterio: elli dice che ll'adeserae bene e fine me(n)te. Noi eravamo a(n)dati a S(an)c(t)o <Fra(n)cer> Fra(n)cesco ed avea acatato lo salterio loro, possa ci dima(n)daro di quale ordine elli e(ste). Ma(n)datemi dice(n)do come voi volete ched i' ne facia dele materasse che voi mi ma(n)daste dice[n]do: io ne pregai Marco notaio, e a(n)damo ala corte io ed elli, e avavamo accatata la paravola dal giudice; ell'erano ta(n)te le dispese ched io no· ve le volsi ma(n)dare sed io no· ve lo ma(n)dasse dice(n)do. Mandatemi dice(n)do p(er) v[o]ssa lectera <..> lo piue tosto che voi potete come voi volete ched io facia del salterio (e) d'o(n)nia cosa; mandatemi dicendo qua[n]do la vossa venuta de esere. <Donna Marli> Donna Maria vi manda salu(tem).
Ella vi manda p(re)gando che voi le mandaste uno poco d'olio, ched elli c'este sì caro che no· ne pute avere. Coi[n]to vi sia ched ella ave fate curare le tovallie, e no· le vule vendere i(n)fine ala vossa tornata, (e)d ànole dato dr. xxviiii, (e)d ànole dato <cua> quarre di grano v poi che voi ne veniste.
[Indirizzo:] In mano di ser Guido.
D(OMI)NO Rugeri de Bang[n]uolo P(ER) La graçia di Dio (E) DI D(OMI)NO re Currado capiTANo d(e)· popolo di Siena (e) DEL COMUNE, tuto ARIGO Acatapane vi si ma(n)da RAcomandando.
Co(n)tio sia A voi che GeraRDONE (e) Angnelone di SpOLETO CHE vi recha chesta letera, io di loro VI Foa MOLte graçie di molto ONORE (E) DI molto serviçio il quale elli m'à fato P(ER) avere i Cavaieri di SpOLETO (E) DELA contrada chE VENGOnO al nostro serviçio. Sapiate ch'ellino sì VI S'ADOPErARO IN ciò CH'ELLIno pOteRo di buono p(er)ché noi li avesimo: inpERò VO mando p(re)gando che vo sì ' RI[N]Graçiate se voi piace.
Co(n)tio sia a voi che i cavaieri che vengono di Spuleto si sono pagaTI P(ER) UNO Mese. Dei q(ua)li à(n)no nome sere Andre[a] (e) Radicone soio filio (e) Politio DI PALmiere (e) Tristaneto (e) Tomassone di Simo (e) Giovaneto di seRe AnDREA (E) ToMAsone di sere Andrea (e) Simoneto di sere Andrea (e) Francescone DI PALmiere; tuti chesti sì àno due cavalli; p(e)rò ellino Deono veNIRE CON BUoni cavalli (e) bene armati, sì chE voi DEOno piacEre. LE CARTE DEI PATI IO no vi poso mandare p(er)ché no sono anco fate.
Anco saPIate che vi VienE chO· Lloro uno faNTE CON uno cavaLlo, che NON è PAGATO, (E) dise che aveVA BONO cavallo (e)D ERA BENE armato: p(e)rò sì-· riceVERETE se voi piacerà, (e) à NOME Giovaneto.
[Indirizzo:] A d(omi)no Rugieri di Bang[n]uolo capitano del popolo di Siena.
A voi, mesere Rugieri de Bangnuolo, p(er) la graçia di Dio (e) di d(omi)no re Currado capitano del cumune di Siena, tuto Arigo Acatapane vi si ma[nda] racomandando. Contio vo sia che io sì sono in Peroscia, (e) gio[n]sivi giovidì due die entra[n]te ottob(re) con una grande quantitae di cavaieri dela valle di Spuleto (e) dele contrade di lagiuso, (e) quand'io gionsi in Peroscia sì vi trovai Aldob(ran)dino Gonçolino. Unde sapiate che io me ne voleva venire coi detti cavalieri p(er) chello che io voleva esere in Siena co·lloro inna[n]çi voi, p(er) vedervi (e) p(er)ché voi intendeste i patti che sono da me (e) da lloro ançi ch'ellino si scrivesero, i q(ua)li pati apaiono p(er) carta p(er) mano di notaio. Unde vo facio contio che i pati sono cotali, ch'elino vi deono servire a vostra volontà di dì e di note con buoni cavalli idoni di trenta l. (e) di più, (e) bene armati, come cavaieri; (e) ànno inpromeso s'elli ve n'à neuno che no vi piacia, ch'eli vi deono sati[s]fare, (e) di chesto avemo di catauno buone ricolte, (e) rendere i d. cola pena del dopio. Inperò vo facio contio che io me ne serei volo(n)tieri venuto co· lloro, m'Aldob(ra)ndino Gonçolino sì mi dise da vostra p(ar)te che io no mi partise di Peroscia, ançi vi rimanese p(er) pagare i cavaieri di Peroscia (e) altri cavaieri dela co(n)trada, (e) disemi che a ilui conveniva andare a Cortona p(er) fare la sicurtà ai cavaieri di Cortona, und'io volendo obedire sì ci sono rimaso. (E) stando ine in Peroscia, il deto giovidì a sera sì ci gionsero a[n]basci[a]dori di Radicofano c'andavano a d(omi)no papa a cascione dela p(re)da che tolta l'avete. Inco(n)tene[n]te sì feci u· meso (e) manda/nda/'lo la note a Buonifacio ad Asisi, (e) manda'lili dicendo p(er)ch'elli ne fuse più savio (e) avesevi pensato che da fare ne fuse ançi che lgl'a[n]basciadori giongnesero inna[n]çi d(omi)no papa. Chesti di soto sono i nomi dei cavaieri che v'ò mandato (e) che vi mando.
Bartaloto di d(omi)no Simone.
Gentilone soio frate.
Lanbrutolo d'Iacomo.
Passcuali Giovani.
Girardone di d(omi)no Gilib(er)to.
Mercatone di dona Bruna.
Pavolo Masei.
Gentileto soio filio.
Angelo di Vetulucia.
Tomasone di Simo.
Lallo di Biascio.
Giovaneto di sere Andrea.
Simone di sere Abadengo.
Tomasio di Tedeo.
Sere Gentile d'Ancaiano.
Andriuolo soio filio.
Albericone di sere Berardo.
Iacomo Famegluolo.
Iacomo di sere Rugieri.
Gilone di Filipo.
Barba di sere Andrea.
Grigoreto di ser lacomo
Sere Dono di Simo.
Rub(er)tone soio filio.
Sere Filipo d'Alberico.
Ranuceto di sere Filipo.
Tuti che[sti] sono di Spuleto.
Petrone da Chiarignana.
Gualtieri soio fratello.
B(er)tolditto di sere Burello.
Lanciere da Petrone. Filipo di Gionta.
Massalone d'Angelo.
Paoletto di sere Giova(n)ni.
Iacomo Gualtieri.
Lucarone di Iacomo.
Arigetto di ser Iacomo.
Sere Renaldo Giovani.
Iacomo dell'Asculgola.
Tomassone soio filio.
Sere Tomasso Giova(n)ni Ranieri.
Grigoreto soio filio.
Ser Iacomo di Chiari(n)gnana.
Monaldo di sere Curado d'Alici.
Iacomo Tomasso di Chiarignana.
Simoneto di Buonave[n]tura.
Mansareto di Monsenese.
Arientone di Buonaguida.
Ser Iacomo di Paganello.
Giova(n)ni dela Fonte.
Angeleto di ser Iacomo.
Angelo di Giovani.
Giovaneto di Simone.
Gionta frate suo.
Lonardone di Giovani.
Lonardone di Giordani.
Tuti chesti sono di Spuleto.
Bartalone di sere Girardo.
Sere Andrea di Palmiere.
Radicone soio filio.
Paulino di Palmiere.
Tristaneto Venceguera.
Tomaso d'Anchaiano.
Iuliano d'Iacomo.
Renaldo Carbone.
Tomasone di Nanna.
Filipo di sere Renalducio.
Monaldo Palmiere.
D(omi)no Simone di Simone di Beraldo.
Tomaso di Nicola.
Pavoleto di Filipo.
Istorione Giravaldo.
Gulglemeto frate suo.
Manetone di sere Raneri.
Pavolo Transerigo.
Gilone frate suo.
Pavolo di Renaldo.
Giova(n)ni Buonagio(n)ta.
Marcone di Giovani.
Francescone di Palmiere.
Giovaneto di Pavolo.
Frate Filipo di Giuliana di Bene.
Marcone di Tomasso.
Iscorna d(omi)ni Iacomi di Mo(n)tefalco.
Petrucio d(omi)ni Giova(n)ni.
Porcello di Piagença.
Sere Naldo di Bovaciano.
Cristiano di Bartalo.
Filipo di sere Maseo da Barota.
<Filipo>
Tuti chesti sono di Spuleto.
Gileto di sere Maseo da Baroita.
Pavoleto di sere Filipo.
Petrucio di sere Giovani.
Lancetto di Façio.
Sinibaldo Giovani di Gavelli.
Gilone di Tomasone Lusdimaio.
Simarone di Manovello.
Renaldeto di sere Iacomino di Boni[n]segna.
Francescone d'Andrea.
Tomaso Mafei.
Renalducio di sere Andrea.
Grimaldo di Mane(n)te.
Petrucio d'Alberucio.
Massarone di sere Iscorna.
Nicola d'Atto.
Buonco(n)te di Gualtieri da Maciarino.
Gia(n)ni d(omi)ni Gentili da Mo(n)tecilli.
Gentile soio fratelo.
D(omi)no Alberico da Chiaringnana.
Andrione soio nipote.
Angelo di Farolfo.
Andrea di Renaldo.
Simoneto d(omi)ni Odo da Castelo de· Lago.
Tedeo di Tedeaso.
Gileto di Marione di Mafeo.
Gisalenço di Pietra.
Giova(n)neto di Stefano di Giovani.
Petriano di Mare(n)tone di Mane(n)te.
Penna d'Andrea.
VIRO (E) NObile d(omi)no RUgErio de Bagnolo p(er) la graçia di Dio (e) de· re ChuRado chapitano del popolo (E) del COMune di Siena, Arigo Achatapane (e) Aldob(randino) Iachomi si[n]dachi del comune apo Peroga vo si ma[n]dano racoma[n]da[n]do. (E) cho[n]tio vo sia che Aldob(randino) pagò i· Cortona lXIJ chavalieri, i q(ua)li mosero p(er) venire a Siena lunidì a terça, sei dì e[n]tra[n]te otobre. Le nomina dei q(ua)li i' ò iscriti p(er) carta, (e) p(er) carta la paga che l'è fata; i[n]tra i quali die avere tre[n]ta (e) sei chavalieri a chavali coverti, (e) li atri sono a u· chavallo, (e) debono es.RE armaTi di tute arme.
(E) sapiate che vo ma[n]damo cinque chavalieri i q(ua)li ArIgo à fata paga i· Peroga sì cOM'ELI à scrito, dei q(uali) ne sono i due a due chavalli, (e) li atri sono chon uno; (e)d à dati a quelino ched àno I DUE chavali iij l. p(er) uno (e)d a quelli chon uno chavallo xl s. p(er) uno; i q(uali) chavalieri ma[n]dò PELEgrino Martino.
[Indirizzo:] D(omi)no Rugieri di Bangnuolo p(er) la graçia di Dio chapitano del popolo di Siena.
Nobile prude(n)ti viro d(omi)no Rugerio da Bagnolo capita(n)o del popolo e del comune di Siena, Aldob(randino) si[n]daco del comune vo si ma[n]da racoma[n]da[n]do.
Veco Odo di Ranieri da Patalla (e) Ve[n]tura di Ramo[n]dino da Patalla, ce debono servire il comune co· quatro chavali, (e) sono buoni, ed aveli iscriti (e)d aveveli ma[n]dati p(er) cela iscrita ce venuta v'è; ai q(ua)li noi ave· dati xv l. tr'a[m]beduni, (e) altretanti ne debono avere: ini p(er)cò lo lo date.
[Indirizzo:] A d(omi)no Rugerio da Bagnollo.
Ranaldo da Santa Riparata de dare a Paltone Meliora(n)çe Cxlviiij lib. p(er) uno cavallo lo quale co(m)peroe da lui, t(er)mine i(n) kle. maggio.
Quesste le cho(n)pere del podere da Chasalino.
A(n)che u(n) pecço di terra che cho(n)pera(m)mo dal figlulo Piero da sSa· Donato, ch'è possto all'Essca, che v'à prato e va la via p(er) meço: j forra, ij le rede Bo(n)segnori da Vitorino, iij la chiesa da sSa(n) Donato, iiij le re[de] La[n]berti da Vitorino, (e)d è iiij isstaiora a grano.
A(n)che u(n) peçço che cho(n)perai da Bo(n)tale(n)to da Vitorino, possto ala chossta: j (e) ij via (e) iii (e) iiij le re[de] Volta Benefeci da Vitorino, (e)d è vj isstaiora.
A(n)che u(n) peçço che cho(n)perai da Piero Choglanera da Vitorino, possto a/a/la chossta: dal j via, ij le rede Voltta (e) iij Fino, iiij *** da Vitorino, (e)d (è) isstaiora iiij a grano.
A(n)che u(n) peçço che cho[n]pera(m)mo da fFino, possta di sotto dala via a rri[n]petto le chase: j via (e) ij Villano (e) Righogloso, iij (e) iiij noi, (e)d è uno isstaioro a grano.
A(n)che u(n) peçço che cho[n]pera(m)mo da Donato da Verelli, possta al chole: da j via, ij Ama(n)nato, iij figluoli di messer Cia(n)/a(n)/pari, iiij le rede del Vessciacha,(e)d è meço isstaioro a grano.
A(n)che u(n) peçço che cho(n)peramo da Villano da Chasalino: dal j via (e) ij io (e) dal iij (e) iiij Righogloso da Chasalino, (e)d è tre quarti di sstaioro a grano, (e)d è possto a rri(n)petto ale chase da Chasalino, la via in meço.
A(n)che due peççi che cho(n)pera(m)mo da Villano nepote Bo(n)crisstiano da Vi(n)ci: dall'u(n) lato del primo peçço sì è via (e) ij via (e) iij le rede Volte Benefeci da Vitorino, iiij Righogloso da Chasalino, (e)d èe tre isstaiora; (e) l'atro peçço possto ala chossta: j via (e) le rede volta, iij io, (e)d è meço isstaioro.
MCClv, dì quatro intra(n)te aprile. Al nome di Dio, ame, (e) d'acresime(n)to di bene, MCClv.
Provinçano Martinelli d'Aliana dela korte di Petroio in Greti: ave(n) konperato da lui il podere suo d'Aliana od altrove ke n'avesse in questa korte; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Rolenço da Suvigliana, ke vi diede parola la moglie di P[r]ovi(n)çano, (e) ave(n)ne un'altra karta di questo podere da Daniello f. di questo Provi(n)çano (e) dala moglie, ke la fece s(er) Markaino da Fuciekio, ke l'ave(n) konpiuta a noi, (e) deone avere lb. l dies quattro intra(n)te ap(ri)le a' cinqua(n)ta cinque.
A Provi(n)çano de(m)mo lb. ii e s. x: demoli p(er) lui a Giu(n)ta Milotti p(er) la rikonpera del konte.
(E) de(m)mo anke a Provi(n)çano lb xviii: demoli p(er) lui a Mano f. Dietiguardi di Fire(n)çe; àcci fatta açione Mano di due karte per mano di s(er) Andrea da Enpoli vekio; ave(n) konpiute a noi le karte principali; àli fatta fine generale questo Mano a Provi[n]çano p(er) karta fatta p(er) mano di s(er) Andrea.
(E) demo a P(ro)vinçano s. xi in sua mano in E(n)poli.
(E) demo a Provi(n)çano lb. xviii e s. v i(n) mezo ap(ri)le: demoli p(er) lui a' figluoli Aldobrandini del Duka, ke li doveano avere da lui p(er) un peço di tera k'aveano pegnio da lui; le sedici lb. (e) quara(n)ta cinque s. fuoro p(er) sedici istaia di grano ke dovea loro dare d'afitto; ànocine fatta karta di questo peço dela tera p(er) mano di s(er) Iakopo da Kolegonçoli.
(E) demo a P(r)ovinçano s. xiiii: demoli p(er) lui a Guido Borki p(er)ké li mutasse termine d'ivi a sei mesi.
(E) demoli a P(ro)vinçano lb. xi in k. dice(n)bre nel cinqua(n)tasei, i quali po(nemo) a sua ragione ke saldamo ove dovea dare.
Mes(er) Bonakorso Bellincioni ci à ve(n)duto tutte le ragioni k'egli avea sopra a Pruovi(n)çano Martinelli p(er) la konpera ke fece da San Pantaleo od altro; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Fantone d'Enpoli, ke s'inbrevò p(er) meço nove(n)bre nel cinqua(n)tasei. Mo(n)ta lb. l.
MCClv. Miniato f. Tinaççi d'Agliana: avemo konperato la terça parte del podere ke fue di Tinaçço suo pradre; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Kolegonçoli, ke s'inbrevò dies dodici intra(n)te ap(ri)le a' cinqua(n)tacinque; ave(n) la parola dela mogl/gl/ie, (e) dene avere lb. xii (e) s. x questo die di sopra.
A Miniato de(m)mo s. x in sua mano ad Aliana.
(E) de(m)mo a Miniato s. xl in sua mano a Fuciekio.
(E) de(m)mo a Miniato lb. iii (e) s. x: demoli p(er) lui a Spinello f. Giova(n)ni d'Aliana dies tredici intrante luglio a questa indicione; feceli fine questo Ispinello p(er) sé [e] p(er) Tedaldino Kaciaguide d'una karta di lb. sei (e) s. cinque, ke la fece s(er) Rolenço questa fine, (e) ave(n) la fine da Tedaldino, ke l'à Bascialo p(er) noi (e) p(er) lui.
(E) de(m)mo a Miniato s. xlviii: demoli p(er) lui a mes(er) Kavalka.
(E) demolii anke s. xv: demoli p(er) lui a Spagliagrano Vernati, (e) de(m)moli anke lb. iii (e) s. vii d[i]es tredici intrante luglio, ke li ne portò a Fuciekio.
Madona Piubella moglie di Di[n]gho da Petroio: ave(n) konperato da lei uno peço di tera posta nela kosta k'è a ri[n]peto ad Aliana; ave(n)ne karta per mano di s(er) Iakopo da Koleconçoli, ke s'inbrevò p(er) meço ap(ri)le a questa indiçione, ke ne dee avere s. xx.
De(m)mo a madona Piubella s. xx: demole p(er) lei ala tavola d'Enpoli.
Arighetto Tolomei d'Aliana: ave(n) konperato da lui uno peço di tera posta in kapo dela via qua(n)do salii ad Aliana; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia da Pagnana, ke s'inbrevò dì due intra[n]te aghosto, (e) dene avere s. l questo die.
Arighetto medesimo s.l a tremine in sua mano. Mo(n)ta lb. xvi.
MCClv. I figluoli di mes(er) Aldobrandini del Duka da Petroio: ave(n) konperato da loro due peçi di tera posti ad Aliana, la quale fue di Guido f. Tinaçi d'Aliana, (e) anke uno peço di tera, la quale fue di quella di Provi(n)çano: ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Kolegonçoli, ke s'inbrevò dies tre ançi ka. magio nel cinqua[t]acinque, (e) deone avere lb. xxvii (e) s. v questo die.
(E) anke ave(n) konperato da loro medesimi sette peççi di tera posti nela villa d'Aliana, (e) quattro istaia di grano, il quale dava loro Ispinello (e) Ventura Petrini d'Agliana; àci fatta karta mes(er) Kavalka (e) Laçarino dela loro metade p(er) mano di s(er) Perino da Pagnana, ke s'inbrevò dl quattro intrante luglio, (e) ànoci fata karta Preçivalle (e)' manovaldi de' f. di mes(er) Salvagio, ke la fece s(er) Perino da Pagnana, ke s'inbrevò d[i]es otto intrante luglio nel cinqua(n)tacinque, ke ne deono avere lb. xl questo die di sopra.
Demo a Laçarino lb. xiii, ke ne portò Kello suo fratello le s[e]i lb. p(er) dare a' medici p(er) madonna Ghaliana, (e) le sette ebe in sua mano in E(n)poli, ke le mescolò kon quarantotto lb. ke diede a Ghinibaldo.
De(m)mo a mes(er) Kavalka lb. xvi (e) s. xv tra tre volte, ke n'ebe Geri del Bello s. cinqua(n)tatré, (e) li altri ebe in sua mano.
De(m)mo a madona Barucingha Ib. xvi (e) s. xv: demoli p(er) lei ala tavola d'Enpoli, k'ierano iscritti nel quaderno dele perghamene.
Demmo a Laçarino (e) a Priçivalle lb. xx (e) s. x p(er) meço luglio: facemolili dare ala tavola d'Enpoli kon a[n]ke s. quara(n)a due ke li doveamo dare del grano p(er) la fançiulla di Guidi Tinaçi.
Ave(n) rivenduto a Spinello (e) Ventura queste quattro istaia di grano ke noi konperamo qui di sopra lb. ventiquattro dì cinque intra(n)te aghosto. Ave(n) loro fatta fine. Mo(n)ta lb. lxvij (e) s. v.
MCClv. Ispinello f. Giova(n)ni d'Aliana: aveli dato ad afitto uno peço di tera posta a· rio d'Aliana in cinque ani, ke ci ne de dare ogne ano cinque istaia di grano alo staio enpolese; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Kolegonçoli, ke s'inbrevò dies dodici intra(n)te luglio.
à dato Giaferro Triki v istaia di grano in k. sette[n]bre nel cinqua(n)tasei.
à dato Giaferro v istaia di grano, ke ci ne diede danari: po(nemo) a sua ragione ove de avere nel quadernuccio dele perghamene in k. sette[n]bre nel cinqua(n)tasette.
Ave(n) ve(n)duta questa terra a Giafero lb. xii: po(nemo) a sua ragione ove dovea av[e]re ina[n]zi.
Benfacesti Ubertelli da San Donato in Greti: ave(n) konperato da lui tre peçi di tera posti nela fora d'Aliana (e) di San Donato; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia da Pagnana, ke s'inbrevò p(er) meço aghosto al cinqua(n)tacinque, ke ne de avere lb. x questo die; ave(n) la parola dela moglie.
A Benfacesti demo lb. x: demoli p(er) lui a s(er) Rolenço da Suvigliana p(er) la rikonpera del konte Guido Novello.
Iakopo f. Lanberti d'Aliana: ave(n) konperato da lui uno peço di tera posta nela kosta di sopra ala vignia di Guidotto; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia da Pagnana, ke s'inbrevò dies sette intra(n)te aghosto nel cinqua(n)tacinque, ke ne de avere lb. x questo die; ave(n) la parola dela moglie.
A Iakopo de(m)mo lb. v di[e]s diece intrante aghosto: po(nemo) a sua ragione ove dovea dare p(er) la vigna ke li ve(n)demo, ke la konperamo da Lanb[e]rto suo pradre.
Demoli lb. v: demoli p(er) lui a' manovalidi de' figluoli Tedici da Pagnana kon a[n]ke lb. tre; po(nemo) ke de dare ...... Mo(n)ta lb. x.
MCClv. La figluola Guidi Tinaçi d'Aliana: aven ko[n]perato da lei vi peçi di tera posti nela villa d'Aliana, ke ne fue venditore Provi(n)çano Martinelli (e) Meliore f. Bonakorsi da Kanpo Kolese (e) Laçaro f. Tinaçi d'Aliana. Inprimame(n)te uno peço di tera posta nel Vignale, k'iera sua il terço (e) l'atro terço iera di Miniato, (e) l'atro terço iera di Lacaro; di questo (e) di tutti ili atri: dal i Laçaro (e) noi, ke la konperamo d'Arighetto, (e) li noi, ke la konperamo da Spinello, (e) iii via, (e) iiii noi, ke fue di quella di Provi(n)çano. (E) anke un altro peço posta ivi apresso: dal i (e) ii (e) iii noi <(e) dal iiii> ke fue di quella di Pruvi(n)çano, (e) dal iiii tera dal santo. (E) anke un altro peço posto in Celle: dal i Laçaro (e) dal ii noi, ke fue di quella di Provinçano, (e) dal iii (e) iiii tera dal santo. (E) anke un altro peço posta nel Vignale: dal i (e) ii (e) iii noi, ke fue di quella di Provi(n)çano, (e) dal iiii
Laçaro. (E) anke un [a]ltro peço posta nela kosta: dal i (e) ii (e) iii noi p(er) tera ke konperamo da Provi(n)çano, (e) dal iiii tera del santo. Anke un altro peço di vignia: dal i (e) ii (e) iii noi (e) dal iiii Laçaro, ke la konperamo lb. iiii (e) s. xviii i· meço luglio.
Demo ala fanculla lb. iiii (e) s. xvii: demoli p(er) lei a Laçarino (e) a madona Barocingha moglie ke fue di mes(er) Salvagio, lb. tre (e) s. tre; diederçine açione sopra questa fanculla p(er) karta fatta p(er) mano di s(er) Rolenço, ke s'inbrevò p(er) meço luglio nel cinqua(n)ttacinque, (e) fece s(er) Rolenço la pre(n)cipale, (e) tre(n)taquattro s. ci konpitamo p(er) nove istaia di grano ke ci dovea dare afitto Guido p(er) un peço di tera ke konperamo da' figluoli Aldobrandini del Duka. Mo(n)ta lb. iiij (e) s. xvij.
MCClv. Guidotto f. Peruçi d'Agliana: ave(n) konperato da lu' il podere suo k'è posto ad Aliana od altrove ke n'avesse nela korte di Petroi[o]; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Kolegonçoli, ke s'inbrevò dì sette osente luglio a' cinqua(n)tacinque; ave(n) la parola dela moglie, (e) ànocine fatta karta di questo podere Bascialo (e) Giafero (e) Vicino f. Triki; fece la karta s(er) Iakopo medesimo questo die; kosta lb. xlij questo die.
A Guidotto demo s. xxxvi: demoli p(er) lui a Giafero Triki; àline fatta fine generale p(er) karta p(er) mano di s(er) Rolenço da Suvigliana dies otto osente ottobre.
Demoli anke s. xxx: demoli p(er) lui a Vicino Triki; àli fatta fine generale p(er) karta p(er) mano di s(er) Rolenço dies otto osente ottobre nel cinqua(n)acinque.
Demo anke s. xxiiii: demoli p(er) lui a Kortinuova d'Aliiana; fececine karta dela tera ove sono i fiki p(er) karta fatta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia.
Demoli s. x: demoli p(er) lui a Guido Borghi; fececine açione sopra Guidotto d'uno mogio di spelda di kapitale, ke la fece s(er) Bentive(n)gnia da Pagniana. Demoli s. iij: demo p(er) lui a Federigho Merkatanti; feceli fine p(er) mano di s(er) Rolenço.
Demoli s. iii in sua mano, ke ne konperò una kamiscia.
Demoli lb. xiii (e) s. vii dies due osente aghosto: demoli p(er) lui a Nese f. di mes(er) Pescie del Minaciato; àcci fatta karta Nese dela vignia (e) di due peçi di tera (e) di Gu[i]dotto (e) àcci dato açione di tre karte p(er) mano di s(er) Rolenço da Suvigliana, ke s'inbrevò questo die.
Demoli anke lb. v di[e]s cinque intra[n]te sette(n)bre: demoli p(er) lui a Iakopo Borghi; diedeci açione di tre karte ke fece s(er) Gualtieri, ke la fece s(er) Rolenço, (e) àli fata fine generale; queste tre karte ke ci diede Iakopo (e) le tre ke ci diede Nese à s(er) Rolenço.
Demoli s. vii in sua mano in Enpoli.
Demoli anke lb. xii: demole per lui a Mano Dietiguardi di Firençe: àcci fatta karta Mano dela kasa (e) del'orto di Guidotto, (e)d àci dato açione sopra lui di due karte; fece la karta dela ve(n)dita (e) del'açione s(er) Rolenço, ke s'inbrevò dì diece ose(n)te nove(n)bre nel cinqua(n)tacinque, (e) àli fatta fine generale p(er) mano di s(er) Rolenço. Demoli s. xxii in sua mano, ke ci ne dovea dare dodici istaia di grano.
Demoli lb. v: po(nemo) a sua ragione ove dovea dare nel quadernuccio. Mo(n)ta lb. xlij.
MCClv. Lanberto Peruçi d'Aliana (e) Galghanetto suo figluolo: ave(n) konperato da loro il podere k'egli àno ad Aliana od altrove nela korte di Petroio, (e) àcci consentito a questa ve(n)dita Iakopo suo figluolo; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia da Pagniana, ke fue diciotto peçi; ave(n) la parola dele mogli loro; ke s'inbrevò dies due intra(n)te aghosto nel cinqua(n)tacinque; deone avere lb. xlv questo die.
Ave(n) ve(n)duto di questo podere una vignia lb. xxvi, ke la ve(n)demo a Iakopo f. Lanberti questo die, ke fece la karta s(er) Bentive(n)gnia da Pagnana.
Demo a Lanberto (e) a Galghanetto lb. xxi questo die di sopra: demoli p(er) loro a Iakopo Lanberti, ke gli si scontò de' denari ke ci de dare dela vigna, ke fuoro le tredici lb. p(er) suo debito, (e) l'otto lb. fuoro p(er) dare ale rede Tedici da Pagnana.
àcci fatta açione Iakopo di tutte le karte k'egli à sopra loro, (e) s'egli avesse konperato o ricevote karte di neuno peço di tera k'i' avesse konperato da Lanberto o da Galghanetto, sì la ci à fenita, (e)d àci inpromesso di fare dare açione di tutte le karte ke Tedici da Pagnana avese sopra loro (e) di rive(n)dere s'egli avesse karta di neuno peço di tera; di tutte queste kose sì è karta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia da Pagnana, ke s'inbrevò questo die ke konperamo. De(m)mo a Galghanetto lb. viii: demole p(er) lui a Federigho da Suvigliana; àgli fata fine generale p(er) mano di s(er) Rolenço dì otto osente ottobre.
De(m)mo loro anke lb. vii e s. x: demoli p(er) loro a Bascialo Triki; àli fatta fine generale questo die p(er) mano di s(er) Rolenço al cinqua(n)tacinque.
àcci fatta açione Ispigliato (e) Staçio da Pagnana, manovaldi de' f. Tedici da Pagnana, di due karte; fece l'açione s(er) Perino dies cinque osente março al cinqua(n)tasei in presencia dela korte di Fire(n)çe. ànoci fata karta Ispiliato (e) Staçio dela vignia di Lanberto ke noi ve(n)demo a Iakopo, ke la fece s(er) Perino; (e) àno fata fine generale loro p(er) mano di s(er) Perino.
Demo loro lb. viii (e) s. x: po(nemo) a loro ragione ove doveano dare nel quadernucio. Mo(n)ta lib. xlv. MCClv.
Ispinello f. Giova(n)ni d'Aliana. ave(n) konperato da lui due peçi di tera, l'uno posto in Celle (e) l'atro posto nela kosta d'Aliana di sotto al kanpo de' f. Bonaiuti; av[e](n)ne karta p(er) mano di s(er) Bentive(n)gnia da Pagnana, (e) ave(n) la parola dela moglie, ke s'inbrevò p(er) meço aghosto nel cinqua(n)tacin que; dene avere lb. vii (e) s. iii questo die.
A [S]pinello demo lb. vii (e) s. iii questo die a tremine in sua mano.
Bentive(n)gnia (e) Martinoço fratelli f. done Foglie d'Aliana: ave(n) konperato da loro uno peço di tera posto nela fora d'Aliana da questo lato; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Rolenço, ke s'inbrevò dies tre osente aghosto nel cinqua(n)tacinque; ave(n) la parola dela madre (e) dela moglie; ke ne de avere lb. x (e) s. x questo die.
A Bentive(n)gnia (e) a Martinoço demo lb. x (e) s. x: demoli p(er) loro a s(er) Rolenço p(er) la rikonpera di Guido Novello.
Bentive(n)gnia (e) Martinoço d'Aliana: ave(n) konperato da loro uno peço di tera posta nela kosta di Petroio di sotto a quella ke konperamo dala moglie di Ghiselli; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Rolenço, ke s'inbrevò di[e]s quatro intrante sett[enjbre al cinqua(n)tacinque; ave(n) la parola dele femine loro, ke ne de avere s. xj qu[e]sto die.
A Bentive(n)gnia demo s. xi in sua mano in E(n)poli.
Ventura f. Petrini d'Aliana (e) Korso suo figluolo: ave(n) konperato da loro uno peço di tera. posto nela fora d'Agliana da quello lato; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Rolenço, ke s'inbrevò dies quatro intra(n)te sette[n]bre nel cinqua(n)tacinque; ave(n) la parola dele mogli loro; ke ne deono avere lb. xj e s. iiii questo die.
A Ventura de(m)mo lb. vi(e) s. iiii in sua mano, (e) de(m)moli lb. v questo die: demoli p(er) lui a s(er) Ro[l]enço per la rikonpera di Guido Novello. Mo(n)ta lb. xxviiij (e) s. viii.
MCClv. Bascialo (e) Giaferro (e) Vicino fratelli f. Triki (e) Federigho (e) Cietto fratelli f. Merkatanti da Suvigliana àno fatta fine generale a Pruvi(n)çano (e) a Guidotto (e) a Lanberto d'Aliana: ad Aldobrandino riceve(n)te p(er) loro fece la karta s(er) Rolenço da Suvigliana; questi m'à(n)no ve(n)duto) tutto i. loro podere, (e) p(er)ciò la riceve(t)ti, ke s'inbrevò d[i]es otto osente ottobre nel cinqua(n)tacinque.
Venturello f. Bonaiuti d'Aliana: ave(n) konperato due peçi di tera, la metade p(er) no· diviso k'è nostra posta ad Agliana i· luogho ke vi si dice in Trasinaia, ke fue di quella di Guidotto, (e) la metade k'io avea fue di quella k'io konperai da Lanberto; fece la karta s(er) Rolenço, ke s'inbrevò dì diece osente nove(n)bre nel cinqua(n)tacinque, ke ne de avere s. x questo die.
A Turello demo s. x, ke gli ne demo tre istaia di grano.
Venturello (e) Guido f. Bonaiuti d'Agliana: ave(n) konperato da loro le due parti d'u· peço di tera posta nela kosta di Petroio a rinpetto ala kasa nostra, (e) l'atro terço sì è di Kortinuova; fece la karta s(er) Rolenço, ke s'inbrevò dies diece osente nove(n)bre; deo(n)ne avere s. xx questo die.
Demo a Turello (e) a Guido s. xx i· loro mano.
Benvenuto f. Federighi da San Donato in Greti: ave(n) konperato da lui il quarto di nove peçi di tera ke sono dala via in giuso ke va da kasa f. Bonaiuti a Petroio, k'è nostro konsorte nela metade Bonsengnore f. Teci da San Donato, (e) nel quarto sì sono i figluoli Ghera[r]dini d'Agliana; fece la karta s(er) Rolenço, ke s'inbrevò; de(n)ne avere s. lviij questo die.
A Benvenuto de(m)mo s. lviii: demoli p(er) lui a s(er) Rolenço da Suvigliana. Mo(n)ta lb. iiij s. viij.
MCClv. Bonsegnore f. Teci da San Donato: ave(n) kanbiato ko· lui tera; quella ke diede noi si è uno peço posta nela kosta d'Agliana lungho quella di Ve(n)tura Petrini, (e) quella ke noi demo luii sì sono tre peçi posti nela valle di San Donato, ke la konperai da Benfacesti da San Donato; fece la karta di questo kanbio s(er) Rolenço da Suvigliana, ke s'inbrevò dies diece osente nove(n)bre; doveline dare arota lb. v questo die a Bonsegnore.
A Bonsengniore de(m)mo lb. v a tremine in suia mano.
Iakopo Perogi f. Lanberti d'Agliana: ave(n) kanbiato ko· lu' Lera posta ad Agliana, k'è quella ke noi demo lui la metade p(er) no· diviso di tre peçi di tera posti in Trasinaia; il primaio peço sì è dal i (e) ii del podere ke fue di Bellando, k'àla Bonsegnore (e) ' konsorti, (e) iii del santo d'Agliana (e) d'Iakopo medesimo (e) iiii via; (e) il secondo peço sì è dal i via (e) ii del santo d'Agliana (e) d'Iakopo medesimo (e) * * * (e) iiii apuntata; (e) il treço peço sì è dal i via, dal ii Iakopo medesimo (e) iii de' figluoli Dietisalvi (e) de' figlioli Venture (e) dal iiii fossato.
àcci dato Iakopo a noi p(er) iscanbio di questa di sop(r)a due peçi di tera posti in Koleroncoli; il primaio peço sì v'è dal i Bonsegnore da San Donato (e)' konsorti (e) ii via (e) iii de' f. Venture (e) iiii noi (e) Ghera[r]dino d'Agliana; (e) il secondo peço posto ivi apresso, ke vi si dice al Trebio, ke v'è dal i via (e) ii nostra (e) iii de' figluoli V[e]nture (e) di Ghera[r]dino (e) de' f. Bonaiuti d'Agliana. Mo(n)ta lb. v.
MCClvi. Mikele (e) Bonaiuto fratelli f. Dati d'Agliana: ave(n) konperato da loro uno peço di tera posta nela kosta d'Agliana, ke vi si dice Celle; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Rolenço da Suvigliana, ke s'inbrevò di[e]s qu[a]ttro anci ka. aghosto, ke ne de avere s. xxii questo die.
A Mikele demo s. xxii in sua mano questo die.
Bentive(n)gnia (e) Martinoço f. done Foglie d'Agliana: ave(n) konperato da loro un peço di tera posta nela fora d'Agliana da quello lato k'è lungho quella ke noi konperamo da Ve(n)tura; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Rolenço, ke s'inbrevò dies quatro ançi ka. aghosto, ke ne de avere lb. xiiii (e) s. v questo die.
A Bentive(n)gnia (e) a Martinoço lb. viiij (e) s. x: demoli p(er) loro a Mateio di s(er) Diemidiedi di Fire[n]çe. De(m)mo a Martinoço s. v in Fire(n)çe.
Demo loro anke lb. iiij (e) s. x: demoli p(er) loro a Guido Gianetti da Suvigliana.
Ventura Petrini (e) Korso suo f. d'Agliana: ave(n) konperato da loro uno kanpo di tera posta nela kosta d'Agliana di rinpeto ala kasa loro; ave(n)ne karta per mano di s(er) Iakopo da Kolegonçoli, ke s'inbrevò dies quatro ançi ka. aghosto, ke ne de avere lb. xxiii (e) s. x questo die.
A Korso de(m)mo s. xx, i quali diede a Federigho.
Demoli anke s. xx, ke disse ke si ne volea vestire.
Demoli anke lb. xii: demole p(er) loro a Bonsegnore Teci da San Donato.
Demoli s. vi, i quali si scontò p(er) l'orto k'iera in sula tera k'i' konperai da loro.
Demoli anke s. xlvi, ke li li diede Simone.
Demoli anke lb. vi e s. xviii, i quali mi sco(n)tai p(er) tre(n)taotto istaia di grano ke ci dovea dare kon a[n]ke [...]. Mo(n)ta lb. xxxviii s. xvii.
MCClvi. Benvenuto f. Federighi da San Donato: ave(n) konperato da lui tera posta ad Agliana, la quale fue de' figluoli Lanfranchi /da/ d'Agliana, k'è posta in Koleroncioli (e) in Trasinaia (e) in Falonbraia, (e) tutta ov'egli n'avese di quello podere; ave(n)ne karta per mano di s(er) Rolenço da Suvigliana, ke s'inbrevò dies due osente magio, ke ne de avere lb. vii (e) s. x questo die.
A Benvenuto de(m)mo s. xx in sua mano nel'oste da Pisa.
De(m)moli lb. vi(e) s. x d[i]es due intra(n)te dicenbre: demoli p(er) lui ad Andiria Triki da Suvigliana.
Giaffero f. Triki da Suvigliana: ave(n) kanbiato ko· lui tera; quella ke diede noi si fue un peço di tera posta al kolle (e) uno altro peço posto a· Renicio (e) uno altro peço posto nel Vignale (e) uno altro posto nel Vigniale medesimo (e) uno altro posto a lato <di sotto dala via> (e) uno altro posto a Pogioli di sotto dala via (e) uno altro posto a Celle (e) la sua parte del peço k'è di sotto ala kasa di Giaffero ad Agliana da' fichi in giuso, (e) rimase a noi l'uno de' fiki, (e) da indi in suso de(m)mo noi a lui, (e) diedili un peço posto ala fornace nel kolto suo; ène karta di questo kanbio p(er) mano di s(er) Rolenço da Suvigliana, ke s'inbrevò d[i]es sei osente aghosto, ke ne deie avere p(er) giunta lb. iii questo die.
Demo a Giaffero s. iij, ke li demo nela sua parte delo scotto ke facemo kon s(er) Rolenço (e) kon Bascialo (e) kon Giaffero.
Demoli s. lvij questo die: po(nemo) ke de avere nel quaderno dele percha(mene). Mo(n)ta lb. x s. x.
MCClvi. Arighetto f. Tolomei d'Agliana: ave(n) konperato da lui un peço di tera posta a· rio grande, ke fue del padre, k'è dal primo lato Giaffero f. Triki p(er) la tera ke konperò da' fratelli Ispinelli, (e) ii si è i· rio (e) iii Righetto medesimo (e) iiii via; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Andrea da Enpoli vekio, ke s'inbrevò dies otto intrante febraio nel cinqua[n]tasei, ke ne de avere lb. xxv questo die.
A Righetto demo lb. xiij (e) s. iiij dies otto intrante febraio: po(nemo) a sua ragione ove dovea dare, ke saldamo.
Demoli s. xxvii questo die: po(nemo) <a sua> a ragione ove dovea dare Tolomeio suo padre, ke saldamo.
Demo a Righetto lb. x (e) s. xi dies quatro intrante marzo in sua mano, ke ne paghò la konpagna da Enpoli lb. otto.
Mikele f. Dati d'Agliana: ave(n) konperato da lui un peçuolo di tera posta di dietro ala kasa di Bentive(n)gnia; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Koleghonçoli, ke s'inbrevò dies due intra(n)te marzo; dene avere s. xliiii questo die.
De(m)mo a Mikele s. xliiij in sua mano, ke li li diede Bascialo, ke li li feci re(n)dere ala tavola d'Enpoli.
Ghalghanetto f. Lanberti d'Agliana: ave(n) konperato da lui un peço di tera posta in Koleroncioli lungho quella del podere dal'Aiale; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Colleghoncoli, ke s'inbrevò dies tre intra(n)te marzo; dene avere lb. vj.
Demo a Ghalghanetto s. xxx in sua mano, ke li ne diedi dodici istaia di sagina.
Demoli lb. iiij (e) s. x: po(nemo) a sua ragione ove de dare. Mo(n)ta lb. xxxiii s. iiij.
MCClvii. Korso f. Venture Petrini d'Agliana: ave(n) konperato da lui la kasa sua (e) la tera (e) la vignia k'è kon questa kasa; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Koleghonçoli, ke s'inbrevò per meço luglio, ke ne de avere lb. xxvi (e) s. x questo die; ave(n) la parola dela madre (e) dela moglie.
A Korso de(m)mo lb. xviij p(er) meço luglio a tremine: po(nemo) a sua ragione ove dovea dare le sei mogia del grano.
Demoli lb. vii a tremine: demoli p(er) lui a Federigho Merkatanti; po(nemo) ke de avere nel quadernuccio.
Demoli s. xxx: demoli p(er) lui al prete d'Aliana; po(nemo) a sua ragione ove de dare.
Konsiglio da San Donato in Greti: ave(n) konperato da lui tre peçi di tera posti nela valle d'Agliana; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Koleghonçoli, ke s'inbrevò p(er) meço sette(n)bre; dene avere lb. xxiiij questo die.
A Konsiglio de(m)mo lb. xxiiij in sua mano, ke li rekò da Vi(n)ci Aldobrandino.
Turello f. Bonaiuti d'Agliana: ave(n) konperato da lui un peço di tera posta in Koleroncioli; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Choleg[o]nçoli, ke s'inbrevò p(er) meço sette[n]bre, ke ne de avere lb. ij (e) s. v questo die.
A Turello de(m)mo s. vij in sua mano ad Ag[l]iana.
De(m)moli s. xxxviij in sua mano in E(n)poli.
Turello (e) Kortinuova fratelli f. Bonaiuti d'Agliana: ave(n) konperato da loro le due parti p(er) no· diviso d'un peço di tera posta nela kosta d'Agliana, (e) l'atro terço si è di Formagino f. Arlotti; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Koleghonçoli, ke s'inbrevò p(er) meço sette[n]bre, ke ne deono avere lb. xij questo die.
A Turello (e) a Kortinuova de(m)mo lb. xij i loro mano. Mo(n)ta lb. lxiiij s. xv.
MCClvii. Mikele f. Dati d'Agliana: ave(n) konperato da lui uno peço di tera posta preso ala kasa di Bentive(n)gna, la via i(n) meço, ke v'à fiki (e) olivi (e) ciriegi, ke la konpera(m)mo da lui (e) dal fratello (e) dala madre, (e) ave(n) la parola dela moglie, (e) ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Koleghonçoli, ke s'inbrevò dies diece ossente sette[n]bre; dene avere lb. vij (e) s. x questo dì.
De(m)mo a Mikele medesimo lb. vij (e) s. x a tremine in sua mano.
Benfacesti f. Ubertelli da San Donato in Greti: ave(n) konperato da lui cinque peçi di tera posti nela valle d'Agliana, ke sono pur quatro peçi, ma l'uno si ternefinò in due; ave(n) la parola dela moglie, (e) ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Iakopo da Colleghonçoli, ke s'inbrevò dies diece osente sette[n]bre; dene avere lb. x (e) s. x questo die.
A Benfacesti de(m)mo lb. viij a tremine, i quali si scontò p(er) trenta istaia di grano ke dovea dare a Guardi Dolcebene.
Demoli s. l questo die a tremine in sua mano. Mo(n)ta lb. xviij.
Nel MCClxxxx, a dì xxiiij d'ottobre, abbiamo co(n)p(er)ato da mess(er) Aldobra(n)dino da Pistoia l'ottavo del boscho p(er) no(n) diviso da Ruota, ch'è da l'uno lato Va(n)nello f. Boncristiani da Suviglana (e) dalle due latora le rede di mess(er) Chavalcha (e) noi, (e) dal terço [e] dal quarto * * *.
Chostò lb. vij: ave(n)ne charta p(er) mano di s(er) Pelegrino di Bo(n)cristiano da Chasalina, che s'inbreviò dì xxiiij ottobre novanta.
MCClvii Mikele (e) Buto fratelli f. Dati (e) la madre loro d'Agliana: ave(n) konperato da loro il kolto k'è dietro ala kasa loro (e) ala nostra; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Guilicione da Vinci, ke s'inbrevò dies otto intrante marzo, ke ne de avere lb. xvi (e) s. x questo die. (E) di avere Laçarino lib. xv p(er) questa [t]erra: vendélaci di propio p(er) mano di s(er) A(n)dereia, ke la fece d'aghossto al ci(n)qua[nta] nove.
A Mikele demo lb. vj (e) s. xviii questo die a tremine in sua mano.
Demoli lb. viiij (e) s. iiij questo die: po(nemo) a sua ragione ove dovea dare.
Demoli s. viij dies diece intra(n)te março: demoli p(er) lui a Buto suo fratello.
MCClviij. Ubertello fabro f. Vitoli da Enpoli vekio: ave(n) konperato da lui uno peço di tera posta nela valle d'Agliana, k'ave(n) noi da l'u· lato p(er) konpera ke facemo da Konsiglio da San Donato; di questo peço escie dela metade uno istaio di grano l'ano al prete d'Agliana, (e) l'atra metà è nostra priv[a]ta; ave(n)ne karta p(er) mano di s(er) Andrea d'Enpoli vekio, ke s'inbrevò dies otto intra(n)te aghosto nel cinqua(n)taotto, ke ne dove(n) dare s. xl questo die.
A Ubertello demo s. xl in sua mano in Enpoli questo die. Mo(n)ta lb. xxxiij (e) s. x.
MCClviiij. Arrighetto f. Talo(m)mei: ave(n) ko(n)perato u(n) peço di terra nela valle d'Aglana lu(n)gho la forra al Koleraticcio lib. xvj d[i]es u(n)deci ussce(n)te aghossto; fece la karta s(er) A(n)dreia da E(n)poli vekkio.
De(m)mo a Righetto lib. xvj, i quali de(m)mo a Rikovero Tedaldi (e)d al figluolo Righetti.
Giafferro Trikki da sSuviglana: ave(n) ko[n]perato il podere suo d'Aglana, la kasa (e) la terra (e) la vi(n)gna, (e) tutte l'atre terre k'egli v'avea, isscettato il ka(n)po da Potesstoli (e) quello da rrio ke ffue di Sspinelo, lib. C dies quatro ussce(n)te aghossto al ci(n)qua(n)tanove; dee avere quessti denari lib. ve(n)ti dies quatro intra(n)te sette[n]bre, (e) gl'atri in kl. ottobre; fece la karta dela ko(n)pera (e) quella de' denari ser A(n)dreia da E(n)poli vekkio; ave(n) la parola dela mogle.
De(m)mo [a] Giafferro lib. xx dies quatro intra(n)te sette(n)bre: de(m)mone p(er) lui a Uberto degl'Adimari lib. otto (e) s. dicesette (e)d a Cino del Salice lib. nove m(eno) d. dodeci, (e) s. quara(n)taquatro in sua mano; kiamossi paghato di quesste ve(n)ti livere p(er) karta fatta p(er) mano di ser A(n)dreia quessto die.
De(m)mo a Giaffero lb. viij, de' quali diede ne' pani suoi lb. tre (e) s. diece, (e) s. quarantaotto nel kopertoio dela figliola, (e) s. venti per konpime(n)to dele pelle dela f., (e) s. ve(n)tidue p(er) la pelle sua ke kostò s. ve(n)tisei.
De(m)mo a Giaffero lb. xij p(er) la tera da· rio ke ko(n)però da noi.
Demoli anke lb. xiij, i quali ci diede p(er) Lazaro d'Aliana, p(er) lo grano ke ci dovea dare: po(nemo) a sua ragione.
De(m)mo a Giaffero lb. xlvij d[i]es nove intra(n)te dice[n]bre nel cinqua(n)tanove, i quali diede a /s(er)/ mes(er) Abate Manelli.
Kiamossi paghato Giaffero di queste ciento lb. per mano di s(er) Tinacio d'Oltrarno, ke s'inbrevò questo die. Mo(n)ta lb. Cxvj.
MCClviiij. Truffa f. Averardi (e) Martino da Musignana: ave(n) ko(n)perato da lloro la metade d'una parte dela Guissciana, lib. iiij, dies diece ussce(n)te aghossto, (e) Nikkoletto da sSa(n) Donato tolse l'atra metade, k'è tra la mia parte (e) quella di Nikkoletto dele quara(n)tadue parti l'una di tutta la Guissciana ke ffue di Guido Guerra (e) del ko(n)te da Romena, ke kosstò lui altreta(n)ti; fece le karte ser Bonamiko da Cerreto.
De(m)mo a Truffa (e)d a Martino lib. iiij, (e) Nikkoletto ne diede a Guisscardo (e)d a * * * l'atra metade.
Guidoto Peruzi ci à finito il pudere che toglemo da lui a 'Glana di nove[n]bre al ci[n]quantaci[n]que; fece la charta s(er) Iachopo da Cholegho[n]zili, che gli ne demo lb. xvij s. xij: demoli p(er) lui a Mano Dietiguardi di Fire[n]ze, lb. dodici, e gl'atri demo i· sua mano.
Lanbertto Peruzi (e) Ghalganeto suo figliuolo ci à finito il pudere ch'egli ci aveano i[n]pegnato di febraio al ci[n]quantaci[n]que; fece la charta ser Iachopo da Choleghonzo/zo/li, che gli ne demo lb. viiij tra l'uno (e) l'atro.
Chostoci il pudere di Provi[n]zano d'Agliana anche lb. xiij (e) s. xiiij in kal. aghosto nel ci[n]qua[n]ta sete. Mo(n)ta lib. xliiij (e) s. vj.
MCClxviiij. Righetto f. Tolomei d'Agliana: avemo chonperato da lui due pezi di tera posta nela vale d'Agliana; questi sono i cho[n]fini del'uno pezo: dal primo lato via (e) dal sechondo la fora (e) dal terzo Bacialo Trichi (e) dal quarto d'Arigheto medesimo, (e) fosa i· mezo, (e)d è istaiora quatro (e) più.
Questi sono i cho[n]fini del'atro pezo: dal'uno lato via (e) dal'atro la fora (e) dal terzo Righeto, (e)d è apu[n]tata, nela qu[a]le à u[n]dici alberi, (e)d è u· mezo istaioro; chostano lb. v (e) s. viij, dì due intra[n]te nove[n]bre, (e) ave· la parola dela mogle; ave(n)ne charta p(er) mano di s(er) Bacialieri Mazaghoni.
Demo a Righeto s. xx questo die, che n'ebe ci[n]que istaia d'orzo.
Demogli anche s. viij, che gli demo p(er) lui a Ciovani Burlefi, (e) p(er) Giovani gli inprometemo a Iachopo Pasava[n]ti.
Demogli lb. iiij in sua mano in E[n]poli.
Mo(n)ta tra quessta faccia (e) quessta dina(n)çi lib. xlviij (e) s. viij.
MCClxx, in k. luglo. Avemo chonperato il podere di Righeto d'Agliana, lb. xlvj, in k. luglio al seta[n]ta: avene charta p(er) mano di s(er) Tomaso da Sovigliana.
Questi sono i ternefini di questo podere, una chasa (e) cholto (e) boscho (e) tera soda: da l'uno lato istrada (e)-l prete d'Agliana, dal sechondo il perete d'Agliana, dal terzo la strada a piè del pogio che va ala pieve a Greti, dal quarto la via che va ala fora di soto al cholto.
Anke un altro pezo tera (e) vigna posta di soto dal Fornelo: da· lato di sopra si è la chiesa d'Agliana (e)-l figliuolo di Be[n]tivegna, dal sechondo la chiesa d'Agliana (e) Michele f. Dati, dal terzo la chiesa d'Agliana, dal quarto di soto noi.
Anke un atro pezo posto a· radeto nel pogio di Chanpo Cholese ala pu[n]ta di soto ve[r]so i· rio: dal'uno lato via, dal sechondo Muruzo (e)-l fratelo, dal terzo da· lato di soto verso la fora noi (e) Bacialo Trichi (e)-l figliuolo Be[n]tivegne (e) Turelo (e) Formagino, (e) dal quarto apu[n]tata.
Demo a Righeto lb. v: diegli p(er) noi Neri del Salicie.
(E) demogli lb. v (e) s. xvj, che n'ebe uno mogio d'orzo; (e) demogli lb. iij (e) s. x; demogli p(er) lui a Chierito fratelo di Masino da Enpoli; (e) demogli lb. vij: demogli p(er) lui a Chorso Petrini; (e) demo s. ij in sua mano; demogli lb. viij in sua mano, (e) demogli lb. vj (e) s. xij in sua mano, (e) demogli lb. vij: demogli p(er) lui a Petri Simoni; chiamosi paghato p(er) mano di s(er) Rugieri di s(er) Ugholino (e) di s(er) Gu[n]ta da Montemagno.
MCClxxj, in kl. dice(n)bre. Ave(n) ko(n)perato dal figluolo Bo(n)segnori Teci da sSa· Donato in Greti (e) dala madre quatro peççi di terra possti i tre nela villa d'Aglana (e) l'uno nela pu(n)taçça dela via ke vene da Petroio (e) d'Aglana a Kollero(n)cioli dala parte in verso Sa(n) Donato, (e)d a(n)ke tutta l'atra k'egli à cho(n) noi in Kolle Ro(n)cioli od alitrove, ke ffue del podere del'Aiale, lib. xxv (e) s. x, (e)d a(n)ke n'ebe Vicino Trikki s. xx (e) Turello s. x.
àcci inpromesso Vicino Trikki (e)-· genero Bo[n]segnori dala/la/ Kasstellina di dife(n)dere (e) di fare fa[re] somigla(n)te ve(n)dita all'atro figluolo Bo(n)se(n)gnori (e)d ala figluola basstarda di qui a ci(n)que a(n)ni; ave(n)ne karta p(er) mano s(er) Fra(n)ko da Vi(n)ci.
De(m)moli lib. viij, (e) de(m)moli a(n)ke lib. xvij (e) s. x: de(m)moli p(er) lui a Meio f. Ka(n)bi dala Kasstellina, ke gli ne ma(n)dai s. ve(n)totto me(no) d. tre di fiorini da dodeci; portoglili Ferruccio f. Merkata(n)ti.
Ave(n) ko(n)perato da Bene f. Guardi Dolcebeni la terra k'egli à nela valle d'Aglana (e) in sul piano del pogio di Ka(n)po Kollese, ke ssono ci(n)que peççuoli, ke kosstano lib. x, p(er) meço dice(n)bre al setta(n)tuno: ave(n)ne karta p(er) * * *. Mo(n)ta lib. xxxvij.
Mo(n)ta in tutto da qui(n)ci indietro lb. DCCCxxxiij.
MCClxxij. Ave(n) ko(n)perato da Guido Ko(n)sigli da sSa(n) Donato otto peççi di terra nela valle d'Aglana, k'iera messcolata tra la nosstra dal Valikatoi[o] in suso, lib. xiiij (e) s. xij, ke ne de(m)mo dies otto intra(n)te sette(n)bre) al setta(n)ta due; ave(n)ne karta per mano ser Kurado f. Giu(n)ta da Mo(n)te Magno del ko(n)tado di Pisstoia, ke l'ave(n) ko(n)piuta.
MCClxxiij. Ave(n) ko[n]perato da Gherarduccio f. Be(n)tive(n)gna d'Aglana (e) da do(n)na Beni(n)kasa la vi(n)gna (e) l'orticello k'egli aveno ad Aglana, lib. xiij, dies diece ussce(n)te aghossto; fece la karta ser Fra(n)ko da Vi(n)ci.
MCClxxij. Ave(n) ko(n)perato da Bacialo da sSuviglana tre peççi di terra nela valle d'Aglana tra la nosstra, ke kossta lib. xxv, p(er) meço sette(n)bre al setta(n)[ta]due ave(n)ne karta p(er) mano di ser To(m)maso da sSuviglana.
MCClxxiij. Ave(n) ko(n)perato da Cerreto f. Guidi da Linari u(n) peço di terra k'è prato possto nela Lessca apresso ala Sstreda: dal primo lato il pre[te] da lLinari (e) dal seco(n)do Amadore da Linari, dal terço u(n) cesale a piè del pogio ke vie· da Sa(n) Donato (e) dal quarto la via ke viene dal Merkatale in Greti; kossta lib. iiij (e) s. v, p(er) meço luglo; karta p(er) mano s(er) Bonamiko dala pieve vekkia.
Ave(n) ko[n]perato dala mogle Bo(n)segnori da sSa(n) Donato u(n) peçço di prato (e) terra lavoradoia lu(n)gh'essa possta nela Lessca, ke v'è Miko Era[n]telli da Vitorini dal lato di sopra: kossta lib. xj, dies otto ussce(n)te aghossto al setta[n]tatré; fece la karta ser Iakopo f. Kava[l]ka dala Kasstelina.
Ave(n) ko[n]perato un altro pçço di prato dala mogle Bo(n)segnori (e) dal figluolo lu(n)gho quessto di sopra dal lato di sotto: kossta lib. x; fece la karta ser To(m)maso da sSuviglana dies ci(n)que ussce(n)te aghossto al setta(n)ta tre. So(m)ma lib. lxxvj (e) s. xv.
MCClxxiij. Ave(n) ko(n)perato da Amadore da Linari dela korte di Cerreto u(n) peçço di prato possto nela Lessca lu(n)gho il nosstro ke noi ko(n)pera(m)mo da Cerreto da· lato di sotto, ke kosstòs. xl, dies sette ussce(n)te aghossto; fece la karta ser Giu(n)ta da Kas-ste· Fiore(n)tino.
Ave(n) cho(n)perato da Ma(n)no Paghanelli u(n) peçço di terra possta nela valle d'Aglana, ke ssiamo noi dale tre latora p(er) la tera ke ko(n)pera(m)mo da Guido Ko(n)sigli, ke kossta s. xl, dies sette ussce(n)te aghossto al setta(n)ta tre; fece la karta s(er) To(m)maso; inbrevossi di sette(n)bre al setta(n)tatré.
ècci rimasa la terra di Martinoçço f. Ghera[r]di d'Aglana làdove ccala, p(er) lib. xxv di kapitale ke ci die dare a (n)noi (e) p(er) lib. viij di kapitale ke pagha(m)mo a Guido Gia(n)netti (e)d a Salvi da Suviglana dies dodeci ussce(n)te aghossto al setta(n)tatré; fece la pri(n)cipale s(er) ***, (e) l'aççione ser Guido da sSuviglana dies dodeci ussce(n)te aghossto al setta(n)tatré.
Ave(n) ko(n)perato dal prete da Linari (e) dagl'uomini del popolo u(n) peço di prato possto nela Lessca lu(n)gho quello k'io ko(n)perai da Cerreto da lLinari, k'è due isstaiora a grano: kossta lib. iij (e) s. xvi, p(er) meço sette(n)bre al setta(n)tatré; fece la karta ser Bonamiko da Cerreto. Mo(n)ta lib. xl (e) s. xvj.
MCClxxxiiij, dì ...........te aprile. Quesste sono le cho(n)pere dele terre del podere d'Aglana (e) da Chasalino (e) di Fire(n)çe.
Ave(n) cho(n)perato da Cia(n)gho f. di Ghello la sua parte del chasolare da Porte Rossa lib. l p(er) meço aprile a l'otta(n)ta quatro; fece la charta s(er) Giu(n)ta da sSa(n)t'A(n)dreia a Morgiano.
Chossta la chasa che ffece Guidotto (e) la chapanna lib. xl (e) la chasa ove noi isstavavamo lib. xxx (e) la chasa di sul pogio chola chapana dal'atro lato dela via lib. xx (e) la chasa che ffue di Righetto (e) la chapa(n)na lib. x... (e) la chasa dall'erta /(e)/ lib. xl.
(E) la terra (e) le chase da piede lib. .... chole ..... (e) ch............
Ave(n) cho(n)perato da Russtichello (e) da maesstro Bo(n)ch[r]isstiano (e) da Fino u(n) peççuolo di terra a ........, che ffue di Dore, lib. x. (e) s. ..iiij; fece la charta s(er) Pelegrino dies /dies/ ci(n)que ......te febraio al ..tta(nta) quatro.
Ave(n) dato a Russtichello due fiorini d'oro ......... dies otto a(n)çi kl. dice(n)bre; ......... in prese[n]çia di ...... (e) del genero di Russtichello (e) di Boni(n)segna (e) de' loro figluoli.
Ave(n) dato al maesstro Bo(n)crisstiano (e)d a Fino iiij fiorini d'oro: portò Ghardo p(er) meço dice(n)bre.
De(m)mo loro a(n)che lib. v (e) s. xiiij m(eno) d. ij.
Aven konperato da Bonakorso ......... Adimari u(n) peçço di terra possto ad Aglana quando vai ala fo(n)tana, ke v'è e(n)tro u(n) gra(n)de fiko albo, k'è da ttute quatro latora via, lib. x, dies tredeci intra(n)te março al setta[n]ta due; fece la karta ser Lotto Formagi.
MCClxxiij. Mess(er) Bonakorso Belli(n)cioni: ave(n) ko(n)perato u(n) pecço di terra da llui possta ad Aglana là dov'è il fiko albo qua(n)do vai ala fo(n)tana, k'è da ttutte quatro latora via, k'è esso quello ke noi gli ve(n)demo qui di sopra, (e)d a(n)ke la padorneria di Sa(n) Mikele ad Aglana, (e) tutto ciò k'egli avesse in quello popolo, p(er) lib. xxv, ke gli ne de(m)mo dies quatro ançi kl. ottobre al setta(n)ta tre; fece la karta ser Lotto Formagi; ed è possta lungho quella di sopra.
Questa padorneria ke mess(er) Bonakorso ci à ve(n)duta avea egli p(er) la ko[n]pera k'egli fece dala badessa di Pratovekkio di Sa(n) Pa(n)taleo (e) de l'atre ragioni di Greti.
MCClxxiij. Ave(n) cho(n)perato da mado(n)na Tana mogle che ffue di mess(er) Uberto da Chorliano il podere da Kasalino lib. Cv dies sette intra(n)te ottobre al setta(n)ta tre; fece la charta ser Guiglelmo Berruardi da Duomo; quessto podere ave(m)mo p(er) la mogle di Cha(n)bino.
Quessti sono i ternefini dela chasa: j via, ij la chasa di Fino, iij Fino, iiij piaçça (e)d aia ed orto chomune tra noi e Fino.
A(n)che la piaçça (e) l'aia (e) l'orto chomune tra noi e fFino: j via, ij le chase, iij noi e fFino, iiij Foresstano.
A(n)che u(n) peçço di terra cho(n) fichi (e) cho /fichi (e)/ vi(n)gna: j (e) ij Foresstano, iij l'aia chomune, iiij Fino.
Ave(n)la ve(n)duta da qui in suso. Ve(n)de(m)mola a Fino lib. xxxviiij.
A(n)che u(n) peçço di terra cho(n) querce apresso la chasa, la via in meço: j via, ij Fino, iij Fino, iiij V[i]llano, (e)d è ij isstaiora a grano.
A[n]che u(n) peçço di terra e vi(n)gna, ch'è in quessto ternefino la terra ch'è di sotto la vi(n)gna (e) da llato: j via, ij Righogloso, iij (e) iiij Fino, (e)d è iij isstaiora.
A(n)che u(n) peçço possto nela valle, ch'è chon essa quella ch'io cha(n)biai choi f. mess(er) Cia(n)pari: j forra, ij (e) iij (e) iiij Fino, (e)d è isstaiora iij a grano.
A(n)che u(n) peçço possto ala fo(n)tana: j (e) ij Villano, iij Grimaldo da Vitorino, iiij Fino; (è) j isstaioro.
A(n)che u(n) peçço possto al chiasso: j via (e) ij (e) iij (e) iiij Russtichello Innami; (è) ij isstaiora.
A(n)che un altro peçço possto a sSe(n)çano: j via, ij Russticello Innami, iij le redeGuigle[l]mo Gitti, iiij ser Bonamicho; è j isstaioro .......
Quesste a(n)che di quessto podere da Chasalino ch'ò possto di qua adietro.
A(n)che u(n) peçço possto al cholle: j via, ij via (e) iij figluoli mess(er) Cia(n)pari, iiij Russtichello Innami (e) Russtichello da Verelli, (e)d è isstaiora iij.
A[n]che u(n) peçço possto al cholle: j Ama(n)nato, ij rede del Vessciacha, iij Foresstano (e) iiij f. mess(er) Ca(n)pari, (e)d è j isstaioro cho(n) quella ch'io cho(n)pera' d'Ama(n)nato ch'ò in quessto ternefini.
A(n)che u(n) peçço possto nel botro: j Righogloso, ij la chiesa da Vi(n)ci, iij Fino, iiij Foresstano (e) ' f. mess(er) Cia(n)pari; (è) j isstaioro.
A(n)che u· peçço possto a· Debio: j forra, ij Dato da Vitorino, iij Foresstano (e) Chorso, iiij le rede La(n)berti da Vitorino, (e)d è iij isstaiora.
A(n)che u(n) peçço possto a· Poççerello: j forra, ij Russtichello Innami, iij Villano, iiij Fino, (e)d è u(n) meço isstaioro.
A(n)che u(n) peçço possto a Poççerello: j via, ij Russtichello Innami, iij Dore (e) le rede del Vessciacha (e) noi, iiij Foresstano e la chiesa di Sa(n) Donato, (e)d è iiij isstaiora.
A[n]che u· peçço possto al Poççerello di sotto a quessta di sopra: j forra, ij le rede del Vessciacha, iij Dore, iiij nosstra, (e)d è u(n) meço isstaioro.
A(n)che u· peçço possto all'Esca tra noi e-l sa(n)to (e) Fino, ch'è nosstro il quarto: j forra, ij via, iij Donato, (e)d è apu(n)tata, (e)d è la mia parte u(n) meço isstaioro.
A(n)che u(n) peçço possto in Fo(n)tanella; j Foresstano, ij figluoli Nicholetti, iij A(n)dreia, iiij forra, (e)d è sstaiora iij.
A(n)che u(n) peçço possto nela valle di Fabricha chomune tra noi [e] Fino: j forra, ij Giova(n)ni da Vitorino, iij rede Arghome(n)ti, iiij Dato da Vitorino, (e)d è meço isstaioro tra noi e fFino.
A(n)che u(n) peçço possto dale latora, ch'è tra noi e Russtichello da Verelli: j noi, ij forra, iij Foresstano e-l prete, iiij Russtichello Innami, (e)d è * * *.
MCClxxiij. Ave(n) ko[n]perato da Nuto f. P''Essca, k'è v isstaiora a grano, ke kossta lib. viij, p(er) meço nove(n)bre: ave(n)ne mallevadore Guido Torscelli da Ka(n)pokollese (e) Russtikello da Kasalino; ave(n)ne karta per mano di ser Guido da sSuviglana.
MCClxxiij. Ave(n) ko[n]perato da Bacialo da sSuviglana u(n) peçço di terra nela kossta d'Aglana qua(n)do vai a Ka[n]po Kollese, ke kosstò s. xiij, p(er) meço nove(n)bre: ave(n)ne ka[r]ta p(er) mano di ser Guido da sSuviglana.
MCClxxiij. Ave(n) ko[n]perato da mess(er) Kavalka da Petroio due ka(n)pi di terra possti nela valle d'Aglana a piede del bossco a Ruota, ke kostano lib. xliiij, dies diece ussce(n)te nove(n)bre: ave(n)ne karta p(er) mano di ser Forese Ghalloria di Fire(n)çe pare(n)te di mess(er) Bonakorso. Mo(n)ta lib. lij (e) s. xiij.
MCClxxiij. Ave(n) ko(n)perato da Giova(n)ni Marki da Ka(n)pokollese la kasa (e) due peççi di terra di Mikele Dati (e) del fratello, possta la kasa e la terra ad Aglana: l'u(n) peçço dela terra (è) nele Karraiuole, (e) l'atro è di sopra il peçço k'ave Martinoçço al Valikatoio, ke kossta lib. viij (e) s. x, dies tre ussce(n)te ge(n)naio al setta[n]tatré; à prochuragione Gi[o]va(n)ni da Mikele di poter ve(n)dere p(er) karta fatta p(er) mano di ser To(m)maso; inbrevossi di nove(n)bre al setta(n)tatré /all setta(n)tatré/.
àcci fatta karta di quessta kasa (e) di quessta terra p(er) mano di s(er) Guido da sSuviglana sì kome prokuratore di Mikele, ed àllaci promessa di dife[n]dere a ssuo propio nome da Mikele e dal fratello (e) da o(n)gne p(er)sona.
Acci data aççione ser Guido, ed a' fratelli, di ci(n)que mogia di grano (e) d'otto mogia di sspella alo sstaio e(n)ppolese; fecela s(er) To(m)maso p(er) meço giugno al setta(n)ta quatro; la pri(n)cipale fece ser Role(n)ço, ke l'ave(n) ko(n)piuta a nnoi quella (e) la tenuta k'avea ser Guido, ke la fece s(er) Fra(n)ko da Vi(n)ci.
De(m)mo a ss(er) Guido (e)d a Giova(n)ni lib. viij (e) s. x, ke n'ebe ss(er) Guido le quatro [lib.] (e) s. dodeci, (e) gli atri ebe Giova(n)ni. Mo(n)ta lib. viij (e) s. x.
MCClxxiiij. Ave(n) cho(n)perato da Amadore da Linari dela chorte di Cerreto u(n) peçço di prato nell'Essca, che chossta s. xl, dies otto a(n)çi kl. luglo: ave(n)ne charta p(er) mano ser Bonamicho dala pieve vekkia dela chorte di Cerreto.
MCClxxiiij. Ave(n) cho(n)perato dal Bassciera f. Giafferri da sSuviglana quatro isstaiora di terra a· rrio dal lato di sopra, che chossta lib. xxj (e) s. x, dies otto intra(n)te aghossto al setta(n)taquatro: ave(n) la parola dela mogle; ave(n)ne charta p(er) mano di ser To(m)maso da sSuviglana.
Ave(n) cho(n)perato dal maesstro Venuto (e) da Matinuccio suo fratello u(n) peçço di terra possto in Chollero(n)cioli, ch'è uno sstaioro a grano, che ghossta s. xl, del mese di sette(n)bre al setta(n)taquatro; ave(n)ne charta p(er) mano di ser Fa(n)tone da E(n)poli.
MCClxxv. Ave(n) cho[n]perato da Ama(n)nato da Chasalino u(n) meço isstaioro di terra a grano, ch'è possta al cholle, che vi n'ave(n) noi altretta(n)ta, che chossta s. xij, dies ci(n)que intra(n)te sette(n)bre al setta(n)taci(n)que; ave(n)ne charta p(er) mano di ser To(m)maso. Mo(n)ta lib. xxvj (e) s. ij.
MCClxxv. Ave(n) cho(n)perato da ss(er) Guido da sSuviglana (e) dal fratello u(n) peçço di terra possto a· rrio dal'atro lato, lib. xviij, dies ci(n)que intra(n)te sette(n)bre al setta(n)ta ci(n)que; ave(n)ne charta p(er) mano di sser To(m)maso da sSuiglana.
MCClxxvj. Ave(n) cho(n)perato u(n) peççuolo di terra ne· rrio da Cello f. Merchata(n)ti da sSuviglana, s. lij, dies ci(n)que intra(n)te giugno al setta(n)tasei; fece la charta ser To(m)maso da sSuviglana, ed è paghato Cello.
Ave(n)la cha(n)biata cho· Picchone.
Ave(n) cho(n)perato da Bo(n)tale(n)to da Vitorino (e) dal figluolo u(n) peçço di terra a Chasalino, ch'è sete isstaiora a grano, che chossta lib. xxxviiij, dies otto intra(n)te giugno al setta(n)tasei, ed è paghato; fece la charta ser Guido da sSuviglana.
Ave(n) cho(n)perato da Paghanello f. Gherardini d'Aglana l'orticello di sul pogio (e) le mura nuove che vi so(n) detro, lib. xx, dies ci(n)que intra(n)te aghossto al setta(n)tasei, (e)d è paghato; fece la charta ser Guido da sSuviglana.
Ave(n) cho(n)perato da Piero Choglanera da Vitorino u(n) peçço di terra a Chasalino possto ala chossta, ch'è quatro i- sstaiora a grano, che chossta lib. xxiiij, dies sette intra(n)te sette(n)bre al setta(n)tasei, ed è paghato; fece la carta ser Maççi[n]gho da Vitorino. Mo(n)ta lib. Ciij (e) s. xij.
MCCxxvj. Ave(n) cho(n)perato da fFino da Chasalino u(n) peçço di terra possto di sotto ale chase, la via in meço, ch'è lu(n)gho l'atra nosstra là dov'è la quercia gra(n)de, ch'è uno sstaioro a grano, che chossta lib. viij, dies sei a(n)çi kl. ottobre al setta(n)tasei; fece la charta ser Pelegrino f. Bo(n)crisstiano da Chasalino.
Ave(n) cho(n)perato da Donato Sachini da Chasalino u(n) peççulo di terra possto al cholle a Chasalino, ch'è u(n) meço isstaioro, che chossta s. xvij, dies sei a(n)ç i kl. ottobre al setta(n)tasei; fece la charta ser Pelegrino da Chasalino.
Ave(n) cho(n)perato da Vilano da Chasalino u(n) peçço di terra possto a ri[n]ppetto ale chase a Chasalino, la via in meço, ch'è lu(n)gho l'atra nosstra là dov'è /l'atra nosstra là dov'è/ la quercia gra[n]de, ch'è tre quarti di sstaior'a grano: chossta lib. x, dies x a(n)çi kl. nove(n)bre al setta(n)tasei; fece la charta s(er) Guidotto da Sst[r]eda.
Ave(n) cho(n)perato da Villano da Vi(n)ci nepote Bo[n]crisstiano Alfardini due peççi di terra possti a Chasalino ala chossta, che ssono quatro isstaiora a grano, che chossta lib. xvij, dies v a(n)çi kl. nove(n)bre al setta(n)tasei; fece la charta ser Iachopo da Vi(n)ci. Mo(n)ta lib. xxxv (e) s. xvij.
MCClxxvj. Cha(n)bia(m)mo la terra ch'io cho(n)perai ne· rrio da Cello Merchata(n)ti, che fue otto panora a chorda, chol Picchone da sSuviglana, (e) diedeci la sua ch'egli avea lu(n)gho noi a· rrio, a quella ch'io cho(n)perai da sser Guido, ch'è altre otto panora; fece la charta ser To(m)maso dies quatro a(n)çi kl. nove(n)bre al setta(n)ta sei.
MCClxxvj. Ave(n) cho(n)perato da sSinibaldo da sSuviglana sei panora di terra oltre i· rio, ch'è lu(n)gho quella ch'io cha(n)biai chol Picchone, ch'egli mi diede; ave(n)ne charta p(er) mano ser Guido da sSuviglana; inbrevossi in kl. dice(n)bre; (e) chostò s. xl.
MCClxxvii. Avemo cho[n]peratto da dona Agnesa mogle che fue di Bo[n]sostegno da Linari dela chortte di Cieretto uno pezo di tera (e) prato posto nel'Escha, che chosta lb. iii, di u[n]dici anzi ka. giugnio al setta[n]tasette; avene chartta p(er) mano di s(er) Giu[n]ta da Chastello Fiore[n]ttini.
Franchardello (e) Cantone f. Taviani da Cieretto: avemo conperato uno pezo di tera (e) prato nel'Escha, ch'è chomune cho· quela che ttoglemo da dona Agnesa qui di sopra; chostò s. xx, dì quatro anzi ka. luglo al settantasette; chartta p(er) mano di s(er) Cristofano. Mo(n)ta lib. vj.
MCClxxvii. Avemo chonperato l'azione dela mogle di Cianfo figliuolo Chorttenuova da San Donato, la sua ragione sopra il podere di Cianfo, lb. xxv, del mese d'aghosto a questa indizione di sopra; fecie l'azione s(er) Borghese da Vitorini (e) la pri[n]cipale s(er) Gottollo da Vitorini al ci[n]quanta due d'ottobre.
Anche avemo chonperata l'azione da Francho f. di mess(er) Salvagio, ch'egli avea sopra il detto Cianfo, lb. iiii, dì tre intrante nove[n]bre al settanta sette; fecie l'azione s(er) Guido da Sovigliana, (e) la pri[n]cipale fecie s(er) Tomaso Role[n]zi.
A(n)che ci deve dare noi lib. iiij (e) s. viij tra chapitale e merito.
MCClxxvii. Avemo chonperato da Rustichello Inami da Vitorini (e) da Deo suo figliuolo due pezi di tera <posti> che v'à nel'uno vigna, posti l'uno a Chasalina (e) l'atro a Verelle, lb. xxvi, dì diecie anzi ka. ottobre al settanta sette.
MCClxxvii. Avemo chonperato da Buciello f. di Vollta da Vitorini la quarta parte p(er) no· diviso di tre pezi di tera posti a Chasalina nel pogio di là, che chosta lb. xij, dì diecie anzi ka. nove[n]bre al settanta sette; avene chartta p(er) mano di s(er) Borghese da Vitorini. Mo(n)ta lib. lxxjj (e) s. viij.
MCClxxvii. Avemo chonperato da Righogllioso da Chasalina uno pezo di tera posto a Chasalina di soto a quella che noi chonperamo da Vilano di diettro ala chasa, che gli ne demo lb. v.
Avene chartta p(er) mano di ser Pelegrino f. del maesstro Bo(n)crisstiano, che ssi inbrevò dies dodeci intra(n)te nove(n)bre.
MCClxxvij, dì otto intra[n]te nove[n]bre. Avemo chonperato da Ve[n]ttura Todo da Vitorini uno pezo di tera posta a Vitorini, lb. lxv; avene chartta p(er) mano di s(er) Biecho da Vitorini.
Anche abiamo chonperato un atro pezo di tera posto a Vitorini da s(er) Biecho da Vitorini, lb. xxxviii; avene charta p(er) ma(no) di s(er) Borghese da Vitorini.
Avemo chanbiato chol prette da Vitorini, chon cho[n]se[n]ttimento degli uomini del chomune di Vitorini, due pezi di tera posti a Vitorini, che cho[n]peramo l'uno da Ve[n]ttura Todo (e) l'atro da s(er) Biecho notaio, al chanpo che-l prette avea ne· rio lu[n]gho noi; avene chartta del chanbio p(er) mano di s(er) Mazi[n]cho, (e) quela del si[n]dachato che avea Pucio ch'eli [ebbe] dal chomune fecie * * *.
MCClxxvij. Ave(n) cho[n]perato da' figluoli Volta Benefeci da Vitorino tre peççi di terra possti nel pogio nosstro di là da Chasàino, le tre parti di quessti tre peççi lib. xxxij dies diece a(n)çi kl. aprile; fece la charta ser Biecho da Vitorino; (e) l'atra qua[r]ta parte cho[n]peramo da Bucello lor fratello; è sscritto di qua. Mo(n)ta lib. Cij.
MCClxxviij. Ave(n) cho(n)perato da Donato Sachini da Chasalino u(n) peçço di terra possto a Chasalino, (e)d è ci(n)que isstaiora a grano, chossta lib. xv, p(er) meço luglo al setta(n)totto; fece la charta ser Pelegrino f. Bo(n)crisstiano da Chasalino.
MCClxxviij. Ave(n) cho(n)perato da mess(er) Neri (e) da Bernar[d]o (e) Formagio (e) Dardo fratelli f. del'Arlotto dela Ghattaia la loro parte dela chasa da E(n)poli, la terra d'Aglana (e) quella da Cha(n)po Chollese lib. CC, in kl. marco al setta(n)ttotto; ave(n)ne charta p(er) mano di s(er) Rinaldo da sSigna; à(n)noci inpromesso di dare la parola dele do(n)ne loro.
Ave(n) cho(n)perato da Guido f. Vivoli da Chasalino u(n) pecco di terra possta ala chossta lu[n]gho quella ch'io cho(n)perai da Villano da Vi(n)ci, (e)d è u[no] sstaioro e (m)meço a grano, dies diece intra(n)te giugno al setta(n)tanove: ave(n) la parola dela mogle; fece la charta ser Guido da sSuviglana; chossta lib. viij. Mo(n)ta lib. CCxxiij.
So(m)ma di tutte le some lib. MDlxxviiij s. xiij.
MCClxxviiij. Ave(n) cho(n)perato da Ma(n)no Paghanelli da Sa· Donato u(n) peço di terra di sotto ala via a Chollero(n)cioli, da· lato di là, lib. v, dies sette a(n)çi kl. ottobre; fece la charta s(er) Pelegrino f. Bo(n)crisstiani.
MCClxxx. Ave(n) cho(n)perato da lachopo Richoldi da sSuviglana u(n) peço di terra possta ne· rrio, ch'è tre isstaiora (e) sette panora, che chossta lib. xxij (e) s. v, dies quatro a(n)ci kl. aprile al'otta(n)ta; fece la charta s(er) To(m)maso da sSuiglana.
MCClxxx. Ave(n) cho(n)perato dal maesst[r]o Venuto da Petroio u(n) peçço di terra possto nel lato: dal primo lato, j, la chiesa d'Aglana (e) dal secho[n]do, ij, la chiesa d'Aglana (e) e· santo a Petroio, (e) iiij apu(n)tata, (e)d è isstaiora due a grano; fece la charta ser Fo/ro/rese Ghalloria da fFire(n)çe; chossta lib. iiij, dies tre intra(n)te aprile al'otta(n)ta.
Ave(n) cho(n)perato da Dore da Chasalino u(n) peçço di terra possto * * *, che v'à u(n) peççulo in meço, u(n) peççuolo d'u(n) meço isst[a]ioro in meço, ch'è di Russtichello, (e) la nosstra è vj isstaiora a grano: dal primo lato s[ì] è via, ij forra, iij noi, quella ch'io cho[n]perai da Russtichello Innami; ke chossta lib. xxij; fece la charta ser Pelegrino dì vj d'aghossto; ave· la parola dela mogle (e) del figluolo. Mo(n)ta lib. liij (e) s. v.
MCClxxx. Ave(n) cho(n)perato da Va(n)nello f. Bo(n)crisstiani da sSuviglana u(n) peçço di terra a piè del bossco da Petroio, lib. xj s. v, dies ci(n)que a(n)çi kl. ottobre al'otta(n)ta; fece la charta ser Aliotto da E(n)poli.
Ave(n) cho(n)perato da Bo(n)giova(n)ni da Sstreda (e) da' figluli u(n) peçço di terra (e) prato nell'Essca lu(n)gho Ve(n)tura da Sstreda, che chossta lib. v, dies quatro a(n)çi kl. nove(n)bre al'otta(n)ta; fece la charta s(er) Marcho f. Rinieri da Quarraçça dela chorte di Vi(n)ci.
MCClxxxj. [Aven chonperato] da Iachopo P(e)rogi f. La(n)berti la terra sua di Tassinai[a], (e) da' figluoli (e) dala mogle, lib. l, dies quatordeci intra(n)te sette(n)bre al'otta(n)tuno; fece la charta s(er) Guido da sSuviglana, (e)d è isstaiora xvij a grano.
Ave(n) cho[n]perato da Vanello f. Bo(n)crisstiani da sSuviglana il cha(n)po suo ch'è in piè dell'erta d'Aglana, ch'è xxx isstaiora, lib. Clxxxviiij s. x, p(er) meço dice(n)bre al'otta(n)tuno: ave(n)ne mallevadore Cello f. Merchata(n)ti (e) Chorsino f. di s(er) Role(n)ço da sSuviglana; ave(n) la parola dela mogle; ave(n)ne charta p(er) mano di s(er) To(m)maso da sSuviglana. Mo(n)ta quessta faccia lib. CClv (e) s. xv.
MCClxxxj. Chostano le chase (e) le terre d'Agla/gla/na lib. DCC.
Ave(n) cho[n]perato il cha(n)po del Bassciera co(n) parola dela mogle, lib. Clxj, dies sei a(n)çi kl. giugno a l'otta(n)ta quatro; fece la charta ser Giachino da sSuvigla[na]; (e)d àcci fatto charta di quatro isstaiora di quessto cha(n)po i· Rosso Baciali; fece la charta s(er) Giachino dies otto intra(n)te sete[nbre] ...... uno.
Ave(n) cho[n]perato da *** Manovelli da Petroi[o] ..... u(n) peçço di terra possta apresso all'Essca a Petroio, lib. viij; fece la charta ser Nicholaio da E(n)poli dies nove intra(n)te março al'otta[n]tatré.
Ave· cho[n]perato da Iachomello da Ripa la qui(n)dicina dela nave da sSuviglana (e) el porto, lib. xj, dies x intra[n]te febraio al'otta[n]tatré; fece la charta s(er) Iachopo da Pagnana Chanina.
MCClxxxij, di quatro intra(n)te ottobre. Ave(n) cho(n)perato da Dore da Chasalino la chasa (e) due chapa(n)ne chol terreno ov'elle sono (e) l'aia, cho(n) parola dela mogle (e) de· figluolo: chossta lib. xxx, dies quatro intra[n]te ottobre al'otta(n)tadue; fece la charta s(er) Pelegrino.
Ave(n) cha(n)biato cho(n) Gherardo f. Iachopi da sSa· Donato la terra ch'io avea lu(n)gho la chapa(n)na sua cho· quella ch egli avea in Tassinaia, giu(n)seci lib. v, per meço ottobre a l'otta(n)ta due; fece la charta s(er) Pelegrino.
Aven cho[n]perato da sSerotino da Suviglana (e) da sSalvi Amidei (e) da Fra(n)cho f. Bonave(n)tura Amidei u(n) peçço di terra lu(n)gho la forra al Valichatoio, s. xl, dies otto a(n)çi kl. ottobre al'otta[nta]tré; fece la charta ser Dino f. Guidi Gia(n)netti. Mo(n)ta lib. DCCCCxiij questa faccia.
Anni Mcclv. Lo p(r)iore di S(an)c(t)a Maria da P(er)etola ci deie da(r)e o(mn)i anno uno urcio d'olio p(er) luminaria di questa eccl(esi)a di t(er)ra ke tiene da questa eccl(esi)a. àloci sostenuto p(er) iij anni, dei quali tre a(n)ni avemo avuto da s(er) Ca(m)bio calonaco di quela eccl(esi)a p(er) quela eccl(esi)a s. xviiij p(er) una mezina, li quali dn. pagò a me p(re)ite Kiarito i(n) sull'avello dei Folliarini fuori dele regi di S(an)c(t)a Rep(ar)ata x dì usce(n)te marzo, (e) p(re)ite Kiarito si a(n)dò c(on) questo se(r) Ca(m)bio a co(m)p(er)are questa mezina dell'olio da Pegolocto ke sta nele bottege del vescovo. It. anke q(ue)sto medesimo s(er) Ca(m)bio ci diede s. xx p(er) una mezina la vig(ilia) di S(an)c(t)a Rep(ar)ata, (e) pagolli a p(re)ite Diotisalvi.
I· nomine Domini, ame. Questo este lo quaderno dei kapitali dela co(m)pagnia la quale si dice dei Boni, ciò è di mesere Ciu(n)ta Kerardi e di Iakopo Foresi e di Thakaria Iakopi e d'Arriko e Fucio filioli Dolciamori e di La(m)b(er)tino delo '(N)se(n)gna; lo quale quaderno volemo tuti i(n) ko(n)kordia ke sia dato ali quatro u ali trie li quali venisero i(n) ko(n)kordia per eso.
I· nomine Domini, ame. Questi sono li kapitali nuovi soko(n)do ke '(n)te(n)drete i(n)na(n)thi. Saldomo rasione i· kl. macio nela se(n)gnoria di mesere Cecio di Kerardini di Fiore(n)se, ala '(n)trata dela sua segnoria mesi quatro, korea ani Domini MCClviiij.
Questo este lo kapitale di meser Ciu(n)ta: este l. DCCxxxiij.
Questo este lo kapitale La(m)b(er)tini, lo quale este dei nepoti, deli fa(n)cilli Aldibra(n)dini: este l. DClxxv.
Questo este lo kapitale La(m)b(er)tini, lo suo p(ro)pio: este l. DCCl.
Questo este lo kapitale Arriki: este l. DCCC.
àci a(n)ko Arriko l. lxj. àci a(n)ko Arriko l. xxxvj. I quali àe dal fa(n)cillo ser Rub(er)ti; ebeli da Iakopo Fortebraci p(er) lui.
Questo este lo kapitale Fuci: este l. DCClxv.
àci a(n)ko l. l e s. xj.
Questo este lo kapitale Thakarie: este l. CCxl.
Questo este lo kapitale Iakopi: este l. Dlxv.
Questo este lo kapitale dele redi Kubianini: este l. Cxxvij e s. xvj.
Questo este lo kapitale di mado(n)na Parmisiana: este l. CCxxiij e dr. xij.
Questo este lo kapitale dele redi ser Rub(er)ti: este l. CClxiiij.
Questo este lo kapitale di mo(n)na Cema: este l. Cxviij.
Mo(n)tano p(er) tuto i kapitali li quali sono i(n)scriti i(n) questo quaderno da quie i(n)dirietro ce(n)tinaia liiij e l. viij e s. viij.
Questi sono li ava(n)taci li quali sono ordinati i(n) co(n)kordia p(er) li co(m)pa(n)gni.
De avere Arriko d'ava(n)tacio di quello del korpo dela co(m)pa(n)gnia lo quada(n)nio ke fara(n)no l. CC.
De avere Iakopo lo quada(n)nio ke fara(n)no l. Cl.
De avere La(m)b(er)tino lo quada(n)nio ke fara(n)no l. C.
De avere Fucio lo quada(n)nio ke fara(n)no l. l.
De avere Fra(n)cessco lo quada(n)nio ke fara(n)no l. l.
Ordinamo ke casscuno dei co(m)pa(n)ni, di koloro ke va(n)no di fuori, abia arnesi di suo ed abia dala co(m)pa(n)gnia l. iij p(er) a(n)no.
Ordinamo ke posa trare casscuno dei co(m)pa(n)ni li quali sono isscriti i(n) questo quadreno l. sete p(er) ce(n)tinaio p(er) a(n)no, e posa trare, s'elli àe ava(n)tacio, altresì kome p(er) lo
kapitale; e se traiese più, sì posa trarre p(er) ano l. ve(n)ti e ci(n)que i(n) questo modo, k'elli debia issco(n)tarsi del quada(n)nio quello ke (n)d'avese dala co(m)pa(n)gnia p(er) lo te(m)po korso, seco(n)do kome pilliase, ke li (n)de avese trati.
Ordinomo a(n)ko ke nesuno co(m)pa(n)gno metrà dr. nela co(m)pa(n)gnia meno di l. diece no(n)d'abia quada(n)nio.
In nomine D(omi)ni amen. Responsione dele lettare di Francia del primo messo dela fiera di Provino di maggio, anno mille dugento sesanta. Iachomo Guidi Chaciachonti, Iachomo (e) Giovanni di G(ri)g(o)rio (e) Vincenti (e) gli altri chonpangni ti salutano. (E) facénti asapere che noi avemo bene le lettare che tu ne mandasti p(er) lo messo dela merchantia dela sopradetta fiera di Provino di maggio del detto anno, (e) p(er) ese lettare intendemo bene ciò che tu ne mandasti dicendo, (e) adoparene bene in ciò che a noi sarà da aoparare chagiuso. P(er) la q(ua)le chosa ti pregiamo te che tu istiei inteso (e) siei solecido a fare (e) adoparare bene ciò che tu ài a fare; e spiciale mente ti pregamo che tu abi guardia a mettare e a prestare chello che ài intra le mani (e) che ti verà p(er) innançi in buoni pagatori (e) in sichuri, sì p(er)ché noi i posiamo riavere a tutte le stagioni che mistiere ne fusse (e) che noi e rivolesimo; (e) di ciò fare chiamamo merciede a Dio nostro signiore, che ti dia graçia di sì farlo che sia onore dela tua p(er)sona (e) la chonpangnia se ne ritruovi in buono istà, amen.
Sappi, Iachomo, che noi iscrivaremo bene ciò che noi avaremo a sc[r]ivare, (e) spiciale mente chello che tu ne mandarai dicendo p(er) tua lettara, sì chome de' tuoi auti (e) de' tuoi renduti (e) le prestançe le quali tu farai; sì chome tu nel mandarai dicendo p(er) tua lettara <ch> p(er) ciascuna fiera, chosì p(er) ciascuna fiera li sc[r]ivaremo (e) metaremo nel nostro libro: li auti poremo a' tuoi auti, (e) ' renduti poremo a' tuoi arenduti, (e) le prestançe isc[r]ivaremo ale prestançe, sì chome avemo chostumato di fare da chi indietro. P(er)ciò neuno denaio che tu richolgi o che ti venga ale mani, quando tu ce l'ài mandato dicendo una volta p(er) tua lettara, che tu non cel mandi dicendo più, p(er)ciò che sì tosto chome tu ne l'ài mandato dicendo, chosì tosto i metemo chelli che tu ne mandi p(er) auti agli auti, (e) ' renduti ponemo a' re/ve/nduti, (e) le prestançe ale prestançe; (e) chosì facemo p(er) ciascuna lettara. P(er)ciò, se tu nel mandasi dicendo p(er) più d'una lettara, vedi che no sarebe buona opera, che p(er) quante volte tu mel mandasi dicendo, p(er) tante volte el metaremo ne· libro a chello modo che noi tenemo: p(er)ciò sì te ne guarda. (E) ciò ti dicemo p(er) le tre li. di p(ro)ve. che ne sostene Testa Tebaldi (e) da Tederigo Lei /che/ ne ricevesti trenta (e) quatro s. meno quatro d., (e) a'melo mandato dicendo per parechie lettare, che se no se ne fusimo rachordati ava[n]teli mesi una volta a' tuoi auti, sì si sarebero messi un'altra. P(er)ciò te ne guarda di no mandarnelo dicendo p(er) più d'una volta.
E chome ti mandamo dicendo p(er) l'altra lettara, chosì ti dicemo in chesta che tu no ti maravigli p(er)ché noi abiamo venduti p(ro)ve. (e) vendiamo: che sapi, Iachomo, che noi semo in grande dispesa (e) in grande facenda a chagione dela guerra che noi avemo chon Fiorença. (E) sapi che a noi pur cho[n]viene avere de' denari p(er) dispendare (e) p(er) fare la guera; onde noi vedemo che noi no potemo avere denari da neuna parte che sia meglio p(er) noi, che a vendare p(ro)ve.
E se tu voli diciare che noi togliamo in presta chagiuso, non è buono p(er) noi: che sapi che denari ci sono valuti, da uno merchatante ad altro, cinque d. (e) sei libra, (e) altri che no siano merchatanti sono valuti diece d. (e) dodici in chorsa, (e) ancho sono in chello istato: or vedi che 'nprontare avemo noi chagiuso.
P(er)ciò no ti spiacia p(er)ché noi vendiamo p(ro)ve., che noi amamo meglio di stare in devito in Francia che noi non amamo di starene chagiuso in devito nè di vendare isterlino, inp(er)ciò che vale tro(p)po meglio p(er) noi, avendoli noi a chello chosto i p(ro)ve. che tu li ài ogi, che no varebe a vendare lo sterlino nè a 'nprontare chagiuso, p(er)ciò che noi traemo più utulità d'Ingilterra che noi no faremo di Francia, (e) a tolare in presta ogi chagiuso sarebe più el chosto che noi daremo che no sarebe el pro che noi n'avesimo in Francia. P(er)ciò ti piacia ciò che noi faemo (e) no te ne marav[i]gliare neente. (E) sapi, Iachomo, che se nel paese di Francia si guadagniase melglio che no vi si può guadagniare ogi, noi faremo bene sì chome tu avaresti de' p(ro)ve. asai, sì che tu potresti avere bene chello achontio che tu volessi, (e) del guadagnio che si facese nel paese avaremo bene la parte nostra: (e) di ciò istà ardita mente.
E intendemo da te p(er) la tua lettera chome eri istato, sança Talomeo Pelachane (e) chon Talomeo Pelachane, dina[n]çi dal diano di Sa· Stefano di Tresi p(er) lo fatto di Leon so· Rodano, (e) chome favelaste (e) ragionaste asai chol pruchuratore del detto arcivescovo di Leon so· Rodano, (e) cho· lui no poteste t(r)are nè chapo nè achordo neuno che buono fusse p(er) noi, nè no potavate trare se noi no vi mandasimo lettara da chorte di p(a)pa sopra a llui. Unde sapiate che noi avemo auta tanta briga, (e) avemo, a chagione dela guerra (e) di fare oste (e) chavalchate, che noi no v'aviamo pouto intendare p(er) avela achatata: unde sapi che sì tosto chome noi avaremo ispaçio di potervi intendarvi noi v'entendaremo, (e) prochaciaremo sì chome voi l'avarete la detta lettara sopra a loro.
E ancho intendemo da te p(er) la detta tua lettara chome tu (e) Talomeo Pelachane eravate istati a Bonicho Maniardi, (e) avateli detto chome voi volavate andare a Leona p(er) sapere se voi poteste trare achordo o chapo neuno cho· lui; (e) el detto Bonicho vi rispose (e) disse che voi andaste in buon'ora, che egli no pagarebe dele spese neuna chosa se Mino Pieri no li li mandasse dicendo, che vi disse che Mino no ne li aveva mandato dicendo neuna chosa. Unde noi di ciò ne maravigliamo, chon ciò fusse chosa che noi ne fumo in chonchordia cho· Mino Pieri chagiuso, (e) Mino ne disse che i mandarebe dicendo ch'elli ne pagase p(er) la parte sua ciò che ne tochase; e noi no ne potemo p(er) chesta letta[ra] diciarten'altro, p(er)ciò che Mino Pieri è nel'oste a Monte Pulciano quando isc(r)ivemo chesta lettera.
P(er) l'altre lettare ne saremo cho· lui, (e) s'eli no li l'avesse mandato dicendo, sì diciaremo che li li mandi dicendo, (e) a te ne divisaremo ciò ch'elli ne rispondarà.
E ancho intendemo da te p(er) una tua cedola che noi dovesimo pregare Orlando Buonsigniore ch'elli dovesse mandare dicendo a' soi chonpangni di chetesto paese che quando tu volesi inpronto da' soi chonpangni ch'elino tel facesero, che potrebe esare grande pro di noi. P(er) la quale chosa ti dicemo chosì, che el detto Orrando Buonsigniore non era a Siena quando chesta lettera si sc[r]isse, ançi era nel'oste a Monte Pulciano: p(er)ciò, quando egli sarà tornato, sì saremo a llui (e) richordarélili; (e) credemo bene ch'elli ce ne farà a piacere. Sapi, Iachomo, che io Vincenti sì darò sesanta a madonna Pacina, sì chome tu mi mandasti diciendo. (E) mandati pregando Nicholò di d(omi)no Nichola che se tu no li ài venduto el suo ch[o]rcivaldo dela biffa, che tu li li faci vendare p(er) lo suo amore. Egli te l'avarebe mandato dicendo p(er) sua lettera, s'eli no fusse istato nel'oste a Monte Pulciano, che v'andò ançi che le lettere si sc[r]ivesero, e pregòne me Vincenti ch'io tel dovese isc[r]ivare in chesta lettara.
E ancho ti facemo asapere che noi aviamo venduti cento sei li. di p(ro)ve. a Iachamo Ubertini chanbiatore, a pagare nela fiera di San Giovanni, anno sesanta; (e) vendemoli a raçone di trenta e tre s. la doçina, (e) <..> sene pagati. P(er)ciò sì i pagarai a Rinbotto Buonaiuti p(er) lui, a sua volontà; (e) quando i farai el pagamento, sì ne fa fare la sc[r]ipta ne· libro di Signiori de' merchatanti, chome si chustuma di fare.
(E) ancho n'avemo venduti vinti (e) quatro li. di p(ro)ve. ad Achorso Guarguaglia (e) a sua chonpangnia, a pagare nela detta fiera di San Giovanni, a raçone di trenta (e) uno la doçina, (e) semone pagati. P(er)ciò sì i paga a Grigorio Rigoli, a sua volontà, p(er) la detta fiera; (e) quando i pagi, sì ne fa fare la sc[r]ipta ne· libro di Signiori de' merchatanti, chome si chustuma di fare.
D'altra parte ti volemo fare asapere di chonvenentri di Toscana; che sapi, Iachomo, che noi semo ogi in grande dispesa (e) in grande facenda a chagione dela guerra che noi avemo chon F[i]orença; (e) sapi che a noi chostarà asai ala borsa, ma Fiorença chonciaremo noi sì che giamai no ce ne miraremo drieto, se Dio di male guardia mess(er) lo re Manfredi, a chui Idio dia vita, ame(n). Sappi, Iachomo, che noi avemo guasto tutto Cholle (e) Montalcino intorno intorno, (e) a Monte Pulciano andamo p(er) guastare. Unde el Montepulcianese vide che noi li eravamo indosso (e) guastavàlo, inchominciò a tenere mene di choncia, (e) bastaro le mene parechie dì, (e) achorda[r]si le mene in chesto modo, ch'elino dovevano fare la fedeltà di mess(er) lo re Manfredi (e) di Siena, (e) di giurare la fedeltà ciascuno di Monte Pulciano, p(er) bocha a uno a uno, da quatordici anni i[n]sino a setanta; (e) di ciò <dise> fare disero che ne farebero inprometare al chumune di Perogia, soto certa pena, che chelo che el chomune di Monte Pulciano n'aveva inpromesso, che el chomune di Perogia el farebe avere rato (e) fermo, soto chela pena che posta era. (E) andò la detta choncia chotanto innançi, che tuti cheli di Monte Pulciano giuraro la fedeltà del detto re, a uno a uno, chome ordinato era di fare, da quatordici a setanta anni, (e) bastaro a fare le saramenta parechie dì. (E) quando ebero fatte le saramenta, (e) noi ce ne partimo, (e) nol guastamo più, (e) tornamone a chasa. (E) venivane pur asai de' Montepulcianesi in Siena cho· loro merchantie (e) di grano (e) di vino, (e)d altre merchantie che s'aferivano da noi a loro, (e) credeva onnie uomo che elino fusero nostri amici. (E) stando noi intorno di quatro dì, ed elino no ne mandaro dicendo che noi andasimo a ricevare la promesione ch'elino ne dovevano fare fare al chomune di Perogia; (e) noi facemo anbasciadori, (e) mandamo dicendo ch'elino ne facesero fare chelo ch'elino n'avevano inpromesso. (E)d elino risposero ch'erano istati al chomune di Perogia, (e) avévalolo meso inna[n]çi, (e)d elino no ne lo volsero fare nee[n]te. Onde noi, odendo chosì, credemo esare inganati: dimandamoli istadichi, p(er)ch'elino atenesero ciò ch'avevano inpromesso, (e)d elino no ne volsero fare neente. Noi in chesto chonosciemo la loro male inchorata, (e) ch'elino l'avevano fatto per cha[n]pare el guasto ch'el[i] aveva[no], el più bello ch'elino avesero poscia che Monte Pulciano fu chastello. Inchontanente si partì el chonte Giordano chon tuti i chavaieri tedesci (e) senesi (e) chol terçiero di Cità, (e) andò là per guastarlo, (e) guàstalo onnie dì; (e) tutta volta àno mena di choncia. Che si sarà per innançi noi no sapemo: i[n]sino a chi istà chosì. (E) sapi che nela cità di Siena sono posti otto cento chavali, p(er) dare morte (e) distrugimento a Fiorença. (E) sapi ch'elino àno sì grande paura di noi (e) de' nostri chavaieri ch'elino si sco[n]pisciano tutti, (e) non aspetano in neuna parte là 've eglino siano. Che sapi che quando noi guastamo Cholle, eglino trasero popolo (e) chavaieri i[n]sino a Barbarino: ma venero a mal'ota, che ce n'eravamo partiti dal gu[a]sto (e) tornati in Siena d'uno dì. Inchontanente che noi el sapemo traemo tutti, popolo e chavaieri, (e) andavànne a loro, (e) traemo i[n]sino a Pogiboniçi. Ine sapemo ch'elino erano fugiti, (e)d andava[n]si via: noi rimandamo el popolo a Siena, (e) ' chavaieri lo trasero dietro, (e) andàvali chaciando d'in pogio in pogio chome gativi; (e) andaro ardendo (e) abrusciando i[n]sino apresso a Fiorença a quatro miglia. O[r] puoi vedere s'elino ne dotano (e) àvone paura di noi ! (E) sapi che noi a loro daremo el malano unguanno in chesto anno, se Dio piace.
Sapi, Iachomo, che poscia che chesta lettera fu isc[r]ipta da chi in su, sì avemo novella chomo Monte Pulciano (e) era choncio (e) aveva fata la fedeltà a messere lo re /lo re/ Manfredi (e) <fa> di Siena; (e) farà oste (e) chavalchata a chui noi voremo, (e) ' nostri amici terà p(er) amici, (e) ' nemici terà p(er) nimici. (E) fato chesto, sì si partì mess(er) lo chonte Giordano chon tutta l'oste ch'eli aveva a Monte Pulciano, (e) sì n'è andato ad Areço, (e) credemo ch'eli l'avarà a sua volontà. Or chesto istà chosì i[n]sino a chi: p(er) inna[n]çi istarà chosì (e) meglio, se Dio piace.
M[o]uta lunidì cinque dì intrante lullio.
[Indirizzo:] A Iachomo Guidi Chaciachonti (e) non altrui detur.
I(n) nomine D(omi)ni, ame(n). Lete(r)a p(er) lo se(chon)do messo dela fie(r)a di San Giovani, in ani sesanta (e) due. Mosse domenicha quatro dì entrante setenbre.
D(omi)no Talomeo (e) d(omi)no Orlando (e) d(omi)no Pet(r)o (e) gli altri (chon)pagni, Andrea vo manda salute. (E)d ebi le letare q(ue) mi mandaste p(er) Giani Saracini meso dela merchantia, (e) furvi q(ue)le di Mino d(omi)ni Cristofani (e) di Guido Iachomi d(omi)ni Renaldi, (e) q(ue)le di Froderigho Doni, (e) manda'lolo; (e) q(ue)la q(ue) mandaste a me sì vidi; (e) sop(r)a ciò q(ue) divisò istarò inteso di fare ciò buono .......... p(er) voi. (E) divisastemi q(ue) no faieva mistiere di fare l'andata q(ue)d io feci in Fiandola di P(r)ovino di magio da che v'era Froderigho. Unde sapiate q(ue)d io il feci p(er) lo miliore di voi, (e) p(er)q(ué) mi divisaste q(ue)d io vi dovese andare ....... (E) s(e)d io v'andai più volontieri, sì fue p(er) lo fato di Lesie, che credo q(ue) sed io no vi fuse andato, non avremo avuto le treciento l. q(ue) ne pagharo, ançi l'avarebe avute le (chon)pagnie di Fiorença q(ue) dieno avere da loro; sì q(ue) pare a me q(ue) la mia andata fue utile p(er) lo fato dela 'nvestita dei pani p(er) Siena (e) p(er) Lonbardia, p(er)ciò q(ue) Froderigho non aveva (chon)p(r)ato, quand'io vi gionsi, che pani d'Araço, a chasgione ch'aveva avuto male, ..... no pote andare nè a Mosteruolo nè a Ip(r)o, (e) anda'v'io, q(ue)d era un pocho tardi quand'io vi gionsi. (E) intesi chome la draparia di P(r)ovino di magio q(ue) faciemo (e)ra gionta in Pisa (e) in Siena (e) in Gienova sana (e) salva .........arebe bene: dela quale chosa fui molto lieto.
(E) intesi chome volete q(ue)d io iscriva i d. q(ue)d io abo ricievuti o ricievese o paghase p(er) la (chon)pagnia dei pani ch'avete chon Orlando Buonasera (e) chon Ugholino Cili, (e)d io ne farò chom'abo chominciato (e) chome mi divisaste, (e) spiciale mente di scrivare pur in u· luogho ne livro ciò q(ue)d io ricievarò (e) pagharò p(er) la deta (chon)pagnia, (e)-l someliante farò dele scrite q(ue) avrò a fare cho' nostri Parmisgiani si chome mi divisaste.
(E) intesi chome no vi piacie il diposito q(ue) vi divisai ch'aveva fato in Sa· Iachomo di P(r)ovino, p(er)ché diciete q(ue) no sono buone gienti (e) che la chor[t]e (e) i Fiorentini vi sono molto signiori. Unde sapiate q(ue) p(er)ciò no pare ........... neuna dotança, (e) parmi q(ue) sia molto buono diposito p(er)ciò q(ue)d elino ricievono tuto tenpo l'achomande deli averi dei merchatanti (e) di ciò àno grande guadagnio, si ch'amano di guardare (e) di salvare l'achomande q(ue) lo sono fate p(er) mantenere i· loro ........ in istato, (e) se ciò no faiesero sì lo potrebero p(er)dare.
(E) la chosa no v'è i· nostro nome, ançi v'è in q(ue)lo dei nostri Parmisgiani, (e)d è achorto luogho di potervi andare qualota l'uon avese mistiere. (E) d'altra parte si àno una chostuma che mi pare q(ue) ne sia molto ...... al tenpo d'ora, cioiè q(ue) chostumano di rendare l'achomande q(ue) ricievono a cholui q(ue) le fa v(e)l a chi aporta le chiavi o la taglia q(ue) ne fuse; la quale chosa no si potrebe fare buonamente i· neuno tesoro q(ue) no fuse chostumato di ricievare l'achomande del'avere chom'è q(ue)lo di P(r)ovino: (e) se neuno integimento volese (e)sare fato, si si trovarebe in iscrito da chu' elino àno l'achomanda, (e) da che no vi si trovase neuno nome di Senese, sì no credo che p(er) neuno intesgimento q(ue) fato fuse dele chose dei Senesi elino volesero tenere ciò q(ue)d elino avesero in guardia in altri nomi.
(E) se volete dire di fare diposito in alchuna abadia di Ciestele, sì no mi pare guari buono a fare al tenpo d'ora, p(er)ciò q(ue)d elino sono sì temorosi dela Chiesa che no vorebero fare (chon)tra a choscienca di cho..... i· neuna mainiera di mondo; (e) fano ogi dei d. q(ue) dieno dare a noi (e)d altri q(ue) no ne voliono paghare neuno d. p(er) paura d'esare ischumunichati, si chome v'ò divisato p(er) altra lete(r)a. (E) d'altra parte no lasarebero tochare lo diposito q(ue) avesero se no a cholui q(ue)-l faiese; (e) ogni altro tesoro di Tresi (e) di Parisgi lo chostumano di fare, ma q(ue)lino di Sa· Iachomo i rendono a chi porta le chiavi (e) le taglie q(ue) ne fusero sop(r)a ciò fate (chon)chordanti a q(ue)le q(ue) l'uomo lo lasa, (e) questo fano p(er) l'achomande q(ue) ricievono ognie dì, si chome divisa di sop(r)a. (E)chosì potete vedere che chiunque ci fuse p(er) voi potrebe avere le vostre chose, che mi pare più sichurtà che se avere no le poteste sença cholui che l'achomandase. (E) di ciò rasgionarò cho· Mino (e) (chon) Guido: (e) se vedremo che potiamo avere più sichuro tesoro, sì-l p(r)endaremo.
Q(ue)sto è q(ue)lo q(ue) m'è e(n)trato in q(ue)sta fiera di San Giovani, si chome divisarà qui di soto p(er) partite.
Inp(r)ima, p(er) la mia rasgione, xiijClxviij lib. (e) x s. (e) viij d. di p(ro)v. q(ue) mi rimasero (chon)tianti dela fiera di P(r)ovino di magio pasata.
(E) ite(m) Cvij lib. (e) xxx d. di p(ro)v. p(er) meità di dugiento quatordici l. (e) cinq(ue) s. q(ue) richolsi chon Iachomo Uguicioni dal chapitolo di Lengri.
(E) ite(m) xx s. di p(ro)v. p(er) meità di quaranta q(ue) avemo chol deto Iachomo Uguicioni dal'abate (e) (chon)vento di Sa· Lonardo di Chorbigni p(er) chosto infino ala fiera di Sant'Aiuolo q(ue) viene p(r)esente di ciento l. q(ue) ci dovieno dare in q(ue)sta fiera.
(E) ite(m) xiiij lib. (e) x s. di p(ro)v. q(ue)d ebi di chosto dei d. q(ue) mi rimasero (chon)tianti in P(r)ovino di magio pasato, si chome divisa qui di sop(r)a; dei quagli d. di chosto (e)bi dodici l. dala (chon)pagnia dei pani q(ue) avete chon Orlando Buonasera (e) chon Ugholino Cili, (e) cinquanta s. n'ebi dai nostri Parmisgiani.
(E) ite(m) p(er) voi xxv s. di p(ro)v. p(er) vinti s. pari. q(ue) richolsi p(er) voi da Paridano di Guanto, p(er) la vintenuovesma pagha q(ue) vi doveva fare dela soma dei vinti mar. d'artisgini q(ue) doveva dare, a paghare vinti s. pari. p(er) fiera, infino che fuse(r)o paghati.
(E) ite(m) Clxxj lib. (e) viiij s. di p(ro)v. i q(ua)li richolsi p(er) voi da Ristoro Gionte, q(ue) i (chon)p(r)ò Arigho Ghulielmi in Gienova da Pietro Ugholini (chon)pagnio del deto Ristoro p(er) p(r)esgio di dugiento quaranta l. (e) sei d. di gienovini q(ue) ne i diè si chome ne divisò p(er) sua lete(r)a.
(E) ite(m) iiij lib. (e) xviij s. di p(ro)v. q(ue) richolsi p(er) voi da Leghacio del Nero, q(ue) i dovavate avere da lui (e) dal fratelo p(er) d. q(ue) faieste paghare p(er) loro a chorte già buon dì. sì chome mi divisaste.
(E) ite(m) CCCv lib. (e) x s. di p(ro)v. p(er) le due parti di quatro ciento cinquantoto l. (e) cinq(ue) s. q(ue) ne rimasero di quatro ciento sesanta (e) cinq(ue) l. (e) dodici s. (e) sete d. q(ue) avemo choi nostri Parmisgiani, di cinquanta (e) tre cientenaia (e) vinti (e) una l. (e) meço di ciera neta q(ue) vendemo a vintuno d. l., is(chon)tiato sete l. (e) sete s. (e) sete d. q(ue) vi dispendemo; dei quali demo ciento s. p(er) l'entrea di Tresi, (e) trenta (e) sei s. pesatura a oto d. lo ciento, (e) sete s. p(er) la pisgione dela chasa là du' noi la tenemo, (e) quatro s. (e) sete d. a choloro q(ue) la portaro al peso.
(E) ite(m) l lib. (e) xij s. (e) iiij d. di p(ro)v. p(er) le due parti di setanta (e) sei l. me(no) dicioto d. q(ue) ne rimasero di setanta (e) sete l. (e) quatro s. q(ue) avemo choi nostri Parmisgiani di seciento quatordici l. di pepe q(ue) vendemo neto a quaranta (e) quatro l. la charicha, q(ue)d è tre ciento cinquanta l., is(chon)tiato vinti (e)
cinq(ue) s. (e) sei d. q(ue) vi dispendemo; dei quagli demo vinti s. p(er) l'entrea di Tresi (e) quatro s. la pesatura a oto d. lo ciento, (e) dicioto d. p(er) la pisgione del[a] masgione là du' stete (e) p(er) portarlo al peso.
(E) ite(m) xxiij s. (e) viij d. di p(ro)v. p(er) le due parti di trenta (e) sete s. q(ue) ne rimasero di quarantoto s. q(ue) avemo choi nostri Parmisgiani da Sandro Toscho loro (chon)pagnio, q(ue) i chanparo d'otanta (e) due l. tor. q(ue) i furo dati i· Lonbardia p(er) fare le dispese di (chon)duciare la ciera (e)-l pepe q(ue) ci mandaro in q(ue)sta fiera, is(chon)tiato undici s. q(ue) demo churatagio del deto pepe (e) dela ciera dei deti quarantoto s.
(E) ite(m) vij lib. (e) x s. di p(ro)v. p(er) trenta (e) tre s. (e) quatro d. di sterlino q(ue) ricieveti p(er) voi d'Arminucio Armini, q(ue) dise q(ue) i doveva dare ala rasgione di Iachomo Teci p(er) la pisgione del'albergho di Londra di diecie mesi.
(E) ite(m) viijClxxxv lib. di p(ro)v., i q(ua)li sono p(er) treciento mar. di sterlino q(ue)d abo (chon)p(r)ati p(er) voi da Iachomo Uguicioni (e) dai suo (chon)pagni p(er) p(r)esgio di vinti (e) tre ciento vinti (e) cinq(ue) l. di senesi q(ue) ne dovete paghare in Siena a Salenbene Giovani (e) a sua (chon)pagnia i· meço otovre q(ue) viene p(r)esente in d. g(rosi) a (chon)tiare dodici d. l'uno, a rasgione d'oto l. me(no) cinq(ue) s. di senesi il marcho, (e)d io il (chon)tio cinquanta (e) nuove s. tor., (e) quando farete il deto paghamento, sì ne richoliete una charta q(ue) n'àno p(er) mano di Chastelano notaio. (E)-l deto isterlino ........ 'nvestita q(ue) voliono fare p(er) voi (e) p(er) loro i nostri Parmisgiani.
(E) ite(m) p(er) la rasgione di Fiandola, vClj lib. di p(ro)v. da Froderigho Doni. P(er) lui cie i diè Guido Toscho di Parma p(er) quatro ciento trenta (e) sei l. (e) oto s. (e) sei d. pari., q(ue) paghò p(er) lui nela 'nvestita dei pani di Fiandola q(ue) fecie p(er) voi (e) p(er) la sua (chon)pagnia, (chon)tiato quatro l. (e) sete s. (e) sei d. pari. di chanbio.
(E) ite(m) CCxxxviiij lib. (e) x s. di p(ro)v. dal deto Froderigho. P(er) lui cie i diè Aldobrandino Meliorati p(er) ciento otantoto l. (e) undici s. pari. q(ue) i p(r)estò in Araço, (chon)tiato tre l. (e) sedici s. me(no) tre d. di chanbio.
(E) ite(m) Cxx lib. di p(ro)v. dal deto Froderigho. P(er) lui cie i diè Bartalomeo Viviani Buseti p(er) * * *.
(E) ite(m) p(er) la deta mia rasgione, CCClxxxx lib. me(no) v s. di p(ro)v., i q(ua)li ricievo in p(r)esta da d(omi)no Cristofano d(omi)ni Talomei (e) da Iachomo d(omi)ni Renaldi, q(ue) mi sono rimasi di diciesete ciento novanta l. me(no) cinq(ue) s. q(ue)
ricieveti p(er) loro in q(ue)sta fiera; (e)-l sop(r)apiù, cioiè tredici ciento l., sì p(r)estai p(er) loro (e) a loro nome, l'undici ciento l. ala tavola d'Orlando Buonsigniore, a quaranta s. il ciento di chie a Sant'Aiuolo, (e) treciento l. a Tavena d(omi)ni Luterenghi, a quaranta (e) cinq(ue) s. il ciento; (e) dele dete treciento novanta l. me(no) cinq(ue) s., si lo daremo treciento novanta (e) sete l. e diecie s. in Sant'Aiuolo p(r)esente.
(E) ite(m) Cl lib. di p(ro)v. q(ue)d ò ricievuti in p(r)esta da Mino d(omi)ni Cristofani p(er) ciento cinquanta (e) tre l. a Sant'Aiuolo p(r)esente.
Q(ue)sto (è) q(ue)lo q(ue) m'è iscito in deta fie(r)a di San Giovani, sì chome divisarà qui di soto p(er) partite.
In p(r)ima, xjCxxxv, lib. (e) vj s. (e) ij d. di p(ro)v. q(ue) p(r)estai ala (chon)pagnia dei pani q(ue) avete chon Orlando Buonasera (e) chon Ugholino Cili, i q(ua)li d. sono p(er) (chon)pimento di vinti (e) due ciento sesanta l. me(no) due s. q(ue) paghai p(er) la deta (chon)pagnia nela 'nvestita dei pani q(ue) lo mandai di q(ue)sta fiera, (chon)tiato dicioto s. q(ue) paghai p(er) churatagio (e) p(er) charte q(ue) feci dei p(r)ove. q(ue) (chon)p(r)ai p(er) loro in q(ue)sta fiera, q(ue) sono mille vinti (e) nuove l. (e) undici s. me(no) due d. q(ue)d abo (chon)p(r)ati p(er) lloro in q(ue)sta fiera, sì chome lo diviso p(er) una letera q(ue) lo mando (chon) q(ue)sta, nela quale letera sì è iscrito ciò q(ue) chosta la deta investita. (E) novanta (e) cinq(ue) l. (e) dodici d. mi rimasero p(er) la deta (chon)pagnia nela fiera di P(r)ovino di magio pasato. (E) chosì soma q(ue)d abo avuto dele dete dumilia dugiento sesanta l. me(no) due s., undici ciento vinti (e) quatro l. (e) dodici s. me(no) due d. (E) chosì rimane q(ue) l'abo p(r)estato undici ciento trenta (e) quatro [l.] (e) oto s. me(no) due d., si chome divisa di sop(r)a. (E) dei deti d. ci darano di chosto quaranta s. del ciento di chi a Sant'Aiuolo p(r)esente.
(E) ite(m) xx lib. di p(ro)v. q(ue) p(r)estai a Robino d'Araço inghilese a sua chortesia infino ala fiera di Sant'Aiuolo p(r)esente; (e)d avene letera chol suo sugielo, nel nome dei nostri Parmisgiani, sença il mio. (E) i deti d. i p(r)estai p(er) chasgione q(ue)d eli aitase Guido Toscho nel nostro fato di (Chon)ventri, q(ue) v'andò cho· lui.
(E) ite(m) vj lib. (e) xv s. di p(ro)v. i q(ua)li io Andrea ricievo in p(r)esta, q(ue) li abo dispesi i· miei fati p(r)opi, sì chome apare iscrito nelo senp(r)o dele tavole.
(E) ite(m) viij lib. (e) viij s. di p(ro)v. q(ue) p(r)estai ala deta di Sant'Andrea di Schoçia, q(ue) i diei ad Arminucio Armini p(er) trentoto s. di sterlino q(ue) vi paghò p(er) nostra parte di sete l. (e) dodici s. me(no) due d. di sterlino q(ue) vi dispese choi (chon)sorti q(ue) v'àno a fare cho· noi.
(E) ite(m) p(er) voi C s. di p(ro)v. p(er) meità di diecie l. q(ue) paghai choi nostri Parmisgiani p(er) lo fato dela 'nvestita dei
pani q(ue) faciemo cho· loro in P(r)ovino di magio pasato. (E) le dete diecie l. i(n)p(r)ontò Ghulielmo Çamorei da Vivolo Salvanelli a Monpesliere quando vi fue p(er) (chon)duciare la deta investita, (e) noi i paghamo ai (chon)pagni del deto Vivolo in q(ue)sta fiera.
(E) ite(m) xiijClxxij lib. (e) xj s. di p(ro)v. p(er) le due parti di dumiglia cinquantoto l. (e) sedici s. (e) sei d. q(ue)d abo fato rasgione choi nostri Parmisgiani q(ue) chosta la 'nvestita dei pani q(ue) avemo fata p(er) lo tenpo di q(ue)sta fiera di San Giovani, le due parti vostre (e)-l terço loro.
(E) ite(m) p(er) la rasgione di Fiandola, xxv lib. (e) vij s. di p(ro)v. a Froderigho Doni, i q(ua)li sono p(er) oto mar. (e) sete s. (e) quatro d. di sterlino q(ue) i rimasero di quatro ciento cinquanta mar. di sterlino q(ue) ricievete p(er) la mia rasgione in Fiandola da Renaldo Barboti p(er) lo tenpo di P(r)ovino di magio pasato, q(ue) i (chon)p(r)ai in deto P(r)ovino da Mafeo Ranieri (chon)pagnio del deto Renaldo, sì chome vo divisai p(er) la letera q(ue) vi mandai dela deta fiera; (e) per la deta fiera li aveva iscriti a mia arenduta al deto Froderigho, sì avemo puoi veduto q(ue) ne pare il miliore a scrivarla in q(ue)sto modo. (E) ancho i rimasero le dete vi[n]ti (e) cinq(ue) l. (e) sete s. di dicienuove l. di pari. q(ue) i diei (chon)tianti in parisgini (e) in esterlino sop(r)a ai deti quatro ciento cinquanta mar.; (e) se vi pare di scrivare q(ue)sta facienda in q(ue)sto modo sì lo faite, (e) se no sì la scrivaremo chome vo divisai di p(r)ima.
(E) ite(m) CClxxxv lib. di p(ro)v. al deto Froderigho p(er) ........ Ristoro Gionte, p(er) dugiento otanta (e) due l. me(no) trenta d. tor. q(ue) i rimasero di quatro ciento l. di tor. q(ue) avemo p(er) lui (e) p(er) sua (chon)pagnia dal veschovo di Toroana tra due volte, (e)-l sop(r)apiù, cioiè ciento dicioto l. (e) due s. (e) sei d. paghò p(er) loro a Lonardo Giani.
(E) ite(m) p(er) la deta mia rasgione, vCxlj lib. di p(ro)v. q(ue) paghai a Ugho Rugieri, q(ue) sono p(er) cinq(ue) ciento quaranta l. q(ue) mi p(r)estò p(er) lui Altimano Ranuci in P(r)ovino di magio pasato sença chosto, (chon)tiato vinti s. p(er) servisgi q(ue)d io lo feci p(er) q(ue)la chasgione; i q(ua)li servisgi furo di loro fardeli q(ue)d io lo mandai intra i nostri torsegli, (e) in una ala (e) meço di saia q(ue) diei al deto Mano.
Viviani Dietavive (e)d io sì andamo a Pontignì, (e) trovamovi l'abate di Ciestele (e) q(ue)lo di Pontignì, (e) richordamolo il fato dela muneta q(ue) ne dieno dare i deti di Pontignì, (e)-l fato di Fontana Giovana. (E) q(ue)lo di Pontignì dise q(ue) no ci credeva dovere dare neuno d., (e) che di q(ue)lo dela badia no saremo paghati, (e) che p(r)ochaciarebe chome fusemo paghati dal (chon)te di Naversa, (e) di ciò dise q(ue)d era bene sichuro di lui (e) dele sue rede p(er) buone letare. (E) del fato di Fontana Giovana si disero q(ue) no vegiono via q(ue) noi potiamo buonamente (e)sare paghati se p(r)ima non à achordo dal signiore di Sori a loro, (e) che in ciò pensavano di fare ognie chosa q(ue) potevano p(er)ché achordo v'avese; (e)d àno giorno cho· lui denançi a· rey di Francia p(er) la Sant'Andrea q(ue) viene p(r)esente, q(ue) die giurare il signiore di dire la verità di q(ue)i fati, se altro achordo non avese intra loro in q(ue)lo meço. A Dio piacia q(ue) vi sia i· mainiera q(ue) buona sia p(er) voi. (E)d altro no potemo trare di loro, se no q(ue) disero di rasgionarne al chapitolo di Ciestele q(ue) sarà p(r)esente, p(er) vedervi alchuna via che buona fuse p(er) li merchatanti (e) p(er) loro.
(E) sapiate q(ue)-l deto di Pontignì ne diè pur asai buono intendimento di farne paghare la muneta q(ue) ne dieno dare.
(E) sapiate q(ue)-l fatore del (chon)te di Naversa sì è istato in q(ue)sta fiera (e) andato (e) venuto pur asai volte, (e) Viviani (e)d io li parlamo asai del deto fato di Pontignì, (e)-l suo deto sì fue q(ue)sto: che-l deto (chon)te aveva grande volere di paghare noi (e) li altri merchatanti a chu' eli die dare, (e) spiciale mente noi, (e) q(ue) ora no n'aveva buonamente podere, (e) che farebe sì chol' abate di Pontignì q(ue)d eli ne richordarebe q(ue)lo q(ue) noi ne ne teremo p(er) paghati. (E) diene p(er) intendimento q(ue)-l deto abate ne p(r)eghava q(ue) noi ne soferisemo infino a uno cierto dì, (e) che ne p(r)ometarebe di paghare sença farci letera, (e) disene q(ue) ne farebe bene asichurare a lui chome siamo bene paghati di chosto (e) di chapitale. Volia Dio q(ue)-l facia.....; (e) quando avaremo lisgire di richordarlo al deto abate, sì lo faremo sì chome ne parà q(ue) sia da fare. (E)-l deto fatore sì ne dise q(ue) ne farebe iscrivare al deto abate chome ne dovesemo fare. No sapo se-l farà o no, (e) s........ deto (chon)te non à fato il grado in q(ue)sta fiera a neuno merchatante a chu' eli die dare, p(er) chasgione dela muneta q(ue) facieva fare, q(ue) l'à fata abatare i· rey di Francia, sì q(ue) choloro q(ue) l'avieno (chon)p(r)ata da lui no i paghano i d. q(ue) ne i dovieno dare p(er)q(ué) no posono batare la muneta chome solieno, (e) di ciò à grande distreta il (chon)te; (e) anchora p(er) chasgione dela molie q(ue)d è morta sì pare q(ue) sia molto manchata la sua richeça ch'aveva p(er) liei.
Guido Toscho sì ebe una letera da miss(er) Aduardo di sichurtà di potere andare in Inghiltera, (e)d ebela a pitiçione di maiestro Alberto di Parma, (e) credo q(ue) sia asai suficiente (e) buona p(er) potervi istare (e) fare q(ue)lo p(er) q(ue) v'è andato.
Dio q(u' è) signiore i n[e] (chon)senta bene a fare, s'a lui piacie.
(E) i nostri Senesi q(ue) vi stavano ne sono tuti venuti, (e) no ve n'osa istare neuno.
(E) intesi chome avete ordinato choi nostri Parmisgiani q(ue) uno di loro ci debia dimorare asisamente p(er) voi (e) p(er) loro, p(er) ricievare (e) p(er) vendare le merchantie q(ue) lo fusero mandate di Lonbardia, (e) che un altro di loro ci debia istare ale vostre dispese, p(er) andare (e) p(er) istare a fare i vostri fati q(ue) fusero da fare, (e) che debiano dimorare i· loro albergho, sença noi (e) sença neuno Senese. La quale chosa sia in buon'ora, (e) pare a me ch'avete ben fato (e) ched era mistiere di fare al tenpo d'ora. (E)d avemo già aloghato un albergho per Treseto, e die chostare cinquanta s., (e)d èvi istato s(er) Gherardo in q(ue)sta fiera.
(E) intesi chome volavate q(ue) se i deti Parmisgiani volesero fare pani p(er) Sant'Aiuolo, q(ue) ne faiesemo cho· loro infino in quindici torseli, le due parti vostri (e)-l terço loro, la quale chosa sia in buon'ora. (E) s(er) Gherardo si à deto di pur volergli fare, und'io sì abo p(r)ochaciato chome avaremo la muneta in Fiandola, sì chome divisa di sop(r)a. (E) p(er) la (chon)pagnia ch'avete chon Orlando (e) chon Ugholino no ne farò neiente, p(er)ciò q(ue) mi divisaro p(er) loro letera q(ue) no ne dovese fare, p(er)q(ué) si dotavano del fato del p(a)p(a).
Arigho Ghulielmi mi divisò q(ue) la sop(r)adeta ciera (e)-l pepe q(ue) avemo in q(ue)sta fiera si era p(er) meço choi deti Parmisgiani; (e) p(er) la vostra letera mi pare intendare q(ue) ne sono vostre le due parti, (e) p(er)ciò l'abo iscrite le due parti a voi, sì chome divisa di sop(r)a, (e) se altrimenti fuse sì mel divisate, q(ue) l'ara(chon)ciarei se faiese mistiere. (E) i nostri Parmisgiani si àno paghata la loro parte dela 'nvestita di q(ue)sta fiera, (e)d ànoci di rimanente intorno di quaranta l.; ma no ne farò neuna iscrita d'entrata p(er)q(ué) i portarà s(er) Gherardo in Fiandola; (e)d io credo andare cho· lui infino a Parisgi, (e) se vedrò q(ue) posa andare in Fiandola sì lo farò, p(er)ciò q(ue) no sa iscrivare. (E) Froderigho se ne verà a Parisgi p(er) lo fato di Tebaldo q(ue) se ne vole venire; (e)d io p(r)ochaciarò di ritrare alchuno d. del fato di Lesie, se potrò; (e) in ciò ch'io mi potrò guardare p(er)q(ué) no paia q(ue) s(er) Gherardo abia a fare cho· noi, sì lo farò. Ma sed io in q(ue)sto meço intendese q(ue) i Senesi no ci posano istare, sì metarei le vostre chose in salvo, (e) veromene sì chome farano li altri, che pare a me q(ue) ciaschuno se ne volia venire, sì pare dubioso lo stalo. (E)-l deto Arigho Ghulielmi mi divisò q(ue) la deta ciera fue al peso di Venesgia oto milia dugiento vintuna l., al peso di Venesgia; q(ue) sed è vero, sì no torna sì bene chome dovrebe, a ciò q(ue)d io intendo, q(ue) le tre l. di Venesgia dieno venire due a q(ue)ste di Francia, q(ue)d è tornata me(no) asai; (e) bene è vero q(ue) ci à p(er)sone q(ue) dichono q(ue) die tornare ançi meno che più. (E)-l pepe tornò meglio dela ciera, che ne divisò il deto Arigho q(ue) fue nuove ciento quaranta l. al peso di Venegia, (e)d è tornato seciento quatordici l., q(ue) fala intorno di tredici l. a tornare le tre l. due. (E) divisomi il deto Arigho che la deta ciera (e)-l pepe chostava vjClxj l. (e) vj s. d'inperiali sença otanta (e) due l. tor. q(ue) chostò puoi (chon)ducitura in q(ue)sta fiera chole dispese q(ue) fecie Sandro, ched ò fato rasgione q(ue) se ne p(er)de intorno di vinti l. tor.
Del fato ch'avemo a fare chol'abate (e) (chon)vento di Sa· Marto di Sasona non avemo fato anchora neiente. (E) credo q(ue) l'abate sia a Parisgi, (e)d èvi andato Iachomo Uguicioni p(er) suoi fati, (e) dise di favelare chol deto abate, (e) di fare sop(r)a ciò q(ue)lo bene q(ue) fare potese p(er)q(ué) fusemo paghati o messo in buon ponto la deta, (e) di terminarla in due anni o i· tre, (e) d'adosgiarvi infino in sete ciento l. q(ue)d elino dicievano di volere avere. No so chome se n'abia fato.
L'abate di Sa· Martino di Tresi m'à deto di pagharne ciertamente in Sant'Aiuolo p(r)esente le setanta (e) sei l. q(ue)d eli (e)-l suo (chon)vento ci debero dare in Treseto pasato, (e) dise di darci il chosto q(ue) sia (chon)venevole. (E) p(r)ochaciaròli d'avere, se ci sarò, (e) se no sì abo deto al deto abate q(ue)' dia a s(er) Gherardo del Medicho; (e) venevi cho· mecho.
(E) l'abate di Ghinçi à deto di paghare Viviani (e) noi in Sant'Aiuolo deto la muneta q(ue) ci dovieno dare in q(ue)sta fiera.
San Binignio di Digiù no ci è venuto nè mandato p(er) pagharne i d. q(ue) dieno dare a noi (e) ai (chon)sorti in q(ue)sta fiera.
(E)-l someliante àno fato q(ue)lino di San Piero di Fravagnino p(er) la chasgione delo schumunichamento là du' semo.
(E) la badesa del Giardino Nostra Dama à fato il somelia[n]te di cinquanta (e) sei l. q(ue) ci dieno dare chon Iachomo Uguicione.
(E) l'abate di Mustiere Randersi n'à mandato che p(er) fermo ne pagharà in Sant'Aiuolo i d. q(ue) die dare a noi (e) al deto Iachomo in P(r)ovino di magio pasato.
La badesa del Monte di P(r)ovino dà chasgione che no ci pagha p(er) lo fato delo schumunichamento, (e) dicie che maiestro Mille le vietò che no ci paghase. (E) pare q(ue) no si truovi veruno q(ue) volia paghare ai Senesi neuno d. di q(ue)lo q(ue) dieno avere.
Sapiate q(ue) Tebaldo Altavile sì ci die p(r)estare quatro ciento l. di p(ro)v. di suoi d. p(r)opi q(ue)d egli à in Parisgi, (e) fareneli dare quando vi saremo, (e) portaréli in Fiandola. (E) doveneli dare sete l. di chie a Sant'Aiuolo, (e) altra iscrita no ne fo p(er)ciò q(ue) no so se li avarò o no, ma eli à deto d'averli aparechi[a]ti quando vi saremo, (e) chosi n'à divisato. (E) sed eli v'avrà d. dela (chon)pagnia q(ue) avete cho· lui sì mi farò dare la vostra parte. (E)d eli sì è istato un po' ischonosciente del fato dei d. q(ue) voi i p(r)esta[s]te p(er) la deta (chon)pagnia, q(ue) ve ne dovrebe avere renduti una parte, da q(ue)d eli vede q(ue) no vi si può fare q(ue)lo per q(ue) voi li li p(r)estaste.
Sapiate q(ue) Lonardo Giani sì era aparechiato d'andare in Fiandola a investire in draparia. Sì ebe letera dai suoi (chon)pagni q(ue) nol dovese fare, unde se n'è rimaso, (e) no ne farà neiente, (e) neuno altro Senese q(ue) ci sia.
Sapiate q(ue) si dicie q(ue) i Gienovesi ci sarano achomiatati p(er) lo fato di Ghostantinopoli, (e) falo fare lo 'nperadore del deto luogho. No so sed è vero o no, ma i Gienovesi ci vano, (e) pare una grande chosa ale gienti del paese del'andata que fano i Senesi (e) i Gienovesi, (e) credo q(ue) ne sieno dolenti pur asai p(er)sone di q(ue)sto paiese, p(er)q(ué) n'avarano grande dano, ispiciale mente le fiere di Chanpagnia pare q(ue) sieno tute p(er)dute a q(ue)la chasgione.
(E) se-l papa mandase chasuso q(ue) i Senesi fusero p(r)esi in avere (e) in p(er)sona, sì chome si dicie q(ue) vole fare, sì credo q(ue) sarà ubidito il suo mandato, p(er) chasgione q(ue) ci à ria giente che volontieri dirobarebero altrui, (e) darano la chasgione del papa, (e) farano p(er) dirobare altrui, se potrano. (E) ben ci à Senesi q(ue) sì credono che-· rey di Navara nol vorà fare i· neuno modo q(ue) sia, se p(r)ima no ne dese il termine che pare q(u' e)i sia tenuto di dare a choloro q(ue) venghono ale sue fiere; (e) la dotança (è) sì grande q(ue) no pare q(ue) l'uomo a ciò si debia asichurare, se altra p(r)omesione non avesemo da lui.
(E) p(r)ochaciasi d'avere: se s'avarà si ci starano i Senesi, (e) se no sì ci s'andarano tuti, (e)d io cho· loro.
La deta di Morbacho dela Magnia si finò in sete ciento mar. di sterlino, a pagharne vinti mar. nela fie(r)a di Bari sesanta (e) due (e) vinti mar. nela fiera di Treseto ap(r)eso, (e) in ognie Bari (e) in ognie Treseto vinti mar., infino q(ue) saremo paghati. (E) dei deti mar. dovemo servire trenta (e) quatro mar. dele p(r)imaie tre paghe, d'ognie pagha il terço. (E)d avene letare nuove choi loro sugieli, (e)d àle s(er) Buonadota a tenere, (e) letera di richonosciença chol sugielo del diano di Sa· Stefano di Tresi nostro giudicie, (e) le letare vechie sì à a tenere Andrea Ispinegli p(er) li Picholuomini. (E) sapiate q(ue)-l deto s(er) Buonadota sì richolse la p(r)ima pagha q(ue) si fecie in Bari pasato, (e)d àno sodisfato le dispese. (E)-· rimanente si ritiene infino a Treseto p(r)esente p(er)ciò q(ue), se la pagha del deto Treseto no si faiese, q(ue)d eli vi posa dispendare di q(ue)la muneta se mistiere fuse.
[Indirizzo:] A d(omi)no Talomeo (e) a d(omi)no Orlando (e) a d(omi)no Pet(r)o v(e)l ai (chon)pagni detur.
In D(e)i Domine, ame(n), (e) di guadangno (e) di buona ve(n)tura (e) d'achresscime(n)to di p(er)sone (e) d'avere (e) d'ongne bene che Dio ci dea, ame(n).
MCClxij. Riccho di mess(er) Iachopo del Riccho (e) i f. del Riccho Bardi (e) Angnolino Boninse(n)gne (e) illi atri loro cho(n)pangni ci /ci/ deono dare lb. MCClxxj (e) s. xiij (e) d. iiij di pisani in ffiorini grossi d'arie(n)to in k. luglio ala ['n]diççione di sopra; salda ongne rasscione cho· lloro questo termine.
(E) deo(no) dare p(er) guadangno di q(ue)sti d. lb. Clxij in k. luglio nel sessantatré, (e) ànolici dato p(er) nostra parte di guadangno, (e) benedetti dala parte di Dio (e) di loro, (e) che nne ttoccha chota(n)to di guadangno a meie Bene chola p(er)sona mia. mia.
ànne dato Riccho (e) i nchonpa(n)gni lb. Cxxxv (e) s. iiij (e) d. iiij in k. luglio nel sessantatré, li quali ispesi p(er) q(ue)sto
ànne dato Riccho (e) i cho(n)pangni lb. MCClxxxxviij (e) s. viiij in k. luglio nel sessantatré: po(nemo) che nne doveano dare quie da piede.
MCClxiij. Riccho di messer Iachopo (e) i cho(n)pangni ci deono dare lb. MCClxxxxviij (e) s. viiij in k. luglio nel sessantatré: leva(n)mo dove ne dovearo dare quie di sopra.
(E) deono dare lb. Cl dies otto usscie(n)te dicie(n)b(re): leva(n)mo dove doveano dare inna(n)zi una p(er)gh(amena).
(E) deono dare lb. xiiij in k. luglio nel sessa(n)taquatro: fuoro d. ch'ebbi di mendo quando fui rubato.
(E) deo[no] dare lb. lxx... (e) s. iiij per guadangno de' d. a rrascione di sei libre (e) mezzo lo cientinaio.
(E) deo[no] dare lb. xl p(er) mio fio dela p(er)sona, d'un anno.
ànne dato Riccho (e) i chonpangni lb. ...xvj (e) s. xv (e) d. vij, li quali ebbi p(er) mio . . . .
ànne dato lb. M. . . .
MCClxiij. Churrado (e) Luttieri fratelli f. Benevieni da Petriuolo ci deo[no] dare lb. xij in mezzo ma(g)gio alla 'ndizzione di sopra, che lli presta(n)mo, che n'ebbero s. ve(n)ti di fiorini da dodici: a(nnoverò) Bene Be(n)civenni i· lloro mani; avenne charta p(er) mano s(er) Ruggieri che staie chon ser Parissci in Borgho Sant'Apostolo, (e) abbo la charta a meie.
ànne dato Churrado (e) Luttieri lb. vj (e) s. xiiij in fiorini in mezzo ma(g)gio nel sessantaquatro indizione, che nn'ave(n)mo livre sette (e) s. tre di buoni piccioli: po(nemo) a lloro rasscione ove deono avere al libro grande, p(er) uno pezzo di terra che cho(n)peramo da lloro ne le Sciabbie, cinque istaiora (e) cinque pa[nora].
ànne paghato Churrado p(er) la terza parte.
ànne paghato Ferrante p(er) la sua parte.
MCClxiij. Ser Martinello di Balla ci de dare lb. vj, che lli presta(n)mo in k. nove(n)b(re) tra tre volte in sua mano: disse che nne reddeia alltrui (e) p(er) sue chalze (e) chalzari (e) per altre sue spese.
(E) de dare s. x in mezzo dicie(n)b(re), che lli presta(n)mo in ssua mano ala bottegha di Cisti in Porte Sa(n)te Marie.
(E) dene dare anche s. x dies x intrante giungno, che lli prestai in Merchato Vecchio in sua mano ala tavola di * * *.
ànne dato ser Martinello medessimo lb. vij in k. nove(n)b(re) nel sessanta quatro, che nn'ave(n)mo due chongna di mosto p(er) livre /(e)/ tre (e) mezzo lo cho(n)gno.
Arrighuccio f. Bellondani da Petriuolo ci de dare s. xxx p(er) uno mantello (e) pelli che lli vendei d'uno panno d'Arazzo in mezzo ottob(re).
ànne dato Ghuccio s. xxx al te(r)mine: po(nemo) che nne de dare inna(n)zi due p(er)ghamene.
MCClxiij. Arrighuccio (e) Ciesta f. che ffuoro Bellondani da Petriuolo ci deo(no) dare lb. viiij (e) s. x in k. nove(n)b(re), che nn'e(b)bero buoni piccioli i· lloro mani.
(E) deono dare anche lb. xv (e) s. v (e) d. viij q(ue)sto die, che lli paghai p(er) loro a Mane(t)to Rustichelli di Borgho Sant'Apostolo per una charta ch'aveia loro indosso di dodici livre di chapitale, fatta per mano di s(er) Rinieri Albertani delo '(N)ghilese, (e)d io la feci dannare.
ànne dato Arrighuccio (e) Ciesta medessimi lb. xxj e s. ..j (e) d. viij, che nne diedero un chanpo di terra di sei istaiora (e) due panora (e) quatro piedi in Piano d'Orma(n)noro: po(nemo) che deo[no] avere al libro grande; (e) avenne charta p(er) mano di s(er) Michele Bonasere di Piazza.
ànne dato Arrighuccio (e) Ciesta lb. iij (e) s. viij in k. nove(n)b(re) ala ['n]dizzione di ssopra: po(nemo) che lli ci deo(no) dare in q(ue)sta altra charta quie da llato ina(n)zi.
MCClxiij. Spinello (e) Guido de' Rabuffati (e) ' loro chonpa(n)gni di Borgho Pedilglioso ci deo(no) dare lb. C dies diecie usscie(n)te dicie(n)b(re) in ffiorini grossi d'arie(n)to, che lli diede p(er) noi Gianni Gherardini (e) ' suoi chonpa(n)gni: po(nemo) ove dovea dare al'atro quadernuccio dela banbasscia, (e)d àlli da meie a prode, (e) a danno se l'avesse, lo quale Dio li deia loro prode (e) bene.
ànne dato Ispinello (e) Guido lb. lxvij (e) s. x dies tre intrante marzo, ke nne diede le nove livre p(er) Acia[i]no f. Ciaio di Borgho Sa· Role(n)zi, (e) li atri in mia mano ala ['n]dizzione di MCClx... indizio[ne].
ànne dato lb. l. dies uno a(n)zi k. maggio tra tre volte. MCClxxiij.
Riccho di mess(er) Iachopo del Riccho (e) ' suoi cho(n)pangni ci deo(no) dare lb. Cl dies otto usscie(n)te dicie(n)b(re) in ffiorini grossi d'arie(n)to, che lli de(n)mo livre dodici (e) s. diecie di ffiorini da dodici: portolline Borghino del Biecho loro dissciepolo, li quali ave(n)mo da Gianni Ghera(r)dini.
ànne dato Riccho (e) i chonpangni lb. Cl dies otto ussciente dicie(n)b(re) al te(r)mine di ssopra: po(nemo) che nne deo(no) dare ' d. a rasscione ove ne deono dare dietro una p(er)ghamena in q(ue)sto librio.
MCClxiij. Arrighuccio (e) Ciesta f. che ffuoro Bellondano da Petriuolo ci deono dare lb. iij (e) s. viij: leva(n)moli da una loro rasscione ove doveano dare in q(ue)st'altra ffaccia da llato, che lla ssalda(n)mo.
(E) deono dare lb. ij in k. marzo, che lli paghai p(er) loro a Rusticho Chanbi Nasi armaiuolo di Porte Sante Marie p(er) uno chorretto che cho(n)peraro da llui.
ànne dato s. vj, che lli paghò p(er) meie, misuratura del cholto che chonperai da Bonchanbio (e) da dona Fiorita.
ànne dato Ghuccio s. xl tra parecchie volte in k. ottob(re) nel sessantaquatro quando murai nela chasa da Petriuolo la grande, che lli spesi laie.
ànne dato Ciesta p(er) la sua parte s. xvj ala bottegha Cisti.
ànne dato Ciesta p(er) la sua parte s. iiij p(er) assi.
ànne dato Ciesta p(er) la sua parte s. xj chon altre quatro livre che ci dove[a] dare inna(n)zi tre p(er)ghamene.
ànne dato Ghuccio s. xviij, che nn'ave(n)mo due dodicine di lino, ala Chara mia mollie.
ànne dato Ghuccio s. xiij.
MCClxiiij. Lancia e Stoldino fratelli f. che fuoro Provinciano da Petriuolo ci deo(no) dare lb. x dies tredici ussciente ma(g)gio, che lli prestai loro chon volontade di loro churatore, li quali dissero che davano inn una chasa chon altri loro d.: avenne charta p(er) mano di s(er) Chosa Alselmi, (e) avenne mallevadore s(er) Charro f. Giraldi da Petriuolo.
De dare s. x: leva(n)moli.
ànne dato s. xx, che i ci diede s(er) Bonafede.
ànne dato lb. x, che lli ebbe la Chara mia molglie.
Moltobuono fa(b)bro da Petriuolo ci de dare lb. iij in ka. giungno, che lli prestai in sua mano a Petriuolo, che nne paghava la libra.
ànne dato Moltobuono lb. iij in mano del Bene in k. sette(n)b(re) nel sessantacinque: ebile a Petriuolo.
Donna Fiorita mollie che fue Aldobrandino da Petriuolo ci de dare s. xx, che lle prestai dies otto intrante giungno.
ànne dato donna Fiorita s. xx, che lli ci schonta(n)mo p(er) rechatura di rena (e) di pietre (e) di loro s(er)visscio.
Churrado f. Benevieni da Petriuolo ci de dare s. xx in mezzo giungno a Petriuuolo, che disse che nne paghò la libra, che lli m'aveia rechati da fFire(n)ze, posscia li si tenne.
ànne dato Churrado s. xx in k. ottob(re), che si ne ritenne s. quatro (e) d. s...., che l'aveia ad avere p(er) saldame(n)to d'altra rasscione di biada.
MCClxiiij. Donna Bianciffiore mollie che fue Ghina(n)mo da Petriuolo ci de dare s. xxiiij in mezzo giungno, che lle presta(n)mo, che lle le diede p(er) meie Cisti Rinucci di Porte Sante Marie, che lli diede inn uno sottano a ssuo dosso.
ànne dato s. xxiiij, che nn'ave(n)mo pietre da ppieno in villa quando feci la chorte dala via (e) dal lato dov'àie la torre fondata dei f. Chiari.
Ser Chonpangno dale Volte (e) Renaldo suo f. ci deo[no] dare lb. v dies otto usscie(n)te giungno, che lli presta(n)mo quando maritoie la Fia sua filliuola: a(nnoverò) Cisti Rinucci i· lloro mani; ave(n)ne charta p(er) mano di s(er) Ubaldo iudicie f. Uberto del Tordo.
ànne dato s(er) Chonpa(n)gno lb. v. (e) d. viij p(er) la charta ch'elli diede p(er) me a Cisti Rinucci di Porte.
MCClxiiij. Arrighuccio (e) Ciesta f. Bellondani da Petriuolo ci deono dare s. xxvij di pisani dies diecie intrante nove(n)b(re), che lli prestai, che lli diedero in charne di porcho (e) di bue quando menò la mollie, (e) p(er) altre sue i[s]pese che fecie allotta.
ànne dato Ghuccio s. xxij in villa di ssua mano al Bene.
ànne dato Ghuccio s. v in mia mano chon Cha(n)mo.
Ghuccio f. Bello[n]dani da Petriuolo ci de dare s. xxx p(er) uno mantello chon pelli che lli ve(n)dei p(er) seie.
De dare s. viij p(er) la metà di sedici s. ch'ebbe da me che desse a Rugierino Chanbi Minerbe[tti].
ànne dato Ghuccio s. viij: tene(n)mo del murare che mi fecie la chorte.
MCClxiiij. In D(e)i Domine, ame(n), (e) d'achresscime(n)to d'ongne bene.
Riccho di mess(er) Iachopo (e) ' suoi chonpangni ci deono dare lb. Mv (e) s. xvij (e) d. v in k. luglio nela ['n]dizzione di ssopra p(er) saldame(n)to d'ongne rasscione ch'abbo cho· lloro: leva(n)mo di rasscione ove ci doveano dare dietro tre perghamene in q(ue)sto libro medesimo.
(E) deo[no] dare lb. lxvij dies diecie intrante marzo nel sessantacinque: leva(n)mo dove ne doviaro dare inna(n)zi da llato in tre partite.
(E) deo(no) dare lb. xiij dies quatordici ussciente aghosto nel sessanto(t)to: leva(n)mo dove ne doviaro dare inna(n)zi tre p(er)ghamene ina(n)zi.
(E) deo[no] dare lb. lxxxj (e) d. xvj in k. luglio nel sessantotto p(er) guadangno (e) p(er) fio in quatro anni, abbattuto ongne mie ispese.
ànne dato Riccho (e) i chonpangni lb. MClxvj (e) s. xviij (e) d. viiij in k. luglio nel sessantotto: po(nemo) che nne deono dare inna(n)zi tre p(er)ghamene.
MCClxiiij. Cisti Rinucci (e) Chorsino (e) Renaldo f. che fuoro Bonaiuti del Prete ci deono dare lb. Clxxxiiij in k. giennaio ala '(n)dizzione di sopra, li quali avemo prestati loro nela bottegha loro a prode (e)d a altro se ffosse, lo quale Dio ne daraie loro prode (e) bene, (e) chosie sia, ame(n), (e) avrenne noi se Dio piacie.
(E) deo[no] dare lb. xxiiij per guada(n)gno di ve(n)totto mesi.
ànne dato Cisti (e) Chorsino (e) Renaldo medessimi lb. xxxviij in fiorini, che nn'ave(n)mo livre quaranta di piccioli dies cinque usscie(n)te dicie(n)bre nel sessantacinque, li quali ispesi nel murare dela chasa (e) dela chorte di villa, chon a(n)ched altri d. ched io ebbi del fondacho.
ànne dato anche Cisti (e) i cho(n)pangni lb. Clxx in fiorini in k. maggio alla ['n]dizzione di Mille dusscie(n)to sessa(n)/sa/tasette: po(nemo) che lli ne deono dare inna(n)zi tre p(er)ghamene.
MCClxiiij. Martinello maiestro di Balla ci de dare s. xx di pisani, che lli prestai in ssua mano dies diecie ussciente dicie(n)b(re) p(er) sue ispese.
(E) de dare anche s. xx che lli prestai, che lli li diede p(er) me Renaldo di Bonaiuto chonpa(n)gno di Cisti Ri[nucci].
(E) de dare s. xx, che lli prestai: annoverò lo Bene in sua mano; disse che nne paghava la libra del chomune.
(E) de dare s. x, che lli diedi in villa, che i diede a' vetturali che lli portaro suo mosto a Firenze, (e) al Bene.
(E) deci dare lb. iij (e) s. x, che lli li diedi in ssua mano.
ànne dato s(er) Martinello medessimo lb. vij in k. ottob(re), che nn'ave(n)mo due chongna di mosto, l'uno dela vingna di ssopra, (e) l'atro dela vi(n)gna di ssotto.
MCClxiiij. Mosscia f. del Buono Mosscianichi (e) Bancho (e) Tuccio suoi f. ci deono dare lb. l. in mezzo giennaio ala 'ndizzione di ssopra in ffiorini grossi d'argiento p(er) d. dodici l'uno, li quali prestai loro, (e) debo(n)li tenere un anno sanza merito; (e) a q(ue)sto debito à data parola monna Diletta mollie del Mosscia (e) madre del Bancho (e) di Tucio; avenne charta p(er) mano di s(er) Manetto Taoni.
ànne dato Mosscia (e) i f. lb. l dies cinque intrante maggio nel sessantasei indinzione: ave(n)mone fiorini da ve(n)ti (e) due pezze d'albasscio p(er) la cho(n)pangnia.
MCClxv. Riccho di mess(er) Iachopo (e) i chonpangni ci deono dare lb. liiij dies tre intrante marzo, che nn'ebbero livre quatro (e) s. diecie di fiorini da dodici: portolline Tuccio del Biecho dala bottegha di Spinello (e) di Guido de' Rabbuffati.
Deo[no] dare lb. viij dies nove usscie(n)te marzo ......
(E) deono dare lb. v. dies cinque intrante maggio nel sess[antacinque]: po(nemo) quie da llato p(er) so(n)ma.
MCClxv. Monna Diletta mollie di s(er) Donato medicho ci de dare s. xviij dies x intrante giungno, che lle prestai quando fecie una ghonnella ala Giovanna sua filliuola d'uno parisscino pionbato, (e) fuoro fiorini diciotto <d> fiorini.
(E) de dare monna Diletta lb. vj (e) s. v di pi(sani) dies dodici intrante sette(n)b(re), li quali paghai p(er) lei inn uno moggio di grano che lle diedi.
ànne dato lb. v, che lli diede p(er) me a Cisti.
ànne dato anche s. xliiij di pisani dies sei usscie(n)te febraio nel sessantasei indizzione, che lli diede p(er) me a Cisti Rinucci: po(nemo) che nne de dare a ssua rasscione ove ne de dare.
Ferrante f. Benevieni da Petriuolo ci de dare lb. v di pi(sani) dies due ussciente aghosto, che lli presta(n)mo, i quali diede in un assina.
ànne dato Ferrante lb. iiij me(no) d. iiij in k. ottob(re), che lli diede a Renaldo p(er) noi: rechollili lo f.
ànne dato Ferrante s. xx a Cisti p(er) me.
Bongia f. Ghina(n)mi ci de dare s. xxviij, che lli prestai dies sei ussciente sette[n]b(re), che nne chonperoie quatro b. di p(er)so fiore(n)tino tinto in lana p(er) uno suo chapperone che ffecie.
ànne dato Bongia medessimo s. xxviij dies dodici intrante maggio: rechollici al fondacho mio Oltrarno.
MCClxvj. Cisti (e) Chorsino (e) Rinaldo ci deono dare lb. C di pi(sani) piccioli in k. maggio ala ['n]dizzione di ssopra, li quali abbo messo in chonpangnia cho· lloro del'andata che ssi fecie a Messina, Dio ne deia guadangno.
ànne dato Chorsino posscia che morio Cisti lb. C dies quatro intrante ap(ri)le nel setta(n)tuna indizzione, chon altri d., a Pisa.
Segha da Peretola marito dela Bona ci de dare s. x, che lli presta(n)mo dies otto intrante maggio, che lli menovaro ala chondanasscione, che paghò cinque livre. Po(nemo) al qua(derno) grande.
Ferrante f. Benevieni da Petriuolo ci de dare s. xx dies dodici intrante maggio, che lli presta(n)mo quando paghoie la chondannasscione al chomune.
ànne dato s. xx, che lli diede p(er) me a Cisti Rinucci, (e) Cisti li diede a me.
Ciesta f. Bellondano ci de dare lb. iiij in mezzo maggio, che lli presta(n)mo, che lli paghoie p(er) la chondannasscione dei cie(n)to s.
(E) de dare s. viij p(er) la metà di sedici s. ched io diedi <a Cisti> a Ghuccio, che desse a Rugierino.
ànne dato lb. iiij (e) s. viij, che lli diede p(er) me a Cisti Rinucci (e)d a Renaldo Bona[iuti].
Guadangnino gienero Arringhieri da Peretola ci de dare s. xl, che lli prestai in Pisa in sua mano quando lo reie Charlo andoie a rRoma, ch'iera a Porto Veneri. Po(nemo) altrove.
MCClxvij. Ghuccio Bellondani da Petriuolo ci de dare lb. iij di pisani in k. ottobre, li quali li prestai a Pisa, che nne diede li s. quara(n)ta inn una sua guarnaccha cielestra, (e) li ve(n)ti in sua mano p(er) sue spese.
ànne dato s. xxx, che n'ave(n)mo tre dodicine di lino: ciò disse monna Berta sua mollie.
ànne dato s. xiij, che disse che lli mi prestoe quando feci l'achusa dei f. Chiari, che disse che lli diedi a mess(er) Iachopo Gherardi, chui Dio p(er)doni al'anima.
ànne dato Ghuccio s. xvij, li quali tene(n)mo qua(n)do m'aiutoe murare la chorte (e) la chasa picchola di luglio.
MCClxvij. Luttieri Benevieni da Petriuolo ci de dare lb. x di pisani in mezzo dicie(n)bre, li quali li diede p(er) me Chorsino Bonaiuti a Pisa, li quali i' li prestai: avenne charta p(er) mano di * * *; ricievettela Chorsino Bonaiuti p(er) me.
De dare s. xxxvj, i quali prestai a Naso suo f. dies [...] usscie(n)te giennaio nel setta[n]tacinque indizzione. Po(nemo) altrove chon a(n)che d.
MCClxvij. Churrado f. Benevieni da Petriuolo ci de dare lb. iiij in ffiorini nel sessa(n)tacinque indinzione: leva(n)moli d'altro(n)de; li quali paghai a Giovanni f. Donato Ulivieri p(er) lui p(er) x b. di parisscino pio(n)bato p(er) una gho(n)nella che ffecie ala mollie in k. giu(n)gno.
(E) de dare lb. v di pi(sani) piccioli dies uno a(n)zi k. nove(n)bre, la vilia d'Ongnessanti, portolline monna Soffia sua mollie, nel lxxij.
(E) de dare s. x, che lli diedi p(er) lui al Pacie da Peretola qua(n)do usscio di bando, che lli prestai allotta.
De dare s. xvj, che lli prestai in sua mano a Petriuolo quand'io murai la chorte (e) la giota.
ànne paghato: po(nemo) chon altri d. che nne de [dare].
MCClxviij. Riccho di mess(er) Iachopo (e) i chonpa(n)gni ci deo[no] dare /dare/ lb. xiij in fiorini dies quatordici usscie(n)te aghosto, che nn'ebbero fiorini da ve(n)ti (e) da dodici: portolli il Bene al fondacho loro, li quali ebbe da Tingho di Panffo.
ànne dato Riccho (e) i chonpangni lb. xiij dies quatordici ussciente aghosto: po(nemo) che nne deo(no) dare dietro ove ne deo[no] dare in tre p(er)ghamene.
MCClxx. Chanmo nostro lavoratore da Petriuolo ne de dare s. xxv che lli prestò la Chara in mezzo febraio, che lli diede in pali p(er) la vingna.
(E) de dare s. iiij p(er) porine.
(E) de dare s. ij (e) d. vj p(er) saldame(n)to d'altra r(asscione).
ànne dato s. xxx: po(nemo) che lli ne de dare inna(n)zi.
ànne dato d. xviij di sua mano Cha(nmo).
MCClxvjj. Cistci Rinucci (e) Chorsino (e) Renaldo f. che ffuoro Bonaiuto del Prete, tutti insieme cho(n)pangni, ci deo[no] dare lb. Clxx in ffiorini d'arie(n)to, in k. maggio nel sessantasette indizzione, p(er) saldame(n)to d'una rasscione ove ne doviaro dare dietro tre p(er)ghamene, li quali ave(n) lloro prestati, che guadangnino chon essi, (e) di quello guadangno che Dio ne darà, e loro sì nne deo[no] dare noi quello che lloro piacie.
ànne dato Chorsino lb. Cl... dies quatro intrante ap(ri)le nel setta(n)tuno indizzione, li quali ebbi a Pisa da llui chon a[n]cche cie(n)to livre, che nne danna(n)mo una loro r(asscione) dietro due p(er)ghamene, ove li ne doviaro dare p(er) nostra chonpangnia.
MCClxxj. Chanmo nostro lavoratore da Petriuolo ne de dare s. xl, che lli prestai in mezzo ap(ri)le, (e) re(n)de'li s. diecie (e) d. sei che dovea avere p(er) la metade dele buccie che cho(n)però.
(E) de dare s. x p(er) la metade di ve(n)ti s. ch'ebbe di porrine (e) di ferrana nel cholto.
(E) de dare lb. iij p(er) una ghonnella che dona(n)mo ala Viuccia di razese qua(n)do si maritò.
ànne dato s. xxxv, che n'ave(n)mo quatro orcia (e) mezzo del suo mosto, (e) p(er) rechatura di tredici orcia (e) mezzo del nostro, (e) p(er) chonciatura di tre dodicine di lino ch'ave(n)mo.
ànne dato s. l: rechollici un sabato di dicie(n)b(re).
ànne dato s. xxv, che ssi tenne p(er) quatro orcia (e) mezzo del suo vino, (e) p(er) rechatura lo nostro.
MCClxviij. Riccho di mess(er) Iachopo (e) i chonpa(n)gni ci deono dare lb. MClxvj (e) s. xviij (e) d. viij in ffiorini p(er) saldame(n)to d'ongne mia rasscione in k. luglio ala ['n]dizzione di ssopra: leva(n)moli dove ne dovearo dare dietro tre p(er)ghamene.
(E) deono dare lb. CClxxxviij in fiorini dies quatro intrante ap(ri)le nel settantatré indizzione, che nn'e(b)bero cie(n)to settanta fiorini d'oro (e) livre settanta di pisani piccioli inn aghollglini: portolline Feo f. s(er) Rinieri A[l]bertini; a(nnoverò) Bene in sua mano. Salda.
Ciesta Bellondani da Petriuolo ne de dare lb. iij (e) s. x di pisani piccio[li], che nne chonperò una ghonnella cielestra p(er) la molglie.
ànne dato s. iiij di pisani piccioli.
ànne dato s. lv chon altri d.
ànne dato s. vij di ssua mano in villa.
ànne dato s. iiij p(er) uno staio di nocie.
MCClxxj. Sano f. che ffue Pangno del Mosscia ne de dare lb. iij dies quatro intra(n)te nove(n)b(re), li quali mandai a monna Lamandina sua matringna: portò la Ffalchuccia sua filliuola; a(nnoverò) Bene.
ànne dato Chorsellino ......lb. iij: rechollici Lapo di Guazza.
MCClxxj. B..e f. che ffue del'Amannato di Balla ci de dare lb. iij di pisani dies quatro intrante nove(n)b(re), che lli prestai, i quali paghai p(er) lui a monna Benvenuta sua madre quando le re(n)deo la rasscione sua: portolline Chonsilglio suo gienero; annoverolli il Bene in sua mano quel die.
ànne dato s. * * *, che nn'ave(n)mo una ispadetta iv'e(n)tro j quaderletto piccholo.
ànne dato in cierti s(er)vissci posscia che n'àe .......
MCClxxj. Cisti f. che ffue del'Amannato di Balla ci de dare lb. xx dies sedici intra(n)te dicie(n)b(re), dei quali d. ne de dare x chongna di buono mosto dela vingna sua di Montughi, in tre anni, p(er) ongn'anno xl orcia: avenne charta p(er) mano di s(er) Bonaffede dala via nuova da Duomo, (e) chon parola dela mollie; q(ue)sti d. paghai p(er) lui al ..... suo fratello p(er) la sua parte dela chasa che rricho(n)però da llui.
ànne dato lb. vj, che nn'ave(n)mo iij cho(n)gna di mosto p(er) l'anno del setta(n)tadue.
ànne dato lb. vj, che nn'ave(n)mo iij cho(n)gna di mosto p(er) l'anno del setta(n)tatré.
ànne dato lb. iiij p(er) due cho(n)gna di [...].
ànne dato lb. iiij p(er) due cho(n)gna.
MCClxxj. Cisti f. Uberto da Petriuolo ne de dare s. xl, che lli prestai dies ...e intrante marzo: avenne charta p(er) mano di s(er) Bindo notaio che stae in Borgho a petto le chase delli Acciaiuoli.
ànne dato s. xx, che nn'ave(n)mo due dodicine di lino dies diecie anzi Ongnessa(n)ti: po(nemo) che nne de dare all'atro quadernuccio.
Chanbio ........ di Porte Sante Marie ne de dare * * * p(er) iij bacini gra(n)di franciesschi (e) p(er) iiij cha(n)delliere d'ottone dorati, i quali li de(n)mo a ve(n)dere del mese di marzo ala 'ndizzione di mille dusscie(n)to setta(n)tuno.
ànne renduto Chanbio medessimo li tre bacini (e) li quatro chandellieri: recholli la Benvenuta nostra fanciella.
MCClxxij. Chanmo nostro lavoratore ne de dare s. xxx, salda ongne r(asscione) cho· llui in mezzo ottobre.
(E) de dare s. xv, che lli prestai in sua mano sabato dies cinque intrante nove(n)b(re).
ànne dato s. xlv tra assai volte in villa.
MCClxxv. Tornaqui(n)ci Bonsoste(n)gni ne de dare xxxvij fiorini d'oro dies due usscie(n)te giennaio.
ànne re(n)duto ...... fiorini d'oro ..ro.
MCClxxij. Bongia (e) Tello fratelli f. che fuoro Ghina(n)mo da Petriuolo ne deo[no] dare lb. vj di pi(sani) piccioli dies tre intrante nove(n)bre: portoline donna Biancifiore loro madre; i quali davaro a Ve(n)t(r)aia dei Tornaqui(n)ci; avenne charta p(er) mano di s(er) * * *.
(E) deono dare s. lv, i quali diedi p(er) loro al Pacie da Peretola, che lli prestai loro quando ussciero di bando in mezzo ....aio nel lxxij.
ànne dato s. xxv ......... due dodicine di lino in ..........bre nel setta(nta)qua[tro].
ànne dato s. x tra parecchie volte, salda.
ànne dato Tello lb. vij: po(nemo) chon altri d. all'atro quadernuccio; charta p(er) s(er) Or[...].
MCClxxij. Massese f. che ffue Bonavolglia del popolo di San Biasscio a Petriuolo del piviere di Brozzi ne de dare lb. /lb./ x di pisani in k. dicie(n)bre ala detta indizzione: portolline i· sua mano dies dodici intrante .....; ave(n)ne charta p(er) mano di s(er) Bartolo Guernieri del popolo di Sant'Apostolo; disse che lli tollea p(er) Ghuccio suo gienero.
ànne dato lb. iiij in k. aghosto, che lli ci diede Massese di sua mano.
ànne dato lb. vj, che lli mi diede Ghuccio a Petriuolo dies cinque usscie(n)te nove(n)b(re).
In nomine Domini, amen. Cil..ri di V.rç..aio canbiatore che fu d'Orlando Buo[n]signore die dare xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo secondo, (e)d avene letera nel sugielo del'oficiale di Tresi, (e) furo promesi a Palmieri Guidi p(er) denari di fiera.
Il ........re di San Piero di Lagnino die dare iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo, i q(uali) i prestamo quando Arnoldo dela Posterna andò a Marsilia.
Messere B...... osteliere di San Piero di Lagnino die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo primo, i quali demo al soio fante a Melçi.
Ugo di Melçi di Ciastelo Terì die dare xii li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinquagiesimo) setimo, dei q(uali) avemo letera nel sugielo del'abate di Lagnino, la q(uale) à Guliemoto Sorsegna.
Messere ..... di ...naia pretie (e) Iachomo barbiere di Tresi die dare x li. di p(ro)ve., de' q(uali) debano pagare cie[n]to s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in q(uinqua)giesimo quinto, (e) cie[n]to s. di p(ro)ve. ne debano pagare nela fiera di Treseto apreso, (e)d avene letera nel sugielo del'oficiale di Tresi, (e) poscia avemo dal deto Iachomo barbiere nela fiera di Bari in sesagiesimo primo dela metià a dicie s. p(er) fiera.
Di cesti d. avemo avoti x s. in fiera di Bari.
It. avemo avoti xx s. in San Giovani p(er) due fiere.
It. avemo avoti xx s. in Treseto p(er) due fiere.
....ano fante di Cholardo di Vila Antoso die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera <di Bari> di San Giovani in q(uinqua)giesimo quinto, i q(uali) i prestai contia[n]ti.
Viani Andrea il q(uale) è intrato in sul Gualgano die dare xxxviiii s. (e) vii d. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in /q(uinqua)/ quadragiesimo nono, i q(uali) furo p(er) una roba di vergato che ne portò.
Ventura Paganeli di Siena die dare xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo, i q(uali) furo p(er) saldamento d'una rascione ch'era iscrita ne· livro vechio, (e)d avene carta p(er) mano di sere Buonave[n]tura notaio di Siena.
Di cesti d. avemo avoti x li. m(eno) ii s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in q(uinqua)giesimo primo, i q(uali) ne diè contia[n]ti tra due volte.
Frate Iachomo Vigoroso die dare xli s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo terçio, i q(uali) demo contia[n]ti.
Baroncio curiere di Siena die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo quarto, i q(uali) pagai ala tavola d'Orlando Buo[n]signore p(er) lui.
Bertoldino Garoni die dare iii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo sesto, i quali pagai nela kasa di Coravale di Bari p(er) lui.
Bernardino Sinibaldi (e)d Aleso Bernarduci dieno dare xviiii s. (e) vi d. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo quinto, i q(uali) dispesi io Gientile in due volte ch'io andai a ......a finare la deta del vescovo di Caorça.
Ugolino Gientili (e) Falchone Palmieri (e) Bernardino Ranieri dieno dare ...... di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo quarto, i q(uali) dispesi tra due volte ad andare a favelare al vescovo di Caalona a Parisci.
It. die dare xv s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo quinto, i q(uali) io dispesi a 'ndare a favelare al deto vescovo a Caalona.
It. deno dare xviiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo quinto, i q(uali) dispesi ad andare a favelare al deto vescovo a Calona.
Cholardo di Vila Antoso die dare xii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di cie[n]to <d> quindici li. di p(ro)ve., secondo che divisa ne· livro che Gientile à 'n Fra[n]cia.
Il Pogio talatore di Foreça die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) i prestai contia[n]ti.
Arione il Monio l'Alamano die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) demo a Ulivieri di Bari p(er) lui.
Messere Gian di Tili die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo otavo (e)d avene uno anelo in guagio, i q(uali) à [A]ldobrandino Pandolfini, che l'à in presta da noi (e) de Giafano.
Giani di Fontana, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagio, dieno dare il chosto di ciento li. di p(ro)ve. di tredici fiere, (e)d avene due paia di letere di setanta cinque li. ongne una, l'una nel sugielo di messere Erardo, l'atra nel sugielo del diano di Bari.
Giani di Fontana die dare xxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) dicioto li. (e) sete s. i q(uali) ne doveva dare p(er) partite, (e)d avene una letera nel sugielo del diano (e) nel sugielo del ciantaro di Sa· Machalò di Bari.
Anserì di Giachorto, deta, (e) Giani di Giachorto (e) Raulo mere di Giachorto, piagi, die dare vii li (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari.
La dama di Giachorto (e) Raulo Pulia miselo di Giachorto, deta, (e) messere Piero pretie di Giachorto (e) Giani di Fontane (e) Girardo mere d'Arçivale, piagi, dieno dare l li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo primo, (e)d avene due letere di setanta (e) cinque li. di p(ro)ve., l'una nel sugielo del diano di Bari (e) l'atra nel sugielo <del diano> del provosto (e) del mere di Bari.
Bertoldo Uguicione die dare xliii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo otavo, (e)d avene carta p(er) mano di sere Castelano notaio di Siena.
Altimano Richomani die dare xxxvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo setimo.
It. die dare Cviii s. (e) vi d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) i demo contanti secondo che divisa nele tavole dela deta fiera.
It. die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, i q(uali) i demo contia[n]ti.
It. die dare viii s. (e) viiii d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo p(er) le masaricie del'abergo.
Maiestro Ramondo d'Asti die dare l s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) furo p(er) uno pilicione di grisi che ve[n]dei.
Filipo provosto di Vilanesa, deta, (e) Uodo di Logie (e) messere Gian l'Avoé di Vilanesa, piagi, dieno dare lx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo quarto, i q(uali) sono nostri (e) di Ragonese Aldobrandini p(er) meço, (e)d avene una letera nel sugielo del'oficiale di Tresi, la q(uale) à tenere il deto Ragonese, (e) una letera nel sugielo del diano di Ponti.
Messere Gian l'Avoé (e) Filipo di Vilanesa, deta, (e) Arì Fralione (e) Miciele di Cantamerla (e) Odo di Logie di Vilanesa, piagi, dieno dare lx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo quarto, i q(uali) sono nostri (e) di Ragonese Aldobrandini p(er) meço, (e)d avene due paia di letere, l'una del'oficiale di Tresi (e) l'atra del diano di Ponti, (e)d àle a tenere il deto Ragonese.
Buonochonselio di Lucha die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) sono nostri (e) di Ragonese Aldo(brandini) p(er) meço, che furo d'una rimane[n]ça d'undici li. di p(ro)ve.
Bertoldino Caroni die dare iiii li. (e) vi s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo sesto, i q(uali) sono nostri la metià (e) l'atra metià (è) di Ragonese (e) di Scudoacholo p(er) meço.
Gian lo Guovano mere di Melçi, deta, (e) Rugieri di Pugiolo (e) Gian Cialdari, piagi, dieno dare xl s. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di vinti (e) sei li., de' q(uali) sono nostri la metià, (e) l'atra metià (è) di Ragonese (e) di Scudoacholo p(er) meço.
Gionata l'Alamano die dare xv s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) diei a Ranieri Ugolini p(er) lui.
L'abate e-l convento di Fontana Giovana del'ordine di Ciastelo del'a[r]civescovado di Senso dieno dare MCCCxii li. di p(ro)ve., de' q(uali) debono pagare secie[n]to li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo, (e) sete cie[n]to dodici li. di p(ro)ve. debono pagare nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo; de'quali denari sono nostri il terço, (e) el quinto ne sono di Iachomo Crescie[n]çi, (e) l'atri sono d'Ugolino Uguicione; (e)d avene una letera del deto abate (e) convento, (e) una letera n'avemo del'abate (e) del chonvento di Ponte Agnì madre dela deta abadia, che tistimonia il deto abate che-l deto presto fu cho[n]vertito in utilità dela deta abadia, le q(uali) letere à tenere Ugolino Uguicione.
Guido Buo[n]chonti die dare x li. m(eno) iii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di quatordi[ci] li. m(eno) tre s. d'una peça di sa[n]guennio d'Ipro che mandai inn Igiltera, secondo che divisa ne· livro di Francia.
Giachino cericho del diano di Sa· Stefano di Tresi die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) diei contia[n]ti.
It. die dare viiii s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) i veniveno meno in una gonela che chonprò.
Beri[n]gieri Guidi Bachaci die dare xxiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo otavo (e)d asenone Guido Tro[n]beti fedechonmesare del deto Beri[n]gieri (e) in una deta di messere Gian di Ciastelo Vilano di tre cie[n]to vinti nove li. di p(ro)ve. che-l deto Beri[n]gieri doveva avere da lui, (e) noi n'avemo carta del deto asenamento p(er) mano di Giani notaio di Siena.
Maiestro Ruberto di Re[n]sa die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) demo contia[n]ti.
Arione di Martolio, deta, (e) Giachomo di Ponti (e) Gianino di Fontane (e)d Arione di Martolio, piagi, dieno dare xxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari <in q(uinqua)g> in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Alberto da Roncaruolo di Piasie[n]ça die dare viiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) i prestò Ghino contia[n]ti denari di fiera.
Piriçeta di Runova di Bari die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) i diei contia[n]ti.
Ranieri Pinueli taverniere di Bari, deta, chon piagi che sono tenuti in cinque paia di letere, dieno dare Cx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari <in q(uinqua)gie> in sesagiesimo secondo, (e)d avene cinque paia di letere, la prima di tre[n]ta nove li. di p(ro)ve. nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari, (e) la seconda (è) di qui[n]dici li. (e) dodici s. ne' deti sugieli, (e) la terça è di quara[n]ta li. di p(ro)ve. cho' deti sugieli; l'atre sono di choma[n]discia di vino.
Gian l'Oliere provosto di Brea, deta, (e) Fucieri (e) Gian Sandé (e) Priore Belino (e) Giachoto del Minagio (e) Girardo di Basocie (e) Miloto Cavoto, piagi, dieno dare Clx li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo, (e)d avene due paia di letere nel sugielo del'oficiale di Senso.
Ruberto il Bege di Brea, deta, (e) Giachoto del Minagio, piagio, die dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano di Tirignelo.
Renaldo Pretaldo, deta, (e) Cholino Giatelo (e) Durante /(e)/ forastiere di Dolachorto, piagi, dieno dare xui li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Viçanoto di Giachorto, deta, (e) La[n]berto del'Ila (e) Anserì di Giachorto (e) Domagino pescatore de l'Ila, piagi, dieno dare xiii li. (e) v s. di p(ro)ve nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gian di Brenna che sta ad Arcuvale, deta, (e)d Erbeloto pilitiere (e) Crimeça la mere Giachomo di Sa· Giachomo (e) Legieri di Giachorto, piagi, dieno dare xx li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti iii li. (e) vi s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) ne diero conta[n]ti.
It. avemo avoti liii s. (e) vi d. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) mi diè il deto Giani vinti due s. in conta[n]ti, (e) tre[n]tauno s. (e) sei d. furo p(er) uno tonelo di vino che conprai dal deto Giani.
Gubelino Guarnacia, deta, (e) Anserì di Giachorto [e] Erbeloto lo fì Tigieri (e) Viçanoto (e) Bartalomeo filiolo Amarì, piagi, dieno dare xxvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti iii li. (e) x s. di p(ro)ve. in Treseto in sesagiesimo, i q(uali) ne diè contanti.
It. xxxviiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
It. iii li. (e) iii s. (e) vi d. di p(ro)ve. in Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) mi diero contia[n]ti.
It. xxxiiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè contia[n]ti.
Erbeloto Baloso di Dolachorto, deta, (e) Cholino filiolo Ugieri d'Arçivale (e) Leone loro fratelo [e] Eberto (e) Miciele filioli furo Guliemi Malachota (e) Domagino Roselo di Dolachorto, piagi, dieno dare xiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letere del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti lii s. (e) vi d. di p(ro)ve. nela deta fiera nel termine, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
It. xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
Gian lo fì lo sire del'Ila (e) Girardo lo fì Viardo il Grande, deta, (e) Domagino lo pescioniere (e) La[n]berto del'Ila (e) Viçanoto di Giachorto, piagi, dieno dare xiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti liiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
It. xlviii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) uno tonelo di vino dal deto Giani.
Cholino filiolo Ugieri d'Arçivale (e) Raulo vignarone di Giachorto, deta, (e) Pachoto d'Arçivale (e) Bernardo lo moniere (e) messere Erardo di Giachorto, piagi, dieno dare xxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) sono nostri (e) di Lucha Richoveri p(er) meço, (e)d avene due paia di letere, l'una nel sugielo dele guardie dele fiere, l'atra nel sugielo del deto messere Era[r]do, ed avele a tenere noi.
Di cesti d. avemo avoti x li. (e) iii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, i q(ua)li richoliemo noi (e) ristoramone Lucha Richoveri.
It. x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) ne diè conta[n]ti.
It. iii li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, de' q(uali) mi diè tre[n]ta s. Leone di Dolachorto (e) vinti s. Belino Uselo (e) qui[n]dici s. il deto Cholino.
It. xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè il deto Leone.
Marioto il chuocho di Giachorto die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Sa· Giovani in sesagiesimo, i q(uali) i diei contia[n]ti.
Sere Buoristoro notaio di Siena die dare iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) sono d'una rimane[n]ça di dicie li. di p(ro)ve.
Raulo filiolo Viardo il Roso (e) Viçanoto lo fì Pachoto dala Vila, deta, (e) Viardo il filiolo Viardo il Grande (e) [E]tiene il filiolo Giliberto Folioto (e) Domagino il pescioniere (e) Gira[r]do Briçoto dieno [dare] xxviii li. (e) vii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti vi li. (e) viiii s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Treseto nel termine (con)t(ianti).
It. xlviii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
Messere Piero di Giachorto (e) madama Contesa sua molie, deta, (e) messere Gian di Ciastelo Vilano (e) messere Erardo di Giachorto (e) Giani di Giachorto, piagi, dieno dare CCCxxxv li. di p(ro)ve., di q(uali) debono pagare sesanta li. di p(ro)ve. in Bari sor Alba il dì di Pe[n]techosta in sesagiesimo secondo, (e) setanta (e) cinque li. di p(ro)ve. ne debono dare <il dì> nela deta tera il dì di Pentechosta in sesagiesimo terçio, (e) sesanta li. di p(ro)ve. ne debono dare nela deta tera il dì di Pentechosta in sesagiesimo quarto, (e) sesanta li. di p(ro)ve. ne debono dare nela deta tera il dì di Pe[n]techosta in sesagiesimo quinto, (e) otanta li. di p(ro)ve. ne debono dare nela deta tera il dì di Pe[n]techosta in sesagiesimo sesto; de' q(uali) d. avemo una letera di tuta la soma dil'oficiale di Legeri, (e) una letera n'avemo del signore di Ciastelo Vilano di piagiaria, (e)d avene due letere di nova[n]ta li. ongne una, l'una nel sugielo dele guardie dele fiere (e) l'atra del diano di Bari, che v'è chontenuto il deto messere Piero deta (e) el deto messere Erardo (e) Giani piagi; (e) ancho n'avemo una letera di piagi[a]ria del deto messere Erardo di cie[n]to otanta (e) cinque li. di p(ro)ve., sugielata nel soio sugielo.
Di cesti d. avemo avoti x li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè contia[n]ti la deta dama di deta vila.
Arione di Provera Vila die dare xxxiiii li. di p(ro)ve. di capitale d'una rimane[n]ça di cie[n]to tredici li. (e) undici s. di p(ro)ve., secondo che divisa ne· livro di Francia, (e)d avene due letere ongne una di vinti (e) quatro li. di p(ro)ve., che v'è chontenuto piagio Gualtieri Anselo (e) Giani di Fontana, l'una nel sugielo del diano di Bari, l'atra del mere (e) del provosto di Bari, (e) ancho n'avemo una letera di tredici li. ne'deti sugieli, che v'è chontenuto piagio messere La[n]berto d'Angluco.
Dama Alìs molie che fu di Guliemo Vilano, deta, (e) Gian lo Maiore (e) Fucieri cericho (e) Gilio la Mora (e) Formondo del Pusio (e) Giachomo lo Ricio, piagi, dieno dare xli li. di prove. nela fiera <di Bari> di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, de' quali sono nostri le due parti, e-l terço si è di Latino Uberti, (e)d avene due paia di letere, l'una del'oficiale di Senso, l'atra del balio di P(ro)vino, (e)d avele noi a tenere.
Gianoto Fucieri, deta, (e) Giachomo lo Ricio (e) Giachoto del Minagio, piagi, dieno dare vi li. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del provosto di Brea.
Di cesti d. avemo avoti C s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo primo contia[n]ti.
Girardo di Basocie, deta, (e) Gian l'Oliere provosto di Brea (e) Fucieri chericho (e) Gian lo Maiore, piagi, dieno dare xxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del balio di P(ro)vino.
Arì di Cran, deta, (e) Giachoto del Minagio, piagi, dieno dare xvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del'oficiale di Senso.
Milioto Cavoto di Basocie, deta, (e) Girardo di Basocie (e) Fucieri di Brea, piagi, dieno dare xxxi li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del balio di P(ro)vino.
Messere Erardo di Giachorto die dare CCClxxxxv li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, de' q(uali) sono la metià nostri e-l quarto è di Latino Uberti (e) el quarto è di Palmieri Guidi, (e)d avene due paia di letere<l'una> di tre cie[n]to li., l'una nel sugielo dele guardie dele fiere (e) nel soio, (e)d avela a tenere noi, (e) l'atra nel sugielo del diano di Bari (e) nel soio, (e)d àla a tenere il deto Palmieri.
Di cesti d. avemo avoti xl li. m(eno) viii s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo primo, i q(uali) ci rechò messere Girardo del'Ila; richoliemoli noi, ristoramone i conpagni.
Druino di Forgie dela Villa Nova de· Re, deta, e Piero di Forgie (e) Nicholao di Poltiere di Ponti sor ..nia (e) <dal> dama Alìs molie che fu di Guliemo Vilano di Brea (e) Nicholao nipote Formondo del Pusio, piagi, dieno dare xxviiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Antiolo in sesagiesimo secondo, e(d) avene letera dele guardie dele fiere.
Durante moniere d'Arcivale, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagio, dieno dare xvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo.
Gioçolino di Lignò calonacho di Sa· Stefano di Tresi die dare iii li. (e) vi s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del'oficiale d Tresi.
Erardo filiolo che fu sire Anserì di Bari, deta, (e) Gian Truciardi, piagio, dieno dare vi li. (e) .... nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto.
Maiestro Everardo dela Logia di Bari die dare CCl li. di p(ro)ve., de' q(uali) die pagare cinqua[n]ta li. di p(rove)8 nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, e cie[n]to li. di p(ro)ve. ne die dare nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e) cie[n]to li. di p(ro)ve. ne die dare nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene una letera del'oficiale di Legeri che divisa chome il deto maiestro Everardo ne inpegnò la sua kasa di Bari p(er) la deta soma di denari; l'atra si è di cie[n]to vinti li. di p(ro)ve., de' q(uali) è piagio Gian Truciardi (e) Giachomo di Ponti (e) Domegio lo vantiere (e) Gian di Meri (e) Guiciardo dela Porta (e) Everardo maiestro macachiere di Bari, ongne uno di vinti li. di p(ro)ve., (e) pendivi il sugielo del diano (e) del provosto di Bari; (e) l'atre due letere di ci[n]qua[n]ta due li. ongne una, l'una nel sugielo del mere (e) del provosto di Bari, (e)d èvi chontenuto piagio Arione di Provera Vila (e) Ranieri Pinuelo (e) Gile Rosa e-l maiestro maçachiere; l'atra letera si è chome eli mi mise in pos[es]ione dela deta kasa, (e) pe[n]divi il sugielo del diano (e) del mere di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) ci diè p(er) la piagieria di Guiciardo dela Porta.
It. vi li. di p(ro)ve. nela deta fiera del Treseto, i q(uali) furo p(er) guagi ch'io ve[n]dei di Domenicho lo va[n]tiere.
It. iiii li. di p(ro)ve. nela deta fiera di Treseto, i q(uali) furo p(er) guagi che ve[n]demo del maiestro maçachiere di Bari.
Eberto di Baiea, deta, (e) messere Piero di Lignò (e) Gian Truciardi, piagi, dieno dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Viante (e) Arì di /Bi/Baravila (e) Gian lo filiolo Aia (e) Gifredi filiolo Isabela (e) Varni Malooso dieno dare xi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene letere del diano (e) del provosto di Bari.
Amieta la pescioniera, deta, (e) Giachomo di Ponti (e) Perinoto di Martolio, piagi, dieno dare vii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto <in sesagiesimo> in q(uinqua)giesimo nono.
Di cesti d. avemo avoti xv s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Treseto nel termine, i q(uali) ne diè (con)t(ianti).
It. iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
It. xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Gianoto Lucha, deta, (e) Simonino di Fontane (e) Perinoto di Martolio, piagi, dieno dare xl .. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) i prestamo conta[n]ti.
Messere Girardo la Flore, deta, (e) Girardo di Camonti (e) Mile la Buria di Bari, piagi, dieno dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo tercio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Dama Anès di Tresi, deta, (e) Giani di Fontane (e) [E]tevani lo Borgogno, piagi, dieno dare vi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene letera del diano di Bari.
Peroto Chornuto d'Arçì, deta, (e) Gira[r]do di Camonti, piagio, dieno dare xxx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del provosto di Bari.
Messere Mile di Viliere die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono.
Messere Erardo di Giachorto die dare xxv s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di quatordici li. (e) cinque s., secondo che divisa ne· livro di Francia.
D(omi)no conte di Giovagni, deta, (e) Mile Gontieri (e) Giachoto chericho di Giovagni, piagi, dieno dare xviC (e) lxiiii li. di p(ro)ve., de' q(uali) debono pagare sete cie[n]to li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo, (e) cinque cie[n]to li. di p(ro)ve. debono pagare nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo terçio, (e) quatro cie[n]to sesanta (e) quatro li. di p(ro)ve. debono pagare nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo quarto; de' q(uali) sono di Viani Buonave[n]tura (e) di Ranieri Palmieri (e) di Lucha Buo[n]signore quatro cie[n]to oto li. m(eno) due s. di p(ro)ve., (e) di Benciveni Gilioti (e) de' conpagni ne sono quatro cie[n]to tre[n]ta li. (e) quatordici s. di p(ro)ve., e d'Odo Iscarcialupi ne sono trecie[n]to quaranta li. (e) quatordici s. di p(ro)ve. (e) sei d., (e) d'Acarisci Arigoli (e) di Tebaldo Ranuci ne sono cie[n]to vinti li. m(eno) sei d. di p(ro)ve., (e) di Beri[n]gieri Uberti ne sono nova[n]ta li. m(eno) sei d. di p(ro)ve., (e) di Ragonese Aldobra[n]dini (e) nostri ne sono p(er) meço cie[n]to quara[n]ta (e) quatro li. m(eno) sei d. di p(ro)ve., (e) di Vitali Durelini ne sono cie[n]to tre[n]tauna li. m(eno) cinqua[n]tasei d. di p(ro)ve.; (e)d avene una letera del deto conte nel soio sugielo di diciesete cie[n]tenaia di li. di p(ro)ve., (e) ancho n'avemo dela deta soma nel sugielo del'oficiale di Senso, (e) ancho n'avemo una letera de' deti piagi nel sugielo del deto uficiale, (e) ancho n'avemo una letera dal signore di Noiera nel soio sugielo, che ne inpromisi di fare tenere i deti pati, (e) tute le dete letere à tenere il deto Uodo Iscarcialupi.
Arione di Martoli[o], deta, (e) Miciele di Foreca (e) Perinoto di Martolio, piagi, dieno dare xxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari <in q(uinqua)> in sesagiesimo terçi[o], (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Piero di Lignò, deta, (e) Gian Truciardi di Bari, piagio, dieno dare lii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene due paia di letere, l'una nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari (e) l'atra nel sugielo del'oficiale di Legeri (e) nel sugielo del deto messere Piero.
Gile Rosa di Bari, deta, (e) Girardo di Camonti (e) Giachomo di Ponti, piagio, dieno dare xvi li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Cale di Lusci, deta, (e) Arione di Provera Vila (e) Giannino di Fontane, piagio, dieno dare xvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, (e)d avene letera <dela fiera> del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti l s. di p(rove)8 nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) ne diè conta[n]ti.
Gian Cristiano, deta, (e) Guarnieri Torpino di Tresi (e) Mile la Buria e-l mastro macachiere (e) Giachomo di Ponti (e)d Arione di Provera Vila, piagi, dieno dare Clxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) sono nostri (e) di Ranieri Braci (e) di Buonoconpagno Melanese p(er) terço, (e)d avene due paia di letere, l'una nel sugielo dele guardie dele fiere (e) nel sugielo del deto Giani, (e) l'atra nel sugielo del diano di Bari (e) nel soio, (e)d avela noi a tenere.
Micione Torcholo di Bari die dare xi li. di p(ro)ve. nela fiera di Sa· Giovani in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene in guagio quatro napi d'arie[n]to, i q(uali) si prestaro ala molie di messere Piero di Giachorto.
Materoto filiolo Giberto Salioti di Bari, deta, (e) Gian Truciardi (e) Gile Rosa (e) Giordano il taverniere, piagi, dieno dare xiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xli s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) uno roncino che ve[n]dei del deto Gile Rosa.
It. Cxiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè Gian Truciardi.
Udoto di Sa· Ligieri, deta, (e) messere Mile di Giachorto, piagio, die dare iii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo nono.
Di cesti d. avemo avoti iii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) mi diè conta[n]ti.
Choloto calonacho di Sa· Machalò di Bari, deta, (e) Simonino di Fontane (e) La[n]berto di Lignò, piagi, dieno dare vi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Il priore del Monte Santa Giermana, deta, (e) Gian Cristiano (e) Gian Truciardi [, piagi,] dieno dare xvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Mile la Buria di Bari die dare xii s. di p(ro)ve. di capitale nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono, (e) die dare il chosto di tre[n]ta li. oto fiere, secondo che divisa ne· livro di Francia, (e) una letera <metemo> di tre[n]ta li. nel sugielo dele guardie dele fiere metemo i· mano <del deto Mile> di Guiciardino filiolo sire Amarì, (e) guardala p(er) noi (e) p(er) lo deto Mile.
Perinoto di Fontane, deta, (e) Simonino (e) Gianino di Fontana (e) Perinoto di Martolio (e) Giani di Giachorto (e) Perinoto di Gornaia, piagi ongne uno del quinto, dieno dare lxii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene due paia di letere, l'una del diano di Bari (e) l'atra nel sugielo del provosto (e) del mere di Bari.
Etevanino Traitelo pescioniere di Bari sor Alba die dare lii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) prestò Ghino contia[n]ti.
Bacha Ranieri Saracini die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) diei contia[n]ti a Ranieri Bartalomei p(er) lui.
Uoto di Carpi, deta, (e) messere La[n]berto il Giovano (e) Arione di Provera Vila, piagi, dieno dare viii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, /(e)d avene/ <letera> (e) dovene avere letera del diano (e) del provosto, ma no· la trovamo.
Nicholao dala Vila (e) Martino chericho suo filiolo, deta, (e) Gianoto di Mostiere di Bari, piagio, dieno dare x li. (e) viii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Barnafroi il drapiere di Bari e Domegio lo vantiere, piagio, dieno dare xiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
La[n]berto di Lignò, deta, (e) Gian Truciardi (e) Gian di Merì piagi, die dare xxi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera di tre[n]tauna li. nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari.
Uberto di Sovelane, deta, (e) Giachomo di Ponti (e) Gian di Garigole (e) Giordano il taverniere di Bari, piagi, dieno dare xxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Gifroi di Gusiani Chorto die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) ne promise p(er) messere Gifroi di Buonauovera d'una deta di dodici li.
It. viii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i quali i diei contia[n]ti in Tresi.
Forchoto d'Orgie, deta, (e) Arione di Provera Vila (e) Nicholao Vignarì, piagi, dieno dare xxxi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti C s. m(eno) vi d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne rechò Erardo di Provera Vila contia[n]ti.
Peroto il pilitiere d'Arcivale, deta, (e) Girardo Bochesa [e] Eberto di d(omi)ni Pietri (e) Girardo dala Vila, piagi, dieno dare xiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Perinoto mere di Dolachorto, deta, (e) Durante il forastiere (e) Girardo il maiestro boviere (e) Gian di Dolachorto [, piagi,] dieno dare xiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti lviiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
It. vi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, de' quali mi diè quatro li. Durante il forestiere (e) quara[n]ta s. la molie Girardo il boviere.
It. xx s. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè Sobiliota di Dolachorto.
Peroto chericho di Fravale, deta, (e) Durante la Bicia, piagio, dieno dare xxii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesiagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Guibelino gienaro Giordano il taverniere di Bari, deta, (e)-l deto Giordano (e) Guiciardino il Picholo, piagi, dieno dare xxxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xx s. di p(ro)ve. in Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) ne diè conta[n]ti.
It. iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Perinoto di Giachorto, deta, (e) messere Piero pretie di Giachorto, deta, dieno dare xlvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo.
Di cesti d. avemo avoti x s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Madama Uoda d'Ecrançe, deta, (e) Legieri di Giachorto, piagio, dieno dare viiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Girardo dala Vila (e) Girardo Bricoto d'Arcivale, deta, e-l mariscalcho dala Vila (e) Domagino pescatore del'Ila (e) Girardo filiolo Gira[r]do del'Ila, piagi, dieno dare xxvii li. di p(ro)ve. nela fiera /nela fiera/ di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Buonave[n]tura Agostini die dare iii li. (e) xiiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) ne rimasero a dare d'una peça di verde di Cielona che mandai ala molie e la ghognata in Siena.
Tebaldo Ciatino di Vinof, deta, (e) Martino il pilitiere di Brea (e) Giocolino suo filiolo [e] Ernoldo il chosturiere, piagi, dieno dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano di Tirignelo.
Bonelo d'Argaçone, deta, (e) Viane Caino (e) Materoto filiolo del deto Bonelo, piagi, dieno dare x li. di p(ro)ve. nela fiera /nela fiera/ di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gubelino (e) Matarelo filioli furo Domegio lo moniere d'Arcivale (e) Leduìs molie Micieloto d'Arçivale, deta, (e) Durante (e) Girardo frateli filioli Durante d'Arcivale ed Arbeloto filiolo Perinoto Terì di Giachorto [, piagi,] dieno dare viiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xl s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Treseto nel termine, i q(uali) mi diè Materoto fì Domego lo mere.
Etevanino diano di Giachorto (e) Viardo forniere, deta, (e) Monelo lo forniere (e) Gubelino filiolo Ruberto il Roso (e) Gianoto suo fratelo (e) Ruberto Crano di Viena, piagi, dieno dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xxxii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
Guilarelo di Dolachorto, deta, (e) Raulo Pulia miselo di Giachorto (e) Udino lo fì Giachota (e) Milinota che fu meresa (e) Gian lo Somilia, piagi, dieno dare xvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del maiore di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xxviiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diero contia[n]ti.
It. xi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne diè Leone di Dolachorto.
Renaldino Nerachoda di Dolachorto, deta, (e) Raulo Basciocie (e) Neri gienaro la Chota (e) Monoto lo forniere (e) Amerì mariscalcho di Giachorto, piagi, dieno dare xii li. (e) iii s. di p(ro)ve. nela fiera del Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xiiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) ne diè conta[n]ti.
It. xxii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè Monoto il forniere.
Tomàs d'Arcivale, deta, (e) Cholì (e) Viardo (e) Raulo di Giachorto, piagi, dieno dare xi li. m(eno) iiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Perinoto Caré di Dolachorto, deta, (e) Perinoto (e) Bartalomeo la guatia di Giachorto, piagi, dieno dare Cx s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xxv s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) mi diè contia[n]ti.
It. xviii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) mi diè la deta guatia.
Druoto di Dolachorto, deta, (e) Raulo Pulia miselo di Giachorto (e) Girardo Cieravela, piagi, dieno dare xi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) mi diè Subiliota la meresa.
Maiestro Gian Ciapanera, deta, (e) Raulo Margaria (e) messere Girardo di Bari, piagi, dieno dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gualciarelo taverniere di Bari, deta, (e) Giachomo di Ponti, piagio, dieno dare xi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
It. die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) i diè Guibilino gienero Giordano p(er) noi.
Dama Isabela la salniera, deta, (e) Bernardo soio filiolo (e) Luisoto fì Pititasuoro di Bari, piagi, dieno dare xxii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Guiciardino il Picholo filiolo sire Amarì di Bari die dare xi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo.
It. die dare viiii li. (e) viiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo p(er) nove li. contia[n]ti.
Gian lo Maiore di <Bari> Brea die dare lxvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo, (e)d avene tre paia di letere, l'una di quara[n]ta (e) quatro li. (e) sedici s. nel sugielo del balio di P(ro)vino, (e)d èvi cho[n]tenuto piagio Gian l'Oliere provosto (e) Giachomo lo Ricio (e) Gile la Mora (e) Fucieri di Brea, (e) l'atra di diciesete li. di p(ro)ve. nel sugielo del diano di Tirignelo, (e)d èvi tenuto piagio il deto provosto (e) Fucieri, (e) l'atra (è) d'undici li. di p(ro)ve. nel deto sugielo del diano, (e)d èvi piagio Giachoto di Tresi.
Aldobrandino (e) Gieri da Stagia (e) ' frateli dieno dare xi li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo primo p(er) saldamento d'una rascione ch'è scrita ne· livro di Francia a una posta che dicie cinque cie[n]to diciesete li. (e) dicie s. di p(ro)ve. nel chonmi[n]camento.
Gian lo Pretaldo d'Arcivale, deta, (e) messere Erardo di Giachorto [, piagio,] die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera in sesagiesimo primo; no· n'avemo letera.
Lucha Richoveri die dare xxi li. (e) viii s. (e) iiii d. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo, i q(uali) ne rimasero a dare secondo che divisa nele tavole dela deta fiera.
It. die dare vi li. (e) viiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) pagai p(er) lui p(er) partite secondo che divisa nele tavole dela deta fiera.
Di cesti d. avemo avoti xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo primo, i q(uali) ne quitò messere Piero di Giachorto p(er) lui.
Perinoto di Fontane die dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) i diei conta[n]ti.
It. iii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo, i q(uali) diei conta[n]ti.
It. xlii s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) diei contia[n]ti nela deta fiera.
It. iiii li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) diei p(er) partite.
It. lv s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo, i q(uali) furo p(er) la sua roba (e) p(er) dicie s. conta[n]ti.
It xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) i diei contia[n]ti.
It. xxiii li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera San Giovani in sesagiesimo, i q(uali) furo d'uno contio che faemo cho· lui <nela fiera> secondo che divisa ne· livro vechio.
So(m)ma che die dare di capitale xlii li. (e) xvii s. di p(ro)ve., (e)d avene cinque paia di letere di diverse some, cho' piagi che sono chontenuti nele dete letere.
Legieri di Giachorto die dare viii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) i demo (con)t(ianti).
It. die dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono.
It. die dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono.
It. die dare l s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Bari in q(uinqua)giesimo nono.
So(m)ma di capitale xxxvi li. (e) x s. di p(ro)ve., di q(uali) avemo due paia di letere, ongne una di tredici li., (e)d èvi chontenuto piagio Giani di Giachorto (e) Giani di Fontane, (e) sono sugielate nel sugielo del provosto (e) del diano di Bari.
Di cesti d. avemo avoti iiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) mi quitò Giani di Giachorto p(er) lui.
It. viii s. di p(ro)ve. nela deta fiera, i q(uali) mi diè Cholinoto il talatore p(er) lui.
Etevani Traitelo pescioniere di Bari, deta, (e) Gian Soriçia, piagio, dieno dare viii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del ciantaro di Sa· Machalò di Bari.
Gianoto Sabaldi, deta, (e) Gian Morelo (e) Guibelino gienero Giordano, piagi, dieno dare xvii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo d'una rimane[n]ça di cie[n]to qui[n]dici s. di p(ro)ve., secondo che divisa ne· livro di Fra[n]cia.
Etevani di Chorçele die dare xv s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i quali furo d'una rimane[n]ça di sesanta s. di p(ro)ve.
Maiestro Ugo dela Logia di Bari die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i quali i diei conta[n]ti.
Arì Lança di Provera Vila, deta, (e) Guibelino gienero Giordano [, piagio,] dieno dare xxx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) i diei conta[n]ti.
Gualtieri dala Vila, deta, (e) Legieri di Giachorto, piagio, die dare vii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo /s/, i q(uali) furo p(er) denari contia[n]ti.
Piero dela Porta die dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo p(er) contia[n]ti.
It. die dare vi li. (e) v s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) i diei contia[n]ti.
Gulimino di Gornaia, deta, (e) messere Piero di Giachorto, piagio, dieno dare viiii li. (e) xii s. di p(ro)ve. nela fiera /nela fiera/ di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
It. xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i quali mi diè contia[n]ti.
Messere Arì di Viliere, deta, (e) messere Piero di Giachorto (e) Simonino di Fontane, piagio, die dare xiiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera del Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Guarnieri (e)d Anserì di Fontane, deta, (e) Raulino di Fontane [e] Giavela lo nere (e) Gian lo Buscione (e) Giachino (e) Gian lo folone (e) Servanelo lo Borgogno, piagi, die dare xxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Tomasino di Buciere, deta, [e] Ernaldo mere di Sonfonti (e) Vibelino mere di Buciere, piagi, dieno dare .. li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gioçolino di Lignò calonacho di Sa· Stefano di Tresi, deta, (e) Gian Truciardi di Bari, piagio, dieno dare xxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Ansarì di Giachorto (e)d Erbeloto p(er) la meresa dieno dare xv s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di tre li. (e) qui[n]dici s., secondo che divisa ne· livro vechio.
Magionata Labruço la guatia (e) la deta guatia die dare xxvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo.
Erardo l'Oste calonacho di Sa· Machalò di Bari, deta, (e) Guiciardo dela Porta, piagio, dieno dare .. li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Peroto cericho di Fravale, deta, (e) Gian lo Chornuto (e) Luisoto fì Pititasuoro (e) Gualtirino Bielo di Bari, piagi, dieno dare xxvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Domagino Quatroale di Chovagnone, deta, (e) Manasiere mere dela deta vila [, piagio,] dieno dare xlv ... di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Amerì dela Porta di Bari, deta, (e) Ranieri Pinuelo (e) messere .....ci dala Vila, piagio, dieno dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Madama Alàs di Baieia, deta, (e) <Girardo> Gualtieri filiolo messere Girardo il cavaliere di Bari (e) Renaldino (e) Gioto di Lignò, piagi, dieno dare xi li. (e) xvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Eberto di Baieia, deta, (e) La[n]berto (e) Renaldino di Lignò (e) Gifroi Mutelo (e) Nicholao Vignarì di Bari, piagi, dieno dare xiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gian filiolo messere Gifroi Tochino, deta, (e) Eberto di Baiea (e) La[n]berto (e) Renaldino di Lignò, piagi, dieno dare xii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Arione di Martolio, deta, (e) Perinoto di Martolio (e) Giachinoto il mariscalcho (e) Cristiano filiolo dama Lucia di Bari, piagi, dieno dare lii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gualtieri Morisci chericho di Bari, deta, (e) Domegio lo vantieri (e) Adelina suoro del deto Gualtieri, piagi, dieno dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gian la Rive chordovaniere di Bari, deta, (e) Luisoto fì Pitita- suoro (e) Giachoto il taverniere (e) Raulo Chufiaidio di Bari [, piagi,] dieno dare xv li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Giach... ....lo di Bari die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di cie[n]to s., secondo che divisa ne· livro vechio; testimonio Viardo dela Ferté provosto di Bari (e) Gian Cristiano.
La[n]berto lo seliere di Bari, deta, (e) Margarita la Chocieta, piagio, dieno dare xxx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Martino di Ponti di Mostiere, deta, (e) Giachino di Baravila, piagio, dieno dare vi li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Piero pretie di Giachorto die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i quali i diei conta[n]ti.
It. die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) i diei conta[n]ti.
It. die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) i die' conta[n]ti.
It. die dare xliii s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Bari, de' q(uali) furo qui[n]dici s. p(er) Bernardo moniere (e) sete s. p(er) la Rosa di Giachorto (e) vinti uno s. p(er) Gifroi lo boviere.
So(m)ma di capitale viiii li. (e) iii s. di p(ro)ve.
Di cesti d. avemo avoti xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo contia[n]ti.
Maiestro Gian Ciapanera di Bari die dare liiii li. m(eno) xii d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene una letera di quara[n]ta (e) tre li. di p(ro)ve. nel sugielo del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
Marieta molie d'Erardo filiolo sire Anserì die dare viii li. (e) xii d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, (e)d avene guagi.
Dama Avìs molie che fu Piero Cristiano di Bari die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo, i q(uali) le diei contanti.
Dama Avìs mólie che fu Piero Cristiano di Bari, deta, (e) Gian Cristiano (e) Piero dela Porta (e) messere Ancieri di Sovelane, piagio, dieno dare xxxiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo chontia[n]ti.
Barnersa di Vanduovera die dare xlvii s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo.
Pariscioto del Forno, deta, (e) Gulimino del Forno (e) Gui- ciardino filiolo sire Amarì di Bari, piagi, dieno dare xiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
La badesa dele Filie Idio di Bari die dare xiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di vinti (e) quatro li., secondo che divisa ne· livro vechio.
Perinoto di Martolio di Bari die dare lxxi li. (e) xxxii d. di p(ro)ve. di capitale d'una rimane[n]ça di cie[n]to quara[n]ta nove li. di p(ro)ve., i q(uali) ne die dare secondo che divisa ne· livro di Francia, (e) de' quali denari avemo una letera d'otanta li. di p(ro)ve. sugielata nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari (e) di messere Piero di Giachorto, (e) ancho n'avemo due paia di letere di tre[n]tasei li. cho' piagi sugielate nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari.
Uoto lo maçone di Giachorto, deta, (e) Ligieri di Giachorto piagio, dieno dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) furo p(er) contia[n]ti.
Choloto calonacho di Sa· Machalò di Bari die dare Cx s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo, (e)d avene letera nel sugielo di Sa· Machalò di Bari.
Martinoto fratelo di Piriçeta di Bari die dare xxii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo contanti.
Gilio l'Alamano di Tresi die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di quara[n]ta s. di p(ro)ve., secondo che divisa ne· livro vechio.
La[n]berto marito dela meresa d'Arçivale, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagio, dieno dare iii li. di p(rove)8 nela fiera di Bari in sesagiesimo, i q(uali) lo demo contanti.
Di cesti d. avemo avoti xvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè Erbeloto di Giachorto p(er) lui.
Gian la Rive chordovanieri di Bari die dare xxx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo p(er) con(tianti).
Renaldino filiolo dama Avìs molie fu Piero Cristiano di Ba/b/ri [, deta,] (e) la deta dama Avìs (e) Piero dela Porta, piagi, dieno dare xii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Erardo di Giachorto, deta, (e) messere La[n]berto d'Angluço (e) Lore[n]ço di Donimeto, guardie di fiera, (e) Giachomo di Ponti (e) Giani di Giachorto, piagi, dieno dare viuiClxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo p(er) saldamento d'una rascione la q(uale) è scrita ne· livro vechio, de' quali sono il quarto di Palmieri Guidi (e) l'atro quarto sì è di Latino Uberti, e-l sesto sì è di filiolo Mafeo Baroni, e-l terço è nostro, (e)d avene tre paia di letere, l'una nel sugielo dele guardie dele fiere, (e) l'atra nel sugielo <dele guardie dele fiere> del'oficiale di Legeri, (e) l'atra nel sugielo del deto messere Erardo, (e)d avela a tenere noi, (e) quela del'oficiale à tenere Palmieri Guidi, (e) quela dele guardie dele fiere à tenere Latino Uberti.
Di cesti d. avemo avoti Clxxx li. m(eno) iii s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, i q(uali) /i q(uali)/ ne diè contanti, (e) richoliemoli noi (e) ristoramone i conpagni.
Messere Giberto di Proveciere, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagio, dieno dare xxiiii li. (e) xi s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo.
It. die dare xvi li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo, i q(uali) i demo contia[n]ti.
It. die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagesimo, i q(uali) i demo contanti.
It. die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) i demo contianti.
It. die dare xii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) madama Buona filia dela Ciapela.
It. die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ricivete p(er) noi da messere Eberto d'Agiente.
So(m)ma di capitale <xxi> xlvii li. (e) iii s. di p(ro)ve.
Fucieri nostro oste di Brea die dare Cxvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo, i q(uali) i prestamo contia[n]ti.
La[n]berto di Lignò, deta, (e) Rabelino di Sa· Machalò (e) Giachinoto il mariscalcho, piagi, die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo, i q(uali) i demo contia[n]ti.
Di cesti d. avemo avoti iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne diè p(er) vino che chonpramo da lui.
Gian la Rive chordovaniere di Bari, deta, (e)d Everardo il maiestro maçachiere di Bari, piagio, dieno dare xvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera dè diano (e) del ciantero di Sa· Machalò di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xxvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Martino di Senso die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di/l/ P(ro)vino di magio in sesagiesimo p(er) contia[n]ti.
Maiestro Riciardo chericho de· re di Navara die dare xv li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo, (e)d avene letera nel sugielo del diano di Bari (e) nel sugielo del deto maiestro Riciardo, (e)d èvi piagio nela deta letera Simonino di Fontane.
It. die dare iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo, i quali i demo contia[n]ti.
Gian Cristiano di Bari, deta, (e) messere Anciere di Sovelane (e) Margarita la Chocieta (e) Simonino di Fontane [, piagi,] dieno dare lxx li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, (e)d avene letera di cie[n]to vinti li. di p(ro)ve. nel sugielo dele guardie dele fiere.
Raulino di Fontane, deta, (e) Simonino di Fontane (e) Perinoto di Fontana, piagi, die dare xxvii li. (e) xvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari, (e)d avene una choregia d'arie[n]to in guagio.
Di cesti d. avemo avoti xxxvii s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
It. avemo avoti xx s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, i quali ne diè contia[n]ti.
It. avemo avoti xxiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, i q(uali) ebi dela deta coregia d'arie[n]to che ve[n]dei.
Simonino di Fontane die dare CClxxxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene due paia di letere ongne una di sesanta li. di p(ro)ve., (e)d èvi chontenuto piagio messere Erardo di Giachorto, (e)d è l'una nel sugielo dele guardie dele fiere (e) l'atra nel sugielo /nel sugielo/ del diano di Bari, (e) ancho n'avemo due paia di letere, ongne una di quara[n]ta li., (e)d èvi chontenuta deta madama Ida di Fontana (e) piagio Domegio lo vantieri di Bari (e) Giannino di Fontane, (e)d è l'una nel sugielo dele guardie dèe fiere (e) l'atra nel sugielo del diano di Bari, (e) ancho n'avemo una letera di sedici li. di p(ro)ve., (e)d èvi piagio Miciele lo Chornuto di Bari nel sugielo dele guardie dele fiere.
It. die dare xiii s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo, i q(uali) i diei conta[n]ti in Bari.
It. die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo, i q(uali) diei conta[n]ti in Bari per cierchia.
It. die dare xxxiii s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo, i q(uali) i prestai ala festa dela Chora.
It. die dare xxx li. m(eno) iiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo, i q(uali) i diei contia[n]ti in Bari per la ve[n]diema.
It. die dare xlv s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) demo contia[n]ti in Bari.
It. die dare xvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo, i q(uali) demo contia[n]ti in Bari.
It. die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesa/gieso/giesimo p(er) messere Mile di Viliere.
It. die dare viii s. (e) vi d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) demo al soio pretie.
It. die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) diei contia[n]ti in Tresi, che ne conprò gieli p(er) la molie.
It. die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) diei a Raulino di Fontane, che furo p(er) le sue vigne.
It. die dare iiii li. di p(ro)ve. nela deta fiera di Bari, i q(uali) diei a Gualterino di Giachorto p(er) lui.
It. die dare xxxviii s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) due fermali d'oro, i q(uali) aveva in guagio messere Parisci di Sa· Machalò.
Gianoto lo Monio di Tresi, deta, (e) Gualterino di Giachorto, piagio, dieno dare iii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera nel sugielo del'oficiale di Tresi.
Iachomino nipote dela Chora del Poço di Foreça die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo d'una rimane[n]ça di quara[n]ta s.
Gualtieri (e) Gian (e) Moriscioto (e) Guarnieri dala Vila (e) Filiberto del'Ila, deta, (e) Raulo mere di Giachorto (e) Girardo mere d'Arcivale (e) Gilioto mere dala Vila, piagi, dieno dare xxxii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto <in sesa> in q(uinqua)giesimo nono, (e)d avene due paia di letere, l'una nel sugielo del diano di Bari (e) l'atra nel sugielo del mere (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti iii li. (e) v s. di p(ro)ve. nela deta fiera di Treseto nel termine, i q(uali) mi diè Filiberto (e) el deto Gianni contia[n]ti.
Giachomo lo Ricio di Brea die dare lxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo, (e)d avene tre paia di letere, l'una di ci[n]qua[n]ta (e) tre li. di p(ro)ve. nel sugielo del balio di P(ro)vino, (e)d èvi tenuto piagio Gian lo Maiore (e) Fucieri il chericho (e) Gile la Mora di Brea, (e) l'atra letera ène di tre[n]ta li. nel sugielo del diano di Tirignelo, (e)d èvi piagio Gian l'Oliere provosto di Brea (e) Gian lo Maiore, (e) l'atra (è) di qui[n]dici li. di p(ro)ve. nel sugielo del deto diano, (e)d èvi tenuto piagio Gian lo Maiore (e) Gilio la Mora.
Filiberto del'Ila, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagio, die dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene [letera] del diano (e) del provosto di Bari.
Gioto dela Logia, deta, (e) Gualterino di Giachorto, piagio, dieno dare vi li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Priore Belino di Brea [, deta,] (e) Fucieri, piagio, dieno dare xvi s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di quatro li. (e) sedici s., secondo che divisa ne· livro di Fra[n]cia.
Dama Margarita filiola sire Lucha, deta, (e) Lorenço di Donimeto, piagio, die dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera nel sugielo del deto Lore[n]ço, (e)d avela noi a tenere.
Orlando Travalia di Lucha, deta, (e) Gian lo provosto di Brea, piagio, dieno dare iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, (e)d avene letera nel sugielo del diano di Tirignelo.
Peroto d'Ecrançe, deta, (e) Legieri di Giachorto, piagio, dieno dare xi li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti d. avemo avoti xlviii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Gian lo Chornuto talatore di Bari, deta, (e) Perinoto di Martolio (e) Gualcierelo talatore di Bari, piagi, dieno dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Girardo di Montagnì, deta, (e) messere Gifroi di Gusiani Chorto, piagio, dieno dare xxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, de' q(uali) sono nostri la metià (e) l'atra metià è di Bartalomeo Pieri Ruscia (e) di Tato Buonifacio p(er) meço, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari, (e)d avela noi a tenere.
La dama di Baravila (e) Giachino suo marito, deta, (e) Gian Cristiano, piagio, die dare viiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del mere (e) del provosto di Bari.
Nicholao Gorgia, deta, (e) Gian lo Maiore, piagio, di Brea, dieno dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di quatordici li. (e) dicie s., secondo che divisa ne· livro vechio.
Miloto lo Chocio di Chosture (e) Miloto Milasen (e) Adamo lo muniere (e) Benedeto il talametiere di Brea dieno dare xiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera nel sugielo [del diano] di Tirignelo.
Ruberto mere di Sargine, deta, (e) el provosto (e) Gian lo Maiore (e) Fucieri di Brea, piagi, dieno dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo d'una rimane[n]ça <di vintioto li. d> di sedici li., secondo che divisa ne· livro di Fra[n]cia, (e)d avene una letera di vinti (e) oto li., (e)d àla in guardia il deto Fucieri p(er) lui (e) p(er) noi.
Uberto di Sovelane, deta, (e) Giani di Fontane (e) Perinoto di Martolio, piagi, dieno dare xvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del provosto (e) del diano di Bari.
Gile la Mora, deta, (e) Gian lo Maiore (e) Fucieri di Brea, deta, dieno dare iiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo primo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça di quatordici li. di p(ro)ve., secondo che divisa ne· livro di Fra[n]cia, (e)d avene letera di v[i]nti due li. nel sugielo del diano di Tirignelo.
Udino di Dolachorto, deta, (e) Perino lo mere (e)d Arione (e) Milinota la meresa di Dolachorto, piagi, dieno dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Erbeloto filiolo Peroto il pilitiere d'Arcivale, deta, (e) Pachoto d'Arcivale (e) Ligieri di Giachorto, piagi, dieno dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Bartalomeo la guatia di Giachorto, deta, (e) Raulo Pulia miselo (e) Anseri (e)d Arbeloto di Giachorto, piagi, die dare xvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Viardo di Dogone dela Ferté provosto di Bari die dare xxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene una letera nel sugielo del diano di Bari (e) nel sugielo del deto provosto.
Messere Lanberto il Giovano di Bari, deta, (e) Gian di Garigole (e) Simonino di Fontane (e) Guiciardino il Picholo [, piagi,] dieno dare xxii li. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene una letera del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
Choloto calonacho di Sa· Machalò, deta, (e) mesere Piero di Lignò (e) La[n]berto (e) Gioçolino sui frateli, piagi, die dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
Messere Giberto (e) messere (E)tiene di Cholome (e) Martino il pilitiere di Brea, dete, dieno dáre C s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano di Tirignelo.
Gian Sa[n]dé di Brea, deta, (e) Gian l'Oliere provosto di Brea (e) Gian lo Maiore, piagi, dieno dare x li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano di Tirignelo.
Giannino di Giachorto, deta, (e) messere Erardo di Giachorto (e) messere La[n]berto d'Angluço, piagi, dieno dare Cxx li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, i q(uali) sono nostri (e) di Bartalomeo Pieri Ruscia p(er) meço, (e)d avene tre paia di letere, l'una nel sugielo del diano di Bari, (e) l'atre due nel sugielo del deto messere Erardo (e) del deto mesere La[n]berto d'Angluço, le q(uali) à tenere il deto Bartalomeo.
Di cesti d. avemo avoti xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) ne diè messere Gian di Tili; richoliemoli noi, ristoramone il deto Bartalomeo.
Uoto Sabaldi, deta, (e) Peroto Musardo, piagi, die dare xviii s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo secondo.
La meresa di Provera Vila, deta, (e)d Arione di Provera Vila, piagio, dieno dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
Gi[r]ardo d'Ecrançe, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagi, dieno dare x li. (e) viii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano di Bari (e) nel sugielo del deto messere Erardo.
Di cesti d. avemo avoti lv s. (e) vi d. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) mi diè contia[n]ti.
Luisoto fì Pititasuoro, deta, (e) Peroto Musardo, piagi[o], dieno dare vii li. (e) xvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del ciantero di Sa· Machalò di Bari.
Messere Tomàs di Giachorto, deta, (e) messere La[n]berto d'Angluço, piagio, dieno dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) furo d'una rimane[n]ça [di] dicienove li. (e) dicie s. di p(ro)ve., secondo che divisa ne· livro di Fra[n]cia.
Arione di Martolio, deta, (e) Perinoto suo fratelo, piagio, dieno dare xx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo <secondo> terçio, (e)d avene letere del diano (e) del ciantero di Sa· Machalò di Bari.
Nicholao Vignarì di Bari, deta, (e) Gian Truciardi (e) Giordano il taverniere, piagi, dieno dare viii li. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera nel sugielo del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
Giani di Giachorto die dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i quali mandai contia[n]ti.
It. die dare vi li. di p(ro)ve. nela fiera Sant'Aiolo in sesagiesimo primo, i q(uali) i diei contia[n]ti p(er) le sue robe.
It. die dare iiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo p(er) Legieri di Giachorto.
It. die dare xx s. di p(ro)ve. nela deta fiera p(er) una femina di Giachorto, p(er) tine chonprò da liei.
So(m)ma che die dare di capitale xvi li. (e) x s. di p(ro)ve.
Piero il goliere di Tresi die dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del'oficiale di Tresi.
Renaldo scudiere dela dama di Giachorto die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo.
Peroto Belerani di Bari die dare xviiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo.
Orlando l'Oraidio dela chorte di Bari die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo.
Perinoto di Gornaia, deta, (e) Simonino di Fontane (e) Raulino di Fontane, piagi, dieno dare xv li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene due paia di letere nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari.
Di cesti s. avemo avoti iiii li. di p(ro)ve. nela deta fiera nel termine, i q(uali) mi diè contia[n]ti.
Messere Guliemo di Fontane die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo.
Messere Arì di Montagnì, deta, (e) messere Erardo di Giachorto (e) Simonino di Fontane, piagio, dieno dare lxxviiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, de' quali sono nostri tredici li. <(e) x s.> dicie s., (e) l'atri sono di Bartalomeo Pieri Ruscia, (e)d avene una letera di cie[n]to li. nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari, (e)d àla Bartalomeo a tenere.
Martino il pilitiere di Brea, deta, (e) Gian lo Maiore, piagio, dieno dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo.
Di cesti d. avemo avoti C s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Gian Truciardi di Bari, deta, (e) Guiciardo dela Porta (e) Gualtieri Anselo, piagi, dieno dare xxxi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gian lo scudiere, deta, (e) Gian lo Maiore (e) Gian Godardo di Brea, piagi, dieno dare xxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano di Tirignelo.
Gualtieri Anselo di Bari, deta, (e) Gian Truciardi (e)d Everardo il maiestro maçachiere, piagi, dieno dare xxii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere La[n]berto d'Angluço, deta, (e) messere Erardo di Giachorto, piagio, dieno dare xxxii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera nel sugielo del diano di Sa· Stefano di Tresi (e) nel sugielo del deto messere <Erardi> La[n]berto.
Messere Piero di Lignò, deta, (e) Piero dela Porta di Bari, piagio, dieno dare xxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano di Bari (e) nel sugielo del deto messere Piero.
Ruberto Varione [e] Ersenda (e) Durante di Giachorto, deta, (e)d Erbeloto (e)d Anserì di Giachorto, piagi, dieno dare vi li. (e) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo /pr/ secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Lanberto filiolo Domegio lo vantiere, deta, e-l deto Domegio, piagio, die dare vi li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Ranieri Bartalomei die dare xl s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo p(er) contia[n]ti.
It. die dare x li. (e) viii s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, de' quali diei cie[n]to oto s. a Ranieri Palmieri, (e) cie[n]to s. ne diei contia[n]ti a lui.
It. die dare v s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo p(er) contia[n]ti.
La Rosa di Giachorto [, deta,] (e) Bartalomeo la guatia, piagio, dieno dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo.
Piero il Chontio fabro di Brea, deta, (e) Perino il seliere (e) Gian lo ciarone, piagi, dieno dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)i q(uali) sono nostri (e) di Bartolomeo Pieri Ruscia p(er) meço, (e)d avene una letera del diano di Tirignelo, (e)d avela noi a tenere.
Peroto Peltardo di Tresi (e) dama Isabela sua molie (e) Girardo Peltraldo dieno dare vi li. di p(ro)v. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, de' q(uali) sono nostri tre li. (e) dodici s. (e) di Ranieri Braci quara[n]ta oto s., (e)d avene una letera del'oficiale di Tresi, (e)d àla il deto Ranieri Braci a tenere.
Bernardino Ranieri die dare xxi s. (e) vi s. di p(ro)ve. nela fiera /nela fiera/ di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) diei contia[n]ti in sua mano.
It. die dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, de' q(uali) i demo nove li. (e) cinque s. contia[n]ti (e) tre li. (e) qui[n]dici s. demo [a] Aldobra[n]dino Meliorati, che furo p(er) uno roncino che ne menò in Siena.
Arione di Martolio di Bari die dare xxv li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene una letera di ve[n]dita dele sue redite di due ani nel sugielo del diano (e) del provosto di Bari.
Gian Truciardi di Bari die dare xiii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo.
Erbeloto mere di Giachorto die dare iiii s. (e) viii d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, d'una rimane[n]ça di quara[n]ta (e) quatro s., secondo che divisa ne· l[i]vro di Fra[n]cia.
Peroto il porciere di Bari die dare iii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, d'una rimane[n]ça di ci[n]qua[n]ta s., secondo che divisa ne· livro di Fra[n]cia.
Etevanino lo Borgogno die dare iii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo secondo p(er) contia[n]ti.
Archolano Scoti die dare xv s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo secondo p(er) contia[n]ti.
Arigucio curatiere die dare x s. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo secondo p(er) (con)t(ianti).
Bart[alom]eo Guidi die dare xx s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo p(er) contia[n]ti.
Piero dela Porta die dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, [e]d avene letera del'oficiale di Tresi.
Gian Cristiano [, deta,] (e) Simonino di Fontane, piagio, die dare ..x li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gubelino lo ferone di Bari [, deta,] (e) Gulimino Açenoti, piagio, dieno dare xxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto.
Erardo fìliolo sire Anserì di Bari [, deta,] (e) Gian Cristiano, piagio, die dare xx.. li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Messere Arì di Pignì, deta, (e) /(e)/ messere Ugo soio fratelo, piagio, dieno dare Cx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, (e)d avene letere <dèi> de' loro sugieli (e) de· sugielo dele guardie dele fiere.
La dama di Martolio, deta, (e)d Arione suo filiolo, piagi[o], dieno dare xiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo se- condo, (e)d avene letera del diano (e) del provosto di Bari.
Gian Godardo <di Mosterolo> di Brea die dare lxxxxii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo <primo> terçio, de' q(uali) avemo in guagio dodici toneli di vino d'Alçora, i q(uali) sono nel ciliere del nostro oste di Brea, (e) tieli p(er) noi (e) p(er) lui, (e) testimonio sì v'è Gian lo Maiore (e) Gile la Mora (e) Priore Belino.
Cesti sono i p(ro)veniscini ch'io Gientile abo mandato a Ghino meo fratelo, dunde eli mi die rendare rascione.
Inprima iii li. di p(ro)ve. nela fiera Sant'Aiolo in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) una guarnacha di camelino la q(uale) mandai a Mino Orlandi.
It. CC li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo primo, i q(uali) pagai a Lonardo Giani, che furo venduti in Siena a Iachomo Meli (e) sua conpagnia.
It. viiii s. di p(ro)ve. nela deta fiera, i quali furo p(er) una ala di camelino che mandai.
It. CC li. di p(ro)ve. nela deta fiera di Lagnino, i q(uali) pagai a Grigoro Arigoli, i q(uali) furo venduti in Siena a Prove[n]çano Albertini (e) a sua conpagnia.
Ciò ch'è scrito da chi inna[n]çi sono denari vechi che noi dovemo avere dela nostra conpagnia vechia che noi avemo cho' filioli Bolgarini e cho' filioli Palmieri, (e) de' nostri propi cie n'à altresì, secondo che divisa ale poste.
Riciardo il Lo[n]bardo di Parisci die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in q(uinquagiesimo) quarto, (e) sono nostri propi.
Il tesoriere di Sa· Lupo di Tresi die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo quarto, (e) sono nostri propi.
Pucharé forastiere di Tresi die dare iii li. (e) ii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinquagiesimo) quarto, (e) sono nostri propi.
Piero chericho che stava cho· Bartalomeo di Leona die dare iii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinquagiesimo) quarto, (e) sono nostri propi.
Gian di Castilione sor Ma[r]na die dare C s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinquagiesimo) sesto, d'una rimane[n]ça di qui[n]dici li., (e) sono nostri propi.
Ruberto lo merciere di Tresi die dare lvii s. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo primo, d'una rimane[n]ça di oto li. m(eno) tre s., (e) sono nostri propi.
Il chonte di Naversa die dare xxxiii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio ano tre[n]ta (e) due, (e)d avene una letera del deto conte (e) una letera di maiestro Giovani suo procuratore, le q(uali) letere avemo a tenere noi, i q(uali) sono nostri (e) de' filioli sere Iachomi (e) Dietisalvi Guadagnoli p(er) terço.
Messere Anselmo di Cremona die dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani <in ses> in q(uinquagiesimo) quarto, <(e)d erano> (e) sono nostri propi.
Ruberto dela Noia di P(ro)vino die dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in q(uinquagiesimo) sesto, (e) sono nostri propi.
Ruberto dela Noia di P(ro)vino die dare x li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in q(uinquagiesimo) sesto, (e) sono nostri propi.
Il vescovo di Toli delo regno die dare lxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) sono d'una rimane[n]ça di ci[n]que cie[n]to quara[n]ta li., <(e)d avene> i q(uali) sono nostri (e) di Ranieri Folchalchieri (e) di filioli sere Iachomi (e) di Lonardo del Bela[n]te p(er) quarto, (e)d avene una letera di siqucione del'oficiale (e) del diano di Sa· Stefano di Tresi, (e)d ancho n'avemo una letera di procuraçione, sugielata ne' sugieli del deto vescovo, chome maiestro Piero calonacho di Toli ebe libertà dal deto vescovo di richonosciere la deta dena[n]çi a' deti gudici, le q(uali) letere àno a tenere i filioli sere Iachomi.
L'abate e-l chonvento di Guerdine dela Magnia del'arcivescovado di Chologna dieno dare CCCCxii marchi di stirlini, de' q(uali) ne die pagare ducie[n]to sete marchi nela fiera di Treseto nel'ano tre[n]ta oto (e) ducie[n]to cinque marchi die pagare nela fiera di Lagnino apreso nel deto ano, i q(uali) sono p(er) una deta di ducie[n]to tre[n]tasei marchi di stirlini che ne doveva dare nela fiera di Bari nel'ano tre[n]ta (e) cinque, i q(uali) sono nostri (e) di filioli sere Iachomi (e) di Guido Saracini (e) di Tederigo del Conte p(er) quarto; (e)d avemo tute le letere vechie, (e) ancho n'avemo una letera di prochuraçione che vi pende il sugielo del deto abate (e) cho[n]vento, che divisa chome il maiestro Rugieri loro procuratore richonobe dena[n]çi al nostro gudicie del papa la deta; ancho n'avemo una <(e) ancho> letera dela deta che divisa quatro cie[n]to dodici marchi di sterlini, che vi pende il sugielo del deto abate (e) cho[n]vento, (e) ancho n'avemo una letera di [te]stimona[n]çia che vi pende il sugielo del maiestro Vernacio: tute queste letere à tenere la conpagnia di Guido Saracini.
L'abate e-l chonvento di Flavagnì del'/r/ordine di San Benedeto del vescovado d'Ostuno die dare M li. di p(ro)ve., de' q(uali) die pagare cie[n]to li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e) secie[n]to li. di p(ro)ve. ne die pagare nela fiera di Sa· Giovani in sesagiesimo secondo, (e) tre cie[n]to li. ne die pagare nela fiera San Giovani in sesagiesimo terçio; i q(uali) denari quando si richolgono si cho[n]ve[n]gono partire p(er) dicienove cie[n]tenaia di li., de' q(uali) pre[n]demo noi p(er) la nostra conpagnia vechia p(er) ci[n]que cie[n]to otantadue li. (e) sei s. m(eno) due d. di p(ro)ve., (e) Palmieri Guidi pre[n]de p(er) tre cie[n]to vinti (e) sei li. (e) dicioto s. (e) quatro d. di p(ro)ve., (e) la conpagnia di Sale[n]bene Giovani pre[n]de per ci[n]que cie[n]to sedici li. (e) sedici s. (e) quatro d. di p(ro)ve., (e) d'Aleso Guliemi (e) dele rede di d(omi)no Iachomo delo ['N]chontrato ne sono ducie[n]to otanta (e) sei li. m(eno) quatro d. di p(ro)ve., (e) de' filioli sere Iachomi ne sono cie[n]tootanta (e) oto li. m(eno) due d. di p(ro)ve.; (e)d avene una letera di procuracione dela deta soma chol sugielo del chonvento, chome fecie prochuratore il deto abate a 'npro[n]tare (e) richonosciere il sopra/a/deto devito dena[n]çi al'abate <di Flavagnino> di Sa· Martino di Tresi ch'è nostro gudicie p(er) lo papa;
(e) ancho n'avemo tre paia di letere, le due ongne una di quatro cie[n]to li. di p(ro)ve., (e) l'atra di tre cie[n]to li. di p(ro)ve., (e)d è ongne una di sente[n]çia difinitiva chol sugielo del deto abate di Flavagnino (e) chol sugielo del deto abate di Sa· Martino, (e) ancho n'avemo una cho[n]fermaçione chol sugielo del deto abate (e) cho[n]ve[n]to di Flavagnino; de' q(uali) àno a tenere la conpagnia di Sali[n]bene la procuracione (e) la cho[n]fermaçione (e) la letera dele trecie[n]to li. di p(ro)ve., ch'è la posci[ai]a paga, (e) noi avemo a tenere la letera dela primaia paga, (e) Palmieri Guidi à tenere la letera <dela primaia> dela seconda paga, (e) ongne se[n]te[n]çia à una siguicione.
Girardo dela Noia di P(ro)vino die dare xl li. di p(ro)ve. nela fiera di Sant'Aiolo in quadragiesimo nono, (e)d avene letera nel soio sugielo; nostri propi.
Gian Folie provosto di Mosterolo die dare xii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in quadragiesimo nono, (e)d avene letera del sugielo di Girardo dela Noia; nostri propi.
Nicholao di No[r]berto di Mosterolo die dare xxvii li. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in quatragiesimo otavo, (e)d avene letera del'oficiale di Tresi.
Il tesoriere di Veterì die dare x li. di p(ro)ve. nela festa Sa· Romì <in s> in quadragiesimo nono, (e)d avene letera nel soio sugielo.
Il conte di Rasterlo die dare xli li. (e) v s. di p(ro)ve. nela festa Sa· Romì in quadragiesimo setimo, (e)d avene letera nel soio sugielo.
<Quelo ch'è scrito di chi inna[n]çi si ........ che noi dovemo dare ale .... il q(uale) era scrito nel nostro livro di Fra[n]cia.>
In nomine D(omi)ni, ame(n). Falchone Palmieri die avere viilclxxxxviii li. (e) x s. m(eno) i d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo p(er) saldamento d'una rascione ch'è scrita ne· livro di Fra[n]cia al die avere, una posta che dicie dodici cie[n]tenaia (e) setantaoto li. (e) undici s. di p(ro)ve. nel conmi[n]came[n]to, (e)d àne una carta p(er) mano di Castelano notaio di Siena d'undici cie[n]tenaia di li. di p(ro)ve.
Tebaldo Buonave[n]tura die avere v s. (e) vii d. di p(ro)ve. nela fiera Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo setimo, i q(uali) furo p(er) la sua parte di sete li. m(eno) sedici d. di p(ro)ve., i q(uali) partimo dela nostra conpagnia vechia.
It. die avere xviii s. (e) ii d. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo setimo di vinti cinque li. m(eno) cinque s., i q(uali) richoliemo del vescovo di Toli.
It. die avere C s. di p(ro)ve. nela fiera <di Treseto> di Sant'Aiolo in q(uinqua)giesimo otavo, i q(uali) furo p(er) la sua parte di quatro cie[n]to nove li., i q(uali) richoliemo dal'abate di Flavagnino.
It. die avere Cii s. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in q(uinqua)giesimo nono, i q(uali) furo p(er) la sua parte di quatro cie[n]to vinti sei li., i q(uali) richoliemo dal'abate di Flavagnino.
It. iii li. (e) xx d. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in se- sagiesimo, i q(uali) furo p(er) la sua parte di ducie[n]to cinqua[n]ta li. (e) quatrodici s., i q(uali) richoliemo dal'abate di Flavagnino.
It. iiii li. (e) xii d. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) la sua parte di nova[n]taoto li. (e) oto s. (e) oto d. di p(ro)ve., i q(uali) partimo dela nostra conpagnia vechia.
Bernardino Ranieri dela Dovese die avere Clxxxvi li. (e) iii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta di cie[n]tonova[n]ta sete li. di p(ro)ve. fata p(er) mano d'uno notaio di Siena.
Gieri del Forese p(er) Aldobrandino del Mancino die avere vCxxxi li. di p(ro)ve. <nela>, de' q(uali) die avere ducie[n]to nove li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo (e) trecie[n]to vinti due li. die avere nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d àne due carte, l'una di trecie[n]to v[i]nti sei li. (e) l'atra di ducie[n]to dicioto li. di p(ro)ve. p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Di cesti d. à 'voti lxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) i diei contia[n]ti.
Simonino di Fontane die avere Ciii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, i q(uali) ne diè contia[n]ti.
Ranieri Bartalomei die avere CC li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo primo, (e)d àne una carta di ducie[n]to tre[n]taoto li. fata per mano d'uno notaio di Siena.
Bartalomeo Pieri Ruscia (e) sua conpagnia dieno avere CCxiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di P(ro)vino di magio in sesagiesimo secondo, (e)d àne una carta di ducie[n]to dicioto li. di p(ro)ve. p(er) mano di sere Castelano notaio di Siena.
Bartalomeo Pieri Ruscia die avere CCC li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d àne una carta <di ducie[n]to diciot> di trecie[n]to qui[n]dici li. fata p(er) mano di sere Castelano notaio di Siena.
Ristoro delo Scoto die avere CC li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo primo, (e)d àne carta p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Di cesti d. <avemo> à 'voti l li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) diei a Nipoleone Orlandi p(er) lui.
Giachopo Guarnieri die avere Ciii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di Frasca notaio di Siena.
Estefanelo dela Selicie di Roma die avere CC li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di sere Castelano notaio di Siena.
Erardo filiolo sire Anserì di Bari die avere Cxvi s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, secondo che divisa nele tavole dela deta fiera.
It. die avere xv s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo, i q(uali) mi diè Palmieri Guidi p(er) la sua parte p(er) la piscione del soio ciliere.
Guido Tro[n]beti die avere CCxxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Palmieri Guidi die avere Cxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Aldobrandino Buo[n]chonti die avere xxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo primo, i q(uali) diè p(er) me a Lonardo Giani.
Vicichonte Guiciardi die avere Cxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di sere Gianni notaio.
Le rede di d(omi)no Iachomo delo ['N]chontrato dieno avere xiii li. (e) xi s. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo <seco> primo, i q(uali) furo p(er) la loro parte di cie[n]to otanta li., i q(uali) si richolsero dal'abate di Flavagnì.
It. dieno avere xxx s. (e) i d. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo, i q(uali) furo p(er) la loro parte di vinti li., i q(uali) richoliemo dal'abate di Flavagnino.
It. dieno avere viii li. (e) xiii s. (e) i d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, i q(uali) furo p(er) la loro parte di cie[n]to qui[n]dici li., i q(uali) richoliemo dal deto abate.
Tebaldo Tebalduci die avere l li. m(eno) v s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta di cie[n]to due li. (e) dicie s. p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Froderigo Orlandi die avere CCxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di sere Castelano notaio di Siena.
Lonardo dela Viola di Roma die avere CCCCxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Di cesti d. <avemo> <aoti> à 'voti iiii li. di p(ro)ve. nela deta fiera nel termine, i q(uali) diei a maiestro Aldobrandino medicho p(er) lui.
Lore[n]ço dela Selicie die avere CCxv li. di p(ro)ve. nela fiera di San Giovani in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di Castelano Ranieri notaio di Siena.
Lonardo dela Viola <(e) Odo Iscarcia> di Roma die avere CCx li. di p(ro)ve. nela fiera di magio in sesagiesimo secondo, (e)d àne carta p(er) mano di Castelano notaio di Siena.
Odo Isscuarcialupi die avere xxxv li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo primo, (e) non à carta.
La nostra conpagnia vechia die avere vi li. (e) xxx d. di p(ro)ve. nela fiera di Treseto in sesagiesimo primo p(er) la nostra parte di vinti li. che richoliemo dal'abate di Flavagnino.
It. die avere xxxv li. (e) v s. (e) iii d. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo p(er) la nostra parte di cie[n]to qui[n]dici li. che richoliemo dal'abate di Flavagnino.
It. viiii li. (e) x s. di p(ro)ve. nela deta fiera p(er) la nostra parte di tre[n]taoto li., i q(uali) ne pagò il vescovo di Toli.
Latino Uberti die avere lxxx li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo terçio: non à carta.
Mano Grigori die avere xvii s. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo p(er) (con)t(ianti).
Cesti sono i denari che Ghino Ugolini à pagato in Siena p(er) la rascione di Fra[n]cia.
Inprima die avere vi li. di p(ro)ve. nela fiera di Lagnino in sesagiesimo primo, i q(uali) diè in Siena denari senesi ala molie di Bernardino Ranieri.
It. die avere xiiii li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo, de' q(uali) diè in Siena denari senesi a Bergamino nostro fante.
It. die avere Cxxxvi li. di p(ro)ve. nela fiera di Bari in sesagiesimo primo, de' q(uali) diè in Siena denari senesi a Filipo Guidi Istratume.
MCClxiij, dies iij intra(n)te março.
Baldese fil. Bo(n)fillioli à pagato p(er) noi a Manovello del Melliore libr. lxxxvj, (e) à(n)ne atione sopra noi da llui; carta p(er) mano di s(er) Iacopo d(e) la Bruna.
Avemoli dato libr. xxviij (e) s. vj.
Anke à pagato p(er) noi a llui libr. xxiiij (e) s. xij ke fuor p(er) la co(m)pagnia.
àe avuto da noi lib. iij, ke fuor d'asina.
It. àe avuto da noi lib. x, fuor d'olio.
It. àe avuto libr. xj, ke fuor di vino.
S(anc)ti Sp(iritu)s adsit nobis gr(ati)a. Ave, Maria, gr(ati)a plena, D(omi)n(u)s tecum.
Questa este la pace facta int(er) d(omi)n(u)m elmiram Mommini regem de Tunithi et d(omi)n(u)m Parentem Vesconte ambasciadore de lo comuno di Pisa per lo comuno di Pisa.
Prologus pacis. In no(m)i(n)e D(omi)ni. Per lo comandame(n)to de lo signore califfo grande (et) alto, p(er) la gr(ati)a di Dio, elmire Momini Buabidelle, filio delo alto (et) delo potente (et) gentile, cui Dio mantegna (et) diali la sua buona volontade, (et) rimagna ali Saracini la sua benedictio(n)e; in dela p(re)sentia deli testimoni di questo scripto, che questo testimoniono, di rinovame(n)to di questa pace, la quale este fermata p(er) lo comandame(n)to altissimo, che Dio guardi, cum d(omi)no Parente Vesconte, filio q(uon)d(a)m d(omi)ni Galgani Grossi Vesconte, imbasciadore mandato da la podestade di Pisa, in dela indictione subscripta, da d(omi)no Guill(ielmo) da Cornassano podestade di Pisa, (et) dali scecha et dalo comuno di Pisa, dimanda(n)do (et) fermando dala loro parte; unde giunge(n)do lo s(oprascrip)to imbasciadore et dimanda(n)do dala parte di culoro che l'aveano mandato carta di pace, de la quale elli avea imbasciata, ali pacti che elli dimandove (et) pregove (et) piaqueli, et coma(n)dolo l'altissimo (et) lo magno, cui Dio mantegna, che li fusse dato lo suo dimandam(en)to ala sua volontade.
Terminus pacis. Et fermosi questa pace co(n) lui p(er) anni xx, la quale pace sempre sia ferma in delo s(oprascripXo t(er)mine, a die xiiij de lo mese di Sciavel, anni lxij (et) DC seco(n)do lo corso deli Saracini, et sub annis D(omi)ni M°CC°lxv, indictione vij, tertio idus augusti seco(n)do lo corso deli Pisani, seco(n)do che si contiene ancho la indictione di socto di tucti li capituli infrascripti.
Q(uod) Pisani sint sani (et) salvi. Et che tucti li Pisani che verrano in tucta la terra d(e) Affrichia (et) in tucta quella di Buggea (et) in dell'altre co(n)trade (et) t(er)re de lo dicto d(omi)no elmira, lo quale Dio guardi (et) difenda, siano (et) essere debbiano sani (et) salvi (et) seguri in persone (et) in avere, infine che questa pace durerave chome dicto este di sopra.
De l'isule deli Pisani. Lo quale d(omi)n(u)s Parente disse (et) ricordove le co(n)fine de le t(er)re loro, le quale messe sono in questa pace, (et) le quale sono in t(er)ra ferma (et) grande, ciò este da lo Corbo infine a Civita Vecchia, (et) l'isule le quale àno in mare, ciò este tucta l'isula di Sardigna (et) Castello di Castro, (et) l'isula di Corsicha, (et) l'isula di Pianosa, (et) l'isula d'Elba, (et) l'isula di Capraia, (et) l'isula di Gorgona, (et) l'isula di Gilio, et l'isula di Monte (Cristo).
Di no(n) fare male. Et che nullo de li legni dela forsa nostra vegna in dele predicte t(er)re p(er) fare alchuno male, infine che questa pace durerave.
De li fondachi. Et che dobbiate avere fondacho in ciascheduna t(er)ra de le predicte t(er)re de Affrichia (et) di Buggea, ciò este in dele citade. Et no(n) debbia in quello stare alchuna altra p(er)sona né alchuno altro Cristiano set no(n) quelli che li Pisani vorrano. Et debbia a loro essere facto in ciascheduno fondacho una eccl(es)ia (et) uno cimiterio. Et debbia avere in ciascheduna t(er)ra uno bagno, lo quale uno die in ciascheduna septimana avere debbiano. Et che debbiano avere in ciascheduna t(er)ra uno forno.
Delo decino (et) delo diricto. Et che di tucte le mercie le quale venderano, debbiano pagare lo decino in delo loro partime(n)to quelli che partire si vorrano. Et quelli che partire no(n) si vorrano, (et) vorrano dimorare, debbiano lo dicto diricto pagare da inde ad treie anni che elli quine ut vero là giunti fino. Et de l'oro (et) de l'ariento debbiano pagare meso diricto quando elli giungerano, seco(n)do che usato este.
De lo naufragio v(e)l ro[m]ppime(n)to. Et se alchuna nave ut legno loro in alchuna parte de le t(er)re de Affrichia v(e)l di Buggea che dicte sono rompesse ut andasse ad t(er)ra ut impedim(en)to avesse, quelli li quali fusseno in dela nave ut in delo legno possano andare alo luogo populato ut vero in delo quale fusseno le gente, (et) debbiano essere aiutati da loro sensa prescio alchuno, infine a ta(n)to che ispedicati fusseno quelli de la s(oprascrip)ta nave ut legno. Et se elli vollesseno le loro cose tramutare, ut ad altre parte andare, ut ad altra t(er)ra quelle portare fare, la portatura seco(n)do che usato este pagare debbiano, (et) se discordia ne fusse tra lo Cristiano (et) lo Saracino debbiano essere ad rascione.
De li pesatori. Li pesatori a loro pesare debbiano secondo che usato este.
De le mercie. Et chiunqua p(er)verrave ad alchuna t(er)ra de Affrichia ut di Buggea, possa in quella stare qua(n)to elli vorrave, et possa (et) sia licito a llui di partissine (et) andarne qua(n)do elli vorrave. Et no(n) sia vietato a loro di co(m)perare quelle cose che co(m)perare vorrano, (et) nominata mente aqua (et) vidanda. Et possano (et) sia a loro licito di portarne le mercatantieie che elli recherano, set elli quelle vendere no(n) vi vollesseno.
De la dovana. Quelli li quali sono sopra la dovana (et) li turcimanni (et) li garabarii (et) li bastasci ut vero li portatori no(n) debbiano a loro tollere né exigere alchuna cosa set no(n) seco(n)do che usati sono di tollere (et) di piliare.
De lo spedicame(n)to. Et poi che lo mercatante fie ispedicato, non debbia essere ditenuto p(er) alchuna cosa.
Deli strainieri. Et se alchuno buono homo verrave co(n) li Pisani, debbia essere (et) pagare secondo che Pisano.
De la galicha. Et che elli possano (et) debbiano avere galicha secondo che usato este di fare.
De lo fondacho di Tunithi. Et che lo fondacho lo quale este in Tunithi, lo quale Dio mantegna, debbia a loro essere cresciuto (et) ampliato seco(n)do la grandessa delo fondacho deli Genovesi. Et muro si faccia intra voi (et) li Genovesi, sì che voi a loro né elli ad voi andare no(n) possano, (et) e co(n)verso.
Dela Guilecta. Tucto (et) quanto tolto fusse de alchuna mercatantia che ala Guilecta si rechasse, sia (et) essere debbia sopra li guardiani di quello luogo.
Deli fondachi di Buggea. Et li fondachi li quali avete in Buggea si debbiano aconciare, et in quelli alchuno altro homo co(n) voi stare no(n) debbia.
Et che si debbia fare in deli fondachi l'ecchesie.
De la rascione. Et che si debbia a loro fare la rascione quando unqua elli vorrano.
De l'usansa. Et che no(n) si debbia a loro tollere alchuna cosa set no(n) chome usato este.
De lo fondacho di Buona. Et che a Buona dobbiate avere fondacho, et no(n) possa in quello stare né albergare alchuna altra p(er)sona set no(n) culoro che voi vorrete.
De lo uso chome i(n) Tunithi. Et che a Buona si debbia tenere (et) fare ad voi quello uso che este in Tunithi, (et) in quello medesmo modo. Et similiante mente si debbia fare ad voi in Affricha (et) in Cappisi (et) in Isfacchixi (et) in Tripuli (et) in tucte l'altre terre secondo che in Tunithi.
De lo diricto dele nave. Et che no(n) si debbia tollere ad voi alchuno diricto de alchuna nave la quale voi vendeste ad homini che avesseno co(n) noi pace.
Di portare le mercie. Et che possiate (et) ad voi sia licito portare le mercie vostre de le quale fusse pagato lo diricto a qualu(n)qua t(er)ra ut parte dele nostre t(er)re voi vorrete.
De lo naulo dele nave. Et che no(n) debbia ad voi alchuna cosa essere tolta di meso diricto delo naulo dele nave.
De le nave ad naulo p(er) la corte. Et se abisognasse ala corte nostra, possa la corte piliare de le treie nave l'una ad naulo, (et) quella la quale lo consulo che quine fi p(er) li Pisani vorrave (et) eligerave.
De lo raccomandam(en)to de le cose. Et sia licito a ciascheduno Pisano che diricto de le suoie cose abbia pagato lassare (et) accomandare le suoie cose ad alchuno suo parente ut amico de la sua gente.
De la galicha ut delo moscerufo. Et che tucte le cose le quale si vendesseno in galicha, dele quale lo prescio pagato no(n) fusse, sia (et) essere debbia sopra la dovana. Et quelle cose le quale si vendesseno p(er) turcimanni co(n) testimonia, siano (et) essere debbiano sopra li turcimanni.
De la copia de lo elmira. Et che li consuli deli Pisani una volta ogna mese possano (et) debbiano andare ad vedere lo signore ut vero lo soldano, lo quale Dio mantegna; et similia(n)te me(n)te in ciascheduna citade debbiano intrare li consuli de li Pisani ali signori che quine fusseno una volta lo mese.
De li corsali pisani. Et se alchuno pisano corsale iscisse de la citade di Pisa ut dele p(re)d(ic)te ysule p(er) fare male in Affrichia ut in Buggea, li consuli (et) le podestade deli Pisani li quali p(er) te(m)porali fusseno quinde vendecta fare debbiano sopra loro et sopra li beni loro.
De le cose deli corsali. Et che li Pisani no(n) debbiano co(m)perare alchuna merce de li Saracini de Affrichia ut di Buggea le quale a loro per corsali tolte (et) rapite fusseno, né alchuno ischiavo saracino. Et che quelle cose ut ischiavi le quale de le t(er)re de li Pisani venisseno ut reducte fusseno ale nostre t(er)re, che a cului che le recasseno siano tolte sensa alchuno ristauro.
De le brighe che fusseno intra li Pisani. Et se li Pisani alchuna briga ut discordia ut vero alchuno facto facesseno intra loro, che alchuna altra p(er)sona inde intramectere no(n) si debbia set no· li consuli deli Pisani.
De l'usansa dela dovana. In de la dovana no(n) si debbia tollere ali Pisani alchuna altra cosa set no(n) quello che usato este di piliare.
De lo exe(m)plo di questa pace. Et che si debbia fare exe(m)plo di questa pace, (et) mandare p(er) tucte le nostre [terre] in dele quale li Pisani usano.
Di comperare liberame(n)te. Et che ad alchuno mercatante pisano no(n) debbia essere vietato di comperare liberame(n)te launqua comperare vorrave.
Di no(n) vietare di co(m)perare. Et per alchuno Genovese né p(er) alchuna altra p(er)sona no(n) debbia essere vietato ad alchuno Pisano che elli non compri et co(m)perare possa liberame(n)te.
De lo buono uso. Et che li Pisani debbiano essere salvati (et) guardati a tucti buoni usi li quali avesse alchuno Cristiano che co(n) noi abbia pace ut che in dela nostra t(er)ra usi. Et questo este lo co(m)pim(en)to di tucti li capituli di questa pace.
Lo testimoniame(n)to (et) lo datale di questa pace. Et testimoniove d(omi)n(u)s Parente p(er) culoro che lui mandono, in sua buona volontade (et) in sua buona memoria (et) in sua buona sanitade, che questa pace a lui piace, (et) cusì la ricevecte (et) fermove. Et inteseno li testimoni da lo scecha grande (et) alto (et) co(n)gnosciuto secretario (et) faccia di d(omi)no elmira califfo Momini, et faccitore di tucti li suoi facti, lo quale Dio mantegna (et) in questo mondo (et) in del'altro, et rimagna sopra li Saracini la sua benedictione, Buabidelle filio de lo scecha, a cui Dio faccia misericordia, Buali Asen filio delo scecha alto, cui Dio faccia misericordia, Elbulusaid filii Said, lo gentile, cui Dio guardi. Et lo co(m)pime(n)to di questa pace s(oprascrip)ta chome dicto este in questo modo s(oprascrip)to.
Et fue scripta in die di sabbato, ali die xiiij de lo mese che si chiama Isciavel, anni lxij (et) DC seco(n)do lo corso de li Saracini, et sub annis D(omi)ni mill(esim)o duce(n)t(esim)o sexag(esim)o quinto, indictione septima, tertio idus augusti seco(n)do lo corso deli Pisani. Li nomi deli testimoni: Bulcassomo Elbenali Elbinelbara (et) Tenucchi, Maomecto Bena(n)di de Gebbat, Maomecto Ettoaini, Maomecto Benali (et) Beneabrai, Abbiderramen Beneumar Elcassi, Uabidellaid Mee Bidonie, Ali Ebbrain (et) Bine Biamaro, Maomecto Beneabrain Lorbosi.
Et p(er) la gratia di Dio cognoscendo (et) sappie(n)do (et) testimonia(n)do queste cose predicte Maomecto Benmaomecto Benelgameço, lo quale este cadi. Et abbia salute chiunqua la legerà.
Questi sono li pessi dele terre posto in delle co(n)fine di Celaiano.
Lo primo pesso posto in lugo che dice Gabieto, (e) tenet l'uno capo al simitiere di Gabieto (e) l'atro capo tenet in terra di sere Rubertino di sul Ponte vechio (e)-· lato in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) archiep(iscop)at(us) pis(ani)} (e) l'autro in te(r)ra d'Aldrobandino di Galia[no] di Sa· Barsolomeo, (e)d è per mizura istaiora iij.
Lo segondo pesso tiene capo in dela te(r)ra di Bergogatto (e) l'atro capo in /in/ te(r)ra de l'arcive[s]chovado di Pissa (e)-· lato in te(r)ra di {Tadeo q(ue) e(st) archiep(iscopatus)} (e) l'atro in te(r)ra del'arcive[s]chovado di Pissa, (e)d è panora xxxx.
Lo <segondo> terso pesso in quello medezmo lugo, (e) tiene l'u· capo in te(r)ra del'arcive[s]chovado di Pissa (e) l'atro capo cul'u· lato in te(r)ra del'arcive[s]chovado {la quale tenet Aldrobandino da Galiano in feo da lui l'u· lato}, (e)[d è] istaiora j.
Lo quarto pesso posto in quelle co(n)fine medezmo, (e) tiene l'u· capo in te(r)ra di Bergogatto (e) l'atro capo in te(r)ra del'arcive[s]chovado di Pissa (e) le du latora in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) archiep(iscop)at(us)}, (e)d è per mizura istaiora jj.
Lo quinto pesso e(ste) in quelle conffine medezmo, (e) tiene l'u· capo in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) archiep(iscop)at(us)} (e) l'atro capo a Fossa magiore (e)-· lat/r/o in te(r)ra di Bergogatto (e) l'atro lato in te(r)ra del'arcive[s]chovado di Pissa, (e)[d è] per mizura istaiora j.
Lo sesto pesso possto in quelleconfine mede/d/zmo, (e) tiene l'uno capo in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) archiep(iscop)at(us)} (e) l'atro capo a Fossa magiore (e)d a[m]bu latora in te(r)ra de l'arcive[s]chovado di Pissa {la qual(e) tiene <l'u· capo> in feo Aldrobandino da Galiano dal'arcive[s]cho di Pissa}, (e)d è per mizura panora xvj.
Lo setimo pesso posto in quelle co(n)fine medezmo, (e) tiene l'u· capo in via piuvica (e) l'atro capo cu· lato in te(r)ra de l'arcive[s]chovado di Pissa la quale tiene Aldrobandino da Galiano in feo dal'arcive[s]cho}, (e)d è istaiora j.
L'otavo pesso posto in quelle co(n)fine medezmo, l'u· capo in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) arch(iepiscopatus)} (e) l'atro capo a Fossa magiore (e)d a[m]bu latora in te(r)ra de l'arcive[s]chovado di Pissa, (e)d è /d'è/ per mizura istaiora j.
Li nove pessi posto in quelle co(n)fine medezmo, (e) l'un capo in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) archiep(iscop)at(us)} (e) l'atro capo a Fossa magiore (e)d a[m]bu latora in te(r)ra de l'arcive[s]chovado di Pissa, (e)d è panora viij.
Lo diecimo pesso posto in quelle co(n)fine medezmo, l'u· capo in te(r)ra di Tadeo {q(ue) e(st) arch(iepiscopatus)} (e) l'atro capo a Fossa magiore (e)d a[m]bu latora in te(r)ra del'arcive[s]chovado di Pissa {la quale tene l'u· lato de li pesse <lato> Aldrobandino da Galiano in feo dal'arcive[s]cho di Pissa}, (e)d è per mizura panora iij u se pió u meno fuse.
(E) soma istaiora xiiij (e) panora j.
I(n) nomine D(omi)ni, ame(n). Lete(r)a p(er) lo p(r)imo messo dela fie(r)a di Treseto in a(n)ni sesanta (e) cinq(ue), fata domenicha due dì isciente novenbre, (e) die muovare l'altro dì.
D(omi)no Talomeo (e) gli altri (chon)pagni, Andrea vo saluta. (E) sapiate q(ue) li uomini da Siena q(ue) sono in q(ue)sto luogho no mandaro in chomune messo al dietro dela fie(r)a di Sant'Aiuolo pasata sì chome soliono. Und'io vi mandai uno fardelo di letare p(er) lo Balça churiere da Siena: se no l'avete avute, sì le p(r)ochaciate d'avere. (E) sapiate q(ue)d io ricieveti in deta fie(r)a di Sant'Aiuolo lxxxxiij lib. di p(ro)8 p(er) Ugho (e) p(er) Guastela Mafei Baroni, i q(ua)li d. mi diè p(er) loro Crescienço Ranieri, (e) diemili in q(ue)sto modo, q(ue)d io li li p(r)omisi di rendare a sua volontà se-l deto Ugho (e) Guastela no faiesero si che i (chon)pagni del deto Crescienço se ne tenesero a paghati. (E) la deta facienda no vi divisai del deto Sant'Aiuolo p(er)q(ué) l'ubriai; (e) puoi q(ue)d ebi date al deto Balça le letere q(ue) vi mandai p(er) lui, si scrisi una pichola lete(r)a dela deta facienda (e) fecila dare al deto Balça. No so se l'avete avuta, (e) p(er)ciò se voi dela deta facienda non avete rasionato chol deto Ugho (e) Guastela, sì ne rasionate; (e) q(ue) faciano sì choi (chon)pagni di Crescienço q(ue)d eli abia p(er) mandamento di dilivrarmi i deti d. p(er) loro, (e) se no sì me li li (chon)verebe rendare, sed eli i volese.
(E) al partire dela deta fie(r)a di Sant'Aiuolo sì andai a Parisi, (e) trova'vi l'abate di Gianvale, (e) rasionai cho· lui del fato dele dugiento sesanta (e) cinq(ue) 18 pari. q(ue)d eli (e)-l suo (chon)vento ne dieno dare, (e) dise q(ue) no cie i poteva ora dare; sì li li rilasai (chon) trenta altre 18 di pari. q(ue) ci dovieno dare sop(r)a guagi p(er) la rasione di Parisi, (e) miservi agievole chosto, (e) dovene (e)sare paghati p(er) lo tenpo di P(r)ovino di magio q(ue) viene p(r)esente, <(e) cre> sì chome vo divisarò p(er) altra lete(r)a, (e) credo q(ue) ne saremo bene paghati (e) finemente.
(E) sapiate q(ue) parlai a uno monacho q(ue) dimora a Parisi q(ue)d è parente dei Borghesi di Noracha. Si mi dise q(ue) saremo paghati in q(ue)sta fie(r)a dela finança q(ue) feci del fato dela muneta q(ue) ne dieno dare i deti Borghesi. Und'io credo q(ue) p(er) fermo avaremo in q(ue)sta fie(r)a l'otanta (e) cinq(ue) 18 q(ue) ci debono dare p(er) (chon)pimento di ciento 18 q(ue) finaro cho· noi di darci, sì chome v'abo divisato p(er) altra letera;
(e) d'altra parte si richolsi intorno di cinquanta 18 dela rasione di Parisi, (e) credo q(ue) mi vi (chon)verà andare ap(r)eso la mosa di q(ue)ste letare p(er) ricievare d. q(ue) vi dovemo avere p(er) la deta rasione, (e) starovi due dì .......
(E) dela deta q(ue) noi (e) i (chon)sorti dovemo avere dal veschovo di Toli, sì credo q(ue) ne saremo paghati in q(ue)sta fiera,
sì chome v'abo divisato p(er) altra letera. (E) dela deta q(ue) noi (e) i (chon)sorti dovemo avere da Puntignì, si credo q(ue) ne darano in q(ue)sta fie(r)a la p(r)ima pagha si chome debono, cioiè lo terço di q(ue)lo q(ue) ci dieno dare.
(E) puoi q(ue) vi mandai le sop(r)adete letare p(er) lo Balça, si ricieveti da maiestro Alberto Tornilio lx lib. tor. p(er) ........ d'inperiali q(ue) divisai ai nostri di Lonbardia q(ue) ne i paghasero p(er) la (chon)pagnia q(ue) avemo choi nostri Parmisiani;
(e) chosì ci rimase a dare la deta (chon)pagnia in deto Sant'Aiuolo sesanta 18 me(no) q(ue)d io no vi divisai, che vi scrisi q(ue) ci dovieno dare ciento otanta (e) sei 18 (e) quindici s. Sì ne rabatei le dete sesanta 18, (e) rimase q(ue) ci dieno dare ciento vinti (e) sei 18 (e) quindici s. di p(ro)v. in deto Sant'Aiuolo.
(E) sapiate q(ue)d io aveva tre sacha di lana dela deta (chon)pagnia, la quale chostò vintuno s. la pietra, (e) ancho si n'aveva (chon) Guido Toscho p(er) meço cinq(ue) sacha, q(ue) chostò diciesete s. la pietra, in P(r)ovino di magio. Und'io mandai la deta lana a Cielona a' nostri amici q(ue) cie la vendesero; si la vendero vintuno s. la pietra, tanto l'una quanto l'altra. (E) di q(ue)lo q(ue) p(r)estai, sì avemo avuto la meità dei d. in q(ue)sta fiera, (e) l'altra meità dovemo avere i· Lagnino p(r)esente, (e) sono chome li avesemo nel'u[n]gia. (E) p(er) altra letera vo divisarò q(ue)lo q(ue) n'[a]vremo avuto (e) guadagniato.
Sapiate q(ue)d ebi una lete(r)a da Froderigho Doni, q(ue) divisò chom'era gionto sano (e) salvo i· Londra, (e) ch'aveva mandato uno messo a (Chon)ventri, il quale non era anchora tornato; (e) credo q(ue) p(er) bontià di d(omi)no Otobuono chardinale i deti di (Chon)ventri ne pagharano bene, se Dio piacie; (e) più novele no n'ò puoi avute: Dio q(ue)d è signiore cie ne le mandi buone, si chome voi volete, (e) quando ne sap(r)ò più inançi si vel divisarò. (E) se voi no m'avete divisato quanta muneta pagharo i deti di (Chon)ventri dela (chon)pusicione q(ue) feciero cho· noi, si mel divisate si chome v'abo iscrito p(er) altra lete(r)a.
E-· rey d'Inghilte(r)a (e) miss(er) Aduardo sono tuti signiori de· loro paiese, sì chome debono.
I (chon)pagni dei filiuoli Salenbene q(ue) dimorano in Fiandola (e) dama Isabela Pilea d'Araço si àno a guardare le letare dela deta q(ue) dovemo avere da San Piero di Guanto: dela quale deta dovemo esare paghati p(er) lo tenpo dela fiera di Sant'Aiuolo pasata, (e) ancho no li àno paghati. (E)d abo divisato ai deti (chon)pagni dei filiuoli Salenbene q(ue) i p(r)ochacino d'avere, (e) credo q(ue) ne farano loro podere, (e) credo q(ue) ne saremo bene paghati.
L'abate (e) (chon)vento di Bella Brancia, ordine di Ciestele, n'à paghati quaranta (e) cinq(ue) 18 di tor. q(ue) ne debero dare in Sant'Aiuolo, (e) no cie ne pagharo chosto neuno, si chome vo divisarò p(er) altra lete(r)a.
(E) la badesa di Sant'Antonio n'à paghati intorno di quaranta 18, (e) credo q(ue) cie ne pagharano una buona parte in q(ue)sta fie(r)a di q(ue)li q(ue) dare ci debono, sì chome mi dise la badesa.
Dala badia di Sa· Martino di Tresi no potemo (e)sare paghati p(er) chasione q(ue) già buon di no ci è suto l'abate, (e) sar[a]ci tosto, si chome dichono i loro monaci, (e) p(r)ochaciarò di ritrare di loro q(ue)lo q(ue) ci dieno dare.
(E) del fato dela 'nvestita dei pani q(ue) Pagnio (e)d io avemo fata in q(ue)sta fiera p(er) la (chon)pagnia q(ue) avemo chon Orlando Buonasera, no vi diviso neiente p(er) q(ue)sta lete(r)a, p(er)ciò q(ue) ciò q(ue) avemo fato potrete vedere p(er) la letera q(ue) mando ala deta (chon)pagnia.
Guido Toscho di Parma si à fati pani di q(ue)sta fie(r)a p(er) la sua (chon)pagnia, (e) andarasene chon esi, (e)d àmi deto q(ue) i falirano intorno di ciento 18, (e) q(ue) vole q(ue)d io li li p(r)esti; la quale chosa no vorei q(ue) fuse mistiere, ma se mistiere sarà sì credo di p(r)estarlili, p(er)q(ué) mi parebe una crudilità a no p(r)estarlili, tanta dimesticheça avemo avuta chola sua (chon)pagnia, (e) avaremo anchora, se Dio piacie. (E) se i trovarò a (chon)p(r)are, a paghare i· Lonbardia, si li (chon)p(r)arò cho· lui insieme più volontieri q(ue)d io no li li p(r)estarò. (E) la sua investita monta intorno di mille 18 di p(ro)v.
Lo meso dela merchantia non è anchora venuto: Dio ciel mandi (chon) buone novele, q(ue) tropo è stato. (E) quando ci sarà, si vedrò le letare q(ue) ci mandarete p(er) lui, (e) sop(r)a ciò q(ue) divisarano istarò inteso d'adoperare ciò q(ue)d io potrò q(ue) buono sia (per) voi.
D(omi)no Simone chardinale p(r)ochacia quanto può di fare choliare lo dicino q(ue) si die paghare p(er) lo fato de re Charlo, (e) credo q(ue) ne sarà cholto una grande quantità di chie ala chandeloro p(r)esente, (e) credo q(ue)-l deto rey ne farà molti vendare p(er) avere la muneta a Roma (e) i· Lonbardia, (e) se ciò fuse si pare q(ue) p(ro)ve. dovrebero ravilare. (E) d'altra parte le gienti d'esto paiese q(ue) venghono in aiuto del deto rey si credo q(ue) sieno ora i· Lonbardia, (e)d àno grande tesoro di muneta (e) di chanbiora cho· loro, dela quale credo q(ue) vi dispendarano una grande quantità, si q(ue) tor. (e) chanbiora vi dovrano (e)sare a grande merchato, si chome v'abo divisato p(er) altra letera; (e) se vedete via di poterne trare utulità, si lo p(r)ochaciate di fare .....ra. (E) diciesi q(ue) molta buona giente di q(ue)sto paiese si die anchora crociare p(er) venire in aiuto del deto rey: no so sed è vero o no. Dio q(ue)d è signiore abia veduto di farne q(ue)lo q(ue)-l miliore sia di noi (e) di tuta Cristianità.
Avere di peso ci à mala vendita, che no pare q(ue) cie se ne posa vendare neiente, (e)d àciené asai. (E) pepe ci vale ....nta (e) sei 1. la charicha, (e) no si può ben vendare. Giengiova da vinti (e) due d. in vintoto si chom'è buona. Çaferano ci è stato ben dimandato, (e)d èci venduto vinti (e) cinq(ue) s. la 18, (e) no cie n'à neiente. Ciera di Venesia vinti (e) ...e d. la livra, ciera di Tunisi vintuno d. (e) meço, ciera di Romania vintuno d. (e) me(ço).
(E)-l (chon)pagnio delo Schoto si ci à molto avere di peso, (e) no ne può avere d., (e) sta i· mene di mandarlo in Inghilte(r)a a vendare.
Isterlino al chanbio cinquanta (e) nuove s. lo mar. Ariento di Friborgho buono cinquanta (e) sete s. (e) sei d. lo mar. Oro di terì dicienuove 18 (e) diecie s. lo mar. Paliuola sì chom'è buona.
Aghustari xj s. l'uno. Fiorini valsero in Sant'Aiuolo oto s. l'uno (e) uno d. più p(er) chasione dela crocieria, (e) ora no credo q(ue) si potesero vendare più d'oto s. me(no) tre d. Mansesi valiono quindicino, cioiè i quindici mansesi, due s. di tor. Muneta meslata quindicino (e) meço.
Se voi non avete paghato ala moglie di Iachomino del Charnaiuolo diecie 18 di senesi minuti si chome vo divisai dela fie(r)a di Sant'Aiuolo pasata, sì le le paghate, q(ue) sono p(er) tre 18 di p(ro)v. q(ue) ricieveti dal deto Iachomino, (e) scriveteli a mia avuta p(er) la fie(r)a di Sant'Aiuolo pasata, p(er)ciò che li abo iscriti io p(er) la deta fie(r)a, (e) ubria'lo a scrivare nela lete(r)a q(ue) vi mandai del deto Sant'Aiuolo. (E) se voi aveste fato dare lo chamelino q(ue) vi divisai ala deta molie d'Iachomino, si mel divisate, q(ue) me ne farei paghare q(ue)lo q(ue) mi divisaste, (e)d eli ne sta a sperança q(ue)d ela abia avuto lo deto chamelino. P(er)ciò, se voi no le l'aveste fato dare, si lo faite se a voi pare, (e) divisatemi q(ue)lo q(ue) chostase.
[Indirizzo:] A d(omi)no Talomeo sere Iachomi v(e)l ai (chon)pagni detur.
I· prima sì mi tolsero due paia di lençuola, che le facio iij li.
(E) ancho una choltre di bocheraimo (e) uno tapeto, che la facio C s.
(E) ancho uno paio di brache (e) di chamiscie (e) uno asciughatoio, che le facio xxv s.
(E) ancho uno paio di pa(n)ni di meo doso di verghato chon fodara d'angniello roso, che i facio C s.
(E) ancho una pelle di parigino verdello chon fodara bruna, iiij li. (e) x s.
(E) ancho uno ma(n)tello nuovo di broio, l s., p(er) chavalchare.
(E) ancho uno farsetino nuovo di bocheiraimo, iij li.
(E) ancho una boneta nuova, xxxij s.
(E) ancho due tovalglie da tavola (e) una tovalgliuola, xxv s.
(E) ancho una choltelliera chon tre choltella, x s.
(E) ancho una gonella broia da chavalchare, xxx s.
(E) ancho una pa(n)çiera, viij li.
(E) ancho uno paio di lamiere, xxx s.
(E) ancho una ispada (e) uno paio d'uose (e) uno choltello (e) isperoni, iij li.
(E) ancho una tascha chon quatro istaia di farina (e) uno barile cho(n) due istaia di vino (e) uno paio di botaci, iij li.
I(n) nomine D(omi)ni, ame(n). Lete(r)a dela fie(r)a di Bari in ani sesanta (e) nuove. Mosse di Tresi martidi lo posciaio di d'ap(r)ile.
D(omi)no Talomeo (e) gli altri, Andrea salute. (E) manda'vi p(er) Gianino lo Pichardo messo dela parte uno fardelo di letare p(er) le quagli vi risposi a vostre q(ue) m'avavate mandate: se no l'avete avute sì le p(r)ochaciate d'avere. (E) Froderigho Doni si è in Fiandola p(er) fare la 'nvestita dei pani q(ue) volete avere di
P(r)ovino di magio p(r)esente. (E) i Pistolesi andaro in Fiandola si p(er) tenpo q(ue) i loro pani sono già in Borghonia, (e) credo q(ue) sarano i· Lonbardia ançi q(ue) i nostri si partano di fiera (e) chosì potrano bene fare fiera sença noi, p(er)q(ué) no vi sarano i nostri pani ala stasione q(ue)d è ordinato i[n]tra i nostri di Lonbardia (e) loro, sì chome voi sapete q(ue) feciero: volia Dio q(ue) sia p(er) vostro bene.
Q(ue)sto (è) q(ue)lo q(ue)d abo avuto (e) paghato p(er) voi in q(ue)sta fie(r)a di Bari si chome divisarà qui di soto p(er) partite.
Inp(r)ima sì ebi p(er) voi CCCClxxxiiij lib. di p(ro)v., i q(ua)li richolsi da Chisgi d(omi)ni Arigholi, q(ue) i (chon)p(r)aste dal deto d(omi)no Arigholo (e) da Leghacio del Nero tra due volte a rasione di trenta (e) tre me(no) quarta a fiorini sì chome mi divisaste.
(E) ite(m) CC lib. di p(ro)v., q(ue) richolsi da Bernardino P(r)iori, q(ue) i (chon)p(r)aste dai filiuoli mess(er) Turchio Chiarmontese tra due volte a rasione di trenta (e) tre me(no) quarta a fiorini sì chome mi divisaste.
(E) ite(m) CCC lib. di p(ro)v. q(ue) richolsi da Trincia Ranuci di Lucha, q(ue) i (chon)p(r)aro i nostri da chorte da Baldinoto Faitineli di Lucha suo (chon)pagnio a rasione di trenta (e) tre me(no) terça a fiorini sì chome voi (e)d elino mi divisaste.
(E) ite(m) C lib. di p(ro)v. q(ue) richoliemo da Iachomo Tavene, q(ue) i (chon)p(r)aste da Cristofano Iachomi piliciaio a rasione di trenta (e) tre me(no) quarta a fiorini sì chome mi divisaste.
(E) ite(m) vC.xxviiij lib. (e) viij s. (e) iij d. di p(ro)v. q(ue) (chon)p(r)amo (e) ricievemo da Ghulielmo Ranieri p(er) p(r)esgio di quindici ciento l. di pisani in fiorini, q(ue) ne i dovemo dare in Fiorença oto di entrante aghosto q(ue) viene p(r)esente a rasione di trenta (e) quatro, (e) paghareteli sì chome vi divisarò p(er) altra lete(r)a.
(E) ite(m) CCCxlviiij lib. (e) x s. di p(ro)v. q(ue) (chon)p(r)amo (e) ricievemo da Guido Tronbeti p(er) p(r)esgio di mille 18 di pisani in fiorini q(ue) ne i dovemo dare in Fiorença oto dì <en> isciente gienaio q(ue) viene p(r)esente, (e)d avavàli (chon)p(r)ati da lui a rasione di trenta (e) tre (e) meço, a paghare i· meço lulio;
(e) puoi n'achordamo cho· lui di pagharlo oto dì isciente gienaio si chome divisa qui di sop(r)a, (e) metemovi vinti (e) quatro 18 (e) sei s. (e) tre d. di pisani di chosto a rasione d'uno d. la 18, (e) oto di di vantagio, (e)d àne charta p(er) mano di Buoristoro notaio di Siena.
(E) item lxxxxvj lib. di p(ro)v. q(ue) (chon)p(r)amo (e) ricievemo da Ugholino da Chastello di Fiorença p(er) p(r)esgio di dugiento sesanta (e) sei 18 (e) tredici s. (e) quatro d. di pisani in fiorini, q(ue) ne i dovemo dare in Fiorença i· meço giunio q(ue) viene p(r)esente a rasione di trenta (e) tre (e) terça a fiorini, (e) divisai a Cino q(ue) i paghase (e) che ne richoliese una charta q(ue) ne i feci p(er) mano di Ranieri Talomei <di F> notaio di Fiorença.
(E) item lxxxj lib. (e) xiiij s. me(no) ij d. di p(ro)v. p(er) rimane[n]te d'otanta (e) quatro 18 q(ue) ricieveti p(er) Andrea d(omi)ni (Cristo)fani da Ristoro Gionte p(er) quinto (e) sua parte di quatro ciento vinti 18 q(ue) richolse p(er) lui dal'abate (e) (chon)vento di San Beninio di Digiù, is(chon)tiato quaranta (e) sei s. (e) due d. q(ue) ne paghai p(er) lui a Ghulielmo Ranieri p(er) sua parte di v[i]nti (e) due 18 (e) dodici s. q(ue) dispese p(er) lui in piaitire chol'abate (e) (chon)vento di Verdelasgio, (e) pagharete lo deto Andrea dei deti d. sì chome vedete q(ue) sia da fare.
(E) ite(m) p(er) la rasione di Lonbardia CC lib. di p(ro)v., i q(ua)li richolsi p(er) loro da Feri di Chognia di Piagiença, q(ue) i (chon)p(r)ò Mafeo Bruni in Piagiença da ........ Manchasuola (chon)pagnio del deto Feri p(er) p(r)esgio di dugiento otanta (e) sete 18 (e) diecie s. d'inperiali cremonesi q(ue) ne paghò in Piagiença a rasgione d'oto s. (e) nuove d. 1.
(E) ite(m) l lib. di p(ro)v. q(ue) richoliemo p(er) loro d'Albertino da Taro di Piagiença, q(ue) i (chon)p(r)ò Mafeo Bruni da Ghulielmo Lechachorvo di Piagiença p(er) p(r)esgio di setanta (e) una 18 (e) cinq(ue) s. d'inperiali cremonesi q(ue) ne paghò a rasione di nuove s. 1.
(E) ite(m) C lib. di p(ro)v. q(ue) richoliemo p(er) loro da Giani Daschini di Parma, q(ue) i (chon)p(r)aro da lui i· Melano p(er) p(r)esgio di ciento quaranta (e) cin(qu)e 18 d'inperiali melanesi q(ue) ne i diero i· Melano a rasione di nuove s. 18
(E) ite(m) Cxx lib. di p(ro)v. q(ue) richoliemo p(er) loro da Pasarino di Parma, q(ue) i (chon)p(r)aro da lui i Melano p(er) p(r)esgio di ciento setanta (e) quatro 18 d'inperiali melanesi q(ue) ne i diero i Melano a rasgione di nuove s. l.
(E) ite(m) xv lib. di p(ro)v. q(ue) richoliemo p(er) loro da Ugholino da Chastelo di Fiorença, q(ue) i (chon)p(r)aro da lui iMelano p(er) p(r)esgio di vinti (e) una 18 (e) sete s. (e) sei d. d'inperiali melanesi q(ue) ne i diero i· Melano a rasgione d'oto s. (e) sei d. l.
(E) ite(m) lxxxxvj lib. di p(ro)v. q(ue) (chon)p(r)amo (e) ricievemo da Gianino da Viano di Mantova p(er) p(r)esgio di ciento quaranta (e) due 18 d'inperiali melanesi q(ue) divisai ai nostri di Lonbardia q(ue) ne i paghasero a rasgione di nuove s. (e) sete d. l.
(E) ite(m) xxj lib. di p(ro)v. q(ue) (chon)p(r)amo (e) ricievemo d'Arigho dela Porta di Piagiença p(er) p(r)esgio di trenta 18 (e) nuove s. d'inperiali cremonesi q(ue) divisai ai nostri di Lonbardia q(ue) ne i paghasero in Piagiença a rasgione di nuove s. 18
(E) ite(m) xxxij lib. (e) xj s. (e) vj d. di p(ro)v. q(ue) (chon)p(r)amo (e) ricievemo da mess(er) Orlando Luvo di Parma p(er) p(r)esgio di quaranta (e) sei 18 d'inperiali cremonesi q(ue) divisamo ai nostri di Lonbardia q(ue) ne i paghasero in Parma a rasgione d'oto s. (e) tre d. 18
Soma q(ue)d abo avuto xxvijClxxv lib. (e) xliij d. di p(ro)v. in deta fie(r)a di Bari sesanta (e) nove sì chome divisa qui di sop(r)a.
Q(ue)st'è q(ue)lo q(ue)d abo paghato p(er) voi in deta fiera di Bari sì chome divisarà qui di soto.
Inp(r)ima avemo paghato CC lib. di p(ro)v. a Nicholoso Giudicie di Gienova, (e) p(er) lui i demo a Nicholino di Salmi di Gienova, q(ue) i vendeo Ugholino Dietiguardi al deto Nicholoso Giudicie in Gienova p(er) p(r)esgio di dugiento otanta (e) sei 18 (e) tredici s. (e) quatro d. di gienovini q(ue) n'ebe a rasgione di diciesetino (e) quatro s. la duçina.
(E) item xij lib. (e) x s. di p(ro)v., i q(ua)li sono p(er) uno bioio di Chanbrasgio di meço cholore q(ue) mandai ai nostri di Lonbardia dela fiera di Sant'Aiuolo pasata, e no fue (chon)tiato ala 'nvestita dei pani q(ue) faciemo in deto Sant'Aiuolo p(er) ubriança, (e)d avidimene quando iscrisi nel mio livro la deta investita tuta p(er) partite se(chon)do q(ue) chostò, (e)d abolo divisato ai nostri di Lonbardia q(ue) li scrivano a loro avuta.
(E) del fato dele mercie q(ue) Bindo da Montalberto (e) Graçianello mandaro a noi (e) a Latino Uberti in q(ue)sta fiera di Bari si chome v'abo divisato p(er) altra lete(r)a, sì no ne faremo neuna iscrita d'avuta p(er) q(ue)sta fie(r)a p(er)ciò q(ue) no sono tute vendute, (e) vendaréle tute in P(r)ovino di magio, (e) alota ne faremo le scrite q(ue) se ne (chon)verà fare. (E) le dete mercie sì furo trenta some: le vinti (e) una (e) meço di pepe, (e) sete di giengiova, (e) una (e) meço di cienamo; (e) di ciaschuna soma paghai oto s. di p(ro)v. d'entrea, (e) tolesene diecie s., ma finai p(er) tanto (e) fuciene fata graçia; (e) del deto pepe si vendemo undici some, (e) vene venduta la soma intorno di quaranta (e) quatro 18 (e) cinq(ue) s., di quagli si pagharo sedici s. p(er) soma tra p(er) toloneo (e) p(er) lo peso, (e) oto s. p(er) entrea, (e) dodici d. p(er) churatagio, (e) sei d. p(er) altre dispese, (e) chosì s'avarà dela soma intorno di quaranta (e) tre 18 neti; (e) del deto cienamo si avremo intorno di cinquanta (e) cinq(ue) 18 neti, (e) dela deta giengiova si è venduta cinq(ue) balle, (e)d avrene intorno di ciento sedici 18 (e) diecie s., (e) altretanto s'avarà del'altre q(ue) sono a vendare a q(ue)la rasione, sì chom'io credo. (E) sop(r)a ale dete mercie sì si ne mandò lo deto Bindo (e) Graçianelo devito cinquanta (e) cinq(ue) 18 di p(ro)v., (e) ancho si (chon)verà trare del deto pepe cinq(ue) chantari (e) vinti (e) nuove 18 q(ue) fue achomandato a Bindo, (e) sarà una charicha (e) terça (e) più (E) l'indicho q(ue) aportaro sì lasaro a Monpesliere a Sevaiuolo (chon)pagnio delo Schosto q(ue)-l vendese, (e)d anchora no cie n'à divisato neiente se l'à venduto o no. (E) staréne intesi di farne ciò q(ue) sarà da fare (e) di partire la muneta q(ue) n'avemo avuta (e) q(ue) n'avremo, sì chome voi e Bindo ne divisaste q(ue) faiesemo.
Sapiate q(ue)d abo (chon)p(r)ato cho· Latino Uberti p(er) meço xiiij some (e) meço di pepe a [e]sarne dato in P(r)ovino di magio a nostra volontà, le dodici some p(er) quaranta (e) una 18 (e) cinq(ue) s. la charicha, (e) le due some (e) meço p(er) quaranta (e) due 18, (e) credo che se ne guadaniarà, se Dio piacie.
Dela seta q(ue) i nostri di Lonbardia ci mandaro nela fiera di Lagnino, a P(r)ovino si no n'avemo venduta neiente, (e)d è ogi in grande viltà la seta si chome v'abo divisato p(er) altra lete(r)a.
(E) dei fustani (e) dei palioti q(ue) avemo avuti in q(ue)sta fiera si n'avemo rifato intorno di ciento otanta 18, (e) q(ue)li q(ue) ne sono rimasi p(r)ochaciaremo di vendare lo melio q(ue) potremo q(ue) buon sia.
I nostri di Lonbardia n'àno mandate cinq(ue) balle, le tre di fustani (chon) quantità di muneta dentrovi dela valuta di treciento sedici 18 (e) [...] s. di p(ro)v., (e) le due sono d'achora, (e) venero sane (e) salve in T(r)esi. (E) p(er) P(r)ovino di magio iscrivarò a mia avuta la deta facienda sì chome sarà da fare (e) chome m'àno divisato i nostri di Lonbardia. (E) ancho si m'àno divisato q(ue) ci mandano a P(r)ovino di magio diciesete balle di ciera di Venesia (e) quatro di fustani, (e) credo q(ue) verano ançi entrea: Dio q(ue)d è siniore le (chon)ducha sane (e) salve, (e) quando ci sarano sì le p(r)ochaciaremo di vendare; (e) dotomi q(ue) la ciera no ravili, p(er)q(ué) cie ne viene molta, (e) vendaréla bene se Dio piacie, (e)d ogi vale due s. 18
Maniolo (e) Albertino di Melano q(ue) sta choi nostri di Lonbardia sì sono in q(ue)sto luogho, (e) cho· loro insieme p(r)ochaciarò di ricievare la lana q(ue) avemo patovita d'avere, (e) mandarénela i· Lonbardia lo più tosto q(ue) potremo, (e)d avrene più di tremilia cinq(ue) ciento pietre.
Se vi parese q(ue)d io andase in Fiandola ala fiera di Tiroldo q(ue)d è al partire di P(r)ovino di magio, sì v'andarei volontieri (chon) Ventura Micheli insieme o (chon) Froderigho Doni, p(er)q(ué) intendo che vi viene molta lana d'Inghiltera di picholo p(r)esgio (e) dela mainiera q(ue) ne farebe mistiere p(er) Lonbardia; p(er)ciò mi divisate se volete che vi vada o no, (e) l'andata credo q(ue) sarebe utile (e) buona, (e) potrebe esare p(r)ò p(er) inançi.
Sapiate q(ue)d avemo quindici balle di lana, le nuove di dicienuove s. la pietra (e) le sei di vinti (e) uno s., (e)d avene fata vetura p(er) mandarle a Salino, (e) dieno muovare di Tresi lunidì vinti (e) nuove dì entrante ap(r)ile, (e) faréle (chon)duciare ad alchuna buona p(er)sona i· Lonbardia lo più tosto q(ue) potremo.
L'abadie del'ordine di Ciestele de· reame di Francia si àno paghato in q(ue)sta fiera p(er) d(omi)no rey Charlo trenta milia 18 di p(ro)v., dei quagli àno avuti i (chon)pagni dei filiuoli Buonsi- niori intorno di vinti (e) tre miliaia, e ' (chon)pagni dei filiuoli Salenbene dumilia 18, (e) i (chon)pagni dei Cierchi dumilia 18, (e) i (chon)pagni dei Batosi di Lucha mille 18, e li altri àno avuti ' Romani; (e) tuti i deti d. sì àno in achomanda, salvo se fano venire una quitança da· re Charlo q(ue) se ne tenia a paghato q(ue) lo sieno largiti, (e) se no sì lo lo (chon)verebe rendare indietro.
Sapiate q(ue) li uomini di Toschana q(ue) sono isuti a Bari àno di rimanente una grande quantità di muneta, (e) credo q(ue) ne sieno venute in Tresi da sedici charetate in suso di d., (e) sono valuti x s. lo ciento infino a P(r)ovino di magio. Isterlino liij s. (e) viiij d. lo mar., ariento di viniçiano lvj s. (e) vj d. lo mar., paliuola xxiij 18 (e) x s. lo mar., fiorini d'oro viij s. (e) v d. l'uno, (e) credo q(ue) i Fiorentini n'avesero in Bari più di xxxM aportati di Toschana.
[Indirizzo:] D(omi)no Talomeo s(er) Iachomi v(e)l ai (chon)pagni detur al Chastello dela Pieve.
Questi sono li denari ch'ebe Arrigo Beni(n)te(n)de da Iacomo Guelfi camarlingo del comune tra più volte p(er) pagare nelle spie che si mandano p(er) lo comune p(er) lo dicto Arrigo nel te(m)po d'Arnolfo pot(estate).
Ebe v lib. (e) iiij s. dal d[i]cto Iacomo p(er) più volte p(er) la dicta cagione.
Questi sono e denari pagati p(er) lui ale spie (e)d a' messi ch'egli ma(n)dava p(er) lo comune.
In p(ri)ma diede ij s. (e) vj d. a do(n)na Buona, ch'a[n]doa a Pugibonizi p(er) ispiare novelle de' chavalieri che v'erano venuti, e stette due dì.
It. diede xv d. ala mogle Michegli Ugolini, ch'a[n]doa a Pugibonizi a spiare novelle p(er) uno dì.
It. diede xx s. a Taloçço Bonamichi, ch'a[n]doa a Pisa p(er) ispia.
It. diede ij s. ala mogle Manetti, ch'a[n]doa a Pugibonizi p(er) ispia el dia che vi ve(n)ne messere Azolino, (e) stette due dì.
It. xviij d. a Ve(n)tura, che stette ala gua(r)dia uno die al Pogio Petro(n)ci.
It. xvj d. a do(n)na Buona, che stette uno die ala guardia al Pogio al Colle.
It. xij d. a do(n)na Lieta, ch'andoa uno die a cercare el lecto de Rimagiore, che vi dovea avere guaito.
It. xviij d. a Ve(n)tura, che stette uno die ala guardia al Pogio Petro(n)ci.
It. xvj d. a do(n)na Buona, che stette un altro die al Pogio Petro(n)ci ala gua(r)dia.
It. diede ij s. a do(n)na Buona, ch'a[n]doa a Pugibonizi p(er) ispia (e) stette due die.
It. xij d. ala serochia di Scalabrone (e) ala ma(m)ma di Bono, ch'a(n)do(n)no a cerchare nel bosscho di Berna(r)dino Orlandi.
It. xviij d. a Ve(n)tura, che stette uno die ancho al Pogio Petro(n)ci ala guardia.
It. xvj d. ala dicta do(n)na Buona, che stette un altro die al Pogio al Colle ala gua(r)dia.
It. xij d. al dicto Ve(n)tura la domenicha che stette ala gua(r)dia al Pogio Petro(n)ci.
It. xviij d. al dicto Ve(n)tura, che stette ancho ala gua(r)dia uno die al Pogio Petro(n)ci.
It. xviij d. a Tuccio Mo(n)tanini, che stette uno die ala gua(r)dia al Pogio al Colle.
It. iij s. ala mogle Manetti, ch'andoa a Pugibonizi (e) a Mo(n)te Regioni a sapere novelle p(er)ché e cavalieri v'erano venuti, (e) stette due dì.
It. xvj d. al dicto Tuccio, che stette un altro die ala gua(r)dia al Pogio Petro(n)ci.
It. xviij d. a Charabuino, che stette un altro die ala gua(r)dia al Pogio Petro(n)ci.
It. xij d. a Be(n)venuta, che stette uno die ala gua(r)dia al Pogio al Colle.
It. xv dn. a Ve(n)tura, che stette uno altro die ala guardia al Pogio Petro(n)ci.
It. iiij s. a Muçço Giuntarde, ch'andoa p(er) ispia a Pugibonizi (e) a Stagia a sapere de' chavalieri che v'erano giunti, (e) stette due die.
It. xv. d. a Tuccio, che stette uno die al Pogio al Colle ala guardia.
It. xviij d. al dicto Ve(n)tura, che stette uno altro die ala gua(r)dia al Pogio Petro(n)ci.
It. iij s. ala mogle Manetti, ch'andoa una altra volta a Pugibonizi (e) a Stagia p(er) novelle, (e) stette due die.
It. xviij d. a do(n)na Bonave(n)tura, ch'andoa uno die a Pugibonizi p(er) ispia.
It. diede xviij d. ala ma(m)ma di Giannino p(er) uno die ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia.
It. xviij a. a do(n)na Buona, ch'andoa un altro die a Pugibonizi p(er) ispia.
It. xij d. a Tuccio, ch'andoa ale Torri a sapere novelle, che dovea avere guaito i(n) quelle p(ar)ti.
It. xviij d. a do(n)na Be(n)venuta, ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia uno die.
It. xviij d. a do(n)na Bonave(n)tura, ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia uno die che si fece là la cavalcata.
It. xviij d. ala mogle Manetti, ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia un altro die.
It. xviij d. a do(n)na Buona, ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia el die che fuorono gli cavalieri da Pugibonizi a· Rimagiore.
It. ij s. (e) vj d. a Tuccio Mo(n)tanini p(er) due die che stette p(er) gua(r)dia al Pogio al Colle.
It. xviij d. ala mogle di Giano, ch'andoa uno die p(er) ispia a Pugibonizi.
It. iiij s. a do(n)na Buona (e) ala ma(m)ma di Bono, ch'ando(n)no p(er) ispia a Pugibonizi quando vi ve(n)neno gli Tedesschi, (e) stetteno due dì.
It. iiij s. a la mogle di Giano, ch'a[n]doa a Pugibonizi p(er) ispia quando ando(n)no e nostri chavalieri a Monte Tingnosoli, (e) stette die tre.
It. xij d. ala mogle Ugolini Giannini, ch'a[n]dò p(er) ispia a Pugibonizi.
It. xij d. a do(n)na Buona, ch'a(n)doa a Pugibonizi p(er) ispia.
It. vj d. a Gina, ch'andoa ale Torri da Casagla p(er) sapere p(er)ché vi fosseno poste le manieri.
It. v s. a do(n)na Riccha, ch'andoa p(er) ispia a Siena (e) stette iij di.
It. xij d. ala madre Gia(n)nini, ch'andoa p(er) ispia a Pugibonizi.
It. ij s. a donna Bonave(n)tura, ch'andoa a Pugibonizi p(er) ispia (e) stette due dì.
It. diede iiij s. ala mogle Ugolini Gia(n)nini, ch'andoa p(er) ispia a Mo(n)te Regioni qua(n)do ve(n)neno ini e Sanesi.
It. iiij s. ala mogle Manetti, ch'andoa p(er) ispia nel ca(m)po de' Sanesi qua(n)do erano al Brigoçço.
It. iij s. ad Angnese, che andoa p(er) ispia nel Ca(m)po a Spungna qua(n)do v'erano e Sanesi.
Su(m)ma p(re)dic(t)ar(um) expe(n)sar(um) e(st) v 1. (et) iiij s. (et) vj d.
Mandate p(er) Gienovese da Vila Chastelo (e) mandate p(er) Vegna i· lavoratore di sere Posca (e) p(er) Giannino (e) p(er) Piero Ve[n]ture da Sa· Lorenço (e) p(er) Rusticho (e) p(er) Buonocristiano: la(e) saprete di che fama eli è /(e)/ quelo fancelo, (e) brigatevi di ri[n]venirlo.
MCClxxii, dies xiiii di setenbre. Quesste sono isspese ch'io foie p(er) la familgla che fue di Baldovino Iachopi Richomanni.
Dannamo quesste venti lib. ch'ierano isscrite quiie di sotto p(er)ciò che si riebero dal chomune.
Avemo dato al chomune di Firençe lib. xx di picioli p(er) una presta(n)ça che fue fatta a sSimone f. di Baldovino dies xiiii di setenbre nel lxxii, al tenpo ch'iera podesstade mess(er) Tadeo da Monte Feltri; avenne una charta fatta p(er) mano di s(er)
***. (E) quessti dedari paghò Manno di suoi dadari propi, p(er)ciò che nonn avea d. anchora di quelgli che Baldovino avea lascati.
Anche diedi <a s(er) Alp...> a s(er) Alch... giudicie di legie s. xx di pisani dies viii uscente setenbre, p(er)ché fue a ffare il tesstamento di Baldovino e p(er)ch'elgli vi soscrise suso e fecivi il suo sengnale.
Anche diedi inn una benda p(er) monna Decha lib. iij di pisani dies vii uscente setenbre, qua[n]d'ella rimase vedova, che ssi cho(n)peroie < da monna > dala molgle di mess(er) Neri Gioia.
Anche diedi s. viiij p(er) tingnitura d'una guarnaka di monna Lina molgle di Simone dies iiii d'otobre, che ssi tinse in sanguigno qua(n)do Dio chiamoie Baldovino a sseie.
Anche diedi in cinque ka(n)ne (e)d uno bracio di saia di Luia bianka lib. vij d. xxx ad Albiço di Senno del Bene, e fecila tingnere in sanguigno p(er) farne una cho(n)nella a monna Lina molgle di Simone, in ka. ottobre, e fuoro fiorini p(er) d. dodici l'uno. E quessti d. à Manno paghati di suo d. infino quiie, ed òlgli isscriti <che>.
Anche diedi a Lapo f. Lotieri Giunte lib. v (e) s. v p(er) una peçça bolongnese adoghata p(er) vesstire i fanciulli Giovanni (e) Donato e Dino di Simone e la Ghita; feciene charta s(er) Dono notaio; pagha'gli dies xx d'otobre, pisani picioli; portogline Bardello suo discepolo.
Anche diedi ad Orciuolo isspeçiale da San Pulinari lib. viij s. xv dies xxi d'otobre, pisani picioli, i quali denari dovea avere p(er) quatro torki di ciera gra(n)di, p(er) diecie cieri che Baldovino avea tolti da llui, p(er) dodici libre di cha(n)delotti, e p(er) altre chose che ssi cho(n)peraro da llui qua(n)do Baldovino avea male; feciene charta s(er) Dono.
Anche diedi al maesstro Salvi del Forese, dies xxi d'otobre, lib. ij s. xiij, i quali denari dovea avere p(er) latovariio e p(er) issciloppo (e) p(er) due otricielli che si feciero a Baldovino (e) p(er) aqua rosatta e p(er) altre medicine che lgli mandoie qua(n)do elgli giacieia.
Anche diedi a Martino f. Aldobra(n)dini cho(n)pangno di Guidi setaiuolo che tiene botegha a sSa[n]ta Mariia sopra Porta lib. vij (e) s. x in fiorini dies xx d'otobre, i quali d. ebe p(er) uno drapo ad oro che ssi puose indosso a Baldovino il die che si sopellio; feciene charta s(er) Dono; cho[n]perollo C...o di Passa e s(er) Dino di Mardoli.
MCClxxij. Quesste sono isspese ch'iio foie p(er) gli fanciulli di Baldovino.
Diedi a lLapo f. Lutieri Giunte da San Martino lib. ij (e) s. xviiij dies vii uscente ottobre, picioli, p(er) <pa> diciessette bracia di panno mecelana pratese p(er) vesstire la Bicie e la Fiia e l'Ermellina: portogline Bardello f. di Neri suo discepolo; an(overò) Manno.
Anche diedi s. xxiij di picioli dies v uscente ottobre p(er) due foderi bianki a Cha(n)bio pilliciaio, l'uno p(er) Dino di Simone e ll'atro p(er) Giova(n)ni di Baldovino.
Diedi, dies iiii uscente ottobre, p(er) sei isstaia di grano, s. xxx (e) d. ij picioli p(er) la familgla di Baldovino.
Anche diedi lib. xv in picioli dies iij uscente ottobre p(er) lo giudicio che fecie Baldovino che fosse fatto p(er) l'anima di monna Chisola sua molgle, i quali lascò p(er) suo tesstamento che fossero dati a s(er) Dino f. Monpi Albertini e p(er) ser Aretino f. Bencive(n)ni Aretini, i quali d. dov[e]ssero isspendere ala loro v[o]lontade a' poveri p(er) anima di quella monna Ghisola: paghai in mano di s(er) Dino e d'Aretino.
Anche diedi a s(er) Dino f. di Monpi ed Aretino f. Bencive(n)ni, in picioli, dies tre uscente ottobre, lib. ij p(er) lo giudicio che fecie Baldovino p(er) suo tesstamento ch'elgli fecie che fossero dati p(er) l'anima di Martino Fra(n)ciessco, i quali d. volle che fossero dati a s(er) Dino ed Aretino che gli dessero a' poveri p(er) l'anima di Martino Fra(n)ciessco; fecine charta s(er) Dono notaio.
Anche diedi a s(er) Aretino f. Bencivenni Aretini ed a s(er) Dino f. di Monpi, dies tre uscente ottobre, in picioli, s. xx, i quali d. volle Baldovino Iachopi che fossero dati loro p(er)ché lgli dovessero dare p(er) l'anima di s(er) Ugholino f. Saracini, i quali lascoie in suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono f. Bencivenni maesstro del popolo di Santo Brokolo.
Anche diedi a mona Decha (e) monna Lina, la vilia d'Ongnesanti, s. xxv (e) d. ij p(er) cho(n)perare lengna e p(er) altre isspese, uno die ançi ka. nove(n)bre, picioli.
Anche diedi, dies tre di nove[n]bre, p(er) quatro isstaia di grano che ssi cho(n)peroie, picioli, s. xx.
Anche diedi a Dato f. Arrichi del popolo Sa· Lorenço p(er) due moggia di grano ch'iio cho(n)perai da llui dies vi di nove(n)bre p(er) gli fanciulli di Baldovino: chosstoie lo sstaio s. cinque (me)no d. ij; monta a picioli lib. xj (e) s. xij; feciene charta s(er) Dono notaio di quessto paghamento.
Anche diedi a mess(er) Bernardo da Cholline giudicie s. xx di picioli dies xi di nove(n)bre p(er)ché fue a ffare l'ave(n)tariio e p(er) cho(n)silglo che ci diede ne'ffatti che noi avavamo a ffare.
Anche diedi p(er) tingnitura de' panni di monna Deche s. iij d. xi, che fuoro i panni ch'ella fecie tingnere che fuoro di Baldovino.
MCClxxii, dies vi intra(n)te dicie(n)bre. Demo a sSalvi Isscafani di Chalimala, in fiorini, s. lj dies vi di dicie(n)bre p(er) sei bracia di raçese che noi cho(n)peramo da llui p(er) farne una guarnaka ala Tora f. di Baldovino.
Demo alo Sspada Ridolfi, picioli, quessto die, s. xxviiij (e) d. viiij p(er) una libra che fue inpossta in Firençe p(er) lo vicharo mess(er) Tadeo da Monte Feltri, che ssi paghoie una medalgla p(er) lib.: fune notaio s(er) Guido Bonfanti e richolglitore lo Sspada Ridolfi, ne· mille dugiento setantadue.
Anche demo a Lapo Artinigi di Chalimala lib. xj (e) s. v in fiorini <dies> in chalendi dicienbre p(er) nove cha(n)ne di panno di saia di Luia nera p(er) monna Decha, che ne fecie una gho(n)nella ed una guarnacha qua(n)do ella rimase vedova. E questi denari paghai p(er) Lapo Artenigi a Turi(n)ghello Venture cho(n)pangno di Mardoli; fecine charta s(er) Dono notaio f. Benciveni maesstro di quessti denari, chom'iio ilgli paghai al detto Turinghello.
Demo a Tucio f. del Vinta Gieraldi, picioli, in ka. giennaio, lib. xxj s. iiij, i quali denari aveia prestati a monna Lina (e)d a monna Deche qua(n)do Baldovino iera morto, che lgli aveano isspesí p(er) loro isspese, ed aveane cho[n]perato vino e fatte altre isspese infino che sSimone penoie a tornare di Fra[n]cia, e sSimone n'ebe i· ssua mano lib. sette (e) s. diecie di quessti d., e lgli altri isspesero le donne; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Salvi pruchuratore (e) sindacho del monissteriio di San Donato a Torre, dies viiii di giennaio, picioli, lib. v, i quali denari avea Baldovino lascati loro p(er) suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono nel lxxii.
Demo a Maio f. Bentavenni da Maiano, dies viiii di giennaio, lib. iiij (e) s. x pisani i quali d. gli demo p(er) uno porcho che noi cho(n)peramo da llui, che fue p(er) gli fanciulli di Baldovino e p(er) Simone e p(er) Lapo e p(er) Giovani e p(er) Donato ch'ierano anchora a chomune; fecine charta s(er) Dono.
Demo a Graçia f. Righogli sindacho e pruchuratore del monissterio dele ripentute da Pinti, dies viiii di gennaio, lib. iij di pisa[ni], i quali d. avea lascati Baldovino p(er) suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono nel lxxii.
Demo a frate Be(n)venuto sindacho (e) pruchuratore de' frati che ssi chiamano del Charmino, che sstano ala porta di fuori a San Firano, dies viiii di giennaio, pisani, lib. ij, i quali d. avea lascati loro Baldovino p(er) suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Ugho sindacho e pruchuratore de' farti di Santo Isspirito d'Oltra(r)no, dies viiii di giennaio, lib. ij, i quali d. avea lascati Baldovino p(er) suo tesstame(n)to; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Iachopo sindaco e pruchuratore de' frati di Santo Giliio, dies x di giennaio, pisani, lib. ij, i quali d. avea loro lascati Baldovino p(er) suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono.
MCClxxii, dies xv di giennaio. Demo a frate Gherardo sindacho e pruchuratore de' frati che ssi chiamano i Servi Sante Mariie di Chafagio, dies xii di giennaio, pisani, i quali d. avea loro lascati Baldovino p(er) suo tesstamento, lib. ij; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Pasquale sindacho e pruchuratore de' frati di Santa Mariia Novella, dies xii di giennaio, lib. v, i quali Baldovino avea lascati loro p(er) suo tesstamento, che fossero dati loro; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Chorso sindacho (e) purchuratore dele donne da Ripole, dies xiii di giennaio, pisani, lib. iiij, i quali avea lascati loro Baldovino p(er) suo testame(n)to; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Isstefano sindacho e pruchuratore <delo sspe> delo sspedale di San Gha(l)lo, dies xiii di giennaio, lib. v, i quali d. avea lascati loro Baldovino p(er) suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono.
Demo a s(er) Cienni prete di Santo Borcholo lib. iij di pisa[ni] dies xiiii di giennaio, i quali d. avea lascati Baldovino a quello santo p(er) suo tesstamento; fecine charta s(er) Dono.
Demo a Michele f. Lutieri Paghanucci, dies xv di gie(n)naio, lib. v, i quali d. gli lascoie Baldovino p(er) suo tesstamento che lgli fossero dati, picioli; fecine charta s(er) Dono.
Demo a frate Giglio sindacho e pruchoratore dele done da Monti Celli, xi die uscente genaio nel lxxii, lb. iiij° di pisani picoli, i quali danari avea lascate loro Baldovino per suo /a/ anima, sì come si contenea nel testamento; fecene charta s(er) Dono notaio.
Demo a Dante filiolo Rinaldo Martini, questo die, lb. v di pisani picoli, i quali danari gli lascoe Baldovino in suo testamento; fecene charta s(er) Dono notaio dala Badia.
Demo p(er) una libra che ssi paghoie al tenpo di mess(er) Uberto di Ruberti da rRegi vicharo di Firençe, che ssi puose al cientinaio s. sei, fune richolglitore Guido da Miciole de· Mossce e notaio ne fue s(er) Pirmerano da Pinti, lib. ii s. ii d. viiij pisani <dies> in ka. febraio nel lxxii.
Anche demo p(er) una presta(n)ça che ssi fecie a que[ss]to tenpo di mess(er) Ubreto, dies x di febraio nel lxxii, lib. v pisani: fune richoglitore A[n]giolino Boni(n)sengne d'Oltra(r)no e notaio ser ***, che fue inpossti a' fanciulli di Baldovino.
Demo anche a Donato lavoratore di figlioli Baldovini, in ka. febraio nel lxxii, s. xxx pi., de' quali danari si conperoe uno porcello serbatoio, che-l tene p(er) l'ano che venia.
Demo anche lib. iij (me)no d. xij di pisani picoli dies vi di febraio nel lxxii, de' quali danari si conperoe uno sacone p(er) lo letto di Simone.
MCClxxii. Anche ispendemo, dies x di settenb(re) a questa andizione, lib. xxviiij° (e) s. iij in fiorini, i quali danari si diedero nele spese che si fece p(er) Baldovino il die che si supelio, a preti ed a fratti (e)d a poveri p(er) datta che si fece, (e)/e/-l vestimento che portoe indoso, (e)d in fosa, ed i· ceri, (e)d i· chandelotti, ed a banditori, e 'n istuoie, (e)d i due ma[n]gàri che si fecero, (e)d in altre ispese minute che si fecero, sì come si convene; questi danari si tolsero da Ucho Aldobrandini e da Lippo Arechetti suo conpangno questo die, tavolieri, d'una ragone che doveano dare a Baldovino.
Demo a madona Bice molglie che fue di Rinovante Chanbi lb. v di pisani picoli dies xi uscente marzo a questa andizione, i quali danari gli lascoe Baldovino Iacopi in suo testamento; fecine charta ser Dono.
Anche demo a Lapo f. Manno Iacopi lb. xiij (e) s. iij di pisani picoli dies viii uscente marzo nel lxxii, i quali danari avavamo Manno (e) Simone (e) mona Decha achatati da lui p(er) ispesa che (n)noi ne face(m)mo p(er) la famiglia di Baldovino a minuto, sì come fue bisongno; fecene charta s(er) Dono notaio.
Anche demo al Nero Chanbi lb. vj di pisani picoli questo die, i quali danari avea achatati in prestanza da lui Simone (e) Manno (e) madonna Decha p(er) ispesa dela famiglia di Baldovino, che si [s]pesero a minuto sì come fece bisongno; fecene charta s(er) Dono notaio.
Anche demo ad Urciulo isspeçiale (e)d a Torucio f. che fue di Martino fartello di quessto Orciulo, dies v usce(n)te março nel lxxiij, pisani, lib. iij, i quali denari avea lascati loro Baldovino Iachopi p(er) suo tesstamento che dovessero essere dati loro; fecine charta s(er) Dono.
Anche demo a Gieri f. che fue di Bernardino Guilglielmi, dies v uscente março nel lxxiii, lib. iij pisani, i quali denari gl'avea lascati Baldovino Iachopi p(er) suo tesstamento che lgli fossero dati; fecine charta s(er) Dono.
Demo a Richovero f. Boreditta ed a' frattelli lb. iiij° di pisani picoli v die uscente marzo nel lxxiii, i quali danari lascoe loro Baldovino in suo testamento che gli dovesero avere; fecine charta s(er) Dono notaio.
Demo al Nero f. Cha(n)bi del Tedessco, dies iiii ansi ka. apirile nel lxxiii, lib. xvj pisani, i quali denari avea prestati a sSimone ed a monna Decha che lgli aveano isspesi a minuto in chasa loro a chomune; fecine charta s(er) Dono.
MCClxxiij. Anche avemo isspeso p(er) la familgla di Baldovino lib. iij di pisani dies tre ançi ka. apirile nel lxxiii, i quali denari si diedero s. ventisette ad una fanciella che sstete cho· lloro uno anno, ch'avea nome la Lagia, e s. tre(n)tatreie si ne diedero ala Tessa f. del Buono Iachopi, che lle le diede Simone in Bolongna qua(n)do e' vi fue cho· Manno, dies iiii uscente febraio nel lxxii.
Anche demo a donna Bella (e)d a Cilia (e)d a Guadangno fratelli, f. che fuoro di Guadangno Merchati, p(er) uno giodicio che fecie Baldovino Iachopi a Guadangno Merchati p(er) suo tesstamento di livere venti di pisani, i quali denari demo loro dies viiii d'apirile nel lxxiiii; fecene charta s(er) Iachopo di s(er) Dono quessto die; (e)d iio Manno (e) Simone demo loro lib. xx di pisani i· lloro mano.
Anche avemo datto lib. v di pisani picoli in mezo mago nel lxxiiii, i quali danari demo ala suora Bartola figliola di Baldovino, sì come Baldovino lascoe nel testamento suo che fece; fecene charta s(er) Iacopo di s(er) Dono.
Anche demo, questo die, lb. x di picoli ala Baldovina moglie di Benzo figliola di Baldovino, sì come Baldovino lascoe ch'ella dovese avere nel testamento che fece; fecene charta s(er) Iacopo di s(er) Dono.
Anche demo, questo die, s. xx di picoli, i quali ebe s(er) Salvi prete di Santo Istefano, sì come Baldovino lascoe nel testamento che fece che dovese avere; fecene charta s(er) Iacopo di s(er) Dono.
Anche demo, questo die, lib. v di picoli, i quali danari demo a' fratti minori in pane (e)d in vino, sì come Baldovino lascoe p(er) suo testamento; feciene charta s(er) Iachopo.
MCClxxiii, dies iii ançi ka. apirile.
MCClxxiij. Sono quessti danari che ssono isscriti quiie, sono ispese ch'iio foie p(er) Giovanni e p(er) Donato e p(er) le fanciulle di monna Decha e p(er) monna Deche molgle che fue di Baldovino Iachopi.
Demo ad Aldobra(n)dino Charletti ed a' cho(n)pangni s. xxiiij fiorini dies iii ansi ka. apirile, che ne cho(n)perai da llui due bracia (me)no q(uarto) di saia di Chamo vermilgla p(er) farne una gho(n)nella a Giovanni.
Anche demo ad Aldobra(n)dino medesimo, fiorini, in ka. apirile, s. xvii p(er) uno barcio (e) quarto di saia di Chamo vermilgla p(er) farne una gho(n)nella a Donato f. di Baldovino.
Demo al Chacia Ghalghani di Chalimala, in fiorini, lib. ii (e) s. ii dies xviiij d'apirile p(er) una peçça biancha di Chermona che cho(n)peramo da llui p(er) farne uno sotano ala Lagia balia di Donato, e dell'atro si fecie uno guarnello al'Ermellina.
Demo a Benci Risstori di Chalimala, in fiorini, lib. ii (e) s. ii dies xviiij d'apirile p(er) uno bracio e qua(r)to di ssta(n)forte bianko p(er) farne una cho(n)nella al'Ermellina f. di Baldovino.
Demo a rRichovero f. Bencive(n)ni messo del chomune, che sstaiie sopra la biada inn Orto Sa· Michele, lib. vij s. iiij picioli <dies x> dies v uscente apirile nel lxxiii p(er) ventisette isstaia di grano che noi cho(n)peramo da llui p(er) gli fa[n]ciulli di monna Decha e di Baldovino; feciene charta s(er) Duccio f. di Cienni barbiere.
<An> Demo a monna Deche molgle che fue di Baldovino, quessto die, lib. v s. iij in picioli p(er) sue isspese di fanciulli suoi p(er) lo mese d'apirile nel lxxiii, p(er) isspese a minuto che lle cho[n]viene fare; fecine charta s(er) Duccio f. Cienni barbiere.
Anche demo s. xxx p(er) una libra ché si puose uno d. ala livera al tenpo di mess(er) Uberto de' Ruberti da Regi vicharo di Firençe dies xv di lulglo nel lxxiii: fune richolgletore Pegholotto f. di mess(er) Albiço Ardinghi e notaio s(er) Ducio f. Cienni barbiere, ed altretanti ne paghò Simone p(er) seie e p(er) Lapo.
Anke demo a Guido Orlandi del Kaciato lib. iij s. viij dies xvi d'aghosto nel lxxiii, che gli le demo p(er) una inpossta che fue fatta a' f. di Baldovino, ed altretanti ne paghoie Simone p(er) seie e p(er) Lapo; fecine charta s(er) Duccio f. Cienni barbiere; puosisi s. dicienove al c(ientinaio).
Anche demo ad Albiço del Bene ed a Pucio Charini di Chalimala lib. xiij s. x (e) d. viiij in fiorini dies xi uscente otobre nel lxxiii p(er) diciennove bracia di menbrino di Parigi che noi cho(n)peramo da llui p(er) monna Decha p(er) farne una gho(n)nella (e)d una guarnaka a sso doso; fecine charta s(er) Ducio f. di Cienni barbiere.
MCClxxiii. Avemo datto a Folcolino da Fechine, dies iiii di nove(n)b(re) a questa andizione, lb. viiij° (e) s. xiij (e) d. vj di pisani picoli p(er) trenta sei istaia di grano che (n)noi conperamo da lui p(er) fanculli di Baldovino: costoe lo staio s. cinque (e) d. quatro in mezo; ano(verò) Manno; fecene carta s(er) Bene notaio tiene botecha sotto le chase dela Badia.
Demo a s(er) Iachopi di s(er) Dono notaio lib. vj per uno stestame(n)to [e] p(er) uno aventariio che feci e ghonpieo di sua mano dele rede Baldovino Iakopi; di quessti denari me fecie charta s(er) Iachopo di s(er) Dono dies viii uscente giennaio nel lxxiij.
Demo a Bindo Orlandi di Balla lib. iiij s. viiij d. j p(er) una libra ond'elgli fue richoglitore al tenpo di mess(er) Palmeruolo da Fano, che si paghoie s. venti cinque p(er) cientinaio; fune s(er) Machone di Balla notaio, e s(er) Iachopo di s(er) Dono mo ne fecie charta dies xv di março nel lxxiij; dicieia la libra Baldovino lib. seteciento dodici (e) s. diecie.
Anche demo lb. iij in fiorini dies viii uscente ottob(re) nel lxxiii, i quali danari rendemo a Simone f. Baldovino che gli avea pachati in quatordici braca e mezo di vergato mezalano che si ne vestio Govanni (e) Donato frattelli f. Baldovini, che gli avea prestati di suoi danari.
Anche demo s. viij in fiorini dies viij usciente maggio nel lxxiiij, i quali dr. demo a uno notaio che fecie la charta a Miccho del Chapone de' danari quando si riebono.
Anche demo lb. xij <in f.> di pisani dies xj d'ottobre nel lxxiiij, i quali d. pagamo al chumune per la medade d'uno mezo chavallo che fue inposto tra Simone Baldovini (e)d a Giova(n)ni (e) Donato f. del detto Baldovino, (e) Simone ne pagò atrettanti p(er) la sua parta: fue al tenpo di mess(er) Palmeruolo da Fano, e fune richolitore di quisti chavalli Turi[n]ghello del Borgho a San Piero Magiore, (e) notaio s(er) Benedetto Chapitani.
MCClxxiiij, die v d'otobre. Quesste sono isspese che fecie il Nero Cha(n)bi p(er) gli fanciulli di Baldovino, p(er) Donato e p(er) Giovanni, ch'egli avea fatte in su· libro <suo> ch'egli avea cho(n) Simone (e) chogli atri cho(n)pangni, ed iio gli ò possti qui, chosie chom'elgli avea fatto, per partita.
Demo p(er) uno quarto d'uno chavallo, che fue possto uno meço chavallo ale rede Baldovino Iachopi, p(er) la parte di Giovanni (e) di Donato popilli, lib. dodici di picioli, die xii d'otobre nel lxxiiij, al tenpo di mess(er) Palmeruolo da Fano: fune richoglitore Turi[n]chello Ventura, notaio ***; valsero a fiorini lib. xi (e) s. ii.
Anche demo, die v d'otobre nel lxxiiii, lib. xxij s. x d. viiij in fiorini, quali denari si diedero in grano in quessto tenpo, che fuoro livere ventiquatro (e) s. sei (e) d. quatro di picioli: valsero a fiorini chotanto qua[n]to ci è isscrito.
Anche demo, in meço otobre nel lxxiiij, lib. vii s. xvij d. v, i quali denari si diedero a' fanciulli p(er) isspesa isspeçatamente chome gli avea isscriti il Nero: fuoro di picioli livere otto s. nove (e) d. tre; sono chotanto a fiorini qua[n]to dicie di sopra.
Anche demo lib. iij s. vj in fiorini die due usce(n)te ottobre nel lxxiiii, che si diedero p(er) panno di Giovanni (e) di Donato p(er) loro vesstire p(er) lo verno.
Anche demo lib. viij s. xij d. x in fiorini die xxv di setenbre nel lxxiiij, i quali denari si diedero p(er) la metade d'uno vesstire che si fecie <la> ala Tora adoghato del tenpo ch'ella si maritoie, ed ebeci la metade d'uno chorsetto che si fecie ala Bicie di quessto tenpo, ed altretanti ne paghò Simone e lLapo.
Anche demo lib. xxii s. xiiii d. iii in fiorini die viiii usce(n)te <setenbre> nove[n]bre nel lxxiiii, i quali denari si diedero a monna Decha isspeçatamente, che ne paghò la Lagia sua balia p(er) due anni che diede popa a Donato, e p(er) lino e p(er) lengna e p(er) uno chorsetto dela Ghita e p(er) una libra che si paghò s. venti p(er) cie(ntinaio) - fune richoglitore mess(er) Fari[na]ta delgli Adimari e notaio s(er) Chanbio del Chiarito, al tenpo di mess(er) Palmeruolo -, che ne paghamone la metade e Simone paghò l'atra metade, e p(er) uno porcho e p(er) <letad> letame che si mandò a Maiano. Soma lib. lxxvii s. iii d. iii.
MCClxxii, dies xx d'otobre. Quessti sono denari ch'iio Manno Iachopi abo auti, d. de' fanciulli di Baldovino Iachopi, chosiie chome dicieraie in quessto quaderno.
Avemo da Bonfilgluolo isspeçiale e da' suoi cho(n)pangni, dies xx d'otobre, in fiorini, nel lxxii, <lib.> lib. xvi (e) d. x: avemone cinqua(n)ta fiorini d'oro; rechò Manno; cho(n)tamoci l'uno s. ventisei (e) d. cinque a fiorini; an(overò) Iachopo Chapieti in mano di Manno.
Quessti denari ch'io abo auti da Bonfilgluolo che ssono isscriti quiie, iio Manno sì lgli isspesi p(er) la familgla di Baldovino poi ch'elgli moriio Baldovino; e sSimone suo filgluolo p(er) seie e p(er) Lapo suo fratello, e monna Decha molgle che fue di Baldovino, manovaldi cho· Manno insieme, sì guarentaro <que> che quessti d. iierano isspesi p(er) utilitade di quella familgla, e di quesste chose fecie charta s(er) Dono f. Bencivenni maesstro del popolo di Santo Borcholo dies due di dicienbre nel lxxii.
Anche ebe Simone (e) Manno (e) monna Deka lib. Cx (e) s. xvii in fiorini dies viiii uscente dicienbre nel lxxii, i quali denari ebero da Bonfilgluolo isspesiale e da' suoi cho(n)pangni, da Gualduccio Chapieti e dad Andreia Bonfilgluli: rekò Simone e Manno; avemone <quaran> otantatré fiorini d'oro (e) diciesette fiorini da dodici.
Anche ebe Simone (e) madona Decha e Manno lb. xxv di pisani picoli viii die uscente marzo nel lxxii, i quali danari s'ebero da Canb[i]o f. Rinovante: rechoglici e' medesimo a chasa; ano(verò) con Simone (e) co· Manno.
MCClxxiii. Anche ebe Simone (e) madona Decha e Manno lb. l (e) s. xii (e) d. v in fiorini dies v uscente marzo nel lxxiii, i quali danari ave(m)mo da Spinello Folchi Bonacorsi (e) da' conpangni, che gli doveano dare in su· libro de Baldovino: rechoe Simone e Manno.
Anche ebe Simone (e) Ma(n)no (e) monna Decha in fiorini, dies x usciente giungno nel lxxiij, lb. CCClxxviijj, i quali danari s'ebero da Benintendi (e) da Lando f. Albizzi Marmonachi; (e) questi danari fue dela parte de' fanciulli.
Anche ebero Simone (e) Ma(n)no (e) monna Deccha lb. lxxvij in fiorini in k. aprile nel lxxiij, che li [e]bero da Baldovinetto (e) da Cholto f. Irmi[n]ghozzi, e questi danari furono dela parte de' fanciulli.
Di detti danari si rivide ragone (e) si rasengnoe loro ongne chosa.
MCClxxiij. A[n]che ebero Simone (e) Manno (e) monna Deccha lb. Cxlv (e) s. x in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli da Micho del Chapone (e) da' conpangni, che sono d. de' fanciulli de loro parte.
Anche ebero Simone (e) Ma(n)no (e) monna Deccha lb. Cxlj (e) s. xv in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli dal Barone Ristori (e) da' conpangni, che sono d. de' fanciulli de loro parte.
Anche ebero Simone (e) Manno (e) mo(n)na Deccha lb. CCCClxiiij (e) s. v in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli da Lanberto del'Antella (e) da' conpangni, che sono d. de' fanciulli de loro parte.
Anche ebero Simone (e) Manno (e) mo(n)na Deccha lb. CCCCxlvj in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli da Guidingho Saverigi (e) da' conpangni, che sono d. de' fanciulli dela loro parte.
Anche ebero Simone (e) Ma(n)no (e) monna Deccha lb. CCCCxxxiij in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli da Duccio Davizzini (e) da Iachopo da Cholli, che sono d. de' fanciulli dela loro parte.
Anche ebero Manno (e) Simone (e) mo(n)na Deccha lb. Clxxxiij (e) s. viij in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli da Micho (e) da Bonacorso de Velluto, che furono d. de' fanciulli dela loro parte.
Anche ebero Simone (e) Manno (e) mo(n)na Decha lb. DCCC (e) s. v (e) d. viij in fiorini in k. aprile nel lxxiij: eberli da Chiarisimo Fa[l]chonieri (e) da' conpangni, che sono d. de' fanciulli de loro parte.
Anche ebero Simone (e) Ma(n)no (e) monna Deccha lb. Cxxxj (e) s. xviij in fiorini in k. marzzo nel lxxiij: eberli da Bencivenni Folchi (e) da' conpangni, che sono d. de' fanciulli de loro parte.
Anche ebero Simone (e) Manno (e) madona Decha lb. lxiij in fiorini dies j anzi ka. mago nel lxxiiij°, i quali danari s'ebero da Sasetto f. Azi Saseti (e) da Ucho Pepi (e) da' conpangni, che fuoro in soma lb. secento sesanta una (e) soldi diece. Di questti danari sì ebe madona Decha moglie Baldovino lb. trecento di sua ragone: fecene fine p(er) mano di s(er) Iacopo di s(er) Dono, sì come vale ragone. Anche n'ebe Simone f. Baldovino lb. dugentto in fiorini p(er) la dotta dela moglie: fecene charta (e) <dine> diene malevadore Benzo f. Guido de· Ricco di fare istare contenta la moglie di no· (m)mai adomandagli a Govani (e)d a Donato fratelli f. Baldovino; questa charta fece s(er) Iacopo di s(er) Dono. Anche si ne pachoe lb. venti a' figlioli Guadangni Merchati, sì come lascoe Baldovino nel testamento che dovesero avere, (e) pachosine una libra di lb. sei (e) s. otto, (e) gli atri d. che chanparo si divisero (e)d ebero la parte loro.
Anche ebe Simone (e) Manno (e) monna Decha lb. iij di pisani dies ij usciente lulio nel lxxiiij, i quali d. s'eboro da Donato lavoratore di Simone Baldovini (e) di Giovani (e) di Donato, che sono d. dela parte di Giovanni (e) di Donato, (e)d atretanti n'eboro Simone Baldovini p(er) la loro parte di Simone (e) di Lapo Baldovini.
De' detti d. da llato si rivide ragone, (e) <d> rasengnosi loro.
De' detti danari (e) ragone da lato, cò è una faca, si rivide ragone, e rendési loro ongne chosa che doveano avere.
MCClxxiij. Manno Iachopi e Lapo suo f. deono dare lib. CClii (e) s. xvi d. viiii in fiorini dies xxj di giungno a quessta indiçione: eberne ciento otta(n)ta sette fiorini d'oro; cho(n)tamo l'uno s. venti sette (e) meço d. l'uno; (e) quessti d. sono di Giovanni (e) di Donato fratelli f. che fuoro di Baldovino Iachopi.
E deono avere in fio. p(er) prode di detti danari insino in ka. mago anno lxxxiiij lb. lj (e) s. xvj in fio.
<Demo loro in fio.> àne datto Ma(n)no (e) Lapo in fio., die cinque di dicenb(re) a(n)no lxxiij, lb. Ciiij (e) s. xiij in fio., i quali danari demo a mona Decha (e)d a Govani (e)d a Donato frattelli p(er) loro ispesa minuta p(er) partita, sì come si contenea a uno nostro libro di p(er)chamene di banbago.
àne datto Ma(n)no in fio., in ka. mago a(n)no lxxxv, lb. CC in fio., i quali danari diede p(er) me e' medesimo (e) Durante Buoni e-l Nero Chanbi a Govani f. di Baldovino riceve[n]te p(er) sé (e) p(er) Donatto suo frattello.
MCClxxiii. Baldovinetto (e) Cholto f. Irmi[n]ghozzi deono dare lb. lxxvjj in fiorini in k. aprile nel lxxiij p(er) sua ragione salda che dovea dare a Baldovino.
E deono dare p(er) prode infino a dies x d'aprile nel lxxiiij lb. vij (e) s. x.
ànne datto Baldovinetto (e) Cholto medisimi in fiorini lb. lxxxiiij (e) s. x dies x d'aprile nel lxxiiij: ebelli Ma(n)no (e) Simone; avemone sesanta due fiorini d'oro (e) tredici fiorini da dodici (e) cinque pisani piccioli.
MCClxxiij. Micho del Chapone (e) ' chonpangni di Porte Sante Marie deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. Cxlv (e) s. x p(er) ragi[o]ne salda del libro di Baldovino.
E dee dare p(er) prode di questi danari infino a dì viij usciente maggio nel lxxiiij° lb. xvj (e) s. x.
ànne datto Micho medisimo, dies viij usciente maggio nel lxxiiij°, lb. Clxij: avemone ciento dicienove fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) ventidue fiorini da dodici.
MCClxxiij. Barone Ristori (e) ' chonpangni di Chalimala deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. Cxx (e) s. xv p(er) ragione salda de· libro di Baldivino.
E deono dare p(er) porde di quessti denari infino in ka. apirile nel lxxiiii lib. xii (e) d. xii.
à dato Barone (e) ' cho(n)pangni medesimi lib. Cxxxii (e) <d. xvi>s.xvi in fiorini in ka. apirile nel lxxiiii: po(nemo) ke deono dare innançi tre charte.
MCClxxiij. Lanberto del'Antella (e) Passa Bencivenni (e) ' chonpangni deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. CCxxxij (e) s. ij (e) d. vj p(er) ragione salda di su· libro di Baldovino.
E deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. CCxxxij s. ij (e) d. vj p(er) ragione salda di su· libro di Baldovino.
E deono dare lb. xxxvj (e) s. xv in fiorini p(er) prode di questi d. p(er) uno anno infino in ka. aprile nel lxxiiij°.
ànno datto Lanberto (e) ' chonpangni lb. Dj in fiorini in ka. aprile nel lxxiiij°: po(nemo) che deono dare inna[n]zi due p(er)ghamene.
MCClxxiij. Simone Baldovini dee dare in fiorini lb. Cxxvj (e) s. iij (e) d. iij dies xij usciente giungno nel lxxiij, i quali danari ebe da Beni[n]tendi (e) da Lando f. Albizzi Marmonachi, che fue p(er) una ragione di magiore soma del libro di Baldovino che no' saldamo cho· lloro.
E de dare Simone lb. xxiiij° (e) s. iij in fiorini in mezo mago nel lxxiiij, i quali danari ebe di quelli di fanculli, di Giovanni (e) di Donato, che chanparo di danari che s'ebero da Ucho Pepi (e) da' conpangni, ed altretanti n'ebe Simone (e) Lapo p(er) la sua parte.
MCClxxiij. Guidingho Saverigi (e) Iachopo Bonizzi (e) ' chonpangni deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. CCCCxlvj p(er) ragione salda di su· libro di Baldovino.
E deono dare p(er) prode di quessti denari lib. xl infino in ka. apirile nel lxxiiij°. Soma lib. CCCClxxxvj in ka. apirile.
à dato Guidingho (e) ' cho(n)pangni medesimi lib. CCCClxxxvi in fiorini in ka. apirile nel lxxiiij: po(nemo) che deono dare innançi due charte.
MCClxxiij. Duccio Davizzini (e) Iachopo da Cholli deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. CCCCxxxiij p(er) ragione salda di su· libro di Baldovino.
E deono dare lb. xlvj (e) s. x in fiorini <pr> p(er) prode di questi d. infino a die v di luglio nel lxxiiij.
àno datto Ducco (e) ' chonpangni medesimi lb. CCCClxxviiij ° (e) s. x in fiorini dies v di luglio nel lxxiiii: pachoci p(er) loro Chopo Canpani (e) ' chonpangni; po(nemo) che deono dare i(n)na(n)zi due p(er)chamene.
MCClxxiij. Micho (e) Bonacorso del Velluto d'Oltra(r)no deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. Clxxxiij (e) s. viij p(er) ragione salda di su· libro di Baldovino.
E deono dare lb. xvij (e) s. xij p(er) prode di questi danari infino a die xxiii d'aprile nel lxxiiij. Soma lb. CCj.
àne datto Bonacorso medesimo lb. CCj in fiorini dies xxiii d'aprile nel lxxiiij: avemone cento quaranta otto fiorini d'oro a s. ventisette (e) medaglia l'uno, (e) dicesette fiorini da dodici e diece picoli; rechò Simone (e) Lapo.
MCClxxiij. Chiarisimo Falchonieri (e) ' chonpangni deono dare in fiorini, in k. aprile nel lxxiij, lb. DCCC (e) s. v (e) d. viij p(er) ragione salda di su· libro di Baldovino.
E deono dare lb. Ciiij° s. xiiij° (e) d. iiij° in fiorini p(er) prode di questi d. infino a die xv di giennaio nel lxxiiij°: tenese di questo prode lb. sei.
ànno datto Chiarisimo Falchonieri (e) ' conpangni lb. DCCCCv in fiorini die xv di giennaio nel lxxiiij°: avemone seciento sesanta nove fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) nove fiorini da dodici; rechò Lapo Davanzati.
MCClxxiij. Filippo Peruzzi (e) ' chonpangni deono dare lb. Cxxxj (e) s. xviij in fiorini in k. marzzo nel lxxiij: ebene novanta sette fiorini d'oro (e) qui[n]dici fiorini da dodici, (e) Simone (e) Lapo n'ebono atretanti p(er) lo· parte, che li avemo da Bencive(n)ni Folchi che dove[a] dare a Baldovino in su· libro suo in magiore soma.
<E dee> E dee dare lb. iiij (e) s. j p(er) prode di questi d. infino a dì xi usciente lulio.
ànne dato Filippo (e) ' conpangni lb. Cxxxvj dies xj usciente lulio nel lxxiiij°: avemone ciento fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) qu[i]ndici fiorini da dodici (e) diecie piccioli.
MCClxxiii. Simone f. di Baldovino Iachopi àie de' danari di Giova(n)ni (e) di Donato f. di Baldovino lib. Cxxvi (e) s. iii (e) d. iii in fiorini: (e)begli dies xv di giu(n)gno nel lxxiii; ebene novanta tree fiorini d'oro p(er) s. venti sette e medalgla l'uno, (e) otto fiorini p(er) d. dodici l'uno (e) quatro picioli, che fuoro d. <che ci doveano dare> che ci diedero i figluoli Malmonachi, ch'ebe elgli la terça parte di quelgli d. a ssei.
<Sc(r)ivemo> Scrive(m)mo che Simone f. di Baldovino dee dare questi danari che ierano iscritti quiie una p(er)gamena da lato, (e) p(er)cioie la danamo, che ierano iscritti in due luogora.
MCClxxiijj. Filippo Peruzzi (e) ' chonpangni deono dare in fiorini lb. lxxxiiij s. x x die d'ap(r)ile nel lxxiiij: ebene sesanta due fiorini (e) tredici fiorini da dodici; po(rtò) Ma(n)no ala tavola loro, (e) questo die l'avamo avuti da Baldovinetto (e) da Cholto f. Irmi[n]ghozzi.
E deono dare lb. CCj in fiorini dies xxiii d'aprille nel lxxiiii: <av> demone cento quaranta otto fiorini d'oro, contamo l'uno s. ventisette (e) medagli[a], (e) dicesette fiorini da dodici (e) diece picoli; portamo ala tavola loro Simone (e) Lapo; ano(veramo) con Filippo.
E deono dare lb. lxiij in fiorini dies j anzi ka. mago nel lxxiiii: demone quaranta sei fiorini d'oro a s. ventisette (e) medaglia l'uno, (e) sedici fiorini da dodici; portoe Simone Baldovini (e) Lapo di Mano ala tavola loro; ano(veramo) con Pacino. Fuoro questi danari il conpimento dele trentuno centinaio che vene in parte a Govanni (e)d a Donato frattelli f. Baldovini.
E deono dare lb. vj (e) s. xv (e) d. ij in fiorini p(er) prode infino a die xj anzi agosto. Soma lb. CCClv (e) s. v (e) d. ij.
ànno datto Filippo (e) ' chonpangni lb. CCClv s. v (e) d. ij in fiorini a die xj anzi agosto nel lxxiiij°: avemone dugiento sensanta due fiorini d'oro (e) venti fiorini da dodici e tre piccioli; contamoci il fiorino del'oro s. ventisette (e) medalia l'uno; rechò Albizo; (e) questi danari demo a mess(er) Iacopo Ardi[n]ghelli.
MCClxxiiii. Choppo Canpani di Borgho Sant'Apostoli (e) ' chonpangni deono dare lb. CCCClxxviiij° (e) s. x in fiorini dies v di luglio a questa andizione p(er) Ducco Davizini (e) p(er) conpangni: po(nemo) a loro ragone salda ove doveano dare da lato due p(er)chamene.
E dee dare Copo medesimo lb. iiij° (e) s. xvj in fiorini p(er) prode di questi d. infi[n]o a die x usciente agosto.
à datto Coppo medesimo lb. CCCClxxxiiij (e) s. vj in fiorini dies x usciente agosto nel lxxiiij°: avemone treciento cinquanta otto fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) cinque fiorini da dodici (e) uno picciolo; rechò Ghuccio a chasa; anoveroie con Albizo.
Nero Chanbi dee dare lb. Clxj (e) s. xij in fiorini dies viij usciente maggio nel lxxiiij°: ebene ciento dicienove fiorini d'oro (e) <venti due> quatordici fiorini da [do]dici; contosi il fiorino del'oro s. venti sette (e) medalia l'uno; po(rtò) Nero medesimo; anoveroie Simone.
E dee dare p(er) prode di quessti d. infino in ka. giennaio nel lxxiiii lib. vi s. xii; fatta ad otto livere il c(ientinaio).
àne datto Nero lb. xj (e) s. ij in fiorini dies xj d'ottob(re): avemone dodici livere dl pisani; i quali d. furono p(er) una inposta d'uno mezo chavallo che fue inposto comunemente tra Simone Baldovini (e) Lapo, (e)d atre[tan]ti ne pagò Simone p(er) sua partte; fue al tenpo di mess(er) Palmeruolo da Fano; richo[l]selli Turi[n]chello del Borgo.
à dato il Nero medesimo in fiorini, die xx d'otobre nel lxxiiii, lib. lxvi (e) d. xv, i quali denari avea dati p(er) gli fanciulli p(er) loro isspese, chosie chome sono isscriti ale [s]pese p(er) partita in quessto quaderno da lato.
à dato il Nero medesimo in fiorini, in ka. giennaio nel lxxiiii, lib. lxxxxi d. viiii: paghogli per noi a Simone Baldovini (e)d a' cho[n]panni; po(nemo) che deono dare innançi due charte.
Messer Iachopo Ardi[n]ghelli (e) ' chonpangni deono dare lb. CCCClxxxxiiij° s. x (e) d. viij in fiorini dies xj usciente agosto nel lxxiiij°: ebone treciento sensanta tre fiorini d'oro dies undici usciente lulio (e) nove firini da dodici - contarnosi il fiorino del'oro s. ventisente (e) d. tre meno terza l'uno; po(rtò) Albizo al fondacho loro; (e) questi d. s'ebono da Filippo Peruzzi (e) da' conpangni.
E deono dare p(er) prode di questi d. infino a die viij di giennaio lb. xv.
ànno datto lb. CCCxiiij° (e) s. j (e) d. x in fiorini die /die/ iiij di giennaio: avemone dugiento trenta due fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) otto fiorini da dodici (e) due pisani; rechò Simone.
Anche ànno datto lb. Clxxxxv s. viij (e) d. x in fiorini die viij di giennaio: avemone ciento quaranta quatro fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) diecie fiorini da dodici.
MCClxxiiij. Sass[e]tto Azzi (e) ' chonpangni deono dare lb. CCCClxxxiiij (e) s. vj in fiorini a die viiij usciente agosto nel lxxiiij°: eberne trecie[n]to cinquanta otto fiorini d'oro p(er) soldi ventisette (e) medalia l'uno, (e) cinque fiorini da dodici (e) uno picciolo: po(rtamo) Albizo (e) Simone ala tavola loro; anoveramo a Vanni, (e) deone dare, a qua(n)to isstanno, a d. uno (e) mezo livera.
E deono dare di prode infino a die xii di giungno nel lxxv lib. xxv.
à dato Sasetto (e) ' cho(n)pangni in fiorini lib. Dviiii (e) s. vi die xii di giungno nel lxxv: paghogli p(er) noi a mess(er) Sinibaldo f. di mess(er) Rinaldo del Pulcie (e)d a Cha(n)ci Siminetti di Vi[s]domini p(er) due peççe di terra che no' cho(n)peramo da lloro, che fuoro isstaiora quaranta otto ed uno panoro, che chostoie lo sstaioro lib. tredici di pisani; fecine charta s(er) Iachopo di s(er) Dono; dela ragione del Barone Risstori che dovea dare si cho(n)p[i]eo quessto paghamento.
Bene Alberichi lavoratore di Simone Baldovini (e) di Giovanni (e) di Donato f. del detto Baldov[i]no dee dare lb. iij di piccioli dies ij usciente lulio nel lxxiiij°, che li si prestaro p(er) uno bue che conperoie, (e) Simone Baldovini ne prestoie atretanti a Bene medisimo, (e) di questi d. n'èie charta p(er) mano di s(er) < Dono > Iacopo f. che fue di s(er) Dono notaio, (e) dicie la charta in Manno (e)d in Simone (e)d i· monna Deccha; (e) questi d. sì riebono da Donato loro lavoratore che dovea dare chumunemente a' filioli di Baldovino, che furono lb. sei, che si partirono per metade: l'una metade ebe Simone p(er) sé (e) p(er) Lapo, (e) l'atra medade eboro i nfanciulli.
MCClxxiiij. Barone Ristori (e) ' cho(n)pangni di Chalimala deono dare in fiorini lib. Cxxxii s. xvj in ka. apirile nel lxxiiij°: levamo da lloro ragione ove doveano dare da llato tre charte; qua(n)to isstano, si ne deono dare livere diecie p(er) c(ientinaio).
E deono dare di prode infino a die xiij uscente giungno nel lxxv lib. xv (e) s. xiiij.
à dato Barone e ' cho(n)pangni in fiorini lib. Cxlviij s. x die xiij usce(n)te giungno nel lxxv: paghò p(er) noi a mess(er) Sinibaldo f. di mess(er) Rinaldo del Pulcie ed a Cha(n)ci Siminetti di Visdomini livere cinqua(n)tanove e s. diciennove (e) d. cinque, e lgli altri ebe il Nero Cha(n)bi e ' cho(n)pangni; po(nemo) che deono dare.
MCClxxiiij°. Guidingho Saverigi (e) Iachopo Bonicci (e) ' cho(n)pangni deono dare in fiorini lib. CCCClxxxvj in ka. apirile nel lxxiiij°: levamo da lloro ragione ove doveano dare da llato due charte; qua(n)to isstano, si ne deono dare livere nove p(er) c(ientinaio); da die vii di dicie(n)bre innançi a d. uno e meço li.
E deono dare p(er) prode di questi d. infino a die vij di giennaio lb. xxxij (e) d. v.
Anno datto Guidingho (e) ' chonpangni lb. CCCxxxviij (e) d. v in fiorini die ij di giennaio: avemone dugiento cinquanta fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno; diede p(er) noi a Manno Iachopi (e)d a Simone Baldovini (e)d a' conpangni; po(nemo) che deono dare inna[n]zi una p(er)gamena.
ànno dato lb. Clxxx die vij di giennaio: avemone ciento trenta tre fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) tre fiorini da dodici (e) cinque pisani.
MCClxxiiij °. Lanb(ert)o del'Antella (e) Passa Bencivenni (e) ' chonpangni deono dare lb. Dj in fiorini in ka. aprile nel lxxiiij°: levamo da loro ragione salda ove doveano dare da lato due pergamene.
E deono dare p(er) prode e p(er) guadangno lib. xxxvij s. x in ka. apirile nel lxxv, in fiorini.
E deono dare p(er) dono e p(er) guadangno infino a die x usce(n)te febraio nel lxxv, in fiorini, lib. xxxv.
à dato Lanberto (e) ' cho(n)pangni in fiorini lib. Dlxxiij (e) s. x die x usce(n)te febraio nel lxxv: diede p(er) noi a sSimone Baldovino < (e)d a madonna > ed a Manno Iachopi (e)d a' cho[n]pangni; po(nemo) che Manno e Simone (e) ' cho(n)pangni deono dare due charte innançi.
MCClxxiiii. Rosso Bacherelli di Merchato Nuovo (e) ' suoi cho(n)pangni deono dare lib. DCCCCv in fiorini die tre ançi ka. marçi, che ne demo loro seciento sesanta nove fiorini d'oro p(er) s. venti sette (e) medalglia [l'uno], (e) nove fiorini da dodici (e)d uno piciolo: portoie Manno ala tavola sua; an(overò) cho· Maçeto suo discepolo.
E dee dare il Rosso p(er) prode e p(er) bene infino a die xiij di março nel lxxiiij lib. ii s. xiiii d. i.
à dato il Rosso medesimo in fiorini lib. DCCCCvii s. xiiii d. i: avemone seciento setantauno fiorino d'oro e nove fiorini da dodici ed uno piciolo; rechò Simone e Manno, e questo die gli demo a' Boniçi, livere ci[n]queciento due (e) d. diciotto; po(nemo) che deono dare; e livere quatro ciento cinque s. dodici (e) d. sei ne demo a Bartolo Tedaldi ed a Chosa Chapi; po(nemo) che deono dare.
MCClxxiiij°. Manno Iachopi, Simone Baldovini (e) ' chonpangni deono dare lb. CCCxxxviij (e) d. v in fiorini die due di giennaio: diedero p(er) noi Guidingho Saverigi (e) ' chonpangni; po(nemo) a loro ragione ove doveano dare da latto una p(er)ghamena.
E deono dare lb. Clxxx in fiorini die vij di giennaio: ebone ciento trenta tre fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) tre fiorini da dodici (e) cinque pisani, (e) questo die medesimo li avemo da Guidingho Saverigi (e) ' chonpangni.
E deono dare lb. CCCxiiij° s. j (e) d. x in fiorini die iiij° di giennaio: ebone dugiento trenta due fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) otto fiorini da dodici (e) due pisanni; po(rtò) Simone.
E deono dare lb. Clxxxxv s. viij (e) d. x in fiorini dì viij di giennaio: ebone ciento quaranta quatro fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalia l'uno, (e) quatordici fiorini da dodici (e) diecie pisani; po(rtò) Simone Baldovini.
E deono dare in fiorini, die xii usce(n)te <giennaio> giungno, lib. lxxxvi s. v d. vii: paghogli loro p(er) noi il Barone Risstori (e) ' cho(n)pangni; po(nemo) a lloro ragione ove doveano dare da llato una charta.
E deono dare Simone (e) ' cho(n)pangni in fiorini lib. Dxij s. v die xii usce(n)te <giungno> lulglio nel lxxv: paghogli loro p(er) noi Guidingho Saverigi (e) ' cho(n)pangni; po(nemo) a lloro ragione ove doveano dare <da llato> in quessta facia <inna[n]çi> da llato.
E deono dare in fiorini, die v usce(n)te lulglio, lib. ij s. x: paghogli loro p(er) noi il Barone Risstori; po(nemo) a lloro ragione laie ove doveano dare, chon anche denari che ci diedero.
E deono dare Simone (e) ' cho[n]pangni in fiorini, in ka. gienaio nel lxxiiii, lib. lxxxxi d. viiii p(er) lo Nero Cha(n)bi del Tedessco: po(nemo) a ssua ragione ove dovea dare da llato due charte in magiore soma.
E deono dare in fiorini, die xi usce(n)te março, lib. vii s. iiii d. v, che ne demo loro livere otto di picioli, che s'ebero d'u· bue che noi riavemo da Dondo loro lavoratore qua[nd'] e' si n'a[n]doie.
E deono dare in fiorini, die xii d'aprile nel lxxvi, lib. viiij d. xxii, che ne demo loro sei fiorini d'oro (e) diecie aghoglini, i quali d. si riebero da Cinda loro lavoratore, che fuoro d. che gli l'avavamo p(re)stati p(er) uno bue.
E deono dare /dare/ lib. ii s. ii d. iiii in fiorini die xiiii usce(n)te magio nel lxxvi, che ne demo loro s. quaranta sette (e) d. sei di picioli, che si tolsero di guado. Soma lib. MDCCxxxviii (e) d. xii in fiorini in meço março nel lxxiiii, raguagliata.
E deono dare in fiorini p(er) guadangno e p(er) prode di questi d. infini in ka. gienaio nel lxxvi lib. CClx, fatt'a otto livere per c(ientinaio), e llascamone livere sedici loro. Soma lib. MDCCCClxxviii s. i in ka. gienaio nel lxxvi.
à dato Manno (e) Simone e ' cho(n)pangni lib. MDCCClxxviii (e) s. i in fiorini in ka. gienaio nel lxxvi: po(nemo) che deono dare innançi una charta e meço.
MCClxxiiij. Iachopo Boniçi [e] Nenuccio suo fratello (e) Guidingho Saverigi deono dare lib. Dij d. xviij in fiorini die xiij di março a quessta indicione, che ne demo loro treciento setanta uno fiorino d'oro p(er) s. venti sette (e) medalglia l'uno, (e) nove fiorini da dodici (e)d uno piciolo: portoie Manno e sSimone al fondacho loro; an(overamo) cho· lLapo f. Guidinghi.
E deono dare lib. x (e) s. iii d. vi in fiorini p(er) prode di quessti d. infino a die xij usce(n)te lulglio nel lxxv.
à dato Iachopo (e) Guidingho (e) ' cho(n)pangni lib. Dxii (e) s. vi in fiorini die xii usce(n)te lulglio nel lxxv: <pagha> avemone treciento setanta oto fiorini d'oro, cho(n)tamoci l'uno s. venti sette (e) medalglia, (e) ventitreie fiorini da dodici e tre picioli; rechò Simone e lLapo di Manno, e quessto die gli demo ala tavola a sSimone ed al Nero Cha(n)bi ed a' cho(n)pangni; po(nemo) che deono dare da llato.
MCClxxiiij. Bartolo Tedaldi (e) Chosa f. Chorsi Chapi (e) ' loro cho(n)pangni deono dare lib. CCCCv (e) s. xii d. vi in fiorini die xiii di março nel lxxiiii, che ne demo loro treciento fiorini d'oro p(er) s. ventisette (e) medalglia l'uno: portò Manno e Simone; an(overamo) cho· Bartolo.
<Demo> E deono dare in fiorini p(er) prode e p(er) guadangno di quessti denari infino a die vij di magio nel lxxviij lib. Cxxj s. xii.
à dato Bartolo medesimo in fiorini lib. Dxxvij s. iiij d. vj die vij di magio nel lxxviij: avemone treciento dicienove fiorini d'oro (e) s. sesantadue (e) d. sei di fiorini da venti (e) sei picioli, cho(n)tamoci il fiorino dell'oro s. venti nove (e) d. due (me)no quarta l'uno; rechò Lapo Baldovini e Richoma(n)no; demone s. due (e) d. sei a s(er) Iachopo Doni p(er) una fine che ne fecie.
MCClxxv. Al nome di Dio e di suo santi benedetti, che ci dea bene a ffare e bene a dire.
Avemo cho(n)perato da Cha(n)ci f. Siminetti di Visdomini (e) da mess(er) Sinibaldo f. di mess(er) Rinaldo del Pulcie da chatuno di loro in tuto due peççe di terra, chatuna cho· chasa, posste l'una nel popolo di Santa Maria a Choferciano, e ll'atra possta nel popolo di Gignoro, cho· quelli ternefini ch'elle ànno. Avenne mallevadore Bindo f. di mess(er) Guido A[l]dobra(n)dini ed Uberto Malalingua e mess(er) Neri Gioia Aldobra(n)dini, chatuno in tuto. Promisero quesste chose chosie chome dicie la charta fatta per mano di s(er) Iachopo di s(er) Dono del popolo di Santo Brocholo. Chosstò lo sstaioro lib. tredici di pisani picioli; fuoro tra l'uno peçço e ll'atro isstaiora quarantaotto ed uno panoro e meço; montoie in tuto questi due peççi livere seciento venticinque (e) s. dodici (e) d. sei di picioli, e quessti denari gli paghoie p(er) noi Ugho Pepi e Saseto f. Açi Sasetti e ' cho(n)pangni livere cinqueciento cinqua(n)tasei di pisani picioli, e lgli atri ***.
Al nome di Dio e dela sua Madre, MCClxxviii, die x di magio.
Avemo cho(n)perato da Bindo f. di mess(er) Guido Aldobra(n)dini di Visdomini tre[n]tasei isstaiora di terra cho· chasa e cho· fornacie e cho(n) v[i]ngna possta nel popolo di Sa· Michele di Visdomini: da· pr[i]mo lato via, dall'atro Dante (e) Dino f. di mess(er) Tedaldino Guidalotti, (e) da· terço f. d'Ubertino Banbucci, e dal qua(r)to il detto Bindo, per p[r]egio di lib. seteciento sesanta cinque di pisani picioli. Avenne mallevadore di quessta terra mess(er) Sinibaldo f. di mess(er) Rinaldo del Pulcie e Guidincho Saverigi e mess(er) Neri Gioia e Cha(n)ci Siminetti di Visdomini. Avenne charta di quessta terra p(er) mano di s(er) Iachopo Doni de· popolo San Brocholi.
E quessto diie medesimo cha(n)biamo quessta terra cho(n) Cha(n)ci Siminetti di Visdomino a cinqua[n]tacinque isstaiora di terra che ci diede, la quale èie possta nel popolo di Sa[n]ta Maria a Choferciano ed a Gignoro, e di quessto cha(n)bio avemo mallevadori i detti mess(er) Sinibaldo e mess(er) Neri e Guidingho e Bindo di mess(er) Guido; charta p(er) mano di s(er) Iachopo Doni notaio. E questi denari faciemo paghare ala tavola d'Amadore (e) di Ducio f. Marini, i quali iio Richomanno vi puosi, che gli èi da Bartolo Tedaldi, lib. cinqueciento venti sette (e) s. quatro, e llivere ciento quatro ne tolsi dala tavola a fiorini; e quessta terra tenemo tre anni a fito da Guidingho.
MCClxxvj, in ka. gienaio. Simone Baldovini (e) Richomanno Iachopi e-l Nero Cha(n)bi del Tedessco (e) ' cho(n)pangni deono dare in fiorini, in ka. gienaio, lib. MDCCCClxxviij s. j: levamo da lloro ragione ove doveano dare da llato una charta e meço, e quessti denari sono di Giovanni (e) di Donato fratelli f. che fuoro Baldovino Iachopi.
à dato Simone (e) Richomanno e ' cho(n)pangni in fiorini, in ka. gienaio nel lxxvj, lib. DCCxxv s. xiij (e) d. vij, i quali denari aveano trati p(er) loro isspese a minuto, e p(er) la dota dela Tora loro serokia, ch'ella ebe qua[n]do si maritoie a Lapo f. di mess(er) Uberto de· rRovinoso, e p(er) la dota dela Bicie loro serokia, la quale ella ebe qua[n]do si maritoie a Ciaino f. Inghi[l]berti Aciai, e p(er) altre isspese infino a quessto die ch'eglino aveano fatte, chosie chome sono isscrite in su· libro dela tavola p(er) mano del Nero Cha(n)bi; e sonci tute le sspese che sono fatte p(er) loro a chomune di Firençe, ed anke ci ebe ' denari che si pagharo a Chanci de' Visdomini p(er) fitto dela terra che noi cho[n]peramo da llui, che si tolse due anni a fito da llui, che fuoro livere quaranta cinque a fiorini.
à dato Simone (e) Richomanno (e) ' cho(n)pangni in fiorini, in ka. gienaio nel lxxvi, lib. MCClij s. vij d. v: po(nemo) che deono dare in questa medesima faccia.
MCClxxvj, in ka. gienaio. Simone Baldovino (e) Richomanno Iachopi e-l Nero Cha(n)bi del Tedessco (e) ' cho(n)pangni deono dare lib. MCClij s. vij d. v in fiorini in ka. gienaio nel lxxvi: levamo da lloro ragione ove doveano dare in quessta medesima facia di sopra.
Simone e Richomanno (e) ' cho(n)pangni deono dare in fiorini, die x usce(n)te febraio nel lxxv, lib. Dlxxiij s. x: diedegli p(er) noi loro Lanberto del'Antella (e) ' cho(n)pa(n)gni; levamo da lloro ragione ove doveano dare da llato due charte.
àne datto Simone (e) Ricchomanno (e) Nero Chanbi a termine, i quali danari pagharo a Govani (e)d a Donato p(er) lo loro libro dela tavola di quella chonpangnia, sì come si contiene p(er) ordine (e) p(er) partita de libro di quella chonpangnia, lb. xviijCxxv (e) s. xvij (e) d. v; ina(n)zi (e)d adietro, ch'erano pasati a quello libro, si troverae iscritto ongne chosa.
MCClxxviij. Amadore (e) Ducio fratelli f. Marini deono dare <in fi> in picioli lib. DCClxv die x di magio nel lxxviij, che ne demo loro quatrociento tre[n]tatreie fiorini d'oro a s. tre[n]tacinque (e) d. quatro l'uno: portoie Richomanno; a(noverò) cho· Ducio. E di questi d. avemo da Bartolo Tedaldi (e) da' cho(n)pangni livere ci[n]queciento ventisette (e) s. quatro (e) d. sei a fiorini, (e) livere ciento quatro n'avemo dala tavola, che gli ci diede il Nero, che si puosero a rragione de' fanciulli; po(nemo) a rragione di Bartolo due charte <a> da lato. E quessti denari paghò Amadore p(er) noi a choloro che diraie in quessta medesima facia.
à dato Amadore (e) Ducio medesimi lib. DCClxv di picioli die x di magio nel lxxviii: paghò p(er) noi a Bindo f. di mess(er) Guido Aldobra(n)dini di Visdomini, e p(er) Bindo i diede a Martello f. Pieri isspadaio, i quali denari noi faciemo dare al detto Bindo p(er) tre[n]tasei isstaiora di terra che noi cho(n)peramo da llui, la quale èie possta nel popolo di Sa· Michele di Visdomini. E quessta terra tolgliemo <a> p(er) Giovanni (e) p(er) Donato fratelli f. Baldovini Iachopi, la quale terra cha[n]biamo cho· Cha(n)ci Siminetti di Visdomini a ci(n)qua[n]ta cinque isstaiora di terra che ci diede a Santa Maria a Choferciano ed a Gingnoro; di quessta terra è charta p(er) mano di s(er) Iachopo Doni.
MCClxxiij. Giovanni (e) Donato fratelli f. che fuoro di Baldovino Iachopi, popilli, si dovisero da Simone (e) da lLapo loro fratelli ne· mille dugiento setantatré in ka. apirile. Venne loro in parte in denari propi lib. tremilia ciento in fiorini p(er) d. dodici l'uno, i quali denari iierano ad avere in Merchato ed i· Chalimala da quelle persone ch'ierano isscriti in su· quaderno che fue di Baldovino. E Simone e Lapo <..> fratelli ebero in parte tuti i d. che Baldovino avea dati loro qua(n)d'elglino andaro inn I[n]ghi[l]terra, che fuoro di chapitale lib. dumilia noveciento sesanta sei (e) s. viii in fiorini. E quessti d. aveano auti in tornesi (e)d in altre chose chosiie chom'iera isscr[i]to in su· quaderno di mano di Baldovino ch'elglino aveano auti: aveagli dati loro Baldovino ançi che morisse, nel mille dugiento setantauno. Ond'iio e madona Decha manovaldi di Giovanni e di Donato, p(er) utilità di fanciulli sì partimo da lloro in quessto modo ch'òie isscrito quiie. E di quesste chose fecie charta s(er) Palto f. Manni Paramani da San SIMone, e fuci p(er) giudicie mess(er) Bernardo da Cholline. Ed a[n]che EBE IN Parte Simone e Lapo medesimi tuta la chamera di Simone CH'ELGLI AVEa a quessto tenpo, e ' fanciulli ebero tuta quella di monna DECHA LORO madre ch'ella avea a quello tenpo. E sSimone sì finio P(ER) SEIE E P(ER) LApo tuta la ragione ch'elgli aveano dela loro madre, ED ANKE LlB. OTTAnta che Baldovino gl'avea promessi di dalgli P(ER)CH'ELGLI ISSTESE inn I(n)ghi[l]terra finò altresiie.
Mcclxxiij, in k. giungno. Al nome di Dio, ame(n), (e) di salvame(n)to dell'anime di tutti choloro che guadangnaro questo avere che quie si scriverà p(er) dare p(er) Dio (e) Gieso Christo filliuolo di Dio vivo (e) dela Vergine madonna santa Maria, [sì] si raprese(n)ti questo (e)d ongne bene all'anime di choloro che-l guadangnaro (e) chi faticha ci aoperò, sie chome fuoro il mio padre (e) la mia madre (e) i miei fratelli (e) di me Bene Bencive(n)ni; (e)d io ispe(n)do tutto ciò avere ched i' ò p(er) Dio ai poveri sie chome la mia chonosscie(n)za ripre(n)de che piue sia piacere di Dio (e) dela sua madre madonna santa Maria, (e) chossì sia, (e) chosie lo sscrivo p(er) mio testamento di mia mano quie p(er) asse(n)pro.
Alo spedale da San Ghallo lasscio - lb. * * *.
Alo spedale da Duomo lasscio - lb. * * *.
Alo spedale dala Badia di Fire(n)ze lasscio - lb. * * *.
Alo spedale di Santa Trinita lasscio lb. - * * *.
Alo spedale di Sa(n) Piero Ghattolini lasscio - lb. * * *.
Alo spedale di San Giorgio lasscio - lb. * * *.
Alo spedale di Santa Maria del Bighallo lasscio - lb. ***
MCClxxiiij, i(n) kl. agosto. Corso àe pagato p(er) noi ne' buoi lib. vj, ke li ci p(re)stò.
Corso ci à dati p(er) pagare Giu(n)ta Ardi(n)ghelli del debito k'avemo col Buono Ma(n)ni lib. vij m(eno) d. xv.
Galluçço ci à dato p(er) quella medesima ragione lib. vij.
àcci dato Cie(n)ni Gia(n)nini de' danari di do(n)na Savie mollle del'Amato lib. viij (e) s. xiij (e) d. vj, ke ne diede sei fiorini d'oro.
Ave(n) dato a Giu(n)ta lib. liij tra noi e-l Buono, ke ne toccha p(er) t(er)tia p(ar)te lib. xvij (e) s. xiij (e) d. iiij.
Anke spesi i(n) messi (e) i(n) altre [cose] d. vj.
Anke diedi al maestro Neri p(er) la libra di s. ve(n)tici[n]q(ue) p(er) ce(n)t(inaio) (e) p(er) lo quarto più s. xvj (e) d. ij.
Anke diedi a Puccio Orla(n)di ke i(n)chiese il sindico del piuviere d. vjjj.
Anke pagai p(er) Galluçço i(n) Buggea d. iiij.
MCClxvj, dì xiij intrante luglio. Conperamo d'Arrigho f. Palmieri da Pisigniano u· podere (e) con cassa (e) terra (e) vignia (e) capana (e) risedio posto a Popiano nel populo a Camasciole, nel populo di San Biagio (e) di Sa· Nicholò: j lato via, ij Boni[n]contro Ispineli (e) ' figliuoli Dietifeci, iij fosato, iiij Petri Lu[n]ghobardi (e) Boncio Ughulini (e) Ughulino fabro f. Vaglientri (e) la chiessa di Sa· Nicholò (e) di San Biagio; anche un canpo (e) co/n/lto (e) terra (e) vignia posta nel deto luogho: j via, ij i figliuoli Romei (e) Bonavoglia Rinaldini, iij fosato (e) Baldo Pieri, iiij le rede Guidi (e) via; (e) tute altre terre (e) vignie (e) posesione ke v'avese o ch'a questo podere s'apertenese ne· deto populo (e) luogho; avene la parola dela moglie; ène malevadore Filippo (e) Leoncino frateli f. Palmieri da Pisigniano; chostoci lb. DCl; à lla carta s(er) Viviano not. f. Conci Cianfornini di Piaça.
MCClxvj, dì xiij intrante luglio. Conperamo da Filippo (e) da Leoncino d'Arrigho frateli f. Palmieri u· podere con cassa (e) risedio posto a Popiano a Camasciole nel populo di Sa· Nicholò (e) di Sa· Biagio a Popiano: j via (e) ' detti conperatori (e) le rede di Canbio del'Istosso, ij fosato (e) via (e) le rede Cioni Pachuci, iij Vergignio, iiij Bonavoglia Rinaldini (e) le rede del Fede Rinieri (e) le rede Bonaiuto Saracini; (e) tute altre terre (e) vignie (e) posesione ke v'avesse o ch'a lui s'aper[te]nessono nel detto populo; anche ci àno inpromeso di fare fare sumiglia[n]te vendigione (e) ubrighagione al figliolo di Guido Palmieri quando fie a età di potere far carta; avemo la parola dela moglie d'Arrigho; chostò lb. CCCl; à lla carta s(er) Viviano not. f. Conci Cianfornini di Piaça.
Avemo ispesso in casse (e) capane (e) altre ispesse ke sono fate per lo detto podere ke det'è lib. Cl.
MCClxx, dì undici usciente novenbre. Conperamo (e) togliemo in paghame[n]to da Pacino f. Biççi da Popiano l'ottava parte d'una chassa posta a Popiano nel borgho: j via, ij Lutieri f. Giunte, iij Ischoto f. Biççi, iiij i figliuoli Guidi; (e) tre peçe di terre poste nel populo di San Biagio a Popiano; la prima peçça di terra posta nel fondo Ferro f. Guidi, ij le rede Boni[n]contri, iij Cisti Gianetti, iiij Ferro Guidi; la seconda peça posta ivi presso: j Belone (e) Ferro f. Guidi, ij Saladino Catalani, iij, iiij
Ferro Guidi; la terça peça di terra posta a Dociole chon capana (e)d aia: j mona Adalina, ij, iij i figliuoli Guidi Beloni, iiij via;
(e) tute altre terre (e) posesione k'egli v'avesse o ch'a queste s'apertenese ne· deto luogho (e) tuto il populo; chostoci lb. xliij; aloghamogli ad afitto al detto Pacino in quatro anni, ogni ano per u· moggio di grano; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
Avemone la parola dela moglie del detto Pacino dela terra (e) del'afitto; avene carte fatte a noi p(er) mano di s(er) Pace not. f. Benciveni da Montespertoli.
MCClxij, dì otto ançi k. febraio. Conperamo da s(er) Viviano not. f. Conci Cianfornini di Piaça u· podere con cassa (e) terra (e) vignia (e) capana posto nel populo Santa Maria al Bigniolo oltre Pessa; inprima una peçça di terra (e) vignia con cassa (e) capana (e) forno nel pogio di Luciana: j, ij via (e) ' figliuoli Bonaguida, iij, iiij i figliuoli Bonaguide; la seconda peça di terra posta i· luogho ke si chiama Chafagio: j via, ij, iij, iiij i figliuoli Bonaguide; la terrça peça di terra posta a Strigniano: j via, ij, iij i figliuoli Bonaguide, iiij la pieve San Branchaçi; la quarta peça di terra posta ivi presso: i, ij, iij, iiij terra dela pieve San Branchaçi; la quinta peça di terra posta a Fermalcolo: j i figliuoli Bonaguide, ij terra dela pieve, iij messer Rinucio Ricoveri (e) ' figliuoli, iiij apu[n]tata; (e) tute altre terr'e vignie (e) posesione ke v'avesse nel detto populo (e) piviere; avene la parola dela moglie; ène malevadore Arrigho f. Palmieri da Pisigniano; costoci lb. Clv; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere di Piaça.
MCClxvj, per meço aprile. Conperamo da Leoncino f. Palmieri da Pisigniano un podere (e) capana posto a Braghi nel populo Sa· Lorenço a Castelvechio; j lato fosato, ij terra dela pieve San Branchaçi, iij i figliuoli Bonaguide di Borgho, iiij messer
Rinucio Ricoveri (e) ' figliuoli, (e) viotola i· meço; (e) tu[t]e altre terre (e) vignie e posesione ke v'avesse k'a queste s'apertenese nel deto luogho (e) populo (e) piviere; avene la parola dela moglie; chostoci lb. CCxxv; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
Avemo ispeso in cassa (e) in capane ke v'è rifate lb. xij.
MCClxviij, dì xv intrante gienaio. Conperamo da Meglino f. del Buo[no] da Cipolaticho una peçça di terra con chassa (e) ciella [e] piaça posta nel populo Sa· Nicholò a Cipolaticho: j via, ij Vinta Rafachani, iij, iiij le rede Bernardi del Buono; chostoci lb. C in fiorini; ène malevadore Saracino f. Gianneli da Montagniana; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani.
MCClxx, dì vij usciente giugnio. Conperamo da Filippo f. Guidi (e) da Bonacorsso su' figliuolo un podere (e) cassa (e) terra (e) vignia posta nel populo Sant'A[n]drea al Cole; inprima una cassa (e) con forno (e) terra (e) chapana: j i· luogho ke si chiama Monticelli (e) via, ij, iij s(er) Albertescho, iiij Concio (e) s(er) Albertescho; ène malevadore Ottobuono f. Benciveni; costoci lb. lxxxxvj; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
MCClxx, dì vij usciente giugnio. Conperamo da Ottobuono f. Guidi (e) da Guido (e) da Cino frateli su' figliuoli un poder'e cassa (e) ciella (e) forno (e) capana /posta/; inprima una cassa (e) una peça di terra (e) con forno (e) aia (e) capana posta nel populo di Sant'A[n]drea al Cole: j via, ij la chiesa (e) fosato, iij (e) iiij Filippo f. Guidi; (e) tute altre terre (e) vignie k'egli avesse nel deto luogho (e) tuto il piviere; ène malevadore Ottobuono f. Benciveni da Sant'A[n]drea al Cole; costoci lib. lxxxvj; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani.
MCClxxiij, dì due intrante março. Conperamo da Benchi f. Bartoli un podere chon due casse (e) capana (e) vignia (e) terra posto a Petroio: j via, ij via, iij via, iiij Chiaro f. Martineli; la seconda peça di terra posta i· luogho k'è detto Mimiano: j i figliuoli Dietifeci, ij Gherardacio Ardovini, iij via; la terça peçça di terra posta ala Fena in detto populo: j le rede Aliotti Ardovini, ij Baldiseri (e) via i· meço, iij via (e) fosato, iiij fosato; la quarta peça di terra posta ivi preso: j fosato, ij le rede Aliotti Ardovini, iij le rede Aliotti, iiij via pubicha; la quinta peça di terra posta al Santo Recho: j Sinibaldo f. Bonomi, ij Tucio Alisetti, iij Giola f. Cienci, iiij via; la sesta peça di terra posta nel vigniale in detto luogho: j i figliuoli Amidei, ij Gherardo Ardovini, iij via, iiij Giola f. Cincci; la setima peçça di terra posta al Vergignio: j Vergignio, ij Diecalvi (e) ' figliuoli d'Abonaçça, iij i figliuoli Giuliani Baldiseri, iiij il Chiaro; l'ottava peçça di terra posta ale Vie Crucci in luogho k'è nel populo di San Giusto: j via, ij Ridolfo f. Manni (e) ' frateli, iij le rede Bencivenni del Buono, iiij il deto Benciveni; (e) tute altre terre (e) vignie (e) casse (e) posesione k'egli avesse o [c]h'a queste s'apertenese nel populo (e) nel piviere; avemo la parola dela seroghia; ène malevadore Bachera (e) Ottavante f. mess(er) Mangieri; chostoci lb. CC; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
MCClxxj, dì xiiij intrante giennaio. Conperamo da Donosdeio f. Federighi de' Magli un podere, chassa (e)d aia (e) risedio (e) abiturio posto ala Romola nel populo San Donato a Schopeto chosì confinato: j via pub(lica), ij Ducio f. Magli (e) Leonardo f. Guidi Leonardi, (e) fosatello i· meço, iij via vicinalis (e) Barbadori, iiij apuntata; avemo la parola dela moglie; ène malevadore Gino f. Bernardi (e) Foresino f. Rinaldi Magli; chostoci lb. DClxviiij; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
MCCxxij, dì due usciente novenbre. Conperamo (e) togliemo in paghame[n]tto da Cione (e) da Gianni (e) da Bartolino frateli f. Amiçeli da Moriano una peçça di terra (e) vignia (e) colto (e) boscho (e) una capana abitatoia posta nel populo Sa· Leonardo ala/la/ Querciuola: j Andrea Iacopi, ij fosato, iij loro terra riservata, te[r]mine i· meço, dichono k'è due istaiora a grano semina[n]do, (e) Brodaio, iiij il detto Brodaio (e) Andrea Iacopi; (e) tute /(e)/ altre terre (e) vignie (e) posesione k'egli avesono nel detto luogho (e) populo (e) tuto il pivieri, iscitatone una peçuola la quale dice k'è due istaiora a grano partita da questa, (e) àvi termini i· meço: j (e) ij la detta terra ke dett'è di sopra ke ci vendero, iij Andrea Iacopi, iiij Brodaio Bifolchi; (e) dona Belasaia lor madre consentie (e) diede parola a questa vendigione; chostò lb. l; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
MCClxviiij, dì due intrante março. Conperamo da Lotto (e) da Benuccio (e) da Cione (e) da Lappo frateli f. Rinieri Biliotti u· podere chon cassa (e) ciella (e) aia (e) capana (e) terra (e) vignia posta nel populo Sant'A[n]drea a Montespertoli; inprima una cassa (e) cella (e) capana (e) terra (e) piaça, chola metà d'u· muro il quale è meço di Migliacio f. mess(er) Chiani Baldovini: j Ferro f. Buoni, ij Megliacio f. mess(er) Chiani, iij Tancredi Nava[n]çati, iiij via; anche u· cholto (e) una peça di terra con vignia posta nel deto populo, i· luogho ke si chiama ala Vale: j, ij via, iij Dietiguardi Bandini, iiij Guerrio Manetti (e) ' figliuoli di mess(er) Filippo (e) Fornaio Chiariti; (e) tute altre terre (e) vignie (e) casse (e) capane (e) bosscho le qual'eglino avessono nel detto populo ... tuto il piviere; ène malevadore lo Scielto f. Guidotti Davici (e) Noçço f. Giunte di Piaça; chostoci lb. Cl; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
Anche v'avemo ispesso i· fare fare cassa (e) tegholi (e) legniame (e) a mae[s]tri (e) manovali in queste casse lb. xxviiij (e) s. xv.
MCClxviiij, dì cinque intrante março. Conperamo da Mane[n]tte f. Rugieri da Ma[n]çano una peça di terra (e) cholto posta nel populo Sa· Martino a Ma[n]çano nela vila d'Agliano cho· capana abitatoia: j via (e) ij le rede La[n]berti Tramaçi, iij
Ughulino Vicini, iiij via; avene la parola dela moglie; chostoci lib. lxxij; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
MCClxviiij, di giugnio. Conperamo da Ricovero f. Romei da Santa Maria ala Torre tre peççe di terre cho· quercieto posta nel deto populo di Santa Maria ala Torre; la prima peça di terra posta ne detto luogho: j le rede Boni[n]segnie, ij le rede Arnolfini, iij le rede La[n]berti, iiij Rippa (e) le rede Manni; la seconda peça di terra posta ivi presso: i, ij le rede Manni, iij, iiij fosato; la terça peça di terra posta ivi i· detto luogho: j le rede Boni[n]segnie, ij le rede Arnolfini, iij i figliuoli Bonaguide, iiij le rede Boni[n]segnie; ène malevadore Ducio f. Cimadori dala Torre; chostoci lb. l; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
MCClxviiij, dì xiij intrante luglio. Conperamo da Benvenuto f. Ruberti dala Torre una peça di terra (e) cassa (e) abiturio (e) chapana posta nel populo Santa Maria ala Torre: j, ij via, iij i figliuoli Guidi Baroni, iiij Guiducio Cimadori (e) ' figliuoli Boni[n]segnie; anche un'altra peça di terra posta nel detto populo i· luogho ke si dice ale Murata: j le rede Manni, ij Fecetto Guidi, iij Perino Ruberti (e) mona Buona, iiij Giunta Pasamonti; avemo la parola di dona Lotteri[n]gha moglie del detto Benvenuto; è(n)ne malevadore Lutieri (e) Perino frateli f. Ruberti dala Torre; chostoci lb. lxxx; avene carta fatta a noi p(er) mano di s(er) Lotteri[n]gho not. f. Tori[n]ghuci da Ma[n]çano.
MCClxx, dì quatro usciente febraio. Conperamo da Benvenuto f. Ruberti dala Torre una peçça di terra con vignia posta a Fonte Marchi nel populo Santa Maria ala Torre: j via, ij Ducio Cimadori, iij Giunta trechone, iiij i detti conperatori; avemo la parola dela moglie; chostò lb. xiij (e) s. x; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani.
MCClxxij, dì xiij intrante dicenbre. Conperamo (e) togliemo in paghamento da Ricovero (e) da Guiducio frateli f. Romei dala Torre una peçça di terra (e) colto (e) cassa (e) abituro posta nel populo Santa Maria ala Torre: j via (e) ij le rede Arnolfini, iij Lutieri Ruberti, iiij le rede Sanfulici; conse[n]tie (e) diè parola la moglie di Ricovero a questa vendigione; chostoci lb. l; fecene carta di questa conpera di questa terra (e) cassa s(er) Petro not. f. Toschani (e) s(er) Baldo su' figliuolo.
MCClxxij, dì cinque intrante luglio. Conperamo da Lutieri f. Ruberti [e] da Miniato su' figliuolo una peça di terra posta nel populo Santa Maria ala Torre i· luogho ke si dice ala Strada: j via, ij i detti conperatori, iij Latinuço Boni[n]segnie, iiij le rede Arnolfini; avemo la parola dela moglie; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani; chostò lb. lx.
MCClxxij, dì cinque usciente aghosto. Conperamo da Fecetto f. Guidi Baroni dala Torre un podere cho· cassa (e) cella (e) capana (e) vignia posta nel populo Santa Maria ala Torre: j una cassa (e) cella (e) aia (e) capana posta a Lopio, j via, ij i detti conperatori, iij Corte f. Guidi, iiij le rede Ricovero; anche una peça di terra chon vignia posta al Cafagio: j Corte Guidi, ij Perino Ruberti, iij Loterri[n]gho, iij, iiij via; anche una peça di terra posta a' Charbo[n]celi: j Basto Boni[n]segnie, ij Martino Anbruoci, iij via, iiij Filippo Palmieri (e) mona Bella; anche un'altra peça di terra posta a Vergnio al Pogio Aghuto: j Perino f. Ruberti, ij Bindo, iij i detti conperatori, iiij Corte Guidi; tute altre terre (e) vigni'e posesione k'egli/a/ avesse o ch'a queste s'apertenesono nel deto populo (e) pivieri; avene la parola dela moglie; ène malevadore Corte su' fratelo f. Guidi Baroni dala Torre; chostoci lb. lx; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
MCClxxij, dì x intrante giennaio. Conperamo (e) togliemo in paghame[n]tto d'Albertino Arrdi[n]gheli da Morçano una peça di terra (e) colto kon ulive (e) con quercie [i]vi sue posta nel populo Sa· Michele a Morçano: j la chiessa di Sa· Michele a Morçano, ij Salvi, iij fosato, iiij la detta chiessa; chosta lb. xx.
MCClxxvij, dì xvj intrante febraio. Conperamo da Manetto f. Dietifeci (e) da Dino (e) da Tieri su' figliuoli da Quarantola del populo di San Donato a Laviçano un podere chon cassa (e) chapanna (e) terre (e) vignie (e) boscho poste nel populo di San Donato a Laviçano nel qumune di Quarantola, chosì ternafinato chome si chontiene in carta p(er) mano di s(er) Petro f. Toschani, p(er) preçço di lib. Cxl; avemone malevadore Ispigliato f. Bontenppi da Quarantola; avemone carta p(er) mano del deto s(er) Petro.
MCClxxvij, dì xvj di febraio. Avemo aloghato a lavorare ad afitto a Manetto f. Dietifeci e a Dino (e) a Tieri su' figliuoli u· nostro podere posto nel populo di San Donato a Laviçano corte di Quarantola in uno anno; deocine dare p(er) afitto l'anno lib. xx; avemone malevadore Ispigliato f. Bontenppi; avemone carta p(er) mano di s(er) Petro f. Toschani.
MCClxiiij, dì otto intrante luglio. Ave· conperato da Dava[n]çato f. Mercatante (e) d'Arrigho su' figliuolo da Valechie una peçça di terra posta nel populo Sa· Michele a Valechie i· luogho k'è detto ala Vale: j via, ij Be[n]venuto Arrighi, iij Michele Arrighi; chostoci lb. x; à lla carta s(er) Maghinardo f. Albertini da ***.
MCClxiiij, dì otto intrante luglio. Ave· conperato da Dava[n]çato f. Mercatante (e) d'Arrigho su' figliuolo da Valechie un'altra peçça di terra posta nel populo Sa· Michele a Valechie i· luogho k'è deto ala Vale: j Ghalghano f. Vegnienti, ij, iij Bonaiuto f. Arrighi, iiij le rede Monti; chostoci lb. x; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxiiij, dì otto intrante luglio. Ave· conperato da Dietiguardi f. Petri (e) da Benciveni (e) da Gienaio suo figliuoli u· podere (e) chon una cassa (e) capana (e) vignia posto nel populo Sa· Michele a Valechie; la prima peça di terra con casa (e) risedio (e) piaça posta nel deto luogho: j le rede Gualtieri, ij, iij via, iiij le rede Gualtieri Dati (e) Nava[n]çato; (e) la sechonda peça chon capana posta ivi presso: j le rede Talantto Dati, iij Filippo f. Guidalotti, iiij noi medesimi; la quarta peçça parte avigniata posta i· lugho k'è detto a Tasinaia: j Bonaiuto f. Bertalotti (e) Falchonetto f. Dietifeci, ij le rede Talenti, iij Nava[n]çato Mercatanti, iiij Filippo f. Guidalotti; (e) la quinta peçça di terra (è) posta i· luogho k'è detto a Fonte Meçano: j le rede Manetti, ij Bonaiuto f. Bertalotti (e) iij (e) iiij le rede Talenti; chostoci la detta terra - avene la parola dela moglie di Dietigua[r]di (e) di Benciveni (e) di Giennaio su' figliuoli - chostaro le dette terr'e case lib. liij; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Camartile.
MCClxiiij, dì otto intrante luglio. Ave· conperato da prete Bonafé chome retore dela chiessa di Sa· Michele a Valechie, cho· cho[n]sentimento de' suoi parochiani, quatro peççe di terra posta nel detto populo; la prima peça è posta in Borsechio: j Nava[n]çato f. Guiscardi (e) ij (e) iij Contro, iiij noi; la seconda peça di terra è posta ale Ripi: j Piero Ricardi, ij Contro Biliotti, iij Nava[n]çato f. Merçatanti, iiij ....; la terça peça di terra posta i· luogho k'è detto alo Fontanile: j Contro Biliotti, ij le rede Falconetti, iij via, iiij fosato; la quarta peça posta a Borsechio: j Contro Biliotti (e) ij, iij Dava[n]çato (e) iiij i detti conperatori;
anche la quinta peça di terra (è) posta a Borsechio: j le rede Gualtieri Dati (e) ij piaça (e) iij, iiij i detti conperatori; chostoci lb. x; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Camartile.
MCClxiiij, dì v ançi k. dicenbre. Conperamo da Iacopo f. Pancci da Caste· Fiorentini una peçça di terra chon vignia (e) pogio da Petorlese, posta ala Vale nel populo Sa· Michele a Valechie: j i detti conperatori (e) Ghalghano Vegnientte, ij istrada fiorentina (e) via da Monte Raoli, iij Ghalghano f. Vegnienti, iiij apuntata; chostoci lb. xl; fecene carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
Avemo la carta sua asenprata chome l'avea Iacopo Panci conperata; avene la parola a questa conpera dela moglie di Iacopo f. Panci; avene carta fatta a noi p(er) mano di s(er) Andrea not. f. Graçie da Caste· Fiorentini.
MCClxxj, dì v usciente março. Conperamo da Tuccio f. Guidi da Valechie una cassa (e) u· peço di terra la qual è u· cholto posta nel populo Sa· Michele a Valechie: j lato Falchonetto f. Dietifeci (e) ij i figliuoli Bonaiuti (e) via i· meço, iij istrada fiorentina, iiij apuntata; anche un'altra peça di terre posta in Congniano: j le rede Monti, ij Falchonetto Dietifeci, iij le rede Monti, iiij Dava[n]çato (e) ' figliuoli Arrighi; anche un'altra peçça di terra chon boscho posta ala Vale: j Benvenuto Arrighi (e) le rede Monti (e) ij Dava[n]çato (e) iij Benevenuto Arrighi (e) iiij fosato.
Vendéci un'açione contra dona Nuora moglie ke fue di Guido f. Bonaguide, (e) Diana serochia del detto Tucio sì ci consentie (e) fece sumigliante vendigione; chostò lb. lxviiij; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montesp[ertoli].
MCClxxj, dì v usciente novenbre. Conperamo da Birri[n]ghieri f. Arrdovini da Valechie u· podere /(e)/ con cassa (e) terre (e) vignia posta ala chosta; la prima peçça di terra chola chasa posta ala chosta, (e) j via, ij Bandino, iij fosato, iiij le rede Guidaloto Dandi; anche un'altra peça di terra posta ivi preso: j lato le rede Guidalotti, ij fosato, iiij la detta terra infrasc[r]ita; anche un'altra peça di terra posta nel deto luogho: j, ij le rede Guidalotti, iij fosato, iiij Megliorato; anche un'altra peça di terra posta ivi preso: j via, ij fosato, iij Benvenuto Arrighi (e) Ghalghano, iiij via; anche un'altra peça di terra posta ivi: j via, ij la chiesa di San Friano, iij le rede Guidalotti, iiij le rede Iacopi Bonaiuti; anche un'altra peça di tterra: j via, ij le rede Ischarlati, iij fosato, iiij Boni[n]segnia; anche un'altra peça di terra: j le rede Guidalotti, ij fosato, iij, iiij Iacopo Bonamichi; anche una peça di terra: j fosato, ij, iij le rede Guidalotti, iiij Iacopo Bonamichi; anche un'altra peça di terra nel deto luogho: j, ij le rede Iacopi Bonamichi, iij Boni[n]segnia, iiij la detta terra infrascrita; anche un'altra peça di terra: j, ij, iij le rede Guidalotti Dandi, iiij Bertucio; anche una peça di terra: j i figliuoli Alberti (e) Iacopo, iij le rede Guidalotto Dandi, iiij fosato; (e) tute altre terre (e) vignie /altre terre/ ratio quare egli ve n'avese ne· detto luogho (e) tuto il populo (e) pivieri; (e) Arrighucio su' figliuolo ci fece con sua parola sumigli[an]te vendigione, (e) consentie (e) diè parola a questa vendigione dona Richa moglie del detto Birli[n]ghieri; fecene carta dela promesione ke fece Arrighucio (e) la madre s(er) Maghinardo, (e) la carta del podere fece s(er) Petro not. f. Toschani.
MCClxxj, dì tre intrante febraio. Conperamo da Contro f. Biliotti da Borsechio u· peçço di terra /(e)/ con mura (e) chapana (e) risedio [e] vignia posta a Borsechio: j istrada piuicha, ij le rede Albertoni, iij i detti conperatori, iiij Cancielieri f. Cancelieri d'Agliano (e) Giunta Meglioreli e Vermiglio f. Nava[n]çati; (e) diedeci parola la moglie (e) promise di fare fare sumiglia[n]te vendigione a bBiliotto (e) a Mano su' figliuoli; costò lb. xxxij; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere; ispendemovi vie via ke noi la conperamo lb. xvj disodatura (e) cavatura la terra (e) la vignia k'era soda.
MCClxxj, dì x ançi k. março. Dona Dialta moglie del detto Contro sì chonsentiio (e) diè parola a questa conpera, (e) Biliotto (e) Manno f. del detto Contro si consentiro (e) diedero parola (e) fecono sumigliante vendigione con parola del detto Contro lor padre a questa conpera, ond'è carta inbriviata p(er) mano di s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxviiij, dì xxij intrante giugnio. Conperamo da Benciveni f. Dietiguardi da Valechie tredici peçe di terre poste a Valechio vechio. Inprima una peça di terra: j Michele Arrighi (e) Ricovero Bonaiuti, ij via, iij le rede Dati, iiij via; anche la se/se/conda peça di terra posta ivi presso: j Guido Bongiani, ij Tucio Guidi, iij Gentile Gualtieri, iiij fosato; la terça peça ivalì: j le rede Iacopi Bonaiuti, ij le rede Dietaiuti Dandi, iij fosato, iiij Bontenppo; la quinta peça posta a Fonte Magiore nel detto luogho: j Berri[n]ghieri, ij la chiessa, iij via, iiij fosato (e) ripa; (e) la sesta peça posta a Filicaia: j le rede Manetti, ij Gentile Gualtieri, iij fosato, iiij le rede Dati; la setima peçça i· lugho k'è detto in Cassa Rimondoli: j Dava[n]çato, ij Birri[n]ghieri, iij via, iiij fosato; l'ottava peça posta ala Federa: j Dava[n]çato, ij le rede Dati, iij fosato, iiij Ricovero Bonaiuti; la novesima peça /peça/ posta al Vigniale: j, ij i figliuoli Dandi, iij (e) iiij fosato; la decima peça posta al Poçatoio: j Ricovero Bonaiuti, ij i figliuoli Dandi, iij fosato, iiij i figliuoli Dandi; l'u[n]dic[es]ima peça posta ivi i· luogho k'è detto Lu[n]gha: j le rede Jacopi, ij (e) iij (e) iiij fosato; la dodicesima peça posta a Rimolfani: [j] Birri[n]ghieri, ij Ricovero, iij via, iiij fosato; la tredicesima peça di terra chon boscho posta al Poçatone: j Ricovero, ij fosato, iij i figliuoli Dandi, iiij i figliuoli Dandi; costò lib. xx; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
MCClxviiij, dì xviij intrante setenbre. Conperamo da Canbio f. Bonafé da Lu[n]ghagniana (e) da dona Benvenuta moglie ke fue di Filippo da Valechie una cassa (e) due peçe di terre poste nel populo Sa· Michele a Valechie; la prima peça di terra chola cassa, e dal primo lato via piuicha, ij Dava[n]çato (e) iij Gientile f. Gualtieri, iiij apu[n]tata; la sechonda peça di terra posta ivi preso: j, ij, iij, iiij i detti conperatori; costò lb. xv e s. x; avene carta fatta p(er) mano di s(er) Vicino not. f. Lotteri[n]ghi Ghoçi da Ma[n]çano.
MCClxxij, dì otto intrante novenbre. Conperamo da Ricovero f. Falchotti da Monte Raoli u· peço di terra (e) boscho (e) pasture poste nel populo di Sant'A[n]drea a Monteraoli i· luogho k'è detto Finochetto: j lato i detti conperatori (e) ij, iij Michele Arrighi (e) Ghalghano Vegnie[n]te (e) la chiessa del deto luogho, iiij le rede Nochi (e) Ughulino Uberti del Fante; chostò lb. iij (e) s. x; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxij, dì xxij intrante febraio. Conperamo da Tuccio f. Guidi da Valechie tre peççe di terre chon vignia posta nel populo di Sa· Michele a Valechie; la prima pecça di terra chon vignia posta i· luogho k'è detto Piscile nel detto populo: j (e) ij la chiessa di Sa· Miche[le] a Valechie, iij rio, iiij i figliuoli Iacopi Bonaiuti; la sechonda peçça di terra posta i· luogho k'è detto a Sole: j noi, ij, iij, iiij i maestro Falchonetto f. Dietifeci; la terça peçça di terra posta nel deto populo i· luogho k'è detto Sorberelo: j via, ij la detta chiessa, iij il ve[n]ditore, termine i· meçço, iiij rio; chostò lib. xlv; promise di fare fare sumiglia[n]te vendigione a Diana sua serochia; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere. Avemo una carta fatta a noi chome la riconperò da Iacopo Panci per mano di s(er) Iacopo not. f. Giovani da Caste· Fiorentini.
MCClxxiij, dì xxj d'ottobre. Diana f. Guidi da Valechie ci à fatto sumiglia[n]te vendigione di questa terra (e) vignia ke dett'è di sopra, la quale ci promise di difendere (e) disbrighare, chon parola d'Arrigho su' manovaldo; co[n]fesone lb. xlv di pisani (e) chonsentie (e) diè parola a tute altre terre (e) casse (e) vignie (e) posesione ke noi avesimo conperate dal frateli (e) da Iacopo f. Panci p(er) lo preço ke dett'è; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxiij, dì otto intrante aghosto. Conperamo da Ricovero f. Bonaiuti (e) da Chele f. Iacopi da Valechie u· podere chon casame[n]ta (e) cella (e) capana (e) forno (e) aia (e) risedio (e) cholto poste nel populo Sa· Michele a Valechie i· luogho k'è detto ala Lama: j via, ij i detti conperatori, iij terra dela chiesa di Sa· Michele a Valechie, iiij fosato; chostoe lib. Cxxx; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
Anche ci vendé sumiglia[n]te me[n]tte ke dett'è di sopra Totto (e) Peruço [e] Baldo frateli f. del detto Iacopo Bonaiuti il detto podere.(e) casame[n]ta (e) cella (e) capana (e) forno (e) aia (e) risedio (e) cholto poste nel detto luogho; e confesarne il detto preço ke dett'è di sopra, (e) consentie (e) diè parola a questa conpera dona Belasaia moglie di Ricovero (e) dona Istefana moglie di Chele f. Iacopi; à lla carta s(er) Nicholaio not. f. Doni da Griciano.
MCClxxiij, dì vij ançi k. novenbre. Conperamo da Gentile (e) da Pucio f. Gualtieri (e) da dona Branguina lo· madre (e) da Ghuccia [e] Nucia lo· serochie un peçço di terra (e) colto parte avigniata chon due casse, l'una è cella, (e) una capanna (e) piaça (e) risedio (e) orto, posto nel populo Sa· Michele a Valechie i· lugho ke det'è al Pogio: j lato noi (e) Nava[n]çato (e) Ruspo f. Monti (e) ij fosato (e) iij nostra (e) Nava[n]çato (e) Ruspo (e)
iiij isstrada fiorentina; costò lb. lxxx; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxiij, dì cinque intrante giennaio. Conperamo da Iacopo Isbrana f. Bonamichi da Caste· Fiorentini quatro peççe di terra chon vignia posta ala costa; la prima peça di terra chon vignia posta ala costa nel populo San Chiricho: j rio, ij, iij i detti conperatori; la seconda peça di terra posta i· luogho ke si dice ale Pogiora: j, ij i detti conperatori, iij, iiij Boni[n]segnia Vermigli (e) le rede Guidalotto Dandi; la terça peça di terra posta ivi presso: j, ij i detti conperatori, iij, iiij rio (e) /e/ le rede Guidalotto Dandi; la quarta peçça di terra posta ala costa nel populo Sa· Michele a Valechie: j, ij i detti conperatori, iij, iiij le rede Guidaloti Dandi; costò (e) paghamogli lb. xvj; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani.
MCClxxij, dì sei intrante dicenbre. Conperamo da Gianni (e) da Ricovero frateli f. Marigniani da Caste· Fiorentini u· cholto (e) una chassa posta nel populo San Piero a Pisangho: j via, ij Lanfrancho f. Ricoveri, iij Chopino Odaldi, iiij Manucio Piaçessi (e) Piero (e) ' frateli (e) Usacho Quradini; chostò lb. xlviij (e) s. x; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
MCClxxj, dì sette intrante novenbre. Conperamo da Degho f. Gienovesse una cassa con terra posta nel populo Sa· Michele a Valechie [i·] luogho ke si dice ala Vale: j via piuicha, ij (e) iij le rede Monti, iiij Ghalghano f. Vegnie[n]tti; costoci (e) paghamone lb. xxx; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli; anche ci costa muratura (e) facittura la detta cassa lib. CC.
MCClxx, dì vj intrante novenbre. Conperamo da Pilosso f. Uberti una peçça di terra posta nel populo Santa Maria Oltrolme nel piano d'Orme: j (e) ij mess(er) Albertino, iij il fiume d'Orme, iiij la chiessa di Santa Maria, (e) madona Altovesse sì chonse[n]tie (e) diè parola a questa terra con parola di Pilosso su' figliuolo (e) su' manovaldo; chostoci lib. viij (e) s. x; à lla carta s(er) Giovani not. f. s(er) Dato Buiamonti da Paterno; anche ci fece sumiglia[n]te vendigione dela detta terra Neri (e) Pancio frateli f. Uberti, ond'è carta p(er) mano di s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese; riavella fatta a noi.
MCClxx, dì otto intrante aghosto. Conperamo da Ventura f. Istaçi due peççe poste nel populo Santa Maria Oltrolme i· luogho che si dice Semonntata: j, ij, iij, iiij mess(er) Albertino, la quale dice k'è uno istaioro a grano; la seconda peça di terra posta nel detto populo i· luogho ke si di[c]e al Botro al Sicho: j Ricovero f. Pandolfini, ij Nuova Forti, iij Bonaventura Forti, iiij fiume d'Orme; chostoci lb. x; à lla carta ser Giovani not. f. Bonasere.
MCClxx, dì xij ançi k. março. Conperamo da Giunta f. Ricobaldi (e) da Ubaldino su' figliuolo una peçça di terra posta nel piano d'Orme nel populo Santa Maria Oltrolme: j Benevento Rinaldi (e) ij fosato, iij fiume d'Orme (e) iiij Botacio; costoci s. xl; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxj, dì xij usciente aprile. Conperamo da s(er) Maghinardo not. /not./ f. Albertini un canpo di terra posta ala Busticia nel piano d'Orme nel populo San Giusto: j Ughulino Albertini, ij boscho qumune di Maghinardo (e) di Muto, iij Muto f. Albertini, iiij Orme; chostoci lb. x; à lla carta s(er) Petro not. f. Toschani da Montespertoli.
MCClxxj, dì sei ançi k. setenbre. Conperamo da Gherardo f. Intendi da Martigniana due peçe di terra posta nel piano d'Orme; la prima peça di terra posta i· luogho che si dice al Vigniale: j fiume d'Orme, ij Bonaventura f. Forti, iij Periulo ortolano, iiij le rede Boristori; la seconda peça di terra posta ivi presso: j le rede Boristori, ij via, iij le rede Boristori (e) iiij Maçi[n]cho Feci; avene la parola dela moglie di Gherardo ke dett'è; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Camartile; chostò lb. vj; riavemo la carta fatta a noi.
MCClxxj, dì sei ançi k. setenbre. Conperamo da Charello (e) Nardo f. Mercatanti da Martigniana un peço di terra posta i· luogho ke si dice al Pogio Pieri ale Giu[n]cheta: j Carello, ij Baldo Gherardi, iij Carello predetto, iiij Giunta f. Berardoni; (e) conse[n]tie (e) diè parol'a questa vendigione Barçolina sua serochia; ène malevadore Ridolfo f. Teci da Martigniana; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese; costoci lb. vij (e) s. v; riavemo la carta fatta a noi.
Mcclxxj, dì xj ançi k. novenbre. Conperamo da Neri (e) da Losso (e) da Pa[n]cio frateli f. Uberti (e) da dona Altovese lor madre una peça di terra posta nel populo di Santa Maria Oltrolme nel colto: j Neri, ij Pucio Giuliani, iij via, iiij Cianfornino Richomani; chostoci lb. xviij; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese; consentie (e) diè parola a questa vendigione le mogli di Neri (e) di Losso; riavemo la carta fata a noi.
MCClxxj, dì vj usciente febraio. Conperamo da Neri f. Uberti (e) da dona Altovesse sua madre u· podere chon cassa (e) torre (e) casamenta con diece peçe di terre, parte avigniata, posta nel populo Santa Maria Oltrolme, ternafinata come in carta; chostoci lb. lxvj; aveglile aloghata ad afitto l'anno p(er) trentasei istaia di grano; à lla carta s(er) Giovani not. f; Bonasere.
Anche fece sumiglia[n]te vendigione (e) promesione Pilosso (e) Pancio suoi frateli f. Uberti, (e) diè parola (e) consentie la moglie del deto Neri a questa vendigione; fecene carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxj, dì x ançi k. novenbre. Conperamo da Gualchieri f. Forti da Martigniana una peçça di terra posta nel piano d'Orme: j mess(er) Albertino, ij rio, iij Bonaventura f. Forti, iiij Giunta Berardoni; (e) dona Bellafante conse[n]tie (e) diè parola; ène malevadore Ricovero f. Pandolfino da Martigniana; chostoci lib. xj (e) s. v; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini; riavemo la carta fatta a noi.
MCClxxj, dì x ançi k. novenbre. Conperamo da Ricovero f. Pandolfini da Martigniana una peçça di terra posta nel piano d'Orme: j fiume d'Orme, ij i detti conperatori, iij Dolcebiancho, iiij Nuova Venture (e) le rede Amanati; cho[n]se[n]tie (e) diè parola a questa vendigione la madre (e) la moglie del deto Ricovero; ène malevadore Gualchieri f. Forti da Martigniana; chostoci lb. vij (e) s. v; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlesse; riavemo la carta fatta a noi.
MCClxxij, dì otto intrante aprile. Conperamo da Giunta f. Ricobaldi (e) da Ubaldino su' figliuolo da Martigniana una peça di terra posta a Metata nel populo Santa Maria Oltrolme: j, ij via, iij terra dela chiesa Santa Maria Oltrolme, iiij apu[n]tata; chostoci s. xxxv; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxij, dì otto intrante aprile. Conperamo da Giunta f. Ricobaldo e da Ubaldino su' figliuolo una peça di terra posta nel piano d'Orme: j fiume d'Orme, ij i detti conperatori, iij mess(er) Albertino, iiij terre dela chiessa di Santa Maria Oltrolme; chostoci s. xv; à lla carta s(er) Maghinardo not.
MCClxxij, dì otto intrante novenbre. Conperamo da Ughulino f. Albertini da Caporlese u peço di terra posta nel piano d'Orme i· luogho k'è deto Ischandalaio: j i detti conperatori (e) s(er) Maghinardo (e) Muto, ij poggio, iij Giovani Boni[n]segnie, iiij fiume d'Orme; chostoci lb. iij e s. x; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxij, dì otto intrante novenbre. Conperamo da Tuccio f. Dati da Martigniana una cassa (e) quatro peççe di terre (e) un colto (e) anche il terrço d'u· cholto ivi preso da lato ala cassa, la quale terra (e) cassa è posta a Martigniano i· luogho ke si dice Lu[n]ghagniana; chostò lib. l; à lla carta s(er) Porcho f. Iacopi Porceli da Camartile; facemo rifare la cassa; chostoci lb. xxv.
MCClxxij, dì otto intrante novenbre. Conperamo da Iacopo f. Rinaldi da Martigniana u· peço di terra posta a· rrio dele Vali nel populo San Barçolomeio a Martigniana: j Cieserino f. Feci (e) ij fiume d'Orme, iij Bo[n]venuto Conpagni, iiij via; consentie (e) diè parola la moglie; à lla carta ser Porcho not. f. Iacopi Porceli da Enpoli; chostò lb. vj.
MCClxxij, dì x intrante novenbre. Conperamo da Filippo f. Giovanni bachalare da Martigniana tre peççe di terre (e) mure (e) spaçço (e) risedio poste ne' confini dela villa di Loro; la prima peçça di terra co· mura (e) /e/ spaço e risedio posta nela villa di Loro: j via, ij Baldo Gherardi, iij Arrigho f. Bonacolti, iiij Arrigho predetto; la seconda peçça di terra posta ivi presso i· luogho k'è detto a· Rio: j Arrigho Bonacolti, ij Bonaventura Bonaiuti, iij (e) iiij Filippo Giovanni; la terrça peçça di terra posta i· lugho k'è detto ala Prunicia: j rio di Piacano, ij Margherita f. Leggieri, iij Giunta Berardoni, iiij il deto Arrigho; costoci lib. xxij; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini.
MCClxxij, dì due intrante março. Conperamo da Bonaventura f. Forti da Martigniana una peçça di terra (e) vignia posta i· luogho ke si chiama a Filichaia nel populo Santa Maria Oltrolme: j Nuova f. Forti, ij le rede Vernaci, iij fosato, iiij i predetti conperatori (e) Giunta f. Berardoni; avene la parola dela moglie; chostoci lib. xiij (e) s. x; à lla carta s(er) Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese.
MCClxxiij, in k. março. Conperamo da Tuccio (e) da Bonaiuto (e) da Nello (e) da Carducio frateli f. Dati da Martigniana u· peço di terra parte avigniata posta nel populo Sa· Bartolomeio di Martigniana a· rio dala Lecia: j i detti conperatori, ij rio, iij, iiij Lotteri[n]gho f. Guidi; chostoci lb. xiiij; avene la parola dela madre loro (e) la parola dela moglie del detto Tucio; à lla carta s(er) Giovani not. f. Bonasere.
MCClxxiiij, dì due intrante aprile. Conperamo da Benvenuto f. Conpagni dala Lecia u· peço di terra posta a· rio dale Vali nel populo Sa· Bartolomeio a Martigniana: j Cieserino f. Feci, ij il fiume d'Orme, iij i detti conperatori, iiij via; costoci lb. viiij; avene carta fatta a noi p(er) mano di s(er) Porcho not. f. Iacopi Porceli.
MCClxxij, dì otto intrante novenbre. Conperamo da Bacialieri f. Rinieri Gianini (e) da Iacopina sua serochia (e) figliuola del detto Rinieri un podere (e) una chassa (e) due murati (e) piaçça (e) abituro chon u· peçço di terra (e) colto (e) vignia (e) aia (e) capana posta a Guerile nel populo Santa Maria Oltrolme: j (e) ij la chiessa, iij, iiij via piuicha; la seconda peçça posta ivi preso: j, ij Canbio, iij fosato, iiij le rede Balda[n]çe; la terça peça di terra al Pogierello: j via, ij la chiessa, iij Ughulino Albertini, iiij fosato; la quarta peçça di terra posta nel detto luogho: j, ij via, iij, iiij la deta chiessa; (e) anche gienerale mentte tute altre terre (e) vigni'e posesioni k'eglino avesono o ch'a loro s'apertenessono nel detto luogho (e) nel populo di Santa Maria Oltrolme (e) nel populo di Sa· Iacopo a Strigliano (e) nel populo di San Giovani a Monteraoli (e) nel confini di tuto il pivieri; costoci lib. C; à lla carta Maghinardo not. f. Albertini da Caporlese; riave· lla carta fatta a noi.
Anche sì demo e spendemo i· riconcio dela casa lb. xviij.
MCClxxiiij, dì v intrante giugnio. Conperamo da Leone il qual è detto Lone f. Genovesse da Santa Maria Oltrolme chon parola dela moglie (e) dela serochia un podere chon cassa (e) terra (e) vignia (e) bosscho (e) risedio posto nel populo Santa Maria Oltrolme; (e) inprima una cassa (e) una peça di terra (e) vignia (e) boscho posta nel deto populo ke dett'è: j noi (e) Bonte[n]ppo Davini, ij i detti conperatori (e) Bonte[n]ppo Davini, iij via, iiij Bonarlo Achoppi (e) le rede Aldobrandini (e) le rede Giuliani; anche un'altra peçça di terra posta al chanpo Chavalini nel detto populo: j la chalonacha di Martigniana, ij Filippo f. Averardi, iij i detti conperatori (e) Bonte[n]ppo predetto; anche un'altra peçça di terra nel piano d'Orme: j il fiume d'Orme, ij le rede Guiduci (e) Giunte Pagliai, iij via, iiij Gianni Talomei; (e) tute altre terre (e) posesione k'eli avese nel detto luogho; chostò lib. lxij; à lla carta s(er) Giovani not. f. di s(er) Dato Buiamonti da Paterno.
MCClxxiiij, dì viij intrante março. Conperamo da Feci (e) da Guido frateli f. Conpagni un podere chon casse (e) terre (e) vignie (e) boschora posto nel populo di San Donato a Laviçano, corte di Quarantola, cho' suoi chonfini (e) chon ognie ragione ch'a questo podere s'apertiene, p(er) preçço di lib. CC; avene carta fatta per mano di s(er) Bencivenni not. f. Gianni da Montelupo.
MCClxxj, dì cinque usciente novenbre. Conperamo da Birri[n]ghieri f. Ardovini da Valechie un podere chon cassa (e) terre (e) vignie posta nel populo di Sa· Michele a Valechie i luogho k'è detto dala Chosta; la prima peçça dela terra chola chasa è posta i· lugho ch'è detto ala Chosta: dal primo via (e) ij Bandino (e) iij fossato (e) iiij le rede Guidalotto; anche un'altra peçça di terra posta ivi presso: dal primo lato le rede Guidalotti Dandi (e) ij fossato (e) iij (e) iiij la detta terra infra[s]critta; anche un'altra peçça di terra posta nel detto luogho: (e) j (e) ij le rede Guidalotto Dandi (e) iij fossato (e) iiij Megliorato; anche una peçça di terra posta ivi presso: j via (e) ij fossato (e) iij Be[n]venuto Arrighi (e) Ghalghano, iiij via; anche un'altra peçça di terra posta ivi presso: j via (e) ij terra dela chiessa (e) iij le rede Guidalotti, iiij le rede Iacopo Bonaiuti; anche un'altra peçça posta ne detto luogho: j via (e) ij le rede Ischarlati, iij fossato, iiij Boni[n]segnia; anche un'altra peçça di terra posta ivi: j le rede Guidalotti (e) ij fossato (e) iij (e) iiij Iacopo; anche un'altra peçça di terra: j fossato, ij (e) iij le rede Guidalotti, iiij Iacopo Bonamichi; anche un'altra peçça di terra posta nel deto luogho: j (e) ij le rede di Iacopo Bonamichi, iij Boni[n]segnia, iiij la detta terra; anche un'altra peçça di terra: j (e) ij (e) iij le rede Guidalotti (e) iiij Bertuccio; anche un'altra peçça di terra: j i figliuoli Alberti (e) Iacopo, iij le rede Guidalotti Dandi (e) iiij fossato; ène carta p(er) mano di s(er) Petro not. f. Toschani.
MCClxxx, dì ij di genaio. Avemo conperato da Mano Romanacio da Paterno de· p(o)p(o)lo di Santa Maria Ultrorme uno peczo di terra, vigna (e) colto con casa, capana, forno (e) porcile sop(r)a quella posta nel popolo di San Barzolameo di Corbinaia così (con)finata: dal p(ri)mo via, dal secondo la decta chiesa et Ventura Saracini, dal t(er)zo rio, dal quarto Bertino Contri e le rede Ormanni, (e) nostra infra questi t(er)nifini tutta, prezo lb. lxxxxv; avene mallevadore s(er) Dato not. f. Buiamo(n)ti; (e) Dato f. del detto Rom[a]nacio dea fare simile venditione (e) mado(n)na Amata mollie del detto Ma(n)no ci dea (con)sentire (e) deaci dare i(n) questo agosto ke viene uno mogio di grano (e) dea avere i fruti di qui ad Ogna Santi; avene carta p(er) man(o) di s(er) Giova(n)ni Bonasere not.
In quello anno, dì iij di genaio. Avemo comperato da Dietaiuti Gualchieri da Santa Maria Ultrorme uno peczo di t(er)ra, vingna (e) colto con meza casa (e) capana possta nel detto popolo: dal p(ri)mo via (e) dale tre latora nostra; la s(e)c(on)da pecza di t(er)ra posta al canettale: dal p(ri)mo nostra, dal s(e)c(on)do rivo, dal t(er)czo le rede Nicolai, dal quarto via (e) Bonte(m)pi; la t(er)za posta i(n) vignale: dal p(ri)mo <e> nostra, [...] Bonte(m)pi, dal t(er)zo nostra, dal quarto Porcho not.; la quarta pecza posta al bosco: dal p(ri)mo di s(er) Porco not., dal s(e)c(on)do nostra, dal t(er)zo di s(er) Porco not., dal quarto fossat[o]; (e) tutte l'altre t(er)re, vigne (e) poss(essioni) k'elli à in quello popolo (e) i(n) quelle parti, p(er) p(re)zo di lb. xxxij; (e) p(ro)mise di fare sì ke Iacobo suo fratello farà similliante venditione (e) ke mado(n)na Benvenuta sua mollie (e) mado(n)na Fiordivilla sua madre (con)sentirano a queste cose di qui a ddì xv, a detto del savio nostro, e-l Piloso Ub(er)ti n'è mallevadore; et s(er) Dato Buiamo(n)ti not., il quale n'avea carta p(er) p(ro)p(r)io (e) ke dovea avere sei mogia di grano p(er) afficto di queste t(er)re, (e) dicea ke n'era carta p(er) s(er) Porco not., ci revendeo queste t(er)re) (e) finio quello afficto ratificando quella venditione; (e) p(ro)mise di defende(re) p(er) suo dato (e) f(a)c(t)o, (e) (con)fessone p(er) p(re)zo lb. dece(m)otto del sop(r)ad(e)c(t)o p(re)zo p(er) volontà del deto Dietaiuti, (e) fece mandare al detto Porcho not. di cancellare la carta del'afficto p(re)detto (e) ke li dea la carta del p(ro)p(r)io; e di tutte queste cose è carta p(er) man(o) di s(er) Giova(n)ni notaio f. Bonasere.
MCClxxxj, dì xxiij intrante ottobre. S(er) Nicholaio not. f. Doni de dare lib. lxxxj (e) s. xiiij di qui a ventuno die intrante dicenbre p(ro)simo, ke li prestamo: ène carta p(er) mano di s(er) Petro f. Toscha[n]i.
MCClxxxj, dì xiij intrante giennaio. S(er) Nicholaio questo die.
Giusto f. Guidi Giustini da Feçana de dare . . . ke gli rimasse a dare.
MCClxxx, dì tre intra(n)te gennaio. Orlandino f. Felice del p(o)p(o)lo di Santa Maria ala Torre ci de dare xxxiiij fiorini d'oro, ke li prestamo di qui ad uno anno p(ro)simo; carta p(er) Lotteringo not. da Ma(n)çano.
MCClxxxj, dì tre usciente ottobre. à dato Orlandino xxxiij fiorini d'oro (e) soldi venti tre di picioli questo die.
Dì vij in[trante] gennaio. Basto f. Bone(n)sengne dala Torre ci de dare viiij fiorini d'oro (e) v guelfi, ke li prestamo di qui ad uno anno p(ro)x(imo): avenne mallevadore Forese f. Toringuccii da Ma(n)çano; ènne carta p(er) Lotteringo not.
Dì vj di ge(n)naio. Niccolao f. Bera(r)di da Lungagniana ci dee dare lib. xxxviiij di qui a kalendi agosto; carta p(er) s(er) Giova(n)ni di s(er) Dato.
MCClxxxiiij, dì xj intrante febraio. Nicholaio medesimo ci à dato lib. xv p(er) merito di questa ragione.
MCClxxxiiij, dì xj intrante febraio. Nicholaio medesimo ci à dato lib. xxxviiij questo die.
Dì x di dicenbre. Bencivenni fil. C...ni not. da Monte Lupo ci de dare lbr. lxiiij ke gl'o p(re)stato, t(er)mine un ano; carta p(er) s(er) Baldo not.
Dì xxviij di dicenbre. Stagius (e) Ventura fratelli fil. Miniati da S(an)c(t)a Maria Oltrorme, p(r)incipali, (e) Carello loro fratello, mallevadore, ci deono dare lbr. viij s. xij t(er)mine un anno; carta p(er) s(er) Baldo not.
Rimane a dare di questa carta s. xvij.
In Dei no(m)i(n)e, amen. MCClxxxj, dì xxviiij d'ap(r)ile. Ub(er)tus f. di messere Boldrone, Bucello f. Bencivenni da Erbana ci deono dare lib. xxxvj t(ermine) di qui ad uno anno; carta p(er) mano di s(er) Petro not.; (e) fare il pagam(en)to in fiorini d'oro, l'uno p(er) s. xxxiij.
Questo die. Iacopo f. Amicheti da Calvana, Michele f. Rub(er)ti da Mo(n)talbino ci deono dare lib. vj t(ermine) d'uno anno; carta p(er) mano di s(er) Petro da Mo(n)tesp(er)toli; (e) fare il pagam(en)to in fiorini d'oro, l'uno p(er) xxxiij s. (e) no(n) più. Demo termine a Michele di qui in k. novenbre.
MCClxxxj, per meço aprile. Terino f. Nevaldi da Caste· Fiorentini de dare lib. lx questo die, ke li prestamo, ke gli paghò p(er) noi Neri Ardi[n]gheli (e) Lapo Artinigi, ke disse Terino ke dava in pani p(er) ve[n]degli nela bottegha sua; deci dare fiorini d'oro p(er) trentatré soldi l'uno; e per questi danari sì avemo carta di propio dela terra (e) dela cassa da Striano; fecene carta s(er) Giovanni not. f. Bonasere, p(er) pregio di lib. C; avene una carta fatta a noi chome Terino l'avea conperata, ke la fece s(er) Ruberto Nava[n]çati.
MCClxxxj, dì uno ançi k. maggio. Bonacolto f. Bonaguide da Ciliciaula de dare lib. vj e s. viij in fiorini d'oro p(er) trentatré soldi l'uno, termine u· messe p(ro)simo; carta s(er) Petro not.
Dì due intrante maggio. Trufino f. del Forte de dare s. xxv questo die, ke li prestamo in sua mano.
MCClxxxj, dì xvj intrante aprile. Fetto f. Boneri (e) Bichiello· f. Bencci (e) Geppo f. Venture del populo dela pieve di San Piero i· Mercato deono dare lib. xlv termine uno anno; avene carta fatta a noi p(er) mano di s(er) Divalore not.
MCClxxxj, dì otto intrante maggio. Bichiello f. Benciveni del populo dela pieve di San Piero i· Mercato de dare xxxj fiorini d'oro termine uno anno; à lla carta ser Lotteri[n]gho not. f. Tori[n]ghucci.
A dato Bichiello medesimo xxxj fiorini d'oro dì x intrante novenbre di sua mano.
MCClxxxj, dì xij intrante maggio. Montanino f. Bericordati del populo dela pieve di San Piero i· Mercato de dare lib. xxiiij di qui ad uno anno p(ro)simo, ke li prestamo: à lla carta s(er) Petro not.; de dare e paghare di fiorini d'oro p(er) trentatré soldi.
MCClxxxj, die vij di maggio. Avemo comperato da Filippo Palmieri de' Gottoli da Pisignan(o) (e) Dono (e) Vanni (e) Currado suoi filioli uno podere posto nel popolo di San Quilico il Vecchio così (con)finato; la p(ri)ma peza con capana murata (e) capana palliaia: dal p(ri)mo via, dal s(e)c(on)do t(er)ra ke fue di Bonaffede Burnetti, dal t(er)zo fossato, dal quarto i filioli di Stasgio overo dei Bottaccini; la seco[n]da peza posta ivi dal'altra p(ar)te dela via: dal p(ri)mo quella via, dal secondo dei Bottaccini, dal t(er)zo gora del molino da San Vi[n]cenzo, dal quarto di Bate Guidi (e) dei filioli di Stasgio; (e) tutte l'altre t(er)re ke av.no i(n) quello popolo, p(er) p(re)zo di lb. quatrocento di picioli i(n) fiorini d'oro p(er) quello ke val.no; comune me[n]te; avene mallevadore Leone Palmieri (e) s(er) Iacobo di Stascio (e) Bate Guidi (e) Lapo Arrighi, tutti dei Gottoli, (e) carta p(er) mano di Giovani not. Bonasere da Sant'Angiolo.
Facemone loro pacto di rivenderlo di qui ad quatro anni quando elli vorrano, (e) deranoci lb. quatrocento di picioli i(n) fiorini d'oro p(er) quello ke varrano comunem(en)te ale tagole, (e) pagheranoci l'affitto ke ne p(ro)misero, ond'è carta p(er) Ma(n)no not. f. Uguicioni da Mo(n)te, (e) dai quatro anni inna[n]çi potiamo costri(n)ge(re) loro ke rico[m]perino (e) deanoci i den. quome detto è quando volemo, ed elli possono rico[m]perare quando volliono sì come detto è, (e) di questi pacti si n'è carta p(er) mano del detto Giova(n)ni not.
It. avemo allogato loro questo podere i(n) quatro anni, (e) deanoci dare nela finie di ciascuno anno di quelli quatro anni p(er) affictto lb. quaranta di picioli i(n) fiorini d'oro p(er) quello ke varrano com[u]ne mente ale tavole; avene mallevadore Franco f. Ruggeri Porcellin(i) di Piaza, (e) carta p(er) s(er) Ma(n)no notaio f. Uguicio(n)i da Mo(n)te.
MCClxxxiiij, dì xxvij intrante febraio. Filippo à dato l'afitto d'unno anno passatto, ke ci promisse p(er) lui Francho f. Ruggieri Porcelini: ponemogli ke-l detto Francho gli ci de dare ina[n]ççi chon a[n]che danari.
Dì xxvij intrante maggio. Bonaventura f. Bonaiuti del populo di Santa Maria Oltrolme de dare vj fiorini d'oro di qui ad uno anno; à lla carta s(er) Giunta not. f. Manetti da Caste· Fiorentini.
Dì xxvij intrante maggio. Segnia f. Ubaldini da Licigniano de dare xij fiorini d'oro, termine uno anno: ène malevadore Guido f. Ubaldini da Paterno; à lla carta s(er) Petro not.
Ser Acho(n)cio notaio del malificio viiij quaderni di pechora.
Ser Acho(n)cio iiij quaderni (e) meço di ba(n)bagia.
Ser Acho(n)cio iij charte da choverte.
Ser Acho(n)cio meça charta di pechora.
Ser Acho(n)cio xj cha(n)dellotti tra ij sere.
Belli(n)cione (e) Berli(n)chieri ij quaderni di pechora per li sta(n)çiame(n)ti.
Belli(n)cione (e) Berli(n)chieri ij quaderni di pechora p(er) l'e(n)trata (e) p(er) l'uscita.
Belli(n)cione (e) Berli(n)ghieri j quade(r)no di ba(n)bagia p(er) schrivere l'e(n)trata (e) l'uscita
Ser Guido del Chericho viiij quaderni di pechora.
Ser Tori(n)go (e) ser Guiglelmo viiij quaderni di pechora.
Ser Tori[n]go (e) ser Guiglelmo ij quaderni di ba(n)bagia.
Ser Chosa iii quaderni di pechora.
Ser Ma(n)no iiij quaderni di pechora.
Ser Bo(n)cho(n)te j quaderno di pechora.
Ser Guicardo j quaderno di pechora p(er) le '(n)brevature.
Ser Cione j charta di chavreçç[o], fue di frate Giorgio.
Ser Cione meça charta di pechora p(er) fare j lettera.
Messer Guiglelmo xj cha(n)dellotti.
Narduccio fratello di Ceni p(er) sé (e) p(er) Ceni p(er) quaderni (e) p(er) charte (e) p(er) cha(n)dellotti (e) p(er) cera nuova s'aoperaro (e) si died(e)ro agl'uficiali del chomune di Prato p(er) li chamarli(n)ghi, lib. v (e) s. viiij.
Giova(n)ni riceve(n)te p(er) Piricuolo p(er)ché ci regoa taule (e) chasse da chasa de· f. del Fro(n)te al palagio della podestad(e), d. iiij.
Be(n)ci messo p(er)ché a(n)dò a fFire(n)çe chon una lettera a mes[ser] Fredi p(er) i(n)venire chome li Fiore(n)tini pagassero lo passagio al vichario, p(er) iij dì, s. vj.
Bene(n)te(n)di speciale p(er) ij li. (e) terço di cha(n)dellotti (e) p(er) iij u(n)ce di cera verde, s. viiij. Ebeli ser Cione.
Ciuto messo p(er)ch'a(n)dò a fFirençe alla podestade chon una lettera, p(er) iij dì, s. vj.
Ser Cione più di meça charta di pechora p(er) j lettera, ***.
Meglorino f. dell'Aiuto p(er) sonatura della cha(n)pana del chomune la sera (e) la mattina (e) a llaude di sa(n)ta Maria (e) p(er) lo cho(n)siglo p(er) lo mese di febraio, s. xxv.
Martello messo p(er)ch'a(n)doa a Volterra p(er) lo chomune chon una lettera alla podestade (e) a' chapitani di Volterra, s. viij.
Messere Rosso della Tosa nostra podestade p(er) lo salario suo p(er) lo mese di ge(n)naio, lib. l.
Giu(n)tino Belforti p(er) j tascha ove noi tenemo li quaderni, d. xxj.
Bellino messo p(er)ch'a(n)dò a fFeghine a i(n)venire lo malificio che ffue fatto sopra Ghino f. Bene(n)te(n)di, d. iiij.
Gia(n)nuçço messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Chapochio messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Chapriuolo messo p(er) simigla(n)te chagione ***.
Mato messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Be(n)cino messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Rugieri messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Ma(n)gnale messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Chiarato messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
Gieri messo p(er) simigla(n)te chagione d. iiij.
It. Biliotto messo p(er) simigla(n)te chagione; ch'a(n)doa al Chastello Nuovo, d. <iiij> vj. Ca(n)cellato p(er)ciò ch'è scritto di sopra.
Richovero maestro p(er) j die che llavoroa a' sedi ove siede lo chavalieri della podestade (e) ' notari de' chamarli(n)chi a rrichoglere le ch[ond]a(n)nagioni nel palagio, d. xl.
Ranuccio f. Melanesi da fFeghine p(er) meça parte d'una cho(n)da(n)nagione d'un'achusa ch'elli fece <d'Odolino> di Giova(n)ni f. Oddolini da Cerreto di ve(n)ti soldi p(er) messere Giova(n)ni Rosselli, (e) diedilili p(er) choma(n)dame(n)to de<l> messere Rosso della Tosa (e) p(er) chapitolo di chostoduto, s. x.
Ma(n)nuccio p(er) sé (e) p(er) Betto p(er) xvij quaderni di ba(n)bagia p(er) soldi tre l'uno, li quali avemo dati agl'uficiali del chomune, s. lj.
Questi sono quelli ch'a(n)daro (e) fuoro al guasto d'Albertescho (e) di Richovero da Mo(n)te Rebbioro.
Chermo(n)tese messo p(er) quello guasto d. xij;
Merchato messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Fabruccio messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Ligo messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Bello messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Be(n)cino messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Piero da sSavi(n)gnano messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Chiarato messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Chapriuolo messo p(er) simigla(n)te chagione ***;
Giova(n)ni messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Ferro messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Gia(n)nuçço messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Gieri messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Granato messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Chapocchio messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij;
Mato messo p(er) simigla(n)te chagione d. xij.
Maestro Be(n)cive(n)ni p(er) v taule (e) p(er) piccuoli li quali s'aoperaro a' sedi (e) al descho <della> là ove sta a rrichoglere le cho(n)da(n)nagioni lo chavalieri della podestà, s. xij d. x.
Va(n)ni f. ser Bartoli p(er) i(n)chosto lo quale ebbe ser cCione (e) ser Acho(n)cio (e) ser Guiglelmo (e) ser Tori(n)go, d. xij.
Messere Ivano p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria cho(n) messere La(n)do a lLucha cho(n) iij chavalli p(er) vij dì, lib. vj (e) s. vj.
Messere La(n)do p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria cho(n) messere Ivano a lLucha cho(n) iij chavalli p(er) vij dì, lib. vj (e) s. vj.
Ser Bo(n)cho(n)te p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Sa(n)ta Trinita, s. x.
Ser Guiccardo p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Sa(n) Giova(n)ni, s. x.
Ser Bonachorso Ranieri Bononi p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Chapo di Po(n)te, s. x.
Ser Guiglelmo p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Gualdimari, s. x.
Ser Tedaldo p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta a Chorte, s. x.
Ser Iachopo Albertinelli p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Fuia, s. x.
Ser Ivano p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Travagli, s. x.
Ser Tori(n)go p(er)ché riceveo le sarame(n)ta dagl'uomini di Porta Tieçi, s. x.
Ciuto messo p(er)ch'a[n]doa a fFirençe cho(n) ij lettere, l'una alla podestade e ll'altra a messere Fredi, per ij dì, s. iiij.
Ser Torello f. ser Guiglelmi perch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria cho(n) ij chavalli a fFire(n)çe p(er) lo fatto de· f. Ranuccini del Forese (e) di Burnetto Allachieri p(er) iiij dì, s. xlviij.
Ser Torello p(er)ch'a[n]doa a fFire(n)çe i(n)n a(n)bascharia p(er) lo fatto del f. Ra<c>nuccini del Forese cho· ij chavalli p(er) iij dì, s. xxxvj.
Dino Bonave(n)ture p(er) j sagola che ssi puose alla cha(n)panela di sulla torre del palagio, d. xxx.
Cenio Gualganotti p(er) sé (e) p(er) Soldo suo cho(n)pa(n)gno, p(er)ch'a(n)doa a messere lo re Charlo chon una lettera p(er) lo fatto della leçione della nuova podestade, p(er) xl dì, lib. xvj.
Gherarduccio fabro p(er) ij manichi di ferro che puose a' bossoli, s. ij.
Filippo maestro p(er) viij taule (e) p(er) ij chorre(n)ti (e) p(er) iiij travicelle, aoperarsi a' sedi della sala <della> nel palagio della podestade, s. xliij d. x.
Filippo maestro p(er) ij taule, l'una s'aoperò a' sedi ove tiene la podestade ragione (e) l'altra a manichani suso la famigla della podestà, s. viij.
Be(n)cive(n)ni maestro p(er) iiij manichi da piccuoli da trespili della me(n)sa della podestade, d. xij.
ij abetelle che lle ci raprese(n)toa Ceni, le quali s'aoperaro nel palagio alle balestra qua(n)do fue podestade messere Giova(n)ni Rosselli, ***.
Questa sì è l'uscita del mese di março.
Bello messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera alla podestade, p(er) iij dì, s. vj.
Gieri messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera alla podestade, p(er) ij dì, s. iiij.
Ubertino maestro p(er) v taule (e) per iiij picciuli che ssi aoperaro a' sedi (e) al d(e)scho ove stae lo chavalieri della podestade (e) ' notari de' chamarli(n)ghi nel palagio a rrichoglere le cho(n)da(n)nagioni, s. xij (e) d. x.
iij abetelle aoperamo a' detti sedi qui di sopra, le quali due fuoro quelle che cCienio mi raprese(n)toa, le quali s'aoperaro alle balesta nel palagio al te(n)po della se(n)gnoria di messere Giova(n)ni Rosselli, ***.
Maestro Stefano tesorieri di messere lo re Charlo p(er) la paga de' v chavalieri (e) quarta della tagla li quali cho[n]ti(n)gono al chomune di Prato, ciò è p(er) ij mesi, p(er) febraio (e) p(er) março, (e) p(er) lo passagio di iiij mesi, p(er) dice(n)bre (e) p(er) ge(n)naio (e) p(er) febraio (e) p(er) março, CCxxxvj lib. s. v.
Ser Gia(n)ni q(uondam) Bene(n)chase p(er) iij quaderni (e) p(er) j charta di pechora dachoverta,ebeli ser Chosa, s. iiij (e) d. x.
Guido nappaio p(er) j ceppo che ss'aoperoa a' sedi ove siede lo chavalieri della podestà a rrichoglere le cho(n)da(n)nagioni, d. viiij.
Be(n)cive(n)ni fabro p(er) ij paia di ferri da i(n)fereare uomini p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, s. v (e) d. vj.
Ser Gia(n)ni q(uondam) Bene(n)chase p(er) iij char[te] di pechora da choverte, ebe le ij ser Acho(n)cio, ebbe un'altra ser Gucardo, p(er) fare le charte delle presta(n)çe, d. xij. Lib. CCxxx<viij>vij (e) s. vj d. j.
Bello messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera alla podestade p(er) lo fatto del f. Tramaççi p(er) iij dì p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, s. vj.
Messere Rosso nostra podestad(e) p(er) lo salario suo p(er) lo mese di febraio, lib. l.
Messere Tieri giudice dell'apellagione p(er) lo salario suo p(er) lo mese di febraio, lib. xij (e) s. x.
Burnetto Allachieri p(er) chagioni di denari ch'elli adoma(n)dava al chomune di Prato, (e) aveane rapresagla sopra questo chomune, poscia sì ne fece cho(n)cio cho(n) questo chomune, lib. xij.
Maneo per ij li. di cha(n)dellotti, che le ebbe ser Cione notaio della podestade, s. vij.
Parente Gierbini, p(er) farne cho(n)care la porta di Porta Fuia, j spa(n)ga di ferro la quale mi ra(p)presentoa Cenio, ***.
Betto Boni(n)se(n)gne p(er) vj quaderni di ba(n)bagia, ebene ser Cio[ne] iiij (e) choloro ch'ase(n)praro li difetti j (e) ser Acho(n)cio j, s. xviij.
<Ser Acho(n)cio> Betto Boni(n)se(n)gne p(er) j quaderno di ba(n)bagia s. iij; ebelo ser Acho(n)cio.
Queste sono le remuneraçioni che ffecero li chapitani messere Aldibra(n)dino (e) messere Tori(n)gaccio (e) Bonaiuto Po(n)çi (e) Fabro messere Iachopi.
Ser Boncho(n)te notaio de' detti chapitani p(er) j charte le quale li fuoro cho(m)messe da' chapitani, (e) p(er) uno sta(n)çiame(n)to che ffece della chasa dal Po(n)te Petreno, s. xxv.
Ser Bo(n)cho(n)te <p(er) uno sta(n)çiame(n)to riformato <<nella parte>> nel cho(n)siglo> p(er) se(n)saria di CCC lib. che ss'accattaro da Patino f. Bo(n)singnori, s. xij.
Ser Bonachorso Ranieri p(er) j charta che ffece de' denari che ss'achattaro da Patino f. Bo(n)singnori, li quali fuoro trece(n)to livre, s. xij.
Cenio Gualganotti p(er) v dì che stette a ffare le spese a choloro che ffecero lo chostoduto alla Badia, s. xv.
Ser Cione f. Iachopi p(er)ché asse(n)prò lo brivileggio che ci ma(n)doa messere lo Papa p(er) lo fatto de' Pisani, s. x.
Ser Uguiccione notaio della podestade p(er) ij charte di sindagato, che ffece l'una qua(n)do a(n)doa ser Torello a fFire(n)çe, (e) l'altra qua(n)do a(n)doa messere Ivano (e) messere La(n)do a lLucha, (e) p(er) asse(n)pratura di chapitoli, s. xx. Died(e)lili Novelluccio.
Puccio Lama(n)dine ba(n)ditore p(er)ché ffue chiamato sindago del chomune p(er) tuto l'a(n)no, lib. iij.
<Ser Torello f. ser Guiglelmo> Tuccio Bonetti p(er)ché stettero ' a cernere li focholari (e) a purifichare gl'erori de' deti focholari p(er) v dì, s. v.
Cencio Biliotti p(er) simigla(n)te chagione s. v.
Ventura Aloni p(er) quella medesma chagione s. v.
Ubertino di messere Berardo p(er) quella medesma chagione s.v. Lib. viij (e) s. xiiij.
Se· Risalito notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Tori(n)go notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Ti(n)gnoso notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
S(er) Be(n)venuto notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Sacchagnino Pratolini p(er) quella medesma chagione s. v.
Ghibaldo Ottava(n)ti p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Maççeo medicho p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Meglore medicho p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Torello notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Ranieri notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Guiglelmo notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Ser Ge(n)tile notaio p(er) quella medesma chagione s. v.
Questi sono quelli che ritrovaro li nuovi focholari:
La(n)berto Bonaiuti p(er)ché fue a ritrovare li focholari, s. x.
Ser Be(n)venuto notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Talavaccio p(er) quella medesma chagione s. x.
Maruccio del Ve(n)tura p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Filippo notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Tedaldo notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Marmoraio notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Guiglelmo Vivoli p(er) quella medesma chagione s. x. Lib. vij <(e) s. x>.
Ser Chosa notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Ghino di messere Soffredi p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Maççeo f. ser Aldobra(n)dini p(er) quella medesma chagione s. x.
Rustichuçço Crevelli p(er) q(u)ella medesma chagione s. x.
Ma(n)no Bellarelli p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Ma(n)gnificha(n)te notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Cha(n)bio Gottoli p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Borgo notaio p(er) quella medesma chagione s. x.
Messere Ubaldo giudice p(er)ché ffue a dittare (e) a fformare li sta(n)çiame(n)ti della podestade (e) la forma, s. x.
Messere Rodolfo giudice p(er) quella medesma chagione s. x.
Messere Meglorato giudice p(er) quella medesma chagione s. x.
Messere Giova(n)ni giudice p(er) quella medesma chagione s. x.
Ser Arrigo notaio q(uondam) ser Iachopi (e) ser Guiccardo <q(uondam) (e)> q(uondam) Meçoni p(er)ché stettero a richoglere le cho(n)da(n)nagioni del chomune cho(n) messere Me(n)brotto, p(er) caschuno s. x.
Ser Arigo notaio q(uondam) ser Iachopi (e) ser Guicardo q(uondam) Meçoni p(er) una charta di fine (e) di rifiutagione la quale fece Fede dafFire(n)çe, s. iiij.
Ser Arigo notaio q(uondam) ser Iachopi p(er) j charta di cho(n)fessione che ffece lo tesorieri di messere lo re Charlo p(er) la paga di ij mesi, s. iii. <Lib. vj (e) s. xvij> Lib. vij (e) s. vij.
Ser Guccardo notaio p(er) j charta che ffece di trece(n)to livre che ' chamarli(n)ghi cho[n]ffessaro da Puccio sindago del chomune, ite p(er) un'altra charta di duce(n)to diece livre che ' detti chamarli(n)ghi cho(n)fessaro dal detto Puccio, s. xiiij.
Ciuffino di messere Romeo p(er) choma(n)dame(n)to de' chapitani (e) p(er) volo(n)tade di messere Tieri giudice dell'apellagione stette a ffare (e) a rrivedere, chol detto messer Tieri, a vedere tute le ragioni de' daçi di tute le porte (e) a(n)che de' richoglitori de' difetti, (e) ancho fue a ffare le ragioni di tuti li regitori delle ville de' daçi: s. xxx.
Chalvello messo p(er)ché del mese di ge(n)naio (e) di febraio sonò la cha(n)pana di Sa(n) Donato a cho(n)siglo de' chapitani, (e) p(er)ché i(n)chiese li xxxvj omini che venissero al detto cho(n)siglo, s. v.
Ser Acho(n)cio notaio p(er) j charta d'apellagione p(er) fatto di messere Meglorato giudice (e) si(n)dago del chomune, (e) p(er) ij dì ch'a(n)doa a chavallo alla chasa de' malatti dal Po(n)te Petreno, (e) p(er) uno itibro sindigatus p(er) lo fatto di che modo Puccio ba(n)ditore fue fatto sindacho generale p(er) lo cho<cho>mune, (e) p(er) j charta che ffece delle vechie guardie della Paglaça rapresentaro li pregioni, s. xiij.
Da(m)miano pistore p(er)ché stette v dì alla Badia a ffare la chocina agl'uomini che ffecero lo chostoduto, s. xv.
Spedito messo p(er)ché stette v. dì (e) iiij notti a sservire alli statuari alla Badia, s. v.
Be(n)cive(n)ni messo p(er) quella medesma chagione s. v.
Ma(n)gnale messo p(er) quella medesma chagione s. v.
Gieri messo p(er) quella medesma chagione s. v.
Chapocchio messo p(er) quella medesma chagione s. v.
Anselmo che sta cho(n) Cha(n)bio La(n)bertini p(er)ché stette a sservire a' detti dalla Badia p(er) v dì (e) di notte, s. v. Lib. v (e) s. vij <Lib. v (e) s. iij. Lib. iiij (e) s. xij>.
Ser Fra(n)cionetto notaio p(er)ché dictoa la lettera ch'a(n)doa a messere lo re Charlo p(er) la leçione della nuova podestade, s. v.
Ser Maççeo notaio p(er) < la simigla(n) > quella medesma chagione s. v.
Bartolo maestro p(er)ch'a(n)daro i(n) servigio del chomune p(er) choma(n)dame(n)to della podestade p(er) iiij dì, s. iij.
Bene(n)te(n)di maestro p(er) quella medesma chagione s. iij.
Giu[n]tello Ve(n)ture (e) Boni(n)se(n)gna f. Lucche /(e)/ oli(m) guardie della Paglaçça p(er) lo chomune p(er)ché stettero a gua(r)dare la detta Paglaçça ve(n)ti (e) tre dì del mese di ge(n)naio p(ro)ximi debiano avere del salario lo quale toccha a Grifo della Cio(n)na (e) Betto gua(r)dia della detta Paglaçça p(er) quest'a(n)no secho(n)dame(n)te che (n)ne tocha p(er) die, a rragione di xj di l'a(n)no p(er) caschuno.
Tura Foretani p(er) me(n)do d'una me(n)sa d[a m]a(n)garvi su, la quale s'aoperoa a ma(n)garvi su li statuari, (e) la detta me(n)sa no(n) riebe, s. vij.
Bellino messo p(er)ch'a(n)daro p(er) Porta a Chorte (e) p(er) Porta Sa(n)te Trinita cho(n) choloro che ritrovavano di nuovo li focholari, d. xij.
Bello messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Ser Bo(n)cho(n)te notaio che ffue de' chapitiani p(er) lo salario suo p(er) ij mesi al te(n)po di messere Aldibra[n]dino (e) di messere Tori(n)gaccio (e) del Fabro (e) di Bonaiuto Pa(n)çi, s. xxx.
Bene(n)te(n)di maestro p(er)ché scho(n)fichoa la chatena del chomune del muro di chasa de' f. del Fro(n)te, d. x.
Ser Arrigo (e) ser Guiccardo nostri notari p(er) x charte di presta(n)çe, caschuna di ve(n)tuna livra: l'una si è del maestro Bo(n)singnore; (e) ser Choppia Bo(n)cha(n)bi, (e) ser Bericevuto dell'Abatone, (e) Bonagu(n)ta Manetti, (e) messere Bo(n)cho(n)pa(n)gno giudice, (e) di ser Bartolomeo, (e) Simi(n)te(n)di f. Bonave(n)ture, (e) di messere Bonaguida medicho, (e) messere Torrigano, (e) Taglaborgo (e) Giovanuomo del Fro(n)te; (e) p(er) u[n]'altra charta di trece(n)to livre che ss'achattaro da Pratini Bo(n)singnori p(er) li chavalieri della tagla (e) p(er) lo passagio: s. xxiij (e) d. vj.
Bucello di Taula p(er) la cho(n)da(n)nagione di ij bestie fatta p(er) lo giudice dell'apellagione, s. ij.
Giu(n)tello da Pi(n)ço di Mo(n)te p(er) xxiij dì che guardoa la Paglaçça del messe di <feb> ge(n)naio p(er) lo salario che ffue sta(n)çiato a Grifo della Cio(n)na (e) a Betto Ari(n)ghi p(er) sta(n)çiame(n)to de' chapitani, del salario de· Grifo (e) di Betto n'avemo a trarre s. xxviij.
Ligo messo p(er)ch'a(n)doa alla podestade (e) al chomune di Luccha /p(er)/ chon una lettera, p(er) vj dì, <s. vj> s. x.
Questi sono quelli messi ch'a(n)daro a ffare lo guasto di Chorsello f. Pratesi della sua chasa: Fabruccio messo d. xij, Forese messo d. xij, Giova(n)ni messo d. xij, Sinibaldo messo d. xij, Chapocchio messo d. xij, Sa(n)na messo d. xij, Ligo messo d. xij, Be(n)cino messo d. xij, Mato messo d. xy, Geri messo d. xij, Granato messo d. xij, Be(n)ci messo d. xij, Bello messo d. xij, Merchato messo d. xij, Biliotto messo d. xij, Spedito messo d. xij, Martello messo d. xij, Chiermo(n)tese messo d. xij, Margaglone messo d. xij, Chapriuolo messo d. xij. <S. lvij (e) d. vj> Lib. iiij (e) s. xviij.
Ser Guiccardo Meçoni p(er) ij quaderni di pechora, ebe l'uno ser Chosa, s. iij (e) d. <vij > iiij.
Ceccho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera alla potestade p(er) lo fatto di Ce(n)ni della Mu(n)gnaia, p(er) j dì, s. ij.
Nardo fratello di Cenio p(er) iiij quaderni (e) p(er) meça charta nostrati, ebe li due ser Guido del Chericho (e) li altri due ebe ser Cione notaio della podesta, (e) a(n)cho ebe la charta ser Cione, s. x.
Guaççaloto bastardo di messere Buccho p(er) ij dì che no(n) servio lo soldo da Mo(n)tetopori, s. v (e) d. iiij.
Puccio Schalabrino p(er)ch'a(n)doa sulla torre del palagio a rr<i>ilegare la fune della cha(n)pana, d. vj.
Mato messo p(er) cha(n)dellotti che gl'ebbe ser A(c)choncio, d. vj.
<Ligo messo>.
Chiarato messo p(er)ch'a(n)doa p(er) choma(n)dame(n)to della podestade <che> a' rigitori di Schi(n)gna[no] (e) da Chosi (e) da Vaiano (e) da Sufignano (e) da Bibiano che venissero dina(n)çi dal giudice della podestade p(er) lo fatto del divieto dell'olio, d. xiiij.
Bellino messo p(er)ch'a(n)doa p(er) la simigla[n]te chagione a' rigitori di Parmigno (e) di Fabio (e) di Faltugnano (e) di Pi(n)ço di Mo(n)te, d. xj.
Puccio f. Bonave(n)ture p(er) j fune che ss'aoperoa a llegare lo bracciuolo della cha(n)pana di sulla torre del chastello, d. xiiij.
Bene(n)te(n)di maestro p(er)ch'a(n)dò a guastare la chasa di Pratese di Palaçuolo p(er) j dì (e) terço p(er) choma(n)dame(n)to della podestà, s. iiij (e) d. iiij.
Bartolo maestro p(er) <la somi> quella medesma chagione, p(er) j dì (e) terço, s. iiij (e) d. iiij. S. xxviij (e) d. ijj.
Chiarito maestro p(er) quella medesma chagione, p(er) terço d'u(n) die, d. xiij.
Ivano maestro p(er) quella medesma chagione, p(er) terço d'u(n) die, d. xiij.
Riccho maestro p(er) ij parti d'u(n) die che llavoroa al balchetto della torre del chastello là ove sta la cha(n)pana, s. ij (e) d. ij.
Richovero maestro p(er) j die che stette a llavorare alla porta a Porta Fuia (e) p(er)ché prestoa lo chanape (e) la girella p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, d. xlvj.
Bartolo maestro p(er) j die che llavoroa alla porta di Porta Fuia p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, d. xl.
Boni(n)se(n)gna da Pi(n)ço di Mo(n)te, lo quale fue cho(n)pa(n)gno del Giu(n)tello a guardare la Paglaçça, p(er) xxiij dì che stette del mese di ge(n)naio a guardare la Paglaçça p(er) lo salario che ffue sta(n)çiato p(er) li chapitani a Grifo della Cio(n)na (e) a Betto Ari(n)ghi p(er) lo prossimo a(n)no <x> u(n)dici livre p(er) casschuno, (e) dovelli ritenere alle dette gua(r)die del lor salario, s. xxviij.
Messere Rodolfo giudice p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria a lLuccha cho(n) messere Guido p(er) lo fatto de· rRosso da Galcana p(er) vj dì cho(n) iij chavalli, lib. v (e) s. viij. Died(e)li p(er) noi Gino di messere Bernardo livre cinque (e) otto soldi; diedi di mia mano a u(n) suo fa(n)te.
Messere Guido di messere Gherardo p(er) quella medesma chagione, p(er) vj dì cho(n) iij chavalli, lib. v (e) s. viij.
Tura fabro p(er) iiij li. (e) iij u(n)ce d'auti li quali s'aoperaro al balchetto che ssi fece nella torre del chastello ove stae la cha(n)pana, s. iiij. Lib. xij (e) s. xviiij (e) d. vj.
Maneo p(er) vj cha(n)dellotti, ebeli ser Acho(n)cio, d. vj.
Messere Ivano p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria a sSiena cho(n) messere Vechio p(er) vj dì cho(n) tre chavalli, lib. v (e) s. viij.
Messere Vecchio p(er) <la> quella medesma chagione, p(er) vj dì (e) <d> cho(n) tre chavalli, lib. v (e) s. viij.
Bono(n)cho(n)tro maestro p(er) j chorre(n)te (e) p(er) j le(n)gno (e) p(er) j taula (e) p(er) ritorte le quali s'aoperaro alla porta da Porta Fuia p(er) choma(n)dame(n)to della podestade (e) p(er) parola de' chapitani, s. viiij (e) d. v.
Martello fabro p(er) ferri li quali s'aoperaro alla porta di Porta Fuia, s. viij.
Pare(n)te Gerbini operaio delle porti (e) de' po(n)ti p(er) fare portare le(n)gni alla porta di Porta Fuia, d. xviij.
Meglorino f. dell'Aiuto p(er) sonatura della cha(n)pana grossa da ssera (e) da mattina (e) a llaude della do(n)na nostra sa(n)ta Maria p(er) lo mese di março, s. xxv.
Ba(n)duccio dell'Alberto p(er) xvj ceri li quali fuoro di peso sedici libre, li quali offeriero la podestade (e) li altri uficiali alla badia a Ghiri(n)gnano p(er) la festa di sa(n) Benedetto, s. lvj.
Gia(n)ni p(er)ch'a(n)doa a Choiano (e) a sSa(n) Martino p(er) i(n)vinire lo malificio di Çaça da Miglana; Chiermo(n)tese messo, Giova(n)ni messo, Chapochio messo, Cuto messo, Magnale messo, Be(n)ci messo, Biliotto messo, caschuno d. due, d. xvjij; Chiarato messo <d. ij >. Lib. xv (e) s. xvij (e) d. viiij.
Messere Teri giudice dell'apellagione p(er) lo salario suo di due mesi, p(er) lo mese di março <(e) d'abrile>, lib. xijj (e) s. x.
Messere Rosso della Tosa nostra podestade p(er) lo salario suo p(er) lo mese di março, lib. l.
Meglorato maestro p(er)ché fue a guastare la chasa di Pratese di Palaçuolo p(er) u(n) terço di die, d. xiij.
Mato messo p(er)ch'a(n)doa a guastare lo secho(n)do die li beni di Guiglelmo da Monte Rebbioro p(er) lo micidio fatto di Nocchio chasieri di messere Rodolfino, d. xij.
Cioldo messo d. xij, Gieri messo d. xij, Granato messo d. xij, Merchato messo d. xij, Gia(n)ni messo d. xij, Ceccho messo d. xij, Bello messo d. xij, Be(n)cino messo d. xij, Margaglone mes- so d. xij, Martello messo d. xij.
Ceccho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)doa a i(n)venire lo malificio della fa(n)culla del Dolce da Piumo(n)te, <d. xij> d. ij.
Martello messo d. <x>ij, Gia(n)ni messo d. <x>ij, Cioldo messo d. ij, Bello messo <d. xij> d. ij, Granato messo <d. xij> d. ij, Ta(n)bella messo <d. xij> d. ij, Merchato messo <d. xij> d. ij.
Ser Guicardo p(er) ij quaderni di pechora, ebeli ser Cione, d. x l.
<Ser Acho(n)cio>.
Nardo Gualganotti p(er) iiij charte da choverte, ebe le due ser Acho(n)cio (e) l'altre due ser Cione, d. xviiij.
Nardo predetto p(er) j quaderno di pechora, ebelo ser Acho(n)cio, d. xxviiij. Lib. lxiiij (e) s. vij (e) d. viiij.
Be(n)cive(n)ni maestro p(er) cho(n)catura del descho d. xvij.
Be(n)cive(n)ni detto p(er) ij taule che ss'aoperaro al balchetto della torre del chastello ove sta la cha(n)pana, s. iiij (e) d. vj.
Ser I(n)saldo p(er)ch'a(n)doa a Charmi(n)gnano cho(n) messere Ubaldo p(er) lo chomune p(er) favellare a' Charmi(n)gnanesi, p(er) j die, s. iiij.
Guido Piaççe p(er) v taule che ss'aoperaro al balchetto della torre del [c]hastello ove stae la cha(n)pana, s. x.
Assaltino Veraci p(er) u(n) daçio che lli fue posto al te(n)po di messere Giova(n)ni Rosselli, d. xxxviiij.
Be(n)venuto cho(n)catore p(er) uno daçio che lli fue posto al te(n)po di messere Giova(n)ni Rosselli, s. xv (e) d. vj.
Giova(n)ni f. Rodolfini p(er) j taula che ss'aoperoa al po(n)te di Porta Gualdimari, d. xxj.
Maneo piççicha(n)dolo p(er) j libra di cha[n]dellotti dati a sser Cione (e) a sser Acho(n)cio, s. iij (e) d. vj.
Struffaldo Be(n)cive(n)ni p(er) j quaderno di ba(n)bagia, ebelo ser Acho(n)cio, s. iij (e) d. j.
Messere Tori(n)gaccio /p(er)/ p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria cho(n) messere Favilla a E(n)poli cho iij chavalli p(er) iiij dì, <s. > lib. iij (e) s. xij.
Messere Favilla p(er) quella medesma chagione, cho· iij chavalli p(er) iiij dì, lib. iij s. xij. S. xxx (e) d. v.
Questa sì è l'uscita del mese <di ma> <d'abrile>.
Tura Tostovieni p(er) uno daçio che lli fue i(n)posto al te(n)po di messere Giova(n)ni Rosselli, d. xv.
Questa sì è l'uscita d'abrile.
Merchato messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe cho(n) ij lettere, l'una a messere Fredi (e) l'altra alla podestade, p(er) ij dì, s. iiij.
Messer Tieri giudice dell'apellagione p(er) lo salario suo p(er) lo mese d'abrile, lib. xij (e) s. x.
Be(n)ci messo p(er)ch'andoa a fFire(n)çe cho· ij lettere, l'una alla podestade (e) l'altra a messere Fredi, p(er) iij di, s. vj.
Frate Giorgio p(er) j charta di chavretto che ll'ebe ser Cione, d. x.
Messere Meglorato giudice p(er) lo salario suo, ch'è ssi(n)dago del chomune, p(er) iij mesi che stette nell'uficio, s. l.
Maneo p(er) j li. di cha(n)dellotti, ebela ser Cione (e) ser Acho(n)cio, s. iij (e) d. vj.
Messere Ivano p(er)ch'andoa i(n)n a(n)bascaria qua(n)do a(n)doa cho(n) messere Vecchio, p(er) v dì, lib. iiii (e) s. x.
Messere Vechio p(er) la somigla(n)te a[n]bascaria, p(er) v dì, lib. iiij (e) s. x.
Be(n)cive(n)ni fabro p(er) j chiave (e) p(er) racho(n)catura d'una toppa che ssi puose alla Paglaçça, d. xxvj.
Queste sono le spese che ssi fecero ne' pillastri (e) nelle porte delle cerchie.
Cione f. Amadori p(er) x mogia di galcina (e) p(er) j miglaio di mattoni, lib. viij (e) s. xv.
Guccio f. Cha(n)bi p(er) CC some di rena (e) p(er) regatura della detta galcina (e) p(er) regatura d'uno miglao di mattoni, queste chose s'aoperaro alle porti delle cerchie di Palaçuolo (e) /da/dal Petriccio, s. xxxviiij.
Naccio f. Dietisalvi, p(er) sé (e) p(er) li suoi cho(n)pagni, p(er)ché ffecero la detta galcina (e) p(er) regatura dell'acqua, s. viij (e) d. iij.
Guccio predetto p(er) C some di pietre che lle regoa alla Porta dal Petriccio, s. xx.
Chone f. Do(n)çanelli, p(er) sé (e) p(er) Va(n)ni, p(er) ij masse di pietre che ssi aoperaro alle porti delle cerchie di Palaçuolo, lib. iiij (e) s. viiij.
Richordatino (e) Martello p(er) lxxxx li. d'arpioni di ferro (e) p(er) cho[n]catura d'altri arpioni vechi, lib. iij (e) s. xij.
Schotto maest(r)o p(er) vj dì che llavorò alla porta dal Petriccio (e) di Palaçuolo, s. xx.
Bene(n)te(n)di maestro p(er) iij dì che llavoroa a quella medesma opera, s. x.
Arriguccio dal Petriccio p(er)ch'aitoa p(er) manovale alla detta opera, d. viiij.
Uscita. Cha(n)bio f. Bonachorsi maestro alla detta opera, p(er) ij [dì] che vi lavoroa, s. vj (e) d. viij.
Cha(n)bio maestro che llavoroa alla detta opera p(er) ij dì, s. vj (e) d. viij. Ebbeli Cha(n)bio Bonachorsi p(er) lui.
Ta(n)credi discepolo Bene(n)te(n)di p(er) iij dì che stette alla deta opera, s. vj.
Ugolino f. Chiariti p(er) vj dì che stette p(er) manovale alla deta opera, s. xv.
Cristiano f. Cha(n)bi p(er) v dì che stette alla detta opera manovale, s. x.
Chorso f. Orla(n)dini p(er) iij dì che llavoroa alla detta opera manovale, s. vj.
Puccio f. Albertini p(er) iij dì che llavoroa alla detta opera manovale, s. vj.
Ve(n)tura Fra(n)chetti p(er)ché lavoroa p(er) manovale alla detta opera p(er) j dì, s. ij.
Gia(n)ni Burnelli p(er) v dì che regoa pietre (e) mattoni alla detta opera cho(n) ij asini, s. xx.
Schotto maestro p(er) viiij pietre che ssi aoperaro a porvi li cha(n)chari alle dette porti, s. viiij. Lib. iiij (e) s. vij (e) d. iiij.
Uscita. Ma(n)gnale messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera p(er) choma(n)dame(n)to de' chapitani (e) de' vichari (e) della podestade, p(er) j dì (e) p(er) j notte, s. iij.
Cenio Gualganotti (e) Soldo Paççavillani p(er) x dì che ssoprastettero dalla prima paga ch'io feci loro qua(n)do a(n)daro a messere lo re Charlo, lib. iiij.
Messere Arrigaccio di messere Pipino p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria cho(n) messere Leuccio a fFicechio al parlame(n)to cho(n) iij chavalli p(er) iiij dì, lib. iij (e) s. xij.
Messere Leuccio p(er) quella medesma chagione (e) a(n)data, cho(n) iii chavalli p(er) iij dì, lib. iij (e) s. xij.
Gia(n)ni <p(er)> messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chol Ma(n)gnale (e) portaro j lettera a messere Rosso, p(er) j die (e) p(er) j notte, p(er) choma(n)dame(n)to de' vichari della podestà, s. iij.
Maestro Stefano tesorieri di messere lo re Charlo p(er) la paga di v chavalieri (e) quarta della tagla /(e)/ p(er) ij messi, p(er) abrile (e) p(er) magio, (e) p(er) lo passagio p(er) ij mesi, p(er) abrile (e) p(er) magio, lib. CCx.
Se· Rischiarato notaio p(er) j charta che ffece di sesa(n)ta livre, ch'achattoa Puccio ba(n)ditore (e) si(n)dago del chomune da Tuccio Bonetti p(er) choma(n)dame(n)to della podestade (e) p(er) lo chostoduto, s. v (e) d. v. Lib. CCx; lib. xj (e) s. xv (e) d. v.
Uscita. Ser Maçeo notaio p(er) salario d'una charta di ci(n)qua(n)ta livre ch'achattoa Puccio ba(n)ditore (e) si(n)dago del chomune da messere Tori(n)gaccio p(er) lo chostoduto (e) p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, s. iiij (e) d. vij.
Ser Bonave(n)tura notaio p(er) salario d'una charta di ci(n)qua(n)ta livre ch'achattoa Puccio ba(n)ditore (e) sindago del chomune da Ba(n)dinello Cha(n)bi p(er) chostoduto (e) p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, s. iiij (e) d. vij.
Ser Filippo notaio p(er) salario d'una charta di ci(n)qua(n)ta livre ch'achattoa Puccio ba(n)ditore (e) si(n)dago del chomune da Ubertino di messere Berardo p(er) chostoduto (e) p(er) choma(n)dame(n)to della podestad(e), s. iiij (e) d. vij.
Be(n)cive(n)ni da fFire(n)çe p(er) vj choverte <da l> e charta da libri, ebele ser Cione, s. iiij.
Ser Arigo di ser Iachopo p(er) ij dì ch'a(n)doa a fFire(n)çe a ffare la paga al tesorieri de· re p(er) lo mese d'abrille (e) di magio chon uno chavallo, s. xij.
Belli(n)cione chamarli(n)go p(er) quella medesma a(n)data, p(er) ij dì chon uno chavallo, s. xij.
Maneo p(er) j li. di cha(n)dellotti, ebeli ser Cione (e) ser Acho(n)cio, s. <i>iij (e) d. vj. S. xlv d. iij.
Uscita. Cenio Gualganotti p(er) iiij quaderni di pechora (e) p(er) o(n)chosto, che lli ebe li due ser Guiccardo p(er) li sta(n)çiame(n)ti (e) p(er) l'e(n)trata del chamarli(n)go (e) p(er) l'uscita del chamarli(n)go, s. xij (e) d. iiij; n'ebe uno ser Arigo (e) <i(n)> uno n'ebe ser Cione.
Messere Leuccio p(er)ché stette nell'a(n)bascaria da fFicechio più che lla prima paga vj dì cho(n) iij chavalli, lib. v (e) s. viij.
Messere Arrigaccio p(er) quella medesma a(n)bascaria (e) a(n)data, p(er) vj dì cho(n) tre chavalli, lib. v (e) s. viij.
Messere Pipino p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria cho(n) messere Gualtieri di messere Bernardo a fFicechio cho(n) iij chavalli p(er) vj di, lib. v (e) s. viij.
Messere Gualtieri di messere Bernardo p(er) quella medesma a(n)bascaria (e) a(n)data, cho· iij chavalli p(er) vj dì, lib. v (e) s. viij.
Ma(n)gnale messo p(er)ch'a(n)doa a messere Guiglelmo nostro giudice a Mo(n)taione, p(er) ij dì, s. iiij. Ma(n)gnale ci re(n)d(e)o d. xxxviij. Acci a re(n)dere d. x.
Tura Fra[n]chetti p(er)ch'aitoa all'opera delle porti delle cerchie di Palaçuolo a manovale p(er) iij dì, s. vj.
Betto Boni(n)se(n)gne p(er) vj quaderni di ba(n)bagia, ebe l'uno ser Acho(n)cio (e) uno n'ebe ser Cione (e) ser Arigo (e) uno ser Cione (e) iij n'ebe ser Cione (e) ser Guiccardo p(er) li focholari, s. xviij.
Uscita. Struffaldo Be(n)cive(n)ni p(er) j quaderno di ba(n)bagia, ebelo ser Cione, s. iij.
Fabruccio messo p(er)ch'a(n)doa a Cholonica p(er) Bosetto Chapitani p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, d. vj.
Ciuto messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe alla podestade di Fire[nçe] chon una lettera, p(er) ij dì, s. iiij.
Chorso Orla(n)dini p(er) due dì che stette manovale all[e] porte di Palaçuolo, s. iiij.
Meglorino f. dell'Aiuto p(er) sonatura della cha(n)pana del chomune la sera (e) la mattina (e) a cho(n)siglo (e) a llaude della Do(n)na p(er) lo mese di março, s. xxv. Ebe s. v.
Cecho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)doa a fFicechio agl'a(n)bascadori nossi chon una lettera, p(er) ij dì, s. iiij.
Uscita. Questa sì è l'uscita di magio.
Nuto f. Iachopini p(er)ché stette manovale j die alla porta delle cerchie di Palaçuolo, p(er) j dì, d. xviij.
Fabruccio messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera alla podestad(e), p(er) j die, s. ij.
Ma(n)gnale messo p(er)ch'a(n)doa a Pistoia chon una lettera a messere lo veschovo, p(er) ij dì, s. iiij.
Chapocchio messo p(er)ch'a(n)doa a fFeghine a i(n)chiedere iij omini p(er) fatto di chomune, d. iiij.
Ceccho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)doa a fFire[n]çe chon una lettera alla podestad(e), p(er) j dì, s. ij.
Ve(n)tura fabro p(er)ché racho(n)cioa la toppa della porta di Sa(n) Giova(n)ni, d. iiij.
<Richordo f. Ta>.
Puccio Albertini p(er) iij dì che stette manovale all'opera delle porte delle cerchie di Palaçuolo, s. vj.
Merchatuccio f. Cha(n)bi p(er) ij dì, l'uno cho(n) tre somieri (e) un altro di cho(n) due somieri, che stette a rregare pietre (e) rena (e) mattoni al muro che ssi fece alle porte delle cerchie di Palaçuolo, s. viiij. S. xxv (e) d. ij.
Uscita. Maest(r)o Cha(n)bio f. Bonachorsi p(er)ché llavorò al muro della porta delle cerchie di Palaççuolo, s. viiij (e) d. v.
Maestro Schotto p(er)ché llavoroa alla detta opera p(er) ij dì, s. vi (e) d. viij.
Belcharo Cuffoli p(er)ché stette manovale alla detta opera (e) lavorio per ij dì, s. iiij.
Cristiano f. Cha(n)bi p(er)ché llavoroa p(er) manovale alla detta opera (e) lavorio p(er) ij dì, s. iiij.
Maestro Bene(n)te(n)di p(er) ij dì che stette a murare alla detta opera (e) lavoro /p(er)/, s. vj (e) d. viij.
Maestro Cha(n)bio di Chafagio p(er)ché llavoroa alla detta opera (e) lavoro p(er) iij dì, s. x.
Ugolino manovale p(er)ché stette al detto lavorio (e) opera p(er) iij dì, s. vij.
Gia(n)ni Burnelli p(er)ché stette alla detta opera a rregare pietre (e) rena (e) mattoni cho(n) ij asini p(er) j die, s. iiij.
Be(n)venuto Chucchini p(er) vij ce(n)tinaia di mattoni che ssi aoperaro alla detta opera (e) lavoro, s. xxxvj.
Forte f. Tederichi p(er) j mogio di galcina che ssi aoperoa alla detta opera (e) lavoro, s. xiiij.
Ceccho f. Bonachoppie p(er) iiij pietre che ss'aoperaro alla detta opera (e) lavoro, s. iij (e) d. vj.
Maestro Cha(n)bio di Chafagio p(er)ché llavoroa alla detta opera (e) lavoro p(er) iij dì, s. x. <Lib. vj (e) [s.] xv (e) d. ij> Lib. v (e) s. v (e) d. ij.
Uscita. Orma(n)netto messo p(er)ch'a[n]doa a Choiano (e) a sSa(n) Martino a i(n)venire lo malificio che ffue fatto i(n) persona di Çaça, d. ij.
Ser Arigo (e) ser Guccardo p(er) j charta che ffecero di CCx lib. che ss'achattaro p(er) lo chomune da Tuccio Bonetti (e) da messere Tori(n)gaccio (e) da Ubertinucci[o] (e) da Ba(n)dinello, s. viiij me(no) d. j.
Ser Torello f. ser Guiglelmi p(er) lo salario suo che ffue notaio de' chapitani, s. xxx.
Messere Gualtieri p(er)ché ssi fece chavalieri novello p(er) la pascqua di Risoressio (e) p(er)ché-l dice lo chapitolo del chostoduto, lib. xxv.
Cho(n)siglo ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa a chavallo al Po(n)te del Massaio p(er) sta(n)çiame(n)to de' chapitani, s. iij.
Cho(n)siglo ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa a chavallo a Choiano a ri(n)venire lo malificio fatto i(n) persona di Çaça da Miglana, s. ij.
Messere Pipino p(er)ché soprastette nell'a(n)bascaria da fFicechio più che lla primaia paga iij dì cho(n) tre chavalli, s. liiij.
Messer Gualtieri di messere Bernardo p(er) quella mede[s]ma a(n)data (e) a(n)bascaria, p(er) iij dì cho(n) tre chavalli, s. liiij.
Messere Gualtieri p(er)ché died(e) a Guido da Chasca p(er) j lettere che rregoa <p(er)> alla podestade da Prato da fFicechio p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, s. iiij. Lib. xxxij (e) s. xj (e) d. j.
Uscita. Queste sono le remunaraçioni de' chapitani.
Bonave(n)tura Martini operaio delle mura che ssi fecero alle porte delle cerchie di Palaçuolo, p(er) xx dì, s. xx.
Ser Pericetto notaio p(er)ch'ase(n)proa li difetti di iiij porte, s. ij.
Ser Fra(n)cionetto notaio p(er)ch'asse(n)proa li difetti di vijj porte, s. iiij.
Ser Arigo (e) ser Guiccardo p(er) ij charte che ffecero della paga de' chavalieri della tagla, s. x.
Ser Arigo (e) ser Guiccardo p(er)ché stettero a rrichoglere li difetti (e) cho(n)da(n)nagioni, s. xl.
Chalvello messo de' chapitani p(er)ché ssonoa la cha(n)pana di sa(n) Donato p(er) li cho(n)sigli de' chapitani p(er) lo mese di março (e) d'abrile, s. v.
Ser Acho(n)cio notaio p(er)ché ffece j charta di sindagato (e) p(er)ch'a(n)doa a sSa(n) Martino a chavallo a i(n)venire lo malificio cho(m)messo i(n) p(er)sona di Çaça da Miglana, s. viiij.
Ser Acho(n)cio predetto p(er)ch'a(n)doa a chavallo a Piumo(n)te a i(n)venire lo malificio cho(m)messo i(n) p(er)sona della f. del Dolce, s. iiij.
Chapocchio (e) Ligo (e) Granato (e) Ta(n)bella (e) Rugieri, Be(n)cino, Mato, p(er)ch'a(n)daro chogl'uomi[ni] da sSa(n) Gusto a disfare lo Po(n)te del Massaio, a rragione <p(er)> p(er) caschuno s. ij, s. xiiij. Diedili a Rugieri.
Ser Acho(n)cio predetto p(er)ché ffece j charta d'u· raprese(n)tame(n)to d'u(n) pregione che ssi morio nella Paglaçça, s. ij. Lib. v (e) s. x.
Uscita. Puccio ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa a chavallo a ffare disfare lo Po(n)te del Massaio, s. ***.
Cho(n)siglo ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa al detto Po(n)te (e) nella detta a(n)data a chavallo, s. iij.
Cienio Gualganotti p(er)ché cho(n)peroa j bossile i(n) che regoa le lettere da messere lo re, (e) p(er) petiçioni che diede in chorte de· rre Charlo, s. vj (e) d. vj.
Ser Guccardo p(er)ch'asse(n)prò li difetti d'otto porti, s. iiij.
Puccio ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa a sSa(n) Martino a chavallo a i(n)venire lo malificio cho(m)messo i(n) persona di Çaça da Miglana, s. ij.
Ser Cione notaio della podestade p(er) ij charte che ffece di sindagato, s. x.
Cho(n)siglo ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa j die <a Piumo(n)te> a sSa(n) Martino a chavallo a i(n)venire lo malificio cho(m)messo p(er) Spinello, (e) p(er) un altro die ch'a[n]doa a chavallo a i(n)venire lo malificio che ffue cho(m)messo nella detta villa di Piumonte, p(er) rimuneraçioni de' chapitani, s. iiij.
Messere Ubaldo giudice p(er)ch'a(n)doa a sSa(n) Giusto a chavallo cho(n) ser I(n)saldo a ffavellare cho' Charmignanesi, s. iiij.
Ser I(n)saldo p(er) la simigla(n)te chagione s. iiij. <è scripto d'abrile. >
Pare(n)te Gerbini p(er) xx dì che llavorò cholle sue mani di sopra all'uficio suo all'opera delle cerchie di Palaçuolo, s. x. Sta(n)çiarlili li chapitani. S. xxxxviij (e) d. vj.
Uscita. Ta(n)credi discepolo del maestro Bene(n)te(n)di p(er) ij dì che llavoroa alle mura delle porte delle cerchie di Palaçuolo, s. viiij.
Messere Rosso della Tosa nostra podestà p(er) lo salario suo <de> p(er) lo mese d'abrile, lib. l.
Guido speçiale p(er) j quaderno di ba(n)bagia (e) p(er) vjij <li. di> cha(n)dellotti (e) p(er) iij u(n)ce di cera, date tute queste chose a sser Cione, s. v (e) d. ij.
Messere Rustichuçço p(er)ch'a(n)doa i(n)n a(n)bascaria a fFicechio cho(n) messere Nieri p(er) iiij dì cho(n) iij chavalli, lib. iij (e) s. xij. Died(e)li Gino.
Messere Nieri di messere Pipino p(er) quella medesma a[n]bascaria, p(er) iiij dì cho(n) iij chavalli, lib. iij (e) s. xij. Died(e)li Gino.
Ser Rustichello da Vaiano p(er)ch'a(n)doa a sSiena p(er) a(n)bascadore (e) sindago p(er) lo chomune cho(n) ij chavalli p(er) viiij dì, lib. iiij (e) s. xvj.
Struffaldo Be(n)cive(n)ni p(er) j quaderno di ba(n)bagia, ebelo ser Cione, s. iij.
<Pare(n)te Gerbini>.
Ser Borgo p(er)ché schrisse li difetti di iiij porti, s. ij. Lib. lxj (e) s. x<viij> (e) d. ij.
Uscita. Queste sono le spese del po(r)tello della Paglaça.
Maçeo f. Pedoni p(er) xvj chorre(n)ti che ssi aoperaro alla Paglaçça, s. xxiij (e) d. viij. Died(e)li p(er) noi Gino di messere Berna(r)do.
Bonachorso f. Bartoli p(er) due parti d'u(n) die che llavoroa alla Paglaçça, d. xxvij.
Bartolino f. Bonachorsi, sì chome discepolo, p(er) due parti d'u(n) die che llavoroa all'opera della detta Paglaçça, d. xx.
Mainetto f. Vitali p(er) vj taule che ss'aoperaro all'opera della Paglaçça, s. viiij (e) d. iiij.
Tura fabro p(er) viij li. d'auti (e) p(er) il be(n)delle che ss'aoperaro alla Paglaçça (e) p(er) riçatura d'auti, s. viij (e) d. j.
Puccio ba(n)ditore p(er)ch'a(n)doa al disfacime(n)to del Po(n)te del Massaio p(er) sta(n)çiame(n)to de' chapitani (e) p(er) choma(n)dame(n)to della podestade, s. vj.
Cienio Gualganotti p(er) ij quaderni, ebeli ser Tori(n)go (e) ser Guiglelmo, (e) uno quade(r)no che ll'ebe ser Cione (e) p(er) j quaderno che ll'ebe ser Torello (e) p(er) j quaderno che ll'ebe ser Tori(n)go (e) p(er) j quaderno che ll'ebe ser Acho(n)cio (e) p(er) j peço di charta, ebela ser Cione, s. xiiij (e) d. iij.
Schiatta Bonamichi p(er) j li. di cha(n)dellotti, ebeli ser Cione, s. iij (e) d. vj. S. lj (e) d. iiij.
Chiermo(n)tese messo p(er)ch'a(n)doa a schop[r]ire la Puccia mogle di La(n)berto, d. xij.
Ta(n)bella p(er) quella medesma chagione d. xij.
Be(n)cive(n)ni messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Chapocchio messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Giani messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Martello messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Granato messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Forese messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Giova(n)ni messo p(er) quella me[de]sma chagione d. xij.
Fabruccio messo p(er) quella medesma chagione d. xij.
Piero messo p(er) /i/ quella medesma chagione d. xij.
Va(n)ni f. ser Bartoli p(er) j li. di cha(n)dellotti (e) p(er) o(n)chosto, ebbelo ser Cione, s. iij (e) d. xj.
Ferro maestro p(er) iij le(n)gni che ss'aoperaro alla Paglaçça, s. ij.
Maestro Cha(n)bio p(er)ché stette a llavorare al portello della Paglaçça terço d'u(n) die (e) più una dotta, d. xvj.
Martello messo p(er)ché stette x notti a guardare la Paglaçça p(er) sta(n)çiame(n)to de' chapitiani, s. x.
Merchato messo p(er) quella medesma chagione, p(er) x notti, s. x.
Messere Nieri p(er)ché soprastette nell'a(n)bascaria da fFicechio cho(n) messere Rustichuço pi[ù] che lla prima paga p(er) ij dì, s. xxxvj.
Messere Rustichuçço p(er) quella medesma anbascaria, per ij dì, s. xxxvj.
Bernarduccio Sichinolfi p(er) xlviiij b. (e) iij quarti di çe(n)dado vermiglo (e) bia(n)cho (e) indacho (e) gallo p(er) j go(n)falone di chavalieri (e) p(er) j di balistrieri (e) p(er) una maniera di merchato, lib. vij (e) s. xj me(no) d. vij.
Nardo f. Gualganotti p(er) viij quaderni di pechora che ssi died(e)ro a otto notari ch'asse(n)praro la libra qua(n)do si pagoa lo daçio del mese di magio, s. xxj (e) d. <viij>vj.
Schiatta Bonamichi p(er) ij quaderni di ba(n)bagia dati [a] ricogli<d>tori del daçio lo quale si richolse di magio, s. v.
Cecho Tale(n)ti p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe cho(n) ij lettere alla podestade, p(er) ij dì, s. iiij.
Uscita. Messere Betto p(er)ché ssi fece chavalieri novello p(er) la [pa]schua di Risoressio p(er) chapitolo di chostoduto, lib. xxv. Died(e)li p(er) noi Marinuccio Soffredi.
Messere Fra(n)cescho p(er)ché ssi fece chavalieri lo detto die p(er) chapitolo di chostoduto, lib. xxv. Died(e)li p(er) noi Marinuccio Soffredi a Gino p(er) messere Fra(n)cescho.
Ca(n)fo f. Cho(n)pa(n)gni da sSo(m)maia p(er) j lumiera che cho(n)perai da llui p(er) lo chomune, s. iiij (e) d. iiij.
Belli(n)cione p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon uno chavallo a cho(n)perare çe(n)dado p(er) li go(n)faloni (e) p(er) altre chose p(er) lo chomune, p(er) j die, s. vj.
Maest[r]o Gia(n)ni p(er)ché llavoroa j die alla porta delle cerchie al Petriccio, s. iij (e) d. iiij.
Maestro Cha(n)bio p(er)ché llavoroa a quella medesma opera p(er) j die, s. iij (e) d. iiij.
Puccio f. Albertini p(er) j die che stette p(er) manovale alla detta opera, s. ij.
Chorsellino fabro p(er) cho(n)catura della toppa (e) del sali(n)sce(n)dolo della porta delle cerchie dal Petriccio, d. xxxj.
Tura charratore p(er)ché regoa la trave della porta dele cerchie dal Petriccio, d. xx. Lib. l.
Uscita. Questa si è <l'e(n)trata> l'uscita di gugno.
Rosso Paulini p(er)ché richo(n)cioa lo battaglo della cha(n)pana, lib. iij (e) s. x.
Messerino f. Bo(n)singnori p(er) ij schodelle che ffece di suo le(n)gno p(er) la trabacha, s. iiij (e) d. ij.
Giu(n)tino Belforti p(er) lxviiij b. di pa(n)no bordio di lino p(er) la trabacha, lib. v (e) s. xiij.
Gu(n)tino Belforti p(er) CCCx bracia di pa(n)no lino p(er) la trabacha, lib. xviiij (e) s. xvij d. j.
Gu(n)tino Belforti p(er) xvj b. (e) meço di pa(n)no lino p(er) la trabacha, s. xviijj (e) <d. viij> d. iij.
Fabruccio messo p(er)ch'a(n)doa cho(n) <due> j lettera alla podestade di Fire(n)çe, p(er) ij dì, s. iiij.
Martello Tramaççi p(er) iij li. d'auti che ssi aoperaro alla porta delle cerchie dal Petriccio, d. xxvj.
Meglorino f. dell'Aiuto p(er) sonatura della cha(n)pana la sera (e) la mattina (e) a llaude della Do(n)na (e) a cho(n)siglo p(er) lo mese di magio, s. xxv. Lib. xxxj (e) s. xv d. ij.
Uscita. Merchato Ca(n)fanelli p(er) vj b. (e) meço di pa(n)no raççese, che ssi ne fece gonnella al messo da sSiena che regoa la lettera del chastello di Prata ch'era vi(n)to, s. lvj (e) d. vij.
Puccarino p(er) chuscitura della detta go(n)nella, s. iij.
Ciuto messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe alla podestade nossa chon una lettera, p(er) ij dì, s. iiij.
Gia(n)ni messo p(er)ch'a(n)doa cholla podestade nossa a fFire(n)çe p(er) regare novelle dell'oste qua(n)do a(n)dasse, (e) stettevi iiij dì, s. viij.
Orla(n)do straccaiuolo p(er) pa(n)no scharlatto che ssi aoperoa alla trabaccha, s. iij.
Puccarino Fro(n)tini p(er) vijj ce(n)to braccia di nastari (e) p(er) la trabaccha, s. lvj.
Puccarino predetto p(er) vij ce(n)to bolle pichole (e) p(er) CCCv bolle grosse p(er) la trabacha, s. viij <me(no) j d.>.
Sa(n)bacho chorregaio p(er) peççuoli di chuoia da ffarne finogari p(er) la trabaccha, d. <viiij> xij.
Bettino f. Fresci(n)ghi p(er) j <b> li. di refe p(er) la trabacha, s. vj (e) d. vj. Lib. vij (e) s. v.
Uscita. Geri p(er) x u(n)ce di refe p(er) la trabacha, s. vj (e) d. viij.
Giu(n)tino Belforti p(er) vj b. di pa(n)no lino p(er) la trabaccha, s. viij (e) d. viij.
Giu(n)tino predetto p(er) viij b. (e) iij quarti di pa(n)no lino ti(n)to p(er) la trabacha, s. xiij (e) d. j.
Giu(n)tino predetto p(er) xvj b. *** di pa(n)no lino p(er) la trabaccha, s. ***.
Cha(n)bio chalçolaio p(er) j pelle che ssi ne chopriero le schodelle della trabacha, s. iiij.
Rosso schalabrino p(er)ché regoa taule (e) chorre(n)ti vechi dalle cerchie di Palaçuolo (e) dal Petriccio, d. x.
Forte maestro p(er) <Cl> facitura di Cl chavichie, s. iij.
Tone schalabrino p(er)ché tagloa lo chapo a Chorso da Pi(n)ço di Mo(n)te, s. xx.
Ghetto schalabrino p(er) quella medesma chagione s. xx.
Schiatta Bonamichi p(er) iij quaderni di ba(n)bagia ch'ebe l'uno ser Cione, (e) la libra de' chandellotti ser Cione, (e) l'altro quaderno ser Acho(n)cio, (e) l'altro quaderno ebero li richoglitori della presta(n)ça (e) ' notari nossi (e) a(n)ho noi, s. xj. Lib. iiij (e) vij s. d. iij.
Uscita. Meglore Benodi messo p(er)ch'a(n)doa a Pistoia a messe/sse/re <Caldo> Rosso podestade di Charmi(n)gnano chon una lettera, p(er) ij dì, s. iiij.
Chaiano maestro p(er) iij pertiche d'abeto che ssi ne fece feristi (e) cholmi(n)gno alla trabacha nuova, (e) p(er) j ceppo che ss'aoperoa a Chorso da Pi(n)ço di Mo(n)te, (e) p(er) regatura della ma(n)naia (e) del ceppo, s. vij (e) d. vjjj.
Merchato messo p(er)ch'a(n)doa a Bolo(n)gna chon una lettera p(er) cho(m)ma(n)dame(n)to della podestade (e) p(er) chostoduto, p(er) vj dì, s. xviij.
Be(n)venuto Be(n)cive(n)ni p(er)ché r[eg]ò taule vechie dalle porte delle cerchie dal Petriccio, d. iiij.
Pillo chorrieri p(er)ch'a(n)doa a Bolo(n)gna chon una lettera a messere Meglorato giudice della pod[e]stae di Bolo(n)gna, s. xvj.
Gia(n)nino chuocho della podestade p(er) iij b. <(e) u(n) qu> (e) meco di bucharame p(er) la maniera <p(er)> della gesta (e) p(er) j b. di çe(n)dado verd(e) p(er) li pe(n)nelli delle tro(n)be, s. xiiij.
Cecho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)doa a Charmi(n)gnano chon una lettera <p(er)> a messere Caldo podestade di Charmi(n)gnano, a(n)doa l'u(n) die (e) redio l'altro, p(er) ij dì, s. <iiij> ij.
Pace pi(n)çocharo p(er) C chorni da chav<o>ichia p(er) la trabacha, s. iiij (e) d. vj. Lib. iij (e) s. vj (e) d. vj.
Uscita. Cecho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)dò a fFire(n)çe chon una lettera, p(er) j dì (e) meço, s. iij.
Rosso portatore p(er)ché portoa la trabacha (e) ' feristi /(e)/ a Bise(n)ço (e) regolla, d. xij.
Be(n)venuto Be(n)cive(n)ni p(er)ché portò la trabaccha i(n) Bise(n)ço, d. iij.
Questi sono li messi che ffuo[ro] al guasto <di Cho> che ssi fece i(n) persona di Chorso f. Bartoli da Pi(n)ço di Mo(n)te: Chiermo(n)tese messo, Spedito messo, Forese messo, Mato messo, Be(n)cino messo, Meglore messo, Ta(n)bella messo, Ceccho Tale(n)ti messo, Merchato messo, Feci messo, Sinibaldo messo, Piero da sSavi(n)gnano messo, Fabruccio messo, Gia(n)ni messo, Orma(n)netto messo - diedili a sSinibaldo messo -, Cioldo messo, Margaglone messo, Giova(n)ni messo, Be(n)ci messo, Granato messo, p(er) caschuno d. xij: s. xx.
Be(n)cino messo p(er)ch'a(n)doa a fFire(n)çe chon una lettera a' chapitani, p(er) ij dì, s. iiij.
Mato messo p(er) quella medesma chagione, p(er) ij dì, s. iiiij.
Ma(n)gnale messo p(er)ch'a(n)dò a fFire(n)çe chon una lettera alla podestade, p(er) iij dì, s. vj.
Uscita. Be(n)venuto Be(n)cive(n)ni p(er) portatura dello padiglone <(e) p(er) re (e)d a bis> (e) de' feristi (e) delle chavichie a Bise(n)ço (e) ancho p(er) regatura alla chamera, s. ij (e) d. j.
Messere Rosso della Tosa nostra podestade p(er) lo salario suo del mese di magio, lib. l.
Be(n)cive(n)ni (e) Bonachorso tro(n)badori p(er) xxxviij dì che stettero i(n) Prato al servigio del chomune, lib. vij (e) s. xij.
Bona/na/ccho(r)sso (e) Be(n)ccive(n)/ve(n)/ni ba(n)ditori p(er) j ro(n)çino ch'à(n)no tenuto p(er) lo chomune p(er) pro[vi]gione de' chapitani, s. xxij.
Bonachorso (e) Be(n)cive(n)ni tro(n)badori p(er) xx dì p(er) la paga dell'oste p(er) caschuno, a rragione di vj s. caschuno p(er) caschuno die, lib. xij.
Sono a porre i(n) quaderno ij sta(n)ciame(n)t[i] de' tro(n)badori, quello de' ve(n)ti due soldi [...].
Cecho Tale(n)ti messo p(er)ch'a(n)doa a Pistoia chon una lettera al veschovo, p(er) < ij > j dì, s. ij.
Simone fabro p(er) j marrone, s. iij (e) d. viij.
Messere Rosso della Tosa p(er) lo salario suo p(er) lo mese di giu(n)gno, died(e)li p(er) noi La(n)berto Bonaiuti di quelli della libra, lib. l. Lib. Cxxj (e) d. xxj.
Uscita. Massarino maest(r)o p(er) cho(n)catura de' feristi della trabacha, d. xxvj.
Façio bigo(n)giaio p(er) vj aste da go(n)faloni (e) delle maniere (e) p(er) li manichi delle va(n)ghe (e) delle schure (e) della marruccia p(er) l'oste, s. vj (e) d. j.
Messere Rodolfo p(er) j lettera che '(n)petroa da messere lo veschovo di Pistoia p(er) lo fatto de' cho(n)sigli della chiesa di Sa(n)ta Maria di Chastello, s. v.
Ri(n)forçato Rugieri p(er) j schure p(er) l'oste, s. ij.
Iachopo Martini p(er) pesatura delle some che (m)ma(n)damo nell'oste, d. vj.
Rosso schalabrino p(er) regatura de' panelli (e) p(er) rimettitura delle some i(n) chasa, d. iij.
Giu(n)tino Ma(r)sili p(er) chuscitura di ij go(n)faloni (e) j maniera del merchato (e) p(er) richo(n)catura d'una ba(n)diera vechia (e) p(er) ij pe(n)nelli de' tro(n)badori (e) p(er) nastari, s. xxvj.
Bonaiuto della Quercia p(er) j letera che regoa alla podestade, che lla ma(n)doa messere Rustichuçço a(n)bascadore qua(n)do a(n)doa a fFicechio, d. xxvj.
Porta Chapo di Po(n)te. Pedoni.
Buto Bottrighi lib. iij me(no) d. xx.
Cino Be(n)venuti lib. iij me(no) d. xx.
To(n)te Be(n)cive(n)ni lib. iij me(no) d. xx.
Lore Richoveri lib. iij me(no) d. xx.
Ciuto Angiorini lib. iij me(no) d. xx.
Mo(n)tuccio Sighinolfi lib. iij me(no) d. xx.
Chalça Aliotti lib. iij me(no) d. xx.
Betto del maestro Mainetto lib. iij me(no) d. xx.
Finuccio ser Mane(n)ti lib. iij me(no) d. xx.
Sali(n)bene Guidalotti lib. iij me(no) d. xx.
Fiore(n)tino birrettaio lib. iij me(no) d. xx.
Pero(n)dolo Iachopi lib. iij me(no) d. xx.
Belnero del Choppia lib. iij me(no) d. xx.
Gherarduccio chasieri delle rede Vertieri lib. iij me(no) d. xx.
Boni(n)se(n)gna Luchhe lib. iij me(no) d. xx.
Nardo Berli(n)ghieri lib. iij me(no) d. xx.
Guiduccio Foli lib. iij me(no) d. xx.
Cha(n)biuçço A(m)ma(n)nati lib. iij me(no) d. xx.
Galluçço çocholaio lib. iij me(no) d. xx.
Tuccio Amadori lib. iij me(no) d. xx.
Chellino Arlotti lib. iij me(no) d. xx.
Chorsino Balda(n)çe lib. iij me(no) d. xx.
Bartoluccio Magalotti lib. iij me(no) d. xx.
Lotto delle Lappole lib. iij me(no) d. xx.
Nieri ser Filippi lib. iij me(no) d. xx.
Messere Pippi p(er) la chavallata, lib. xv.
Messere Upiççino Rani p(er) lo soldo p(er) x dì cho(n) iij chavalli, lib. xviij.
......... a Ba(r)...... donçello della podestade p(er) la podestad(e) p(er) lo soldo de' v ... chavalieri che lla podestade mena cho(n) secho, lib. v.
Uscita. Va(n)ni f. Morichoni p(er) apicchatura di Clxxviiij ch... ad a(n)bidue le trabache, s. iiij.
iiij funicelle le quali ci aprese(n)tò Cieni, s'aoperaro nelle trabache, * * *.
ij quaderni di pechora, fuoro di Ceni, ebeli ser Acho(n)cio, * * *.
ij quaderni di ba(n)bagia, fuoro di Betto, ebe l'uno ser Cione (e) l'altro ser Acho(n)cio, * * *.
Be(n)cive(n)ni Ughi p(er) ij schale, l'una si puose sulla Porta Sa(n) Giova(n)ni (e) l'altra si puose sulla Porta del Travaglo, s. viiij.
Bartolo maestro p(er) uno terço d'u(n) die che llavoroa a fare j schala alla Porta del Travaglo, d. xiij.
Merchato Guidi p(er) vj b. (e) meço di raçese p(er) la go(n)nella di Be(n)venuto messo di Fire(n)çe che regoa la lettera della scho(n)fitta di Guido Novello, s. lvj (e) d. iiij.
Messere Arrigo di messere Gottifredi da fFire(n)çe p(er) fare (e) p(er) pruchurare li fatti del chomune di Prato nella chorte di messere lo re Charlo (e) specialme(n)te del piaito ch'è tra-l chomune di Prato e-l chomune di Charmi(n)gnano della su(m)ma delle CCCC lib., demo a Bartolino f. Marsoppini da fFire(n)çe prochuratore del detto messere Arrigo a rricevere questi d., lib. CC.
Gherarduccio fabro p(er) ferratura di iiij pali p(er) l'oste, s. vij.
Gia(n)nettino p(er) j palo p(er) l'oste, d. vj.
Frate Giorgio fratello Guada(n)gni p(er) vettuccie di pertichelle, d. ij.
Giu(n)to Bagiti p(er) chavichie della trabacha, d. xviij.
Arriguccio f. Micheli Barocholi p(er) j foglo di charta, ebela ser Torello, d. ij.
Be(n)cive(n)ni fabro p(er) iij anella (e) j sp(r)a[n]ga /(e)/ che ffece alle schodelle della trabacha (e) p(er) vij bossoli di ferro che ffece a' feristi (e) al cholmi(n)gno della trabacha (e) p(er) lo ferro (e) cerchio che ffece al feristo del padiglone, s. xvj.
Gherarduccio fabro p(er) ferratura di iiij pali (e) per cho(n)fichatura del chostoduto al descho, s. vij (e) d. iiij.
Nicholao Marchovaldi per ij sacha che vi si portaro e(n)tro le chavichie nell'oste, s. vj me(no) d. j.
Berardo degl'Aristacci p(er) ij chorre(n)ti che ssi ne fece la schala alla Porta del Travaglo, s. xj (e) d. ij.
Nardo fabro della Charraia p(er) v li. (e) viij u(n)ce d'auti che ssi aoperaro a Porta Sa(n) Giova(n)ni (e) a Porta Trava/va/gli, s. iiij (e) d. x.
Bono(n)cho(n)tro maestro p(er) j chorre(n)te che ssi aoperoa alla Porta Sa(n) Giova(n)ni a cho(n)ficharla, s. v.
Guido speçiale p(er) j quaderno di ba(n)bagia, ebelo ser Cione p(er) asse(n)prare la libra, (e) p(er) j li. di /di/ cha(n)dellotti, ebeli ser Cione, s. vij me(no) d. ij.
Giano Bonave(n)ture p(er) xxv li. (e) meço di funi (e) p(er) iiij funi meçane (e) p(er) iij funi (e) p(er) viiij li. (e) meço di funi, tute queste chose si aoperaro al padiglone (e) alla trabaccha nuova (e) vechia, s. xliij (e) d. ij.
Puccarino Fro(n)tini p(er) chuscitura della detta go(n)nella, s. iij.
Schiatta Bonamichi p(er) vj quaderni, ebe li iiij ser Cione (e) ij n'ebero uno omo p(er) porta p(er) fare le decine, (e) p(er) viiij u(n)cie di cera, ebela tra sser Cione (e) ser Torello p(er) sugellare le balestra ch'a(n)daro nell'oste, s. xvij (e) d. v.
Dino Bo(m)mipari p(er) vj pertichelle che ss'aoperaro alla schala p(er) farne schalotti, che ssi puose a Porta Travagli, * * *.
Uscita. Gia(n)nettino p(er) j palo p(er) l'aste (e) p(er) ritorte che ssi (n)de legaro li feristi delle trabache, d. viij.
Nello f. ser Ranieri p(er) iiij funi che ss'aoperaro al padiglone, s. vij (e) d. iiij.
Ser Fra(n)cionetto notaio p(er)ch'a(n)doa <a messere lo veschovo di Pistoia p(er) a(n)> al proposto a fFire(n)çe p(er) [n]bascadore p(er) lo fatto delli spidali p(er) j die chon uno chavallo, s. vj.
Jachopo Marti p(er) lo ro(n)çino che prestoa a sser Tebaldo chalonacho della pieve p(er)ch'a(n)doa cho(n) ser Fra(n)cionetto a messere lo veschovo p(er) li spidali, s. iij.
Fa(n)tone (e) Bi(n)do guardia di Porta Sa(n) Giova(n)ni p(er)ché achusoa Luti chasieri dell'Ari[n]go, p(er) la sua parte della cho(n)da(n)nagione, s. x.
Fa(n)tone (e) Bi(n)do guardie di Porta Sa(n) Giova(n)ni p(er) la loro parte della cho(n)da(n)nagione che ffue fatta <di Luti> /(e)/ di Baldino f. ser Ubaldini, s. x.
Ceni Gualganotti p(er) iij quaderni ebeli ser Torello, ij ebeli ser Cione, j quaderno ebelo ser Tori(n)go, iij quaderni ebeli ser Dura(n)te p(er) l'oste, j quaderno p(er) schrivere l'uscita, s. xxv (e) d. ij.
Uscita. Queste sono le spese delle pustierle.
Sançanome p(er)ché stette manovale alla pustierla da sSa(n) Giorgio p(er) j die, s. ij.
Micho f. Diotaiuti p(er)ché stette al detto lavorio p(er) j die, s. ij.
Uscita. Queste sono le spese del doccone.
Diedi a Be(n)venuto Chuchini p(er) iiij mogia di galcina s. xlviij.
Diedi a Guiglelmuçço p(er) Cviij some di rena (e) p(er) Cviij some di pietre (e) per regatura della galcina s. xl.
Diedi a fFiliotto p(er) rimunitura là ove si fece la galcina d. iiij.
Diedi a Giova(n)ni Ciacci p(er) facitura della galcina (e) regatura dell'aqua d. xxxj.
Diedi a Ba(n)dino manovale p(er) j dì (e) ij ore s. iiij (e) d. x.
Diedi a Puccio manovale p(er) ij ore d'u(n) die d. xviij.
Diedi a Marcho manovale p(er) ij ore d'u(n) dì d. xviij.
Diedi a Mo(n)te manovale p(er) ij ore d'u(n) dì d. xviij.
Diedi a Ve(n)tura manovale p(er) j dì d. xviij.
Diedi a Dino manovale per j dì d. xx.
Diedi a Giova(n)ni manovale p(er) j dì s. iij.
Diedi a Giova(n)ni Ciacci p(er) ij di meno un'ora s. iij.
Diedi a ij manovali martidì s. iij.
Diedi a Micho maestro p(er) cerchi d. xxviij.
Diedi a ij manovali a ffare la rederella p(er) j dì caschuno s. iij.
Diedi a Giova(n)ni Ciacci p(er) j dì d. xxv.
Diedi a rRanieri manovale p(er) meço u(n) dì d. xiiij.
Diedi a Tuccio Bonetti p(er) iiij ce(ntinaia) di mattoni s. xxiiij.
Diedi a Cione p(er) j ce(ntinaio) di mattoni s. vj.
Diedi a Martino p(er) l'orcio che ssi ruppe d. iiij.
Diedi a Bene(n)te(n)di maestro p(er) iiij dì (e) ij ore s. xvj (e) d. iiij.
Diedi a Meglorato maestro p(er) j dì (e) ij ore s. v (e) d. x.
Diedi a Bartolomeo maestro p(er) j dì (e) ij ore s. iiij (e) d. ij.
Diedi a Guiglelmuço regatura di v ce(n)tinaia) di mattoni (e) p(er) regatura di schagle (e) d'altre pietre s. v (e) d. vij.
Ite(m) iij quade(r)ni, che li ebe s(er) Torello, p(er) s. vij d. viij.
Ite(m) ij quade(r)ni, che li ebe s(er) Cione not. della podestade, l'uno p(er) iscrivere ' te(r)nifinati, p(er) s. iiij d. viij.
Ite(m) j quade(r)no, che l'ebe s(er) Toringho dell'apellagione, p(er) s. ij.
Ite(m) iij quade(r)ni, che li ebe s(er) Durante p(er) iscrivere p(er) legere quelli dell'oste, p(er) s. vij d. viij.
Ite(m) j quade(r)no p(er) iscrivere l'uscita sua, p(er) d. xxxviij.
Ite(m) iiij quade(r)ni, che li ebe s(er) Nuto not. del malificio, p(er) s. viij d. viij.
So(m)ma s. xxxiij dr. x.